[Prof. Morrigan Maverick - Provino Magitech] Lezione di Magitecnologia

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    Si sa, per insegnare la strada è molto lunga. Soprattutto quando si tratta di prendere una cattedra della famosissima Hidenstone, di cui la Preside ha la nomea di avere le braccina corte per quel che concerne i propri professori.
    Solitamente, non è questo il periodo in cui si adopera per cercare nuovi docenti, tuttavia da un po' di tempo è rimasta vuota la cattedra di Magitecnologia, ed in vista degli esami M.A.G.O., gli studenti del secondo anno, hanno bisogno di avere qualcuno che li segua lungo questa via così ardua e difficle.
    Per tale motivo, la cara vecchia Burke, ha deciso di mandare una lettere ad uno dei magitecnologi più rinomato nella zona di Denrise e non solo, quindi adesso - caro Morrigan - ti ritrovi a coprire questo posto tanto ambito, di cui tu sei il vincitore!
    La tua lezione si tiene dopo pranzo di una bella giornata soleggiata, gli studenti sono appena tornati dal pranzo, e sai benissimo che bel pranzo sostanzioso si sono pappati, quegli ingordi.
    Li vedi entrare a poco a poco, qualcuno con la mano sulla pancia, ci sono due ragazzine del primo che stanno sussurrando tra loro, guardando un compagno del secondo anno di cui probabilmente si sono invaghite. Sei subentrato da poco, in vista di questa supplenza che sta diventando sempre più una cattedra completa, quindi non ti resta che iniziare a focalizzare bene i loro volti, perché potresti trovarli tutti nell'anno successivo, se riuscissi a fare una buona impressione alla preside.
    «S è rotto, lo sapevo! I miei genitori non me ne compreranno un altro. Sono spacciata!» mentre tutti sembrano allegri, dall'ala est della tua aula, senti la voce di una ragazza, un misto tra la disperazione e la rabbia, ma anche la paura di dirlo ai propri genitori, probabilmente. Ma, esattamente, qual è il suo problema?
    Se dai una sbirciata in sua direzione, noti come sul tavolo si è rovesciata una bottiglietta d'acqua e la ragazzina bionda ha in mano il proprio magifonino, oltre che tutta la borsa rovesciata sul ripiano. E' facile intuire come l'incidente avvenuto coinvolge quella bottiglietta, che deve essersi aperta nella borsa della povera studentessa e ha allagato non solo i suoi libri, che ora giacciono aperti sul suo banco, ma anche il suo essenziale apparecchio telefonico.
    Allora, allora, allora!
    Eccoci qua alla tua lezione di prova per il posto di Docente di Magitecnologia che coraggio!.
    Come hai potuto vedere non ci saranno studenti esterni, gestirò io dall'inizio alla fine così da poterti valutare meglio e in maniera più rapida :)
    La descrizione dell'aula del tuo insegnamento puoi farla tu stesso,seppur è presente un'aula già descritta dalla docente precedente, ritieniti libero di fare tutte le modifiche del caso, anche inventandola nuovamente di sana pianta.

    Ti do piccole regole per questa prova.

    ♦ La prova consisterà in una lezione di quattro fasi, che vedranno l'inizio della lezione, con la tua introduzione, la disposizione degli studenti, etc...; la spiegazione dell'argomento, questa fase nella lezione canonica solitamente può anche durare più giri di post e di dinamicità, dovuta alle domande e agli interventi degli studenti, ma questa volta la faremo breve; prova pratica, per poter rendere una lezione più leggera e meno pippone teorico e, infine, chiusura della lezione, tirando le conclusioni e chiudendo la prova, salutando gli studenti.

    ♦ Ogni tuo post deve dettare i tempi di risposta. Cosa vuol dire? Dovrai dare un margine di tempo in cui rispondere che può variare in base all'elaborazione che richiedere quella specifica fase della lezione. Può essere un giorno, così come può arrivare anche a quattro giorni di possibilità di risposta. Ricorda sempre che ogni studente che hai a lezione, potrebbe avere in corso altre cose, quindi salvo eccezioni di prove che richiedono una rapida risposta, è preferibile dare almeno due giorni di tempo di risposta, se non tre.

    ♦ Scadenza, note aggiuntive, eventuali spiegazioni tecniche, come per esempio eventuali mappe o eventuali richieste, o eventuali "giochi" di prova, vanno messi sotto spoiler e spiegati al meglio a chi ci sta leggendo, quindi non solo il tuo personaggio dovrà spiegarle come farebbe un vero docente che sta chiedendo ai suoi studenti lo studio di funzione da eseguire alla lavagna, ma dovrai metterlo anche in spoiler, come sto facendo io con te nel spiegarti quello che andremo a fare.

    ♦ Mantieniti sempre nell'ambientazione che stai giocando e dai libero sfogo alle tue capacità, per prendere questa cattedra e tenertela stretta.

    Detto questo, credo che tu possa procedere con il tuo primo post, quello di inizio!
    Per qualsiasi altra domanda puoi contattarmi tramite MP su Annie-Macrae Welsh così potrò risponderti anche se sarò fuori casa.

    Ti faccio un grosso in bocca al lupo e... VAI CON LA TUA LEZIONE, PROF!


