Evelyn Stanford

whoiam nome&cognome: Evelyn. E' la variante inglese del nome Evelina. Deriva dall'antico tedesco Ewa e significa "ragione, diritto, legge". La madre l'ha chiamata così senza una particolare ragione,ma la ragazza lo ha sempre apprezzato. Spesso si fa chiamare Eve o E dagli amici. Stanford.
età&luogonascita: New York, la madre ha partorito in casa perchè non aveva le possibilità di andare in ospedale, non era in grado di pagare l'assicurazione e si è fatta assistere da una fidata amica che l'ha aiutata con il parto. E' nata il 4 ottobre e al momento ha 25 anni.
casata: ex tassorosso
professione: Evelyn ha lavorato come giornalista in un giornale indipendente, a New York, e una volta trasferitasi a Londra è riuscita a farsi assumere come tirocinante in una rivista piuttosto importante. Al momento però è stata delegata per lo più a fotocopie e cafè, nonostante il suo talento, e per arrotondare lo stipendio e riuscire a guadagnare un po' di più lavora alla reception di uno degli hotel della catena che appartiene ai Barnes.
statosangue: mezzosangue, attualmente vampiro
statosociale: Non si può dire che Evelyn non viva in una situazione comunque accettabile, ma non naviga nell'oro e ha passato momenti di difficoltà non indifferente. Al momento, convivendo con il fratello, si può dire che se non altro abbia assicurato un tetto sopra la testa.
segnipparticolari: - Ha un'amore spropositato per la danza, sopratutto quella classica che ha praticato per anni.
- Non ama per niente la sua "nuova natura", in realtà la teme parecchio ed è il motivo per cui lo ha nascosto a chiunque il più possibile. Ha affrontato comunque la transizione e quel che ne è conseguito per lo più da sola, il suo "Creatore" l'ha affiancata solo per i primi tempi per poi sparire nel nulla.
- Ha un tatuaggio, che si è fatta per ricordare sua zia dopo la sua morte, sul fianco destro per evitare che fosse troppo visibile, anche in base ai canoni del corpo da ballerina che è stata abituata a perseguire per anni.
- E' riuscita a procurarsi, non senza una certa fatica, un anello che le permette di poter camminare sotto al sole senza grossi problemi, nonostante non sia ovviamente piacevole per lei stare troppo tempo sotto al sole. Non lo toglie mai da quando è riuscita ad ottenerlo.
allineamento: Neutrale Puro (N): l'Equilibrato, si comporta sempre secondo il suo istinto e le sue conoscenze, senza costrizioni o pregiudizi. Considera il bene migliore del male, ma non si sente obbligato a perseguire il bene in modo universale. Talvolta i personaggi che manifestano tale allineamento considerano gli estremi (legge/caos, bene/male) come dannosi e cercano di mantenere quello che percepiscono come un sano equilibrio.

Aspetto fisico Evelyn ha l'aspetto di una ragazzina. Carnagione chiarissima, capelli rossi, occhi color cioccolato, fisico minuto, guardata non troppo da vicino potrebbe dimostrare al massimo vent'anni. Agile e atletica, anche perchè ha sempre frequentato corsi di danza visto il ruolo della zia, ha un fisico invidiabile, asciutto e allenato. Si è sempre presa cura di sè stessa, anche e sopratutto in favore del balletto e dell'importanza che ha sempre avuto l'apparenza fisica in quell'ambito, ma negli anni è riuscita a costruirsi uno stile sempre più chiaro e personale. Non ha mai negato di essere una ragazza quantomeno carina, per quanto non si metta eccessivamente in mostra sa come accentuare i suoi punti forti con classe ed eleganza. Il suo viso, dai tratti piuttosto singolari, le dona un aspetto giovane, quasi senza tempo: non ama truccarsi particolarmente, per quanto adori indossare il rossetto rosso per la maggior parte del tempo, le dà un'illusione di femminilità e sicurezza.
Quando era una ragazzina ha avuto qualche problema con il cibo e il suo aspetto, nonostante non sia mai sfociato in qualcosa di troppo grave o preoccupante. Ad oggi, tiene comunque abbastanza alla sua linea, ma non così tanto da spingersi a fare diete assurde, per quanto sia diventata brava ad imporsi dei limiti e rispettarli in modo rigido e perentorio.
Il suo stile comprende per lo più gonne e magliette attillate, non perde mai occasione per sfoggiare tutta la sua femminilità, che ha imparato a gestire e ostentare attraverso la danza, e di cui è sempre andata fiera, anche perchè era una passione che l'ha sempre fatta sentire viva in un certo senso e che comunque le permetteva di staccare la spina ed allontanarsi dalla situazione che viveva nelle mura di casa. Ad oggi, con tutta la questione di doversi occupare del fratello e il problema del vampirismo sta ancora cercando di equilibrare le cose e ad avere abbastanza tempo per allenarsi e non perdere del tutto la passione.
prestavolto: Roden Holland

