Votes taken by Spike Giles

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    ALOY LARSEN ASHTON
    Faccio un passo nella selva
    Senza briglie e senza sella
    Vado incontro alla mia libertà
    Code ©#fishbone

    Non sapeva perché, ma quella giovane ragazza le ricordava in qualche modo lei stessa da bambina. Non era sempre stata così ribelle, a dire il vero. Nel senso...aveva sempre odiato tutte quelle cose denrisiane...quell'attaccamento agli dei e tutto il resto. Era solamente un po' più timida, però vogliosa di imparare. E ciò che aveva trovato più interessante era l'astronomia. Le stelle erano molto molto interessanti e leggerle lo trovava divertente.
    La ragazzina sembrava interessata a imparare come muoversi nel bosco. Non le avrebbe chiesto quale fosse il motivo preciso per il quale aveva intenzione di vagare nei boschi, magari lo avrebbe fatto più avanti.
    Aibileen voleva sapere cosa vorrebbe Aloy in cambio ed ascoltò ciò che era in grado di fare. Lei ci pensò un attimo prima di parlare.
    “Potrebbero essermi utili, visto che viaggio spesso, in effetti...Ci penserò un po' e vedremo. Intanto ti aiuto.”
    La navigatrice aveva trovato interessante imparare nuove lingue per poter comunicare con altra gente straniera. Forse non sarebbe visto di buon occhio da parte degli altri denrisiani, ma a lei non importava niente di ciò che pensavano gli altri.
    La ragazzina sembrava convinta ad imparare da lei e dopotutto sembrava anche interessante conoscerla meglio. Aveva qualcosa che le nascondeva, secondo Aloy. E voleva scoprirlo.
    La ragazzina parlò nuovamente, dicendole di pensarci e che si sarebbero ritrovate lì, allo stesso giorno ed alla stessa ora, tra un mese.
    “Va bene, ci penserò e ci rivedremo qui tra un mese esatto alla stessa ora. Metti dei vestiti comodi, tipo una tuta. E niente di troppo costoso. Vivere nella foresta potrebbe rovinarli.”
    Accennò un sorriso, facendole l'occhiolino e si sarebbe allontanata anche lei, dopo aver guardato per un po' la ragazzina andare dalla parte opposta.
    Sarebbe diventata la sua...mentore, se così poteva definirsi. E questo la rese leggermente più soddisfatta. Non era così male, insegnare ciò che lei sapeva ad un'altra persona.

  2. .

    ALOY LARSEN ASHTON
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    Aloy non conosceva quel ragazzo e men che meno il fratello di quel ragazzo. Ma il player è più che sicuro che un pensierino pure sul fratello lo avrebbe fatto. Era Aloy, tutto sommato. Quella ragazza Denrisiana che non pregava gli dei, che faceva sempre di testa sua e, se solo avesse un posto dove andare fuori da Denrise, avrebbe volenteri provato a conoscere ed imparare la necromanzia. Nessuno lo sapeva ma la Navigatrice era simpatizzante della magia nera e della necromanzia soprattutto. E se qualcuno le diceva di non fare qualcosa, lei, come una bambina dispettosa, prontamente era lì a fare quella cosa proibita. Dopotutto era la sua vita: Perché mai doveva limitarsi a fare certe cose? Voleva non pregare gli dei? Voleva fare come le pareva? Si voleva scopare un britannico (o almeno un non denrisiano)? Ma assolutamente si! Stava alla larga dalla gente denrisiana che rompeva le palle sulla religione e sui loro dei. Non potevano costringerla.
    Quel ragazzo era carino, quegli occhi quasi la incantavano come gli uomini che ascoltavano il canto delle sirene.
    Si mise a ridere a ciò che disse e fissò lo sguardo dell'uomo “Potrei approfittarne solo per farti togliere quella felpa” disse, muovendo le dita della mano sul petto dell'uomo.
    “Meno religiosi...” ripeté “Abbiamo qualcosa in comune, a quanto pare. Meno religiosa e preferisco adorare me stessa. Ti fai ancor più interessante. Dovrei conoscere anche tuo fratello. Sarebbe divertente” Fece un sorrisino malizioso, mentre continuava ad accarezzargli il petto e con l'altra mano giochicchiava con la spallina del reggiseno.
    L'uomo disse poi di chiamarsi Aaron Barnes e fece un sorriso rivelando anche lei il suo nome “Aloy. Aloy Larsen-Ashton.”.
    Quello che Aaron disse dopo le fece ampliare il sorriso, ancor più malizioso. Si leccò velocemente le labbra. “Sorprendimi, Aaron. Levati i vestiti. E forse io leverò quello che ho ancora addosso. Sarebbe eccitante farlo col rischio che possano vederci. O forse hai davvero timore?” Avvicinò il viso al suo, a pochi millimetri dalle sue labbra. “Non penso che tu abbia davvero timore” sussurrò con quel sorrisetto malizioso che non riusciva a togliersi.