     
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    Morrigan era un mago singolare e così sarebbe stato singolare anche il suo approccio all'insegnamento. Indossando una semplice camicia sgualcita e malridotta assieme ad un paio di stivali dalla punta rinforzata il magitecnico camminava in cerchio lungo la stanza per assicurarsi che le sue misure di sicurezza fossero state ben implementate.
    L'aula era molto più grande e particolare di quelle che gli studenti erano abituati a considerare come prigioni. La mappa della stanza avrebbe potuto ricordare un quadrato dai bordi morbidi. Tre delle quattro pareti erano composte da lastre di metallo, colme di prese, e schermi di vetro, proiettanti luminosi fuochi fatui. L'ultima parete, al contrario, si presentava come un'enorme vetrata suddivisa in cinque pannelli minori. Ma quella che poteva sembrare uno specchio per riflettere l'immagine di un professore al quanto narcisista in verità serviva a separare l'aula dal laboratorio. Morrigan aveva rinforzato quella fiancata con rune e incantesimi, metalli e circuiti. Un qualsiasi apprendista stregone avrebbe potuto rovesciare un qualsiasi calderone ma niente e nessuno sarebbe sfuggito da quella stanza.
    Ad ogni modo, il grosso del lavoro sarebbe stato svolto nella sezione in cui Morrigan si trovava in quel momento. Il mago aveva diviso quella parte dell'aula in due piani in modo da emulare la struttura di un anfiteatro. Ancora una volta i più avrebbero pensato che il motivo dietro questa scelta fosse il desiderio del mago di stare al centro dell'attenzione. Ma non solo.
    Sebbene in quel momento pochi fossero gli studenti presenti ad Hidenstone un giorno l'accademia avrebbe potuto voler ampliare il numero degli entranti oppure indire una lectio magistralis che avrebbe potuto attirare altri spettatori. Creando due piani, il primo esterno e rialzato di poco più d'un metro dall'altro e il secondo raggiungibile dalle quattro rampe di scale, disposte perfettamente in modo simmetrico su ogni lato della stanza, persino un numero maggiori di presenti avrebbe potuto osservare e udire chiunque si fosse trovato al centro della sala senza subire disagi di alcun tipo.
    Invece sarebbe stato superfluo soffermarsi sulle modifiche che aveva apportato al soffitto o al pavimento in modo da nascondere al loro interno una foresta che aveva come liane dei cavi di metallo, come alberi complessi giochi d'ingranaggi e come funzione il poter cambiare l'arredamento dell'aula con un battito di mani. Senza dover usare alcun tipo di magia. Perché si, era proprio questo ciò che voleva insegnare a quella banda di marmocchi. Sarebbe stato facile risolvere un problema con una bacchetta ma qualora gli studenti ne fossero rimasti privi ci sarebbe stato veramente poco da fare.
    L'ex auror sarebbe stato più simile ad uno spartano che ad un ateniese. Le informazioni avevano un peso e spesso il sapere era un mattone che piegava le schiene fino a far sudare sangue. Per questo motivo gli studenti non avrebbero trovato comode sedie ad aspettarli ma solo un paio di tavoli e diverse panche in pelle di mammuth. Morrigan si era fatto segnalare dalla segreteria chi avesse un motivo, come una gravidanza o un handicap, per prendere posto e chi no. In seguito aveva ricollegato questi profili agli interni in modo che l'incanto applicato rimanesse sopito in seguito al loro contatto. Per tutti gli altri pigri, invece, dei vermi avrebbero cominciato a salire sulla loro schiena che, dopo qualche minuto, avrebbe cominciato a bruciare leggermente. Nulla di serio: una semplice illusione per spronare i ragazzi a stare in piedi.
    Bastava un attimo di distrazione e uno stregone avrebbe potuto lanciare una maledizione o un mostro attaccare una Drakkar. Per quegli anni, quelle povere anime, lo avrebbero odiato. In compenso, però, quel piccolo esercizio mentale avrebbe potuto salvargli la vita in un futuro più prossimo di quanto si potesse sperare.
    Detto ciò la lezione sarebbe iniziata a breve e quei porcellini di grasso e vizi sarebbero entrati in quella tana ignare di come ad aspettarle ci sarebbe stato un sorridente lupo pronto a ricambiare con un ampio saluto qualsiasi gesto di cortesia dei suoi amati studenti.
    Notando due studentesse fissare un ragazzo con la stessa eccitazione con cui lui aveva fissato, secoli fa, il televisore che la docente di babbanologia gli aveva mostrato lo riportò indietro nel tempo.
    "La passione è un fuoco e come tale è sia distruzione che costruzione. Può plasmare il metallo o distruggere case. Dovrò trovare un modo per prevenire degli incendi... specialmente durante la prova pratica." L'ex auror si accarezzò la barba mentre la sua mente viaggiava su il come avrebbe potuto impiegare quelle fiamme per fare del bene ma, dal lato Est della stanza, delle lamentele attirarono la sua attenzione.
    Con passi calmi, cercando di sembrare quanto più intellettuale possibile, il mago si avvicinò alla ragazza che aveva versato l'acqua sui libri e sul cellulare.
    "Che imbranata" Il mago faticò a trattenere quella risata che avrebbe potuto far trapelare la vera opinione che aveva su quei ragazzi perché solo la fiducia gli avrebbe permesso di raggiungere il suo fine: Migliorare il mondo o qualche altra cosa filosofica del genere.
    "È il momento di fare il figo" Morrigan si tirò su le maniche e cominciò a camminare verso la sfortunata. Con una rapida occhiata notò come il liquido avesse invaso anche il tavolo che però, come da forma, era stato reso impermeabile dai suoi produttori.
    «Tranquilla» La voce di Morrigan era pacata e il suo sorriso era caldo ed amichevole. Allungando la mano sinistra verso il cellulare della bionda le fece comprendere il suo intento di prenderlo in custodia.
    Dunque, come un pastore di fronte al proprio pascolo, Morrigan avrebbe sbattuto le mani per attirare l'attenzione degli studenti per poi iniziare a parlare.
    «Buongiorno ragazze e ragazzi, come ben sapete sono il nuovo insegnante di magitecnica. So che i meriti a questa materia potrebbero non sembrare entusiasmanti come quelli di altre materie. Insomma, studiando Difesa contro le arti oscure potreste comprendere come non morire di fronte ad un cattivo stregone malvagio oppure il vostro docente di Magia Verde potrebbe insegnarvi come investire un'intera mattinata a tagliare ramoscelli da bonsai o cespugli in modo da farli vivere per secoli.» Morrigan scambiò rapide occhiate con ognuno degli studenti lì presenti. Il suo tono di voce era costante e le sue mani si muovevano nell'aria per attirare la loro attenzione «Eppure, un cattivone potrebbe pur sempre venirvi ad attaccare mentre state dormendo, nelle vostre case, sotto le vostre coperte e le vostre care rose potrebbero appassire mentre siete in vacanza o impegnati per un viaggio di lavoro. Ed è qui che possono intervenire le macchine.»
    Il mago aveva citato due argomenti così differenti perché il mondo si divideva in persone che amavano l'azione e persone che non l'amavano. Far comprendere ad entrambi come un sistema di sicurezza potesse salvargli la vita o come un sistema di irrogazione magico potesse preservare il loro giardino avrebbe dovuto attirare la loro attenzione.
    «Ma io preferisco i fatti agli elogi e dunque vi dimostrerò come la conoscenza di questa arte vi permetterà di salvaguardare soldi e, se ne comprenderete i suoi principi, anche vita e giardini.» Morrigan avrebbe dunque sollevato, o comunque indicato, il cellulare della povera bionda. La sua bacchetta avrebbe indicato il dispositivo mentre la mentre del mago avrebbe ripercorso i suoi archivi della conoscenza per proiettare nei suoi ricordi la struttura di quel modello, seppur nuovo di zecca, di cellulare «Reparo.»
    L'ex auror avrebbe dunque sorriso alla bionda facendole un cenno per intimarla ad alzarsi da quella posizione.
    "Potrei sistemare i suoi libri oppure potrei lasciare che sia lei a farlo. " Si domandò l'insegnante cercando di giustificare quella vena di sadismo.
    «Ad ogni modo, un applauso per la nostra amica che si è offerta volontaria per questo esperimento e ora raggiungetemi al centro dell'aula.» Se non altro non l'avrebbe fatta passare per una stupida di fronte al resto dei compagni.
    «Ma prima di cominciare la lezione lasciatemi mettere in chiaro alcune cose. Potete darmi del 'tu' e mi farà anche piacere, del resto io farò lo stesso con voi. A questo proposito, prima di fare domande, vi chiederei di presentarvi in modo che il vostro nome mi sia ben impresso in mente. Sappiate che premio la presenza e l'iniziativa.» Che però le invenzioni migliori provenissero dalla mente degli scienziati più pigri non lo disse.
    «Inoltre vorrei farvi notare come quelle panche siano scomode e come lo stare in piedi sia fortemente consigliato. Avrete modo di smaltire più facilmente il pasto che avete appena mangiato. Per gli appunti, non preoccupatevi, non ne avrete bisogno» L'ex auror raggiunse il centro della stanza e nel farlo indicò una serie di sfere che volavano a mezz'aria muovendosi in modo da formare figure geometriche. Erano completamente bianche e lucide, simili a degli occhi senza pupille e poco più grandi di palloni da calcio.
    «Loro si occuperanno di elaborare le nostre parole in modo da redigere in un riassunto che vi spedirò in formato cartaceo o pdf una volta finita la lezione. Negli anni ho notato come sia seccante dover scrivere ogni singola parola dei miei professori, rischiando magari di perderne qualcuna. In questo modo le vostre attenzioni potranno concentrarsi completamente su di me.»
    Messo in chiaro quelle poche regole Morrigan tornò a sorridere verso i suoi alunni e stringendo una mano dentro l'altra si voltò, a turno, verso ognuno di loro. Era il momento di scoprire come quei ragazzi volessero essere chiamati.
    «Ma prima di iniziare la lezione... Qualcuno saprebbe dirmi cosa hanno in comune la cucina e la magitecnica?»

    CITAZIONE
    «Parlato»
    "Pensato"
    Narrato

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    Benvenuti alla vostra prima lezione di magitecnologia con questo folle professore. Alcuni di voi avranno già famigliarità con questa materia ma per non lasciare indietro nessuno cominceremo con calma. Per questo motivo avete fino alle 23:39 del 13 Maggio per rispondere a questa lezione.