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Carattere Forte e decisa, Evelyn ha sempre dato l'impressione di essere una persona sfuggente, quasi inarrivabile. Fin da bambina ha imparato che cosa volesse dire imporsi e farsi notare in un mondo fatto di uomini, e ha sempre cercato di mostrare solo la parte migliore di sè, nascondendo con cura punti deboli e fragilità. Vista la mancanza di una figura materna davvero presente, e con un padre assente, ha imparato in fretta ad arrangiarsi ed è cresciuta come una ragazzina autonoma e indipendente.
Spesso si mostra come una persona disponibile e solare, tende spesso a farsi prendere dal momento e alle volte parla fin troppo, nonostante non sia per questo espansiva: poche sono le persone con cui riesce davvero ad aprirsi e raramente condivide i suoi pensieri più intimi. Ha sempre nutrito un affetto profondo e particolare per il fratello Michael,suo fratello minore di cui ha cominciato a occuparsi fin dal primo istante: figlio di una storia momentanea e fugace, dopo averlo messo al mondo la madre lo ha abbandonato a sè stesso e un'adolescente Evelyn si è trovata ad occuparsene, con l'appoggio della loro tutrice legale, sua zia.
La fiducia è qualcosa che per Eve è difficile regalare, difficilmente riesce a lasciarsi andare con qualcuno, se non dopo parecchio tempo. I suoi amici si contano sulle dita di una mano, sono persone che conosce da una vita e che ormai considera punti fermi della sua vita.
Una delle prima caratteristiche che salta all'occhio è sicuramente la sua testardaggine, unita alla sua forza d'animo: quando si mette in testa qualcosa è difficile distogliere la sua attenzione. E' una persona curiosa, sveglia, attenta ai particolari, e questo l'ha portata a sviluppare un certo talento nel trovare qualunque genere di informazione: nonostante le sue ampie responsabilità, ha sempre avuto una certa propensione per lo studio sopratutto per la letteratura, e la sua curiosità l'ha resa una giornalista nata. La sua carriera è qualcosa che reputa importante, abbastanza da sforzarsi con tutta sè stessa per riuscire a portare avanti i suoi sogni nonostante tutto. La sua paura più grande è deludere le persone a cui tiene -del giudizio di tutti gli altri non gliene frega nulla- e di fallire nel portare a termini i suoi obbiettivi. Tiene profondamente a Michael e si impegna per proteggerlo da tutti e tutto, ha sempre nutrito nei suoi confronti un interesse innegabile e ha sempre provato a tenerlo al sicuro, dandogli tutto l'affetto che invece è mancato a lei.
Non ha accettato fino infondo la sua natura e ne è in realtà alquanto spaventata, sopratutto perchè ha la sensazione di non riuscire più ad avere controllo su sè stessa e sulla propria vita. Ha cercato di parlarne il meno possibile, di tenere fuori le persone a cui tiene da quella storia e non ne ha ancora mai parlato nemmeno con Thomas o con Michael.