  3. .

    ALOY LARSEN ASHTON
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    Era strana, quella ragazzina, ma chissà per quale motivo, Aloy era interessata a lei. Poteva aiutarla davvero e magari lei poteva ricompensarla in qualche modo a cui doveva ancora pensare. Era evidente che non avrebbe fatto questa cosa gratis o senza che lei ricambiasse il favore. Doveva ancora pensare al 'prezzo', in effetti. Era stata una richiesta decisamente improvvisa ed inaspettata, quindi non era preparata.
    Il 'no.' deciso, di quella ragazza la fece sorridere leggermente. Sembrava davvero intenzionata a imparare da Aloy. Poi però scoppiò in una risata, portandosi una mano tra i capelli e scuotendo la testa.
    “Stavi...correndo.” ripeté, senza dire altro. Incrociò le braccia e continuò ad ascoltare le parole di quella moretta interessante.
    “Io potrei davvero insegnarti, signorina. Conosco molte cose e potrei anche insegnarti a leggere il cielo per orientarti. É una mappa piuttosto interessante, sai?” disse, osservando la ragazzina. Scosse la testa, per confermare la sua frase “Effettivamente non ho cattive intenzioni, su di te. Non ho intenzione di ucciderti o...farti del male in qualche modo. Dovresti davvero ritenerti fortunata. Ma non aspettarti che io ti aiuti a 'vivere nella foresta', senza che in cambio tu non mi dia nulla, eh? Potremmo metterci d'accordo su questo”
    Un altro sorrisetto sulle labbra della navigatrice, quando rispose alle ultime due domande che le fece.
    “Mi sembri convinta di questa tua richiesta. Forse è una delle poche volte in cui ti senti sicura di te?” Osservando meglio la ragazzina, Aloy immaginava che avesse qualcosa da nascondere. Ma non volle chiederle altro, in quel momento. Anche se voleva conoscere meglio la signorina.
    Infine lei si presentò, dicendo di chiamarsi Aibileen.
    Aloy, tenendo le braccia incrociate, osservò un'ultima volta la ragazzina prima di decidere di rivelare il suo nome.
    “Il mio nome è Aloy.” e poi continuò. “E sì, sono disposta ad aiutarti. Ma, come ti ho già detto, dovremo decidere la ricompensa che tu dovrai darmi. Sempre se hai intenzione di pagarmi. Non ti chiederò soldi, nel caso in cui tu non ne abbia. Ma se non vuoi ricompensarmi beh...sono costretta a rifiutare” era un po' stronza? Sì, era anche troppo stronza. Fosse stata qualcun altro, avrebbe forse aiutato la ragazzina senza farsi pagare.