    Siete liberi di sedervi o meno sulle panche e in quel caso saprete quali sensazioni descrivere. Per la domanda che Morrigan vi ha posto sentitevi liberi di rispondere come preferite. Per questa parte valuterò come avrete motivato questa risposta e quanto quest'ultima sarà coerente con il vostro personaggio.

    Qui sotto vi allego un'immagine abbastanza attendibile della stanza (L'unica differenza è che mancherà la struttura circondata da piante al suo centro).

    5K7eS3t



    Qualora dobbiate apportare modifiche al vostro post vi pregherei di segnalarlo con una dicitura EDIT. Solitamente leggo il post ASAP e non vorrei creare delle incongruenze per modifiche non farete notare a me o ai miei studenti. Inoltre, come sempre, vi pregherei di taggare altri studenti con cui deciderete di interagire.
     
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    Il tuo ingresso in aula è stato magistrale, davvero. I tuoi studenti hanno avuto un colpo al cuore vedendo quell'aula così attrezzata, seppur conoscano la metà delle cose che hanno intorno.
    Alcuni sono rimasti con la bocca aperta, vagando con lo sguardo in ogni angolo dell'aula.La magitecnologia, finora non ha portato dei grandi risultati o tanta attenzione da riuscire a portare gli studenti a seguire per intero una lezione.
    Molti di loro sono entrati in aula già annoiati, sbuffando e certi di trovarvi dentro la vecchia docente.
    Sono un po' titubanti guardandoti, non sanno se fidarsi o meno e la dimostrazione viene proprio quando ti avvicini alla ragazza del magifonino, quando le chiedi il telefono, i suoi occhi si riempiono di lacrime, come se la sua idea è quella di vederlo per l'ultima volta. Te lo cede, tuttavia, con molto rammarico, mentre raccatta la sua roba.
    Mentre spieghi, un ragazzo del terzo anno, si siede sulla panca. Passeranno pochi attimi che lo sentirai imprecare «Oh Merlino! Aiuto! Aiuto! Mi stanno aggredendo.» lo senti alzarsi dalla panca e cercare di darsi dei colpi dietro la schiena «Cosa sono, bruciano. Dove sono!» il ragazzino è molto teatrale e nemmeno si accorge che alzandosi la sua illusione potrebbe essere terminata. Continua a girarsi dietro più volte, mentre cerca i vermi che prima lo stavano assalendo.
    Quando richiami la ragazzina, timidamente lei si alza e sgrana gli occhi quando le dai man forte con quella storia della volontaria. Si avvicina a te e le sue guance si fanno rosse come due peperoni, cala lo sguardo con una piccola risata, quindi si sposta i capelli dietro l'orecchio e ti sussurra un «Grazie mille, professore...»
    Con lei, sei certo di esserti appena conquistato la sua fiducia e probabilmente non solo. Insomma, lo hai detto tu stesso che sono adolescenti e che la passione è un fuoco e come tale è sia distruzione che costruzione, no? E al posto di prevenire un incendio, in quella studentessa lo hai provocato.
    Tutti ti raggiungono al centro della stanza, e guardano le panche dove consigli di non sedersi «Sono maledette!» a parlare è il ragazzo che prima ha provato l'eccitante sensazione dei vermi sulla schiena.
    Quando chiedi di presentarsi, la prima a farlo è la studentessa del telefono «Professore, io sono Isabella. Terzo anno, Ametrin» continua a sorriderti appena imbarazzata, quindi da dietro un ragazzo le fa il verso, schifato «Smettila Bella» le sussurra spingendola appena con il piede
    «Jean, quarto anno Black Opal.» il suo sguardo fiero si punta nel tuo, probabilmente è una sfida da maschio alpha che lui crede di non poter perdere. Poi arriva il suo turno, il ragazzino cicciottello della panca «Io sono Franco.» e così l'intero triennio, con tutti gli altri studenti si presentano a te, hai circa una quindicina di studenti presenti, un bel numero per la tua lezione poco desiderata.
    Quando poni loro la domanda, Franco si perde nel pensare alla cucina, si vede che è un buon gustaio, qualche altro studente azzarda risposte, Jean continua a fissare Isabella, come se la stesse tenendo d'occhio e proprio lei alza la mano per rispondere «Sono mezzosangue, professore... la mia mamma è babbana e so che tra di loro, ci sono molte tecnologie che aiutano le donne a cucinare. I forni a microonde, per esempio... può essere un collegamento?» chiede, mordendosi il labbro inferiore.
    Eccoci, qua! Gran bel post, bravissimo. Perfetto ed esplicativo anche lo spoiler! Complimenti!
    Ti ho concesso tre png, per questione di praticità nell'esito, ma in aula puoi muoverne e chiamarne altri.
    Puoi proseguire con la seconda parte, ovvero la spiegazione dell'argomento!

    Le regole per questa prova te le lascio comunque scritte qui!

    ♦ La prova consisterà in una lezione di quattro fasi, che vedranno l'inizio della lezione, con la tua introduzione, la disposizione degli studenti, etc...; la spiegazione dell'argomento, questa fase nella lezione canonica solitamente può anche durare più giri di post e di dinamicità, dovuta alle domande e agli interventi degli studenti, ma questa volta la faremo breve; prova pratica, per poter rendere una lezione più leggera e meno pippone teorico e, infine, chiusura della lezione, tirando le conclusioni e chiudendo la prova, salutando gli studenti.

    ♦ Ogni tuo post deve dettare i tempi di risposta. Cosa vuol dire? Dovrai dare un margine di tempo in cui rispondere che può variare in base all'elaborazione che richiedere quella specifica fase della lezione. Può essere un giorno, così come può arrivare anche a quattro giorni di possibilità di risposta. Ricorda sempre che ogni studente che hai a lezione, potrebbe avere in corso altre cose, quindi salvo eccezioni di prove che richiedono una rapida risposta, è preferibile dare almeno due giorni di tempo di risposta, se non tre.

    ♦ Scadenza, note aggiuntive, eventuali spiegazioni tecniche, come per esempio eventuali mappe o eventuali richieste, o eventuali "giochi" di prova, vanno messi sotto spoiler e spiegati al meglio a chi ci sta leggendo, quindi non solo il tuo personaggio dovrà spiegarle come farebbe un vero docente che sta chiedendo ai suoi studenti lo studio di funzione da eseguire alla lavagna, ma dovrai metterlo anche in spoiler, come sto facendo io con te nel spiegarti quello che andremo a fare.

    ♦ Mantieniti sempre nell'ambientazione che stai giocando e dai libero sfogo alle tue capacità, per prendere questa cattedra e tenertela stretta.

    Per qualsiasi altra domanda puoi contattarmi tramite MP su Annie-Macrae Welsh così potrò risponderti anche se sarò fuori casa!