storia Evelyn nasce a New York, in una rigida giornata autunnale, nell’appartamento della madre, Elisabeth, assistita dalla sua amica di una vita, Anne. La donna, alla sua prima gravidanza con un uomo occasionale, scomparso nel nulla dopo aver saputo del suo stato interessante, non aveva a disposizione abbastanza soldi per riuscire a permettersi un’assicurazione sanitaria in grado di coprire le spese per un parto in una struttura decente. Elizabeth, in quegli anni, era appena approdata a New York: dopo una vita vissuta in Texas, era arrivata nella grande mela per cercare di portare a termine il sogno della sua vita, e si era ritrovata a dare le attenzioni all’uomo sbagliato e mettere al mondo una bambina che non aveva mai desiderato. Elizabeth fu quindi, di fatto, il suo primo grande errore, e la donna la crebbe come tale. Dopo i primi mesi di cure obbligatorie, infatti, cominciò a lasciare la bambina a sé stessa, perché focalizzata sulla propria carriera, con l’unico obbiettivo di cancellare tutto quello che nella sua vita non era andato nel modo migliore, ed Eve era una di queste.
Fortunatamente la donna non era sola, a New York, ma aveva anche ritrovato sua sorella, Susanne, che invece era il suo opposto. Gentile, compassionevole e conscia di quanto la sorella non fosse effettivamente in grado di prendersi cura di una creatura del genere –anche perché, c’era da dirlo, Elizabeth all’epoca era ancora molto giovane e troppo poco responsabile, mentre Susanne era più grande e ben consapevole di che pasta fosse fatta la sorella-, così prese Eve sotto la sua ala protettiva e la crebbe come se fosse figlia propria. Sotto le cure amorevoli della zia, insegnante di danza, Evelyn riuscì ad avere un’infanzia quantomeno decente, per quanto la madre rimase una presenza, incostante ma pesante, nella sua vita. Almeno fino a che non sembrò farsi un’altra vita, e sparì quasi del tutto per anni. Eve trasse quasi un sospiro di sollievo, per tutto quel periodo: sua madre era per lei una presenza spaventosa, incontrollabile, qualcuno che non faceva altro che farla sentire sbagliata e sciocca. Oltre che la donna che le aveva donato i suo poteri da mezzosangue, quello che la rendeva diversa da sua zia e che la faceva sentire ancora più fuori luogo.
Evelyn crebbe con Susanne fino all’età di undici anni, facendo della sua scuola di danza la propria casa, cominciando ad amare quello sport e godendosi le attenzioni della zia. Al suo undicesimo compleanno ricevette, puntuale come un orologio svizzero, la sua lettera per Hogwarts, una sorta di fulmine a ciel sereno: la bambina era stata cresciuta da una babbana, l’unica strega con cui avesse mai avuto contatti non si era sforzata di spiegarle qualcosa o di mostrarsi come un punto di riferimento utile, e la bambina voleva tutto tranne che abbandonare la zia. Eve visse questo passaggio in modo traumatico, e per qualche tempo divenne rabbiosa e scostante, faticando ad integrarsi nella Scuola di Magia e Stregoneria. Crescendo cominciò a farsene una ragione ma continuò ad aspettare trepidante le vacanze estive per tornare da Susanne, nella sua amata scuola di danza, con la sua adorabile zia.
Nel frattempo la madre, Elizabeth, che si era costruita un’ottima maschera, una bellissima carriera e aveva avuto un altro figlio, Thomas Weston, con un uomo molto ricco, venne allontanata dalla sua nuova famiglia e tornò sui propri passi, raggiungendo Susanne. Chiunque può immaginare le sensazioni che avvolsero l’adolescente Evelyn quando trovò ad accoglierla sua madre, con evidenti problemi nel gestire i suoi fallimenti e con l’alcool. La donna divenne nuovamente il suo incubo, e la cosa peggiorò quando sua zia Susanne morì.
Elizabeth rimase nuovamente incinta, di un altro uomo di cui si persero le tracce molto in fretta, e quando Evelyn finì di studiare ad Hogwarts si trovò a doversi fare carico anche di un bambino che conosceva a malapena ma che voleva per certo salvare dalle grinfie della madre. Eve non conosceva tutti i trascorsi della donna, ma non voleva che potesse fare del male ad un bambino innocente e cercò di addossarsi ogni responsabilità. Cominciò quindi a lavorare e riuscì a farsi assumere da un giornale indipendente newyorkese, arrotondando lo stipendio quando necessario con qualche lavoretto extra. Eve non era una brutta ragazza, questo era chiaro, e aveva il ritmo nel sangue, sapeva muoversi con un’eleganza regalata da anni e anni di danza, grazie alla zia, per cui non fu difficile per lei trovare lavoro in un night club. Certo, forse non era l’occupazione dei suoi sogni ma la paga era buona e infondo si trattava comunque di un sacrificio limitato.
Proprio in questo periodo conobbe Robert, un ragazzo affascinante e misterioso che la incantò con il suo charme. Il ragazzo era ricco, e cominciò ad offrirsi di pagarla per passare del tempo con lui: in quel periodo Eve voleva solamente fare di tutto per guadagnare abbastanza da allontanarsi da sua madre e salvare anche Michael, il fratellino, dalle sue calunnie, non poteva davvero rifiutare. Aveva fatto le sue esperienze, sapeva quel che stava facendo…che cosa poteva mai andare storto? Tutti le avevano sempre parlato bene di quel Robert, sembrava un ragazzo affidabile, e lei accettò. All’inizio le cose andarono bene, non era interessata ad avere una relazione con lui ma non le dispiaceva il loro rapporto, ma non conosceva molte cose di lui, ed era un dettaglio con cui aveva sempre evitato di confrontarsi. Fu proprio lui a trasformarla in un vampiro, trascinandola in un mondo nuovo che lei non aveva mai pensato di poter esplorare. Si ritrovò quindi a dover gestire anche la sua nuova natura, nuovi bisogni e nuove necessità, con un umore ben più altalenante e parecchie cose con cui fare i conti, nessuno con cui condividerle. Aveva ventidue anni e passo parecchio tempo prima di riuscire a trovare un suo equilibrio, sempre ammesso e non concesso che fosse possibile.
Ad ogni modo la sua vita era già abbastanza confusa e caotica quando venne a sapere dell’esistenza di Thomas: tutto venne fuori in una delle litigate furiose con Elizabeth che, ubriaca, parlò fin troppo e cominciò ad insediare in Eve ben più di qualche dubbio, portando la ragazza a cominciare a fare delle ricerche, sfruttando i mezzi del suo mestiere. Alla fine riuscì a mettersi in contatto con il ragazzo e quando cominciarono a conoscersi meglio decisero di salvare entrambi Michael e loro stessi e trasferirsi insieme a Londra, per cominciare una nuova vita.

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