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.«Per tutte quelle sere in cui ti ho persa e neanche so il perchè»Tutta quella storia la stava odiando profondamente. Aaron era una di quelle persone che tendeva a farsi i fatti suoi a casa sua, non gli piaceva andare a ficcare il naso nelle vite altrui e non gli piaceva farlo con le persone che amava. Blake era una di queste e forse era l'unico che aveva la posizione d'onore sulla sua scala del cuore, ma comunque stava per fare qualcosa di cui, sicuramente, si sarebbe pentito. Il fratello era fuori controlo e gli era stato recriminato il fatto che bene o male non si era occupato di lui. COme si poteva dire una cosa del genenre quando lui aveva dedicato la sua intera esistenza a Blake? Beh, lo si poteva dire perchè come aveva notato Annie, lo aveva lasciato cadere e lui non era li a prenderlo in tempo. Blake si era sfracellato al suolo e lui non aveva fatto niente per impedirlo. Sicuramente non avrebe mai impedito una cosa del genenre, ma almeno avrebbe potuto fare in modo che il suo schianto fosse sicuramente più morbido. Non aveva fatto niente di tutto quello. Si era concentrato sullo studio, sulle sue personalissime cose e si era dimenticato completamente anche solo di chiedere a Blake come stesse. Adesso perchè era entrato in quel negozio? Beh, era semplicissimo aveva cercato in lungo ed in largo uno strumento per far si che sapesse esattamente dove e quando il ragazzo stesse, cosa provasse, quando si agitava e contro chi stava per scatenare la sua furia. Aveva cercato in maniera assidua il suo strumento di controllo per Blake e non lo aveva mai trovato. Adesso non gli rimaneva che l'ultima spiaggia, qualche diavoleria oscura che facesse quello che lui non era riuscito a fare, ossia sedasse il fratello. Non sapeva esattamente cosa stesse cercando, ma voleva sapere tutto di suo fratello, qualsiasi cosa, voleva sapere con chi passava le sue giornate, cosa lo rendevano così instabile ed irascibile, chi lo provocava e lui come reagiva. Voleva sapere seriamente perchè suo fratello reagiva in quella maniera ed non aveva altro modo che spiarlo. Blake era bravissimo a tenersi le cose per se stesso, era bravo a non far capire le sue emozioni e le sue motivazioni... adesso era finito quel tempo. Quando entrò in quel lugo un brivido gli percosse la schina. Aaron non era un santo, essendo un imprenditore non poteva avere l'aureola in testa, ma non era ancora una persona del tutto cattiva, anzi, la cattiveria non sapeva neanche cosa fosse. Fece un respiro profondo. C'è nessuno? chiese semplicemente poi guardandosi intorno. Quel lugo metteva i brividi a prescindere, il fatto che fosse così buio lo rendeva ancora più nervoso e tutto quello che c'era attaccato alle pareti e sugli scaffali lo facevano seriamente avere l'ansia di rimanere almeno altri e due minuti li dentro. Sospirò ancora e poi fece qualche passo avanti. Ma cosa diavolo ci stava facendo li dentro? Scosse il capo e fece per andarsene di nuovo. Non poteva fare quello a suo fratello, era quello che aveva sempre odiato e mettergli un "collare" non era la soluzione giusta!the heart is deceitful above all things,.