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    Morrigan cercò di nascondere la sua risata tra quella dei suoi alunni quando lo studente prese posto nella panca. Un professore con un cuore d'oro avrebbe sgridato il resto degli alunni ma quegli stessi studenti ora sapevano cosa li avrebbe attesi preferendo la pigrizia all'iniziativa. Del resto, sarebbe successo lo stesso anche al di fuori di Hidenstone. Il pigro diventa oggetto di scherno e colui che ha iniziativa diventa oggetto di rispetto.
    Al contrario, gli si sciolse il cuore vedendo la reazione di Isabella. Morrigan si era ripromesso di cambiare il mondo a partire dai mattoni più delicati, ovvero gli studenti di quel tipo di accademia. L'idea che uno di loro potesse temere un professore così tanto da scoppiare in lacrime lo disgustava. Solo qualcuno che non sapeva trasmettere 'ciò che accomuna la magitecnica alla cucina' aveva bisogno di metodi simili.
    Tuttavia, quando la ragazza passò le dita attraverso la chioma Morrigan capì di avere un altro problema "Quando le ragazze si sistemano i capelli di fronte ad un ragazzo è sempre un buon segno. Salvo che le ragazze siano le studentesse e il ragazzo il loro professore."
    Eppure, se il professore fosse preoccupato o meno questo gli studenti non lo avrebbero saputo. Il suo sorriso da diligente padre di famiglia era una maschera e, dai, cosa vuoi che sia affrontare una situazione del genere quando fino a qualche settimana fa sventravi drakkar e uccidevi arpie?
    Del resto, Morrigan non disse niente neanche quando quello scemo di Jean gli diede quella specie di spinta a Isabella. Se la pesca ha insegnato qualcosa ai denrisiani è che non sempre conviene buttarsi nel lago armati di ascia per sventrare mostri marini allo scopo di salvare la principessa del castello. In quel caso, il mostro marino era l'opale e la principessa l'ametrina. D'altronde, se lo avesse fatto, la ragazza avrebbe mai trovato il coraggio di alzare il capo? Probabilmente no e per questo l'obiettivo del professore sarebbe stato quello di piegare il capo. Ma quello di Jean.

    Gli occhi di Morrigan erano posati sugli studenti del triennio che, ad uno ad uno, finirono per presentarsi. Il mago cercò di ripetere i loro nomi mano a mano eppure i pochi di cui si ricordò furono quelli che seppero dare una risposta alla sua domanda. Prima tra tutti, Isabella.
    La sua risposta diede modo al mago di comprendere qualcosa dell'ametrina. Per lei la tecnologia aveva una funzione di supporto, il che era vero. Eppure, la risposta che avrebbe dato Morrigan sarebbe stata diversa. Ciò non avrebbe penalizzato nessuno: Il magitecnico sapeva che le opinioni erano soggettive e solo la teoria era oggettiva. Di studenti che imparavano a memoria poteva importargliene poco, al contrario, gli studenti che sapevano dare una motivazione dietro ad un fine, beh, avevano trovato la chiave per prendere un bel voto perché, infondo, era proprio il legame tra mezzo e scopo a dare senso a quella disciplina.
    «Molto bene» Rispose lui quando anche l'ultimo tra gli alunni finì per dare una sua opinione «Tuttavia, ciò che accomuna la cucina alla magitecnica è l'amore. Uno chef cucina per gli altri e così un magitecnico costruisce strumenti per altre persone. Come ben sapete, per castare un incantesimo è necessario concentrarsi, focalizzare e lanciare
    Il mago scandì le ultime parole lentamente. I concetti tecnici andavano rimarcati per bene in modo che gli studenti potessero ricordarsi di quest'ultimi «'Concentrandovi' riuscirete ad isolare la vostra mente dalle distrazioni esterne. Solo allora potrete 'focalizzare', ovvero delineare nella vostra mente, gli effetti dell'incantesimo. Dunque, potrete recitare la formula ed eseguire i movimenti per 'lanciare' l'incanto.»
    Morrigan non si soffermò molto su quello che degli studenti in una triennale d'accademia avrebbero dovuto conoscere come le loro tasche «Tuttavia, la 'concentrazione' non deve agire come un muro bensì come un filtro. Dall'esterno possono provenire degli stimoli che vi permetteranno di effettuare una focalizzazione migliore sempre allo scopo di lanciare con maggiore efficacia. Personalmente, io chiamo questi interferenze 'motivazioni'. E non esiste una motivazione più grande dell'amore.»
    Quelle parole non sarebbero state prese sul serio da tutti. Eppure, chi tra di loro avrebbe potuto negare che sono le motivazioni a spingere gli eroi a diventare tali?

    Morrigan attese qualche altro secondo prima di continuare nel suo discorso. «Le fasi da seguire per dare un comando ad un oggetto sono le stesse fasi da seguire per castare un incantesimo. Personalmente, ritengo che la fase più importante sia la 'focalizzazione'. Vi concentrerete in funzione di questa e un difetto in quest'ultima finirà per rendere un lancio perfetto o, nel nostro caso, l'applicazione di un sigillo inutile.»
    Morrigan applaudì verso una delle sfere che orbitavano a mezz'aria e questa perse quota fino a raggiungere il magitecnico «La sfera n.42, grazie.»
    Il lato inferiore del cerchio si aprì e una piccola palla di metallo cadde tra le mani di Morrigan. Era poco più grande di una palla da golf e il metallo che la componeva era rugoso come una bacca di pepe e grigio come la nebbia «Alcune religioni sostengono che l'uomo sia composto da carne e anima. Lo stesso si può dire di un oggetto. La 'carne' sono i componenti che lo compongono mentre l''anima' è la funzione che deve eseguire. Così come l'anima guida la carne, così la funzione da eseguire guida i componenti che compongono l'oggetto.»
    Il mago strinse la sfera tra la punta delle dita dunque l'alzò per mostrarla agli alunni. Dopo qualche secondo la passò a Isabella «Studiane la forma e poi passala al compagno alla tua destra. Lui dovrà fare lo stesso e così via fino a quando tutti avrete stretto famigliarità con l'oggetto.»
    Morrigan attese qualche altro secondo «L'unico componente di quell'oggetto è l'acciaio. Tuttavia, la sfera non ha ancora un'anima, o una funzione. Sarà compito nostro dargliela. Eppure, prima di andare avanti, è necessario fare un piccolo recap.»
    Il mago continuò a voltarsi per guardare tutti i presenti, seppur per pochi secondi, negli occhi «Il segreto per ottenere il massimo da un incantesimo è castarlo con una buona motivazione dietro. Così, l'applicazione di un 'sigillo' ad un oggetto avviene con la massima efficacia quando sarete ben motivati nell'applicarlo. Sarà proprio questo sigillo che ricollegherà il corpo all'anima, il componente alla sua funzione. Quest'ultima, infatti, è intangibile come lo è l'anima. Una scudo può essere usato per colpire e una spada per parare, non esiste l'obbligo di fare il contrario.»
    Il mago comprese che quelle parole potessero essere un po' vaghe e dunque decise di dare un piccolo spazio agli studenti per esprimersi «Ora, siete liberi o meno di rispondere, tuttavia, vorrei la vostra opinione su come rendere quell'oggetto utile in uno dei seguenti scenari: Guerra, guarigione & conoscenza. Ad esempio, la funzione di quell'oggetto potrebbe essere castare un 'Protego' quando qualcuno pronuncia una maledizione. Oppure, l'oggetto potrebbe castare un 'Aguamenti' quando l'orologio segna la dodicesima ora di ogni giorno. Ciò è molto riduttivo ma sappiate che ricordandovi dell'amore per i vostri cari o per il vostro giardino nel momento dell'applicazione il sigillo sarà più stabile.»
    Morrigan si era ricollegato agli esempi che aveva fatto precedentemente, dunque diede qualche minuto per pensare alla domanda. Poi applaudì nuovamente verso un'altra sfera di vetro e, ancora una volta, quest'ultima perse quota fino a raggiungere il volto del mago che pronunciò qualche parola «Caramelle, grazie.»
    La sfera si aprì e da questa cadde una busta di plastica colorata che conteneva diverse caramelle a loro volta confezionate. Ne prese una e la passò delicatamente ad Isabella a cui capitò il gusto liquirizia. Dunque, fece lo stesso con il resto degli studenti che aveva risposto alla sua precedente domanda in modo serio. I gusti erano diversi l'uno dall'altro e il mago non si preoccupò di ciò. Gli studenti avrebbero sempre potuto scambiarsele interagendo dopo lezione. Al contrario, il suo scopo era creare un legame: Loro avevano fatto ciò che lui aveva richiesto e lui li avrebbe premiati. In quel modo avrebbe acquistato la sua fiducia e, dunque, gli occhi dell'ex auror, predone e magitecnico si posarono con fare di sfida su Jean.
    Quando il nuovo alpha entra nel branco non ha bisogno di sconfiggere il vecchio. Gli basta conquistare il branco.