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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Era un'esibizionista. Decisamente. Si divertiva un mondo nel vedere le reazioni di uomini e donne alla vista di lei nuda o semplicemente in intimo. Non era una che si imbarazzava, era evidente. Non era una che arrossiva ai complimenti. Anzi continuava a provocare ancor di più la persona che le stava davanti. Come stava facendo con quell'uomo.
    Quando sentì il complimento che le disse, Aloy fece un sorrisetto malizioso, guardando il ragazzo negli occhi. Portò una mano sulla propria guancia, accarezzandola lentamente senza distogliere lo sguardo.
    “Immagino che se avessi tolto reggiseno e slip ti avrei trovato svenuto a terra” disse, facendo una piccola risata.
    Incrociò le braccia sotto al seno e continuò a guardare il ragazzo incuriosita da ciò che stava dicendo.
    “Non hai mai partecipato ad Ostara, eh? L'unico evento che mi diverte legato alla religione di questo posto.”
    Fece un altro sorrisetto divertito e giochicchiò con la bretellina del reggiseno continuando a voler far imbarazzare il ragazzo.
    “Sono curiosa di sapere il tuo nome. Sei piuttosto attraente anche tu, sai?” Disse come sempre sincera. Aloy, se trovava una persona attraente e sexy, lo diceva senza imbarazzarsi o arrossire. Ed era impossibile non provare attrazione verso quell'uomo che aveva di fronte. Aveva già in mente diverse cose che gli avrebbe potuto fare. Ma in quel momento preferiva solamente provocarlo.
    “E già immagino che senza quei vestiti addosso lo saresti molto ma molto di più.”
    Senza che chiedesse il permesso, la navigatrice si sarebbe avvicinata a pochi centimetri da lui ed avrebbe portato la mano sul petto dell'uomo, incuriosita di constatare quanto veramente fosse attraente. Le piacevano gli uomini e le donne che tenevano curato il loro fisico.
    Gli accarezzò lentamente il petto, senza ovviamente infilare la mano dentro la felpa che aveva addosso e guardò nuovamente il ragazzo.
    Quel giorno era così: aveva voglia di...divertirsi. E quale miglior modo se non provocando un uomo, mezza nuda?
    Aloy Larsen Ashton

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    .Se combatterò per qualcosa, dovrà essere qualcosa in cui credo.
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    Denrise, 30 anni, predone