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.«Per tutte quelle sere in cui ti ho persa e neanche so il perchè»Non era mai entrato in quel posto, non era mai veramente entrato in quel posto per comprare qualcosa. Solo una volta da ragazzino ma era più una prova di coraggio che altro! Non solo era inquietante il posto, ma più si guardava intonro più si rendeva conto che no, non poteva esserci niente di buono nel fare una cosa del genenre a suo fratello,forse semplicemente perchè un oggetto così oscuro su una persona che già tendeva all'omicidio di per se, non era proprio una trovata fantastica. Voleva andarsene, davvero, era l'unica cosa che voleva fare, ma qualcosa lo spingeva a rimanere li. Era un posto comunque molto affascinante, pieno di oggetti strani, pieno di manufatti antichi e che avrebbe voluto leggere solamente con la volgia di imparare qualcosa di nuovo. Aaron era un corvonero provetto e la curiosità era sempre stata una sua caratteristica portante. Il fatto era che tutto quello era tra lo spaventoso e il pericoloso e la cosa non gli piaceva per niente. Lui che era sempre stato uno che odiava gli schieramenti netti, che non era per il bianco o per il nero ma invece per le mielle sfumature che potevano portare ad un bianco sporco di nero ed un nero intrinseco di bianco. Li dentro c'era solamente oscurità. Ma alla fine... alla fine fu il destino a scegliere per lui e quando si sentì una mano sulla spalla sinistra quasi sususltò. Non se l'aspettava, la donna era stata così silenziosa che non l'aveva neanche ne vista ne sentita arrivare. Poi alzò un sopracciglio. Perchè mai c'era una donna e non il vecchio di sempre? Era morto? Si morse il labbro sentendo il tocco della signora e quando incontrò il suo sguardo un brivido gli percorse la schiena. Era si inquietante ma anche dnnatamente affascinante. Oddio santissimo, quel posto pieno di polvere ti annebiava veramente la mente! Vide il suo dito percorrergli il petto e poi lo stesso dito posarlo sulle sue labbra. Ecco. Buongiorno. E... beh... non so esattamente cosa sto cercando in realtà... forse assolutamente niente. Si, era una di quelle persone che non sono si imbarazzavano facilmente ma che tutto quello lo facevano stare palesemente a disagio. In quel momento avrebbe voluto veramente essere come Blake, entrare, spaccare tutto ed uscire senza curarsi delle evenutali conseguenze. Ed invece lui era bloccato proprio perchè non faceva altro che pensare alle conseguenze dei suoi gesti e delle sue scelte. Ecco... come la proprietaria? Insomma... ha cambiato gestione? Ma una cosa in comune con Blake Barnes ce l'aveva sicuramente, ossia fare domande inappropriate nei momenti meno opportuni. Guardò ancora la donna. Insomma... non l'ho mai vista... Che cos'era quello? Un terzo grado? Poi scosse lievemente il capo come per scusarsi per l'essere stato inopportiuno. Non che io sia una persona che viene qui spesso... Ed Aaron... stai solamente peggiorando la tua posizione. Sospirò di nuovo e poi diede una rapida occhiata al negozio.Tornò poi a guardare la tizia e non disse niente. Aveva detto abbastanza per rendersi un perfetto coglione!the heart is deceitful above all things,.
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.«Per tutte quelle sere in cui ti ho persa e neanche so il perchè»La verità era che Aaron aveva veramente tantissimi pregi, era una persona comprensiva, era una persona che tollerava l'intollerabile, era determinato, competete, studioso... ma ad Aaron non si poteva accotare il pregio del coraggio. Non era uno che prediligeva l'azione, non era una persona che era portata per determinate situazioni che richiedevano un buon sangue freddo e sopratutto la risosta sempre pronta. Aaron era uno che si imbarazzava davanti ad una bella donna come la Ivanova, che arrossiva quando gli si faceva un complimento troppo esplicito e lui non se lo aspettava, e che si inquietava davanti a persone ch, come Selene, erano affascinanti e particolari, ma che sopratutto avevano un fascino legato all'oscurità. Aaron era più per fate e unicorni che per serpenti e teschi e la cosa era ovvia agli occhi dei presenti per il suo essere palesemnte in imbarazzo quando la donna lo toccò in maniera così decisa, sicura e tra l'inqueitante e l'eccitante, e di come aveva il terrore negli occhi quando la stessa cominciò a parlare. Le sue domande portarono a delle risposte che facere in mano di bloccare completamente il ragazzo. Non era un cuor di leone e sapersi in quel luogo che pululava di malvagità e stranezze lo lasciavano ancora più perplesso. Ma andiamo per ordine. La risposta della donna latina lo fecero comunque sussultare. Il problema è quando tal posto non si ricordava essere in questo modo! gli venne spontaneo dirlo. Infondo Aaron era un tipo sincero, non riusciva a mentire neanche quando sapeva benissimo di doverlo fare. Si morse il labbro per poi sentire l'altra perla