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    "Pensato"
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    Prima di passare alla parte pratica della lezione sarà necessario ribadire dei concetti. Concentrazione, focalizzazione e lancio caratterizzano il casting degli incantesimi. Concentrazione, focalizzazione e applicazione caratterizzano l'applicazione dei sigilli.

    I sigilli permettono di dare una 'funzione' alle 'componenti' dell'oggetto.

    Poiché lo scopo della magitecnica è dare una 'funzione' ad un 'componente' vi è stato chiesto di pensare a come un incanto possa essere applicato ad un oggetto in modo da essere 'castato' autonomamente sotto determinati requisiti (La pronuncia di una maledizione, un orologio che scocca una determinata ora...) in modo da ottenere un risultato utile nei campi della guerra, guarigione o conoscenza.

    Per qualsiasi dubbio, mandatemi un Messaggio Privato ʕ•ᴥ•ʔ




    Qui sotto vi allego un'immagine abbastanza attendibile della stanza (L'unica differenza è che mancherà la struttura circondata da piante al suo centro).

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    Qualora dobbiate apportare modifiche al vostro post vi pregherei di segnalarlo con una dicitura EDIT. Solitamente leggo il post ASAP e non vorrei creare delle incongruenze per modifiche non farete notare a me o ai miei studenti. Inoltre, come sempre, vi pregherei di taggare altri studenti con cui deciderete di interagire.

    Scadenza 22 Maggio alle 23:59


    EDIT delle 20:46 allo spoiler

    Edited by Morrigan Maverick - 17/5/2020, 20:46
     
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    In questa tua lezione sembra che tu abbia l'attenzione di molti, non tutti, ma molti. Sicuramente molti più di quanti seguissero la precedente insegnante e con un'attenzione davvero notevole.
    Sai perfettamente che non sono delle cime in Magitech, tuttavia i loro occhi sono affascinati da quello che fai veder loro.
    La risposta alla tua domanda arriva da più parti dell'aula e sono tutti molto entusiasti di poter dire la loro, su quell'argomento che è un mistero unico. Insomma, hai fatto una domanda alla portata di tutti e si sentono quasi dei geni a rispondere.
    Leggi però dello sconforto, quando nessuno di loro ha indovinato quello che volevi sapere. In Isabella, invece, leggi dello stupore, quasi come se non si aspettasse un docente parlare di amore. Questo sicuramente aumenterà la sua attenzione nei tuoi confronti. Jean invece sbuffa ripetutamente vedendo la ragazzina quasi persa in quella teoria che non sembra esserle mai interessata così tanto.
    Il fatto di non dover prendere appunti, fa si che tutti siano attratti dalle tue parole e dalle sfere che svolazzano in giro. Jean le guarda con la coda dell'occhio, ogni tanto, davvero contrariato di essere lì.
    Quando richiami la sfera, Franco allarga la sua bocca cicciottella e decide di provarci, a bassa voce. Sbatte le mani come hai fatto tu e sussurra un «Sfera n.15.» e poi si guarda attorno come se si aspettasse che quella sfera sfrecciasse da lui, se mai fosse esistita.
    Isabella prende la sfera e la rigira nelle mani, sente la temperatura e la consistenza, quindi la passa al compagno al suo fianco destro e ritorna a guardare te. Ognuno fa lo stesso, Jean la lancia a mezz'aria e la sente ricadere tra le mani per valutarne il peso in caduta e così via.
    Alla tua domanda, senti dei bisbiglii e qualcuno vorrebbe rivedere la sfera.
    Il primo ad alzare la mano, questa volta, è Franco «P-Professore, potrebbe essere utile in caso di incendi. Come sistema antincendio, non appena l'incendio divampa, un aqua eructo lo ferma. Oppure oppure ...» si interrompe per pensare e ne approfitta Jean che prende parola finalmente «Bombarda.» ti risponde, senza toglierti gli occhi di dosso «Appena qualcuno entra nel mio territorio, tac! La sfera lancia ai suoi piedi un bombarda, sistema di sicurezza, sia mai ci fosse qualche idiota che cerca di avvicinarsi a ciò che è mio.» sembra un ragazzo molto devoto alla proprietà privata, no?
    Isabella, di contro alza la mano timidamente e aspetta che tu le dia parola prima di esporre la sua idea «Io... credo che difendere i miei cari sia davvero importante e cercherei di proteggerli da una delle magie più potenti, quella nera, quindi mi piacerebbe che quella sfera crei un Protego Horribilis, non appena ce ne fosse il bisogno.»
    Ritorna zitta e timida come prima, senti Jean sbuffare ancora.
    Quando richiami le caramelle senti di nuovo lo stupore di Franco che guarda famelico quella busta di caramelle. Isabella guarda la sua caramella e sorride felice, mettendola in tasca, fregandosene del gusto.
    Niente da aggiungere!
    Puoi proseguire con la parte pratica!

    Le regole per questa prova te le lascio comunque scritte qui!

    ♦ La prova consisterà in una lezione di quattro fasi, che vedranno l'inizio della lezione, con la tua introduzione, la disposizione degli studenti, etc...; la spiegazione dell'argomento, questa fase nella lezione canonica solitamente può anche durare più giri di post e di dinamicità, dovuta alle domande e agli interventi degli studenti, ma questa volta la faremo breve; prova pratica, per poter rendere una lezione più leggera e meno pippone teorico e, infine, chiusura della lezione, tirando le conclusioni e chiudendo la prova, salutando gli studenti.

    ♦ Ogni tuo post deve dettare i tempi di risposta. Cosa vuol dire? Dovrai dare un margine di tempo in cui rispondere che può variare in base all'elaborazione che richiedere quella specifica fase della lezione. Può essere un giorno, così come può arrivare anche a quattro giorni di possibilità di risposta. Ricorda sempre che ogni studente che hai a lezione, potrebbe avere in corso altre cose, quindi salvo eccezioni di prove che richiedono una rapida risposta, è preferibile dare almeno due giorni di tempo di risposta, se non tre.

    ♦ Scadenza, note aggiuntive, eventuali spiegazioni tecniche, come per esempio eventuali mappe o eventuali richieste, o eventuali "giochi" di prova, vanno messi sotto spoiler e spiegati al meglio a chi ci sta leggendo, quindi non solo il tuo personaggio dovrà spiegarle come farebbe un vero docente che sta chiedendo ai suoi studenti lo studio di funzione da eseguire alla lavagna, ma dovrai metterlo anche in spoiler, come sto facendo io con te nel spiegarti quello che andremo a fare.

    ♦ Mantieniti sempre nell'ambientazione che stai giocando e dai libero sfogo alle tue capacità, per prendere questa cattedra e tenertela stretta.

    Per qualsiasi altra domanda puoi contattarmi tramite MP su Annie-Macrae Welsh così potrò risponderti anche se sarò fuori casa!


     
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    Le labbra rosse di Morrigan si atteggiarono a un sorriso vedendo il tentativo di Franco. Il magitecnico fece un cenno vago di assenso verso la sfera e quest'ultima scese di quota fino a raggiungere il volto del ragazzo. Da quella distanza sarebbe stato semplice notare la superficie liscia come la porcellana o percepire il leggero calore rilasciato dai meccanismi interni dell'oggetto.
    Tuttavia, il grosso della carica emotiva arrivò assieme alle risposte che gli studenti sussurrarono, chi timidamente, chi con convinzione. Ancora una volta non vi era una risposta corretta o una sbagliata. Morrigan ascoltò con piacere le parole di Franco che, tra i tre, fu colui che dimostrò un maggiore spirito imprenditoriale. Dietro a quel guscio così insicuro si nascondeva un'ottima mente. Poi fu il turno di Jean in cui l'ex auror rivide la tenacia che si era portato dietro durante la più giovane età. Infine, un caldo sorriso venne rivolto ad Isabella la cui purezza di cuore colpì il magitecnico. Se ci fossero state più studentesse con una mentalità simile il mondo sarebbe stato un posto migliore.
    Per premiare i tre volontari Morrigan tirò fuori altre tre caramelle. La prima, al gusto di cioccolata, venne lanciata verso Franco. La seconda, al sapore di frutti di bosco, venne fatta scivolare nella tasca di Jean. Infine, l'ultima, al gusto di cocco, venne posata tra le mani di Isabella.