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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Aloy era così. Altamente egoista, una grande stronza quando voleva, ma era anche una persona simpatica se la persona con cui parlava le faceva davvero simpatia. Non è facile conquistare la fiducia di quella donna. Per farlo, bisognava darle i suoi spazi, non opprimerla, non proibirle tutto quello che lei aveva voglia di fare. In caso contrario beh...poteva andarsene tranquillamente a fanculo.
    Nessuno poteva proibirle di stare in intimo, in una spiaggia, mentre la gente passeggiava con i propri bambini...sempre se ce ne fossero. Perché in quel momento, notò Aloy, non c'era nessun bambino nei paraggi. Ergo niente traumi. Che poi non era mica un trauma, vedere una bella ragazza mezza nuda.
    La navigatrice fece un sorrisetto divertito, mentre si metteva a sedere sulla spiaggia, rimanendo in intimo. Immaginava la scena.
    Poi pensò che magari questo sarebbe successo se fosse stata in una spiaggia babbana. Ma non riusciva a capire cosa ci stava di così scandaloso nel vedere una ragazza in reggiseno e slip. Il costume da bagno era la stessa cosa, solo che era prodotto con una stoffa diversa dall'intimo normale.
    Certe cose non riusciva proprio a capirle. Forse perché a lei non interessava nulla? Molto probabile.
    Mentre ripiegava i suoi vestiti, che aveva gettato a terra prima di entrare in acqua, si guardava intorno per vedere se fosse effettivamente arrivato qualcuno mentre stava in acqua.
    Ed in effetti, qualcuno c'era per davvero. E dal comportamento di quella persona, immaginò che l'avesse notata mentre usciva dall'acqua.
    Un altro sorrisetto si disegnò sul suo volto. Ripose le sue vesti dov'erano prima e si alzò. Quindi decise di raggiungerlo.
    Appena si trovò di fronte a lui, incrociò le braccia sul petto ed osservò l'uomo. Era di buonumore, quel giorno, quindi non le dava alcun fastidio (Anche se in realtà lui si stava facendo i fatti suoi, ma sono dettagli). E tra l'altro era pure carino...magari poteva capitarle qualcosa di interessante...
    “Distogli lo sguardo? Ti vergogni di vedere una ragazza in intimo, per caso?” chiese lei con un sorrisetto sulle labbra che ormai difficilmente si sarebbe cancellato.
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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Quella ragazzina continuava a sorprenderla. La prima volta era rimasta sorpresa nel vederla lì, fuori da Hidenstone (perché aveva già capito che si trattava di una studentessa), probabilmente senza nemmeno avere il permesso da qualche professore.
    La seconda volta era appena successa: Alla domanda che Aloy le fece, la ragazzina le rispose in un modo completamente inaspettato. Tanto inaspettato che, sentendola, sgranò gli occhi e per poco non scoppiava a ridere.
    “Cosa?! Tu vorresti imparare a vivere nella foresta? Mi stai prendendo per il culo, ragazzina?”
    evidentemente no, lo aveva capito da come la guardava e questo la stupì ulteriormente! Era una ragazzina di cui non conosceva ancora il nome, nemmeno lei conosceva il nome di Aloy. Non si erano mai viste prima. Quello era il loro primo incontro e la ragazzina si presentò direttamente con quella richiesta.
    “Ok...ok ok, aspetta. Sei venuta qui, per non so quale motivo, forse non dovresti nemmeno essere qui. Incontri una donna, di cui non conosci il nome, la provenienza e nemmeno se questa donna potrebbe avere delle brutte intenzioni o meno. E tu chiedi a questa donna se può insegnarti a vivere nella foresta?” Aloy la guardò accigliata “sai che potrebbe essere un problema per te, se fossi una con cattive intenzioni?”.
    A dire il vero Aloy aveva dei momenti in cui aveva voglia di far del male alla gente, ma quel giorno la ragazzina poteva ritenersi fortunata.
    Però, quella determinazione negli occhi della ragazzina le fece pensare di poter accettare quella richiesta. Ma ancora non voleva risponderle. Lei voleva che la ragazzina rispondesse ad alcune sue domande. “Per quale motivo vorresti imparare a vivere nella foresta? E poi...chi sei? Non mi hai detto nulla a parte questo.”
    La navigatrice incrociò le braccia al petto ed attese che quella ragazzina le desse qualche spiegazione. Se doveva insegnarle una cosa del genere, doveva sapere il motivo. “E poi che ne sai tu se sono in grado di insegnarti questo?”
    Ovviamente lei era perfettamente in grado, dato che passava il suo tempo nelle foreste, quando non era in mare.
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    Denrise, 30 anni, predone

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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Uno dei posti che più preferiva Aloy, quando aveva voglia di silenzio assoluto e quando non voleva proprio vedere le facce del villaggio di Denrise, era proprio il Lago.
    Si metteva lì, si trasformava e scorrazzava lungo il lago. Oppure si sdraiava, senza nulla addosso, fregandosene altamente di chiunque venisse a visitare il lago.
    Non era una che si imbarazzava, anzi, a volte le piaceva provocare chi le stava davanti.
    Poteva capitare di trovarsi in una spiaggia babbana qualsiasi, prendere il sole nuda nel periodo primaverile e vedere una famigliuola felice scorrazzare a riva, con i bambini accanto. Quando la moglie vedeva Aloy, subito si voltava, richiamando i bambini e tornava indietro, tirandosi anche il marito che in quel momento si era bloccato. Si divertiva a vedere le facce delle persone, quando la vedevano così. In certi momenti era proprio un'esibizionista, quasi si divertiva a spogliarsi e rimanere senza vestiti davanti a tutti.
    Quel giorno, la navigatrice non aveva ancora deciso se spogliarsi o meno. Ma comunque si sdraiò sulla riva del lago e mise le braccia dietro la nuca. I ricci erano praticamente spalmati sul terreno e con un respiro profondo inalò a pieni polmoni l'aria pulita di quel posto.
    Chiuse gli occhi, restando in quella posizione per una buona mezz'ora e poi finalmente si decise: In quel momento, il lago sembrava deserto. Quindi si alzò e si spogliò. Si tolse solamente i vestiti, però, rimanendo in intimo (solo per non traumatizzare eventuali bambini-che premurosa, quel giorno-).
    Quindi, con calma raggiunse l'acqua e vi si immerse. Aveva voglia di un bagno, non le importava nemmeno se l'acqua fosse fredda o meno.
    Aloy andò sott'acqua e nuotò in apnea per un paio di metri prima di riemergere e fermarsi. Portò i capelli bagnati all'indietro e riprese a nuotare, arrivando quasi al centro del lago. Niente di più rilassante che fare una nuotata nel lago.
    Dopo un po' decise di uscire dall'acqua, quindi riprese a nuotare fino ad arrivare sulla riva. Infine si rimise a sedere dove aveva lasciato i vestiti, ignara (e ovviamente fregandosene) del fatto che qualcuno l'avesse potuta vedere.
    Aloy Larsen Ashton