di saggezza detta dalla donna. Io... Non disse altro. non si aspettava niente di tutto quello e quando la donna si allontanò leggermente Aaron ricominciò a respirare come una persona normale, ma quando la vide fare dietro front, quello che fece un passo indietro fu lui. Si, lo fece in maniera automatica e si maledì anche per averlo fatto. insomma aveva paura di lei? Si, forse un pò. Stava per dire qualcosa, ma quando vide la donna prendere un teschio in mano e cominciare a giocarci come se avesse tra le mani elle caramelle, ed ancora sentire tutta quella storia lo fece seriamente rabbrividire. Chiude per un momento gli occhi a pensare come il tizio avesse perso la testa prima ancora di farsi un crucio da solo... ma poi pensò anche alle sue parole.. poteva essere una menzogna? Certo che poteva esserlo, ma aveva il cervello così impappinato in quel momento che neanche ci aveva pensato ad un'evenutalità del genere. Rimase in silenzio fino a che non sentì il nome della donna, aprìpiù volte la bocca per dire qualcosa, ma non gli veniva da dire assolutamente niente. Aaron Barnes... Forse disse il suo nome perchè era l'unica cosa che al momento si ricordava? Deglutì più volte e poi cercò di abbozzare un sorriso. é che faccio tante cose nella vita e quindi non mi è mai capitato più di tornare da queste parti... non che sia un brutto posto o un brutto luogo... o insomma.. ecco mi dispiace per il signor Sinister, nessuno dovrebbe fare una fine così... ma comunque... ecco... si... io credo che lei sia in grado di rimettere il... negozio, si... no.. che lei abbia le capacità di farlo tornare meglio di prima... Ogni frase di Aaron era seguita da una pausa, da un grattamento di nuca, da una mano infilata in tasca, da un guardarsi intorno ed evitare in maniera evidente lo sguardo della donna. Fino a che non incantenò il suo sguardo di ghiaccio agli occhi neri e profondi della padrona di casa e si sentì ancora più imbarazzato. In genere non mi comporto in questo modo! é che entrando le mie intenzioni erano... ecco cattive, e poi ho incontrato lei...e... Aaron e Blake erano diversi in un'unica caratteristica: affrontavano i momenti di disagio in maniera completamente distinta. Il maggiore si imbarazzava e tendeva a diventare piccolo piccolo, Blake si gonfiava ancora di più e diventava ancora più arrogante e menefreghista di quanto già non lo fosse. Le loro caratteristiche principali venivano amplificate in una maniera esponenziale ed in quel momento, Aaron voleva morire. Sapeva di non aver fatto un discorso di senso compiuto ma se fosse stata una persona normale e non un Barnes, che di razza avevano il pregio o il difetto di riuscire a non mostrare del tutto le proprie emozioni, in quel momento si sarebbe messo a tremare in un angoletto! Ecco, cercò di evitare quella scena patetica di fronte una donna tanto bella ed affasciannte e, per quello che poteva, mantenere un contegno!the heart is deceitful above all things,.
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.«Per tutte quelle sere in cui ti ho persa e neanche so il perchè»Assurdo. quell'incontro era tra l'assurdo e l'insensato e la cosa cominciava seriamente a diventare anche abbastanza spaventosa. Quella donna aveva un fascino particolare, oscuro, il suo modo di muoversi e di parlare lo faceva sentire male, ma allo stesso tempo lo eccitava. La vita di Aaron, ultimamente era qualcosa di assurdo per davvero, non riusciva più a capire niente e sopratutto non riusciva più a capire in che direzione dovesse andare. Insomma era passato da un eccesso ad un altro, era passato da sapere esattamente cosa voleva dalla vita a non sapere neanche se avesse più una vita. Da una vita senza nessun eccesso ad una vita piena di eccessi. Cosa ci faceva esattamente li dentro? Come gli era solo venuto in mente di tornare in quel luogo? Davvero voleva fare una cosa del genenre? E, sopratutto, perchè mai era completamente ipnotizzato da quella donna con capelli strani, un vestito assurdo e dei modi così allucinanti. Ok, doveva assolutamente rivedere le sue dannatissime priorità e doveva anche riposizionare la bussola della sua vita. Cazzo la bussola. E se ci fosse stata una bussola stregata che... scosse il capo. non esistevano tali oggetti e lui non poteva assolutamente controllare in quel modo suo fratello. ma tutto quello fu decisamente spazzato via dalla vicinanza della donna. Selen, selene aveva detto che si chiamava, come la dea della luna. Maledetta luna, il suo pianeta cardine, il suo pianeta maestro. La fiducia per cosa esattamente? Deglutì e non ebbe il coraggio di dire niente, anche perchè in quella situazione Aaron non ci era mai stato e la cosa assurda era che più evitava la vicinanza con le donne più queste venivano attratte da lui come gli ordi dal miele o le api dal miele, in quel momento si sentiva miele, infatti. Qualcosa che poteva solamente subire e non decidere esattamente se andare