    «Mi avete dato delle ottime risposte, complimenti» Ringrazio Morrigan applaudendo verso i ragazzi per qualche secondo. Aveva letto da qualche parte che un professore dovesse valutare le performance in modo da essere oggettivo. Eppure, per quanto amante della magitecnica, Morrigan vedeva davanti a sé persone e non oggetti. Senza volerlo, si ritrovò a fare il tifo per loro nella speranza che la prova pratica potesse soddisfare le sue aspettative.
    «Ora, è necessario ricordarvi come Hidenstone sia un'occasione per superare i vostri limiti. Per questo motivo io vi insegnerò il metodo sfruttando un esempio pratico basato su due incanti del primo anno. Tuttavia, nessuno vi vieterà di tentare l'applicazione di questo metodo su altri incanti a voi conosciuti.» Morrigan si voltò verso Jean per cui, condividendone la tenacia, aveva cominciato a provare una certa simpatia «State solo attenti a non Bombardare il vostro famiglio. Ve lo dico perché gli anni passati da Auror mi hanno insegnato quanto possa essere difficile ripulire il tutto, sapete.»
    Detto ciò, il mago posò il pacchetto di caramelle su una delle panche per poi estrarre la sua bacchetta in legno di larice. Con poca cautela la sventolò a mezz'aria per assicurarsi di avere l'attenzione di tutti «Corpo e anima, componenti e funzione. È bene ricordare come il corpo del vostro oggetto possa influenzarne la performance finale. Coloro che hanno un fisico atletico riusciranno a percorrere una maggiore distanza durante una corsa o una nuotata rispetto a chi non lo ha. Allo stesso modo, quando si scelgono i componenti che formano un oggetto è necessario ricordarsi delle loro caratteristiche. Tra una caccia a ciurme di fantasmi e battaglie navali, ho deciso di creare delle calzature che potessero facilitarmi durante l'arrembaggio di navi nemiche. Per farlo, ho usato come componente principale la pelle di Sasquatch. Saprete tutti come questa creatura sia in grado di spiccare incredibili salti. Dunque, le componenti ricavate da quest'ultima saranno facilitate nello svolgere una funzione simile.»
    Il mago indicò con la mano sinistra la sfera che aveva passato agli studenti «L'acciaio è un materiale riservato. Raramente tradirà il suo utilizzatore rivelando informazioni a coloro che sono in grado di comprenderne gli umori. Tuttavia, è anche molto servile e dunque sarà semplice sussurrargli un comando. Al contrario, il mercurio è concitante ed iperattivo. Probabilmente per questo, da secoli, noi denrisiani lo usiamo per creare delle armi che possano assumere forme diverse.»
    Da quello che aveva compreso, la precedente docente di Magitecnica aveva già introdotto quel tipo di argomento nelle precedenti lezioni. Tuttavia, gli studenti del triennio avrebbero dovuto affiancare a concetti teorici anche risultati pratici «Sarete sempre voi a scegliere quale funzione dare all'oggetto che vorrete creare. Per rendere tangibile questo elemento intangibile dovrete sfruttare i circuiti magitecnologi.»
    Morrigan attese qualche secondo prima di proseguire nella spiegazione perché, a breve, avrebbe dovuto vincolare quelle giovani menti ad un esercizio pratico uniforme. «Tuttavia, per questa volta sarò io a decretare la funzione e sarete voi a scegliere come ricollegarla ai componenti. Osservate.»
    Il mago raggiunse il centro dell'aula e, assicuratosi di non avere alcuno ostacolo di fronte, tracciò il simbolo dell'infinito verso la parete di vetro. «Farfallus Explodit.»
    Uno stormo di creature luminose invase l'aula fuoriuscendo dalla bacchetta di Morrigan. Le farfalle si intrecciarono in un vortice di luce che andò ad impattare contro la vetrata. Un secondo prima del contatto una barriera traslucida comparve nel vuoto increspando l'aria. Le farfalle vi cozzarono contro scomparendo nel nulla «A quel vetro, componente, ho dato il compito di respingere qualsiasi tipo di incanto, funzione. Il vostro compito, per oggi, sarà quello di dare alla palla di acciaio la capacità di respingere un farfallus explodit attraverso un protego. Per farlo, prima di tutto, dovrete scegliere se usare un circuito magitecnico di tipo Runix - dunque stabile nel ripetitivo - oppure un circuito magitecnico di tipo Mandallion - dunque autoadattabile in base alle circostanze -.»
    Il mago applaudì nuovamente e due sfere si disposero rispettivamente nel lato Ovest e nel lato Est della stanza. «Qualora sceglierete di sfruttare il circuito magitecnico di tipo Runix dirigetevi nel lato Ovest e, al contrario, se sceglierete il Mandallion nel lato Est. Dunque, raggiunta la sfera, recitate il vostro nome.»

    Se i ragazzi avessero fatto quanto richiesto allora la sfera avrebbe rilasciato una palla d'acciaio dall'aspetto identico a quella che gli studenti avevano avuto modo di analizzare. Assieme a questa ci sarebbe stata una specie di carta rossa, per il circuito Runix, o marrone, per il circuito Mandallion, appiccicata alla superficie. I più svegli avrebbero capito di come questo ulteriore elemento corrispondesse al circuito (E, per i meno svegli, Morrigan si sarebbe rivelato piuttosto disponibile nello spiegare la natura di quell'adesivo poco più grande di una figurina di calcio).
    Attendendo che quelle sfortunate pecorelle avessero preso il necessario, Morrigan avrebbe raggiunto il lato Sud dell'aula. Nella mano sinistra avrebbe avuto una sfera di metallo su cui era appiccicata un circuito bianco e nella mano destra la bacchetta. Dunque, alle sue spalle sarebbero apparse sulla parete le seguenti scritte.