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    Denrise, 30 anni, predone

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    Aaron Barnes
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    Signori, signorine...se volete conoscere Aloy fatevi avanti!
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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Crac. Una grossa zampa nera spezzò un ramoscello caduto da un albero e, di conseguenza, ruppe il silenzio che da ore invadeva la foresta eterea. L'animale si guardava intorno, annusava l'aria, il terreno di fronte a lui.
    Era l'alba e quella creatura aveva vagato per tutta la notte senza una meta precisa. Solo per il piacere di sentire la terra umida e le foglie sotto le proprie zampe.
    Gli uccelli cominciarono a cinguettare allegramente. La pantera nera si fermò e si mise seduta, ad osservare un gruppo di pettirossi che cantavano. Rimase lì, ferma e in silenzio per alcuni minuti e poi...un grosso e lungo ruggito li fece scappare via. Tornò il silenzio, tranne il fruscio delle foglie mosse dal vento. Non li sopportava più.
    La pantera avanzò. Finché non si fermò nuovamente. Il motivo per il quale si fermò fu perché sentì un altro rumore. Stavolta non cinguettii. Erano dei passi, veloci. Qualcuno che correva.
    La pantera si avvicinò lentamente e vide la persona che correva. Era una ragazzina, moretta, con un viso dolce.
    La osservò incuriosita, la seguì con lo sguardo nascosta dietro ad una siepe, finché lei non si fermò e si sdraiò sull'erba.
    Non l'aveva mai vista prima d'ora, ma le sembrava un viso familiare. Non sapeva perché.
    La pantera rimase ad osservarla per un paio di minuti. Poi...la pantera sparì.
    La pantera nera tornò ad essere una donna. I capelli crebbero fino alle spalle ed il viso, come tutto il corpo, tornarono ad essere quello di Aloy Larsen Ashton.
    Aloy decise di uscire dal suo nascondiglio e, incuriosita da quella ragazzina, decise di avvicinarsi a lei.
    Probabilmente la ragazzina non si sarebbe nemmeno accorta di lei, per questo decise di parlare.
    “Immagino...che tu sia una studentessa di Hidenstone.” Disse, incamminandosi verso di lei “A meno che non abbiano cambiato le regole...dovrebbe essere proibito, senza autorizzazione.”
    Incrociò le braccia osservando la ragazzina dall'alto. Il suo viso non era sorridente. Ma non era nemmeno arrabbiato. Anche lei non rispettava le regole, quando andava a scuola. Non lo aveva mai fatto, in realtà. Lei aveva frequentato solo Hogwarts, ma tutto sommato le regole di Hidenstone dovevano essere simili. Si era documentata su quella scuola, tanto per curiosità, quando lesse della notizia della fondazione, al suo tempo.
    “Chi sei?” chiese infine, senza nemmeno presentarsi, come suo solito.
    Aloy Larsen Ashton

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    .Se combatterò per qualcosa, dovrà essere qualcosa in cui credo.
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    Denrise, 30 anni, predone