dalle api o dagli orsi. Ma anche in quel momento sentiva il cervello completamente andare in panne. La sua piroetta, la sua domanda ed improvvisamente la vicinanza con la sua bocca. Ecco, adesso si che si era dimenticato completamente tutto quello che stava dicendo. Cosa gli aveva chiesto? Ah, si... gli aveva chiesto cosa stesse facendo li dentro e nel caso se poteva aiutarlo, giusto?No, ecco... niente torture... ai Babbani... sa qui li chiamiamo così... insomma, io non sono il tipo... ecco... sono un medimago non potrei mai torturare nessuno... anche se... no... ecco... non ne sarei capace! Sudare a freddo era qualcosa di possibile per Aaron in quel preciso istante, e se la cosa non bastava la vicinanza con le labbra della donna lo mettevano veramente a disagio, ma stranamente era anche una sensazione di eccitazione ed adrenalina... E dio solo sapeva l'imbarazzo che stava provando in quel preciso istante, fece un passo indietro, ma niente, la vita non gli sorrideva, quindi alla fine si ritrovò completamente spalle al muro. Si morse il labbro. Io non voglio fargli del male... vorrei un modo per sapere dove sta e cosa fa... costantemente, in maniera tale da riuscire a non... ecco... ad evitargli guai... e... beh... ecco... si tratta di mio fratello! Ok, doveva assolutamente riprendersi da tutto quello perchè non sapeva esatamente perchè quella donna gli stesse facendo quel dannatissimo effetto non sapeva se voleva sbatterla sul bancone per farsela oppure correre a gambe levate per il terrore che stava provando. Perchè cazzo le cose complicate sempre a lui? E sempre nei momenti meno opportuni quando non sapeva gestirle? quando la sua vita era un completo casino? Maledizione! Si sentiva un ragazzino che non sapeva parlare davanti ad una donna!the heart is deceitful above all things,.
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.«Per tutte quelle sere in cui ti ho persa e neanche so il perchè»Fece un altro sorrisetto timido verso la donna. Ognuno la sua maledizione, infondo! Perchè lu la viveva seriamente in quel modo,possibile che per essereuna persona disinibita gli serviva solamente molto, ma molto alcool che gli girava nelle vene? Possibile che doveva per forza arrossire davanti una bella donna, che seppur inqueitante, comunque bella? Ecco era quello il problema, il problema che non riusciva a risolvere in nessun caso, sembrava quasi come dottor Jeckyll e mr Hyde. Un uomo veramente sicuro di se quando era ubriaco e completamente rincitrullito senza l'alcool. Il dito della donna sulle suel labbra appena premuto gli diede un altro brivido invisibile dietro la schiena. Ma quando le si allontanò per tornare dietro al bancone e vedere se in quel catalogo polveroso poteva esserci qualcosa, Aaron sentì il suo cuore riprendere ad avere un battito alquanto regolare. COsa diavolo aveva quella donna per fargli quel determinato effetto? Perchè mai tutto quel suo imbarazzo era così tanto amplificato? Infondo Eilidth, la stessa Airwen ed addirittura Katrina, non gli avevano mai fatto quel dannato effetto. Eppure la cosa era interessante in quanto tra un testa di teschio ed un'altra, si sentiva stranamente attratto. Si che la suavita ultimamente non aveva veramente una direzione, ma neanche si aspettava che prendesse una così strana direzione. Infondo non era un tipo che veniva attratto da quel genere di donne. Le sue ragazze erano sempre state molto belle ed assennate, con qualche problema sicuramente, ma sempre ben vestite e devote alla magia bianca. Scosse il capo e sinceramente fece anche un sospiro di sollievo quando sentì che non c'era niente di tutto quello. Ne sono quasi sollevato... temo che non sia comunque la scelta giusta e non penso che mio fratello mi perdonerebbe mai una cosa del genere! Erano più pensieri suoi personali che pensieri che doveva seriamente ascoltare la donna latina. Le sorrise dolcemente, quasi con sguardo innocente quando però lei trovò la soluzione giusta a tutto quello. Si morse il labbro. Beh, non lo controllava in quel modo.... insomma con una sfera poteva semplicemente vedere cosa stesse facendo no?Devo portare il sangue di mio fratello? Non va bene un capello? Chiese poi aggronttando per un attimo le sopracciglia. E sopratutto... non gli succederà niente, vero? Erano era sempre troppo preoccupato per Blake per rendersi conto che stava seriamente arrivando ad un punto di non ritorno. Eppure... eppure lui che era sempre stato assolutamente neutro per quanto riguardava determinate fazioni... in quel momento... Scosse il capo. Neanche doveva pensarci a tutte quelle assurdità! Non aveva alcun senso! Maledizione. A che servivano prima queste sfere di cristallo? Infondo era sempre stata una persona molto curiosa ed in quel momento aveva seriamente bisogno di distrarsi da quel suo pensierio così oscuro!the heart is deceitful above all things,.
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