    Farfallus Explodit
    6-1-18-6-1-12-12-21-19 5-24-16-12-15-4-9-20

    Protego
    7-18-15-20-5-8-15



    Morrigan indicò lo schermo alle sue spalle «Prima di passare all'applicazione del sigillo sul circuito dovrete codificare in maniera aritmomantica la formula dell'incanto. Per farlo dovrete scomporre la formula in lettera e far corrispondere ad ognuna di esse il relativo numero nell'alfabeto internazionale. Dunque dovrete sommare i numeri relativi. Ad esempio, per il 'Farfallus Explodit' otterrete 96 95.»
    Il denrisianon non si soffermò molto su quell'aspetto perché, ancora una volta, farlo si sarebbe tradotto in un'offesa nei confronti di quelle menti così brillanti. Giusto? «Ottenuti questi valori aritmomantici per il 'Farfallus Explodit' e per il 'Protego', dovremmo passare alla parte runica. So per certo che ognuno di voi conoscerà le rune antiche. Sceglietene una il cui significato possa ricollegarsi alla funzione che vi ho chiesto di applicare.»
    Il mago attese eventuali domande per poi continuare. «Dunque, chiudete gli occhi per concentrarvi. Focalizzate, rispettivamente in quest'ordine: Il numero aritmantico che corrisponde al 'Farfallus Explodit', la runa che avete scelto, il numero aritmantico che corrisponde al 'Protego'. Nel caso voi proveniate da paesi in cui la lettura parte dalla destra per congiungersi con la sinistra, come il Giappone, potrebbe risultarvi congeniale invertire l'ordini.»
    Qualche altro secondo di pausa «Dunque, con quell'immagine nella vostra mente, toccate il circuito recitando 'Adduco Incanto'.»
    Detto ciò, Morrigan prese la sfera di acciaio. Chiuse gli occhi immaginando quello che aveva suggerito di immaginare agli studenti e poi sfiorò il circuito con la punta della bacchetta «Adduco Incanto»
    Sull'adesivo bianco apparvero dei numeri e una runa che, da quella distanza, gli alunni avrebbero faticato ad identificare. Con un rapido gesto il mago si portò la sfera in una tasca per poi raggiungere il ragazzo verso cui le due ragazze avevano dedicato diverse attenzioni ad inizio lezione. Dopo avergli posato una mano sulla spalla, Morrigan si voltò verso gli alunni a turno (Concedendosi qualche secondo in più per le due giovani infatuate) «Mi raccomando, massima attenzione. Potrei usare questo ragazzo come cavia per l'oggetto.»
    Era il momento di giocare con il fuoco per testare le loro motivazioni. E di vedere chi, tra loro, avesse occhio e chi soltanto orecchie.

    CITAZIONE
    «Parlato»
    "Pensato"
    Narrato

    ✕ schema role by psiche


    Appurato come ogni componente abbia caratteristiche diverse in funzione al suo materiale, Morrigan è passato alla parte pratica.

    COMPITO: Dare ad una sfera d'acciaio la capacità di castare un 'protego' in seguito ad un 'farfallus explodit'.

    COSA FARE:

    1 - Il vostro pg dovrà raggiungere il lato OVEST se crede che un circuito RUNIX sia più adatto. Invece, dovrà raggiungere il lato EST se crede che un circuito MANDALLION sia più adatto. Qui riceverà una sfera di acciaio con il relativo circuito appiccicato sopra.

    2 - Dopo aver scomposto le lettere in numeri per l'incanto "Farfallus Explodit" e per l'incanto "Protego" sarà necessario sommare questi numeri separandoli parola per parola (Problema che non si pone per il 'Protego', composto da una sola parola).

    3 - Dunque il vostro pg dovrà scegliere una Runa antica che si adatti alla funzione.

    4 - Allora sarà necessario focalizzare nella propria testa, in questo ordine: i numeri corrispondenti al "Farfallus Explodit", la runa che avete scelto, il numero corrispondente al "Protego".

    5 - Per finire, vi basterà toccare il circuito con la bacchetta recitando il comando "Adduco Incanto".

    P.S. Ricordatevi che non esiste corretto o sbagliato ma solo 'ben motivato' o 'mal motivato'.

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    Le tue caramelle hanno conquistato circa il 99% della classe, ma solo perché quell'1% rimanente sei tu. E dovresti guardarti allo specchio per poterti conquistare da solo.
    Tutti ascoltano la parte della lezione che li preparerà alla pratica e sorridono quando ti complimenti per le loro risposte.
    Risero alla questione famiglio e qualcuno scosse il capo in maniera divertita. Sì, pare che tu li abbia proprio conquistati.

    Tutti si prodigarono a fare la loro decisione, dopo aver visto quello che era successo al tuo farfallus explodit. A bocca aperta, tra le altre cose.
    Isabella decise di essere la prima a provare e quindi prese la sua decisione e la valutò un attimo. Andò quindi verso la parete Est e recitò il suo nome.
    Tra le mani raccolse una sfera simile a quella prcedente se la riggirò tra le mani. Osservo il colore dell'adesivo, supponendone che fosse la parte del circuito, quindi ritornò con gli occhi al docente mentre spiegava la codificazione aritmantica degli incantesimi che avrebbero dovuto applicare.
    Mentre esponevi i risultati, Isabella corrugò la fronte. Quindi timidamente alzò la mano e «Professore, chiedo scusa, ma la somma della codifica aritmantica della parola explodit, non fa 95, ma 105. Un errore potrebbe compromettere la riuscita di tutto l'impianto, vero?» domandò timidamente, come a non voler dimostrare di aver corretto un docente (che deve prendere le botte per questi scherzetti allo snaso - pensavi di fregarmi, stolto - le mie ire si abbatteranno su di te alla prossima quest, bacini).
    Quando lasci loro la pratica, vedi Isabella seguire esattamente quello che hai richiesto.
    Nella sua mente focalizzò dapprima il 96, numero artimantico del Farfallus, poi il 105 dell'explodit, poi focalizzò la runa di algiz, la runa della difesa e dell'autoconservazione, quindi il numero 88 del protego, quindi si prodigò a toccare la sfera e «Adduco Incanto.» recitò la sua formula sperando che tutto fosse andato per il meglio.
    Ultima parte della tua lezione, procedi pure con la conlcusione e i tuoi voti!

    Le regole per questa prova te le lascio comunque scritte qui!

    ♦ La prova consisterà in una lezione di quattro fasi, che vedranno l'inizio della lezione, con la tua introduzione, la disposizione degli studenti, etc...; la spiegazione dell'argomento, questa fase nella lezione canonica solitamente può anche durare più giri di post e di dinamicità, dovuta alle domande e agli interventi degli studenti, ma questa volta la faremo breve; prova pratica, per poter rendere una lezione più leggera e meno pippone teorico e, infine, chiusura della lezione, tirando le conclusioni e chiudendo la prova, salutando gli studenti.

    ♦ Ogni tuo post deve dettare i tempi di risposta. Cosa vuol dire? Dovrai dare un margine di tempo in cui rispondere che può variare in base all'elaborazione che richiedere quella specifica fase della lezione. Può essere un giorno, così come può arrivare anche a quattro giorni di possibilità di risposta. Ricorda sempre che ogni studente che hai a lezione, potrebbe avere in corso altre cose, quindi salvo eccezioni di prove che richiedono una rapida risposta, è preferibile dare almeno due giorni di tempo di risposta, se non tre.

    ♦ Scadenza, note aggiuntive, eventuali spiegazioni tecniche, come per esempio eventuali mappe o eventuali richieste, o eventuali "giochi" di prova, vanno messi sotto spoiler e spiegati al meglio a chi ci sta leggendo, quindi non solo il tuo personaggio dovrà spiegarle come farebbe un vero docente che sta chiedendo ai suoi studenti lo studio di funzione da eseguire alla lavagna, ma dovrai metterlo anche in spoiler, come sto facendo io con te nel spiegarti quello che andremo a fare.

    ♦ Mantieniti sempre nell'ambientazione che stai giocando e dai libero sfogo alle tue capacità, per prendere questa cattedra e tenertela stretta.