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    Ooooh ma benvenuta! Piacere, sono Antonio e di anni ne ho 27...e niente...ci si vede in giro per questo forum e spero di poter ruolare con il tuo pg :3
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    From
    Denrise
    to
    London
    ALOY
    LARSEN ASHTON

    nome:Aloy. Pare sia un nome di derivazione franco-tedesca, che starebbe a significare "Grande combattente, glorioso e valoroso in battaglia. Fu sua madre a sceglierlo. A suo padre invece non piaceva affatto, preferendo al suo posto un nome di origine Denrisiana che aveva praticamente lo stesso significato.
    cognome:Larsen Ashton Il primo è il cognome del padre. Fu sua madre ad insistere nel volere che Aloy avesse anche il cognome materno.
    data di nascita: 13 Gennaio 1991
    luogo di nascita: Denrise
    età:30 anni
    sangue: Purosangue
    Orientamento sessuale: Bisessuale
    allineamento: Neutrale malvagio
    Caratteristica: Animagus. Pantera Nera. Più precisamente, un leopardo Melanico (se possibile u.u)
    Mestiere: Predone Navigatrice
    desc. fisica // Capelli ricci, carnagione scura ed occhi neri. Questo è ciò che risalta e che Aloy apprezza di più del resto del suo corpo.
    Non che sia così male, il suo corpo, Anzi! Riguardo al fisico, alle curve ed all'altezza non ha nulla di cui lamentarsi. Non è altissima, circa un metro e settanta, ed ha un peso accettabile per la sua altezza. È una donna snella, e con le curve perfette per il suo corpo.
    Come detto all'inizio, le cose che preferisce di più del suo corpo sono i capelli ricci (ma che a volte porta anche lisci) castano scuro. Non li ha mai colorati, perché li preferisce esattamente come li ha. Molte ragazze con cui ha parlato sono rimaste sorprese da questa sua affermazione. A differenza delle altre, non vuole cambiare il colore dei suoi capelli.
    Altra caratteristica fisica che preferisce è la sua carnagione olivastra. Né troppo chiara né troppo scura. Non si è mai sentita insicura per la sua pelle.
    Infine, ciò che più le piace di lei, sono gli occhi. Neri che possono diventare castani con la luce del sole. Trova questa cosa una qualità davvero intrigante.
    Aloy riesce ad apprezzarsi per come è stata creata. Non cambierebbe nemmeno una singola parte del proprio corpo.
    Anche del viso. Oltre agli occhi neri e leggermente a mandorla, ha delle labbra carnose ed un naso piccolo che, secondo i ragazzi e le ragazze che ha frequentato, sono ciò che amano di più.
    Insomma, le parti del suo corpo che preferisce di più non sono affatto quelle che preferiscono gli altri. Non è una cosa che le da fastidio, però. Lo trova solamente buffo.
    desc. caratteriale // GIl carattere di Aloy è molto difficile da capire in poco tempo. Può essere la persona migliore che tu abbia mai conosciuto o anche la peggior persona del mondo. Dipende anche dal modo in cui interagisci con lei. È una donna che non ha paura di parlare e nemmeno di combattere. Ha, infatti, un carattere piuttosto combattente, da guerriera. Forse il nome è azzeccato per lei. È molto ambiziosa, vorrebbe dare sempre il meglio di se e migliorare sempre di più, fino a diventare più forte nell'uso della lancia e della spada, oltre che negli incantesimi, ovviamente. Voleva essere la migliore in tutto, ecco.
    Oltre ad essere ambiziosa, può anche risultare piuttosto egoista e difficilmente disposta ad aiutare gli altri. Questo potrebbe essere un problema piuttosto grosso, se dovesse ritrovarsi in qualche situazione pericolosa insieme ad altre persone. Non ama condividere molto con gli altri.
    Altra particolarità del suo carattere è quello di non essere affatto gelosa, nemmeno un po'. Quindi lascia sempre il partner libero di andare con altre persone. Anzi, spesso chiede di partecipare anche lei. Difficilmente si lega sentimentalmente con una persona (durante la sua vita l'avrà fatto due sole volte, il resto sono state solo delle storie di una notte). Prova attrazione per entrambi i sessi, anche se ha trovato più divertente andare a letto con una donna, ma si è innamorata davvero solamente due volte...ed entrambe le volte erano delle donne.
    In ambito sentimentale non è affatto una persona romantica, anche se tratta sempre il partner con più attenzione e rispetto. È più una persona che preferisce il contatto fisico. Non vuole regali, non vuole chissà quante attenzioni. Basta solo che il partner la faccia divertire, in tutti i sensi.
    Diciamo che, sentimentalmente non è per nulla egoista. Le piace anche condividere.
    È testarda, molto. E lo si poteva immaginare anche dal suo desiderio di essere la migliore. È determinata e decisa. Cerca sempre un modo per risolvere un problema e, in alcune situazioni, non chiede nemmeno aiuto.
    Ci sarebbero tante altre cose da dire, sul carattere di Aloy. Ma, come detto, è difficile da capire subito. Bisogna frequentarla, per conoscere ancora di più su di lei..

    bacchetta: Acero, Crine di Kelpie, 11 pollici, abbastanza flessibie.
    patronus: Leopardo
    casata Ex serpeverde

    bio // La vita di Aloy non è quella classica vita tranquilla, felice, piena di eventi gioiosi che esistevano solamente nelle pubblicità televisive babbane.
    Aloy aveva avuto un'infanzia piuttosto movimentata e difficile. Era nata in una domenica di circa trent'anni fa. E fin qui tutto bene, diciamo...Il padre diceva che lei aveva fatto passare dei bruttisimi nove mesi di gravidanza, a sua madre. Ma lei che ci poteva fare? Sarà nata sotto una cattiva stella, probabilmente. Lo diceva per scherzare, ma era vero, purtroppo. E la cosa non migliorò, durante i suoi primi anni di vita. La madre era inglese, innanzitutto. Il padre, invece, era di Denrise e i genitori di suo padre odiavano a morte sua madre. Era risaputo che Denrisiani e inglesi non andavano molto d'accordo. Nonostante questo, la bambina era nata nel villaggio, a casa di un amico di suo padre che li ospitava da un po', da quando si erano sposati senza la benedizione dei genitori. Sua madre era orfana, non aveva fratelli o sorelle e aveva vissuto con i nonni.
    La piccola Aloy aveva conosciuto i nonni paterni, ma...ecco...non gli fecero una buona impressione.
    Quando li conobbe aveva già 8 anni. Fu una casualità. Erano al mercato mensile in piazza, la piccola ragazzina stava correndo tra le bancarelle dei predoni assieme ai suoi amichetti ed andò a sbattere contro le gambe di una donna piuttosto alta e robusta. E non fu nemmeno carina, questa donna. Le disse talmente tanti insulti che Aloy scappò via da suo padre che, vedendo la scena da lontano, decise di prenderla in braccio ed avvicinarsi alla donna, presentandola come sua nonna. Ricordava ancora ciò che disse, nonostante fosse ancora piccola: “Lei, Aloy, sarebbe tua nonna, se non fosse così retrograda, ignorante e testarda come un mulo. E quello che mi ignora è tuo nonno.”
    Fu l'unica volta che li vide. Anche perché, qualche anno dopo, scoprì che tutti e due morirono.
    Entrambi i genitori decisero che la bambina avrebbe frequentato Hogwarts. Così passò i suoi anni da adolescente in quella scuola, tra i serpeverde. Quegli anni, la ragazzina li passò tra punti sottratti, punizioni e rimproveri da parte dei professori dei presidi e, soprattutto, dei genitori. Non era affatto una ragazza tranquilla. Però, se si trattava di studiare, in quello era una delle migliori. Sì, era brava nelle lezioni ma era un tornado fuori dalle lezioni.
    Finì la scuola ottenendo i voti massimi, nonostante tutto. E il desiderio della ragazza era quello di prendere la strada del padre: Diventare Predone. Era la migliore in astronomia e amava combattere. Si era anche costruita una lancia con un bastone ed una punta di ferro che aveva 'recuperato' tra gli scarti di un fabbro a Denrise.
    La portava sempre con se, anche se non era l'arma migliore del mondo.
    Qualche anno dopo, mentre cercava di imparare il mestiere, il padre partì per una 'missione' e