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    Morrigan scivolò tra gli alunni scambiando incoraggiamenti e parole di conforto. Qualcuno sembrava lì per passare il tempo e qualcun altro sembrava genuinamente stimolato dalle scelte che il magitecnico aveva chiesto di soppesare. Tra tutti, la più brillante sembrò ancora una volta Isabella.
    Quando la ragazza notò il tranello del docente sulla bocca di quest'ultimo comparve un sorriso. Il tono della ragazza era celato dall'umiltà eppure i suoi occhi sembravano affamati. Gli anni passati a rischiare di morire da un momento all'altro gli avevano lasciato un'ombra addosso. Non fidarti mai di nessuno, prima di tutti non fidarti mai di te stesso. Figuriamoci doversi fidare di un docente sconosciuto. Isabella sembrava saperlo ancor prima di perdere qualcuno sul campo di battaglia.
    Morrigan attese che i suoi studenti finissero di incantare le rispettive sfere per poi passare a raccoglierle. Solo allora avrebbe concluso la lezione, assicurandosi che nessuno potesse cambiare nulla in corso d'opera. Sbagliare è lecito, pagarne le conseguenze ancora di più.
    Dopo aver assegnato alle sfere un numero e ad ogni numero un nome, le mani di Morrigan danzarono in un applauso verso gli studenti. Il docente era fiero del loro lavoro eppure, come tutti, anche loro potevano migliorare «Siete stati bravissimi. È raro vedere un lavoro del genere da parte di ragazzi della vostra età ma, d'altronde, se voi non foste stati i migliori maghi della vostra generazione a quest'ora non stareste qui.»
    Complimentati in pubblico e sgrida in privato, Morrigan «E un particolare complimento va ad Isabella, il cui intuito, un giorno, saprà salvare certamente i suoi cari da qualsiasi tipo di magia nera.»
    Il docente rivolse un caldo sorriso verso la ragazza per poi eseguire due dondolii verso la sfera che lui stesso aveva incantato « Wingardium Leviosa.»
    L'oggetto iniziò a levitare a mezz'aria disegnando linee fluide e morbide, passando di tanto in tanto a qualche pollice di distanza dagli studenti che avrebbero potuto notare, ora, i simboli impressi su quest'ultimo «Come notate, i numeri che sul sigillo sono diversi da quelli sulla lavagna. Se in questa classe resterete in piedi è perché non vi potrete permettere di stare tranquilli usciti dalle mura di quest'accademia. Persino quando vi confronterete con qualcuno che dovrebbe proteggervi, come un docente, potrebbero nascondersi problemi che solo un occhio esperto saprà cogliere.»
    Ma i ragazzi avrebbero potuto notare anche altro «E come vedete ho scelto, tra le rune, quella di Algiz. Come saprete, questa runa rappresenta la 'difesa', il che si adatta bene alla funzione che dovrebbe svolgere.»
    Inoltre, anche se il colore non fosse stato eloquente nel spiegare il circuito più adatto, le parole di Morrigan avrebbero sopperito a quella mancanza «Per quanto riguarda il circuito, la scelta migliore per questa determinata funzione ricade all'interno dei circuiti runici. Questi, seppure privi di elasticità -Al punto da potersi definire 'rigidi'- sono eccellenti nell'eseguire un singolo compito: In questo caso evocare un "Protego" in seguito ad un "Farfallus Explodit". Anche un circuito alchemico potrebbe svolgere questa funzione, tuttavia la sua efficienza sarà minore.»
    Spiegata anche quell'ultima parte, il Mago cominciò a testare gli oggetti incantati lanciando, di volta in volta, degli incanti appariscenti ma dalla potenza ridotta. Un mare di farfalle, tre volte più spesso del primo stormo che si era schiantato contro il muro, cozzò contro le barriere evocate dagli oggetti incantati. Eppure, Morrigan aveva dosato la potenza dell'incanto in modo da renderlo più debole. Le uniche sfere che non avrebbero retto il colpo sarebbero state quelle create senza notare l'errore intenzionale del mago sfruttando, al posto di un circuito runico, un circuito alchemico.
    Finita la prova, Morrigan avrebbe dato una pacca sulle spalle agli studenti distribuendo le ultime caramelle. Persino chi aveva sbagliato tutto ne ricevette una. Giusto per fargli assaggiare cosa avrebbe potuto ottenere nel caso fosse migliorato «Ancora una volta, siete stati bravissimi. Buona giornata e buon divertimento con le altre lezioni.»
    Detto ciò, il mago si congedò lasciando gli alunni liberi di andarsene per poi tornare a lavorare ai suoi progetti in laboratorio.



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    Complimenti per essere arrivati fin qua!

    Metodologia di Valutazione



    Come avete notato, la lezione è stata divisa in quattro parti: Entrata, Spiegazione, Prova Pratica ed Uscita. Nell'assegnare il voto sono stati valutati le prime tre fasi della lezione. In particolare, le risposte che avete dato a Morrigan e le relative motivazioni.
    Poiché la prova pratica richiedeva un numero di 'scelte' maggiori, a quest'ultima è stato dato più peso rispetto alle altre. Tuttavia, nel complesso, i punteggi sono simili per sfavorire eventuali ritardatari. Nel particolare, i 20 punti totali sono stati distribuiti in questo modo.

    0-6: Entrata (Per ottenere il massimo, la risposta alla domanda di Morrigan doveva dimostrare una certa creatività o eccellenti argomentazioni causa effetto -Entrambi requisiti necessari per svolgere il ruolo di Magitecnico-)
    0-6: Parte Teorica (Per ottenere il massimo, la risposta doveva dimostrare una certa coerenza tra il carattere del personaggio o eccellenti argomentazioni causa effetto)
    0-8: Parte Pratica (Per ottenere il massimo, era necessario scegliere un circuito runico -Il più adatto per questa funzione-, scegliere una runa adatta, descrivere in modo adeguato il processo di focalizzazione e notare l'errore intenzionale di Morrigan.



    Per incentivarvi a dare il massimo sempre ho deciso di attribuire dei punteggi bonus nel caso, in qualcuna delle vostre risposte, siate riusciti a stupirmi o per una spiccata qualità dei post.
    Qui troverete il significato dei singoli voti e altre delucidazioni al riguardo.

    Registro



    Isabella: L'alunna migliore della lezione. Fin da subito ha affrontato la Role con personalità adottando un ruolo attivo. Dietro ad ogni sua scelta sembrava esserci non solo una motivazione ma chiara concordia con il carattere che il giocatore ha cercato di dipingere mostrando dunque una certa coerenza da premiare.
    Voto: 5+6+7+1(Bonus per essere stata la prima a notare l'errore) = 19 +1 Tecnica +1 Resistenza + 4EXP
    ...Altri studenti
    ...Punteggio casate con relativi compensi in caso di assenti...

    Sentitevi liberi di scrivermi in privato per eventuali chiarimenti <3
     
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    Le tue parole colpiscono molto ognuno di loro. Forse sei uno dei pochi che dice loro le cose come stanno, non è facile trovare qualcuno che motiva i suoi metodi strani di insegnamento, come hai fatto tu e poi, viste le precedenti esperienze sui banchi, durante Magitecnologia, dove c'era gente che si addormentava, hai sicuramente rapito i più.
    Quando concludi la lezione, molti sono rattristati dalla fine di questa ed è una cosa eccezionale.
    C'è qualche studente che si intrattiene a vedere il laboratorio che hai creato, qualcuno che guarda la sua sfera appena preparata e se la ride soddisfatto.
    Isabella invece, ti chiede se può portare con sé la sua sfera, per poterla regalare alla sua sorellina più piccola, è evidente che sia una ragazzina molto preoccupata per i suoi familiari, chissà perché, poi.

    Questa lezione ha lasciato tutti con un sapore diverso in bocca, quasi come se avessi fatto sentire ogni studente capace di poter fare qualcosa con la magitecnologia, anche senza eccellere perfettamente in questa materia. Hai dato loro una speranza in più: chissà cosa accadrà ai M.A.G.O.
    Complimenti, professore!
    Molto bene, finalmente sono riuscita a postare la conclusione. Come ti avevo detto in privato, avevo postato ad inizio Giugno, ed ero convinta avesse inviato il post. Pardon!

    Beh, che dire: hai vinto!
    Non solo la tua lezione è stata molto accattivante e scorrevole, ma hai trattato l'argomento nella maniera migliore possibile e sei riuscito ad attirare l'attenzione mia, che Magitecnologia non la preferisco.
    Davvero bravo.
    Post chiari e scorrevoli, argomento ben spiegato, interazione perfetta. Complimenti, sei il nuovo docente di Magitecnologia!

    Snaso: 2+2+2+2+2 = 10 exp ad Alyce
    Morrigan: 2+2+2+2 = 8 exp + Cattedra di Magitecnologia


     
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8 replies since 2/5/2020, 18:06   211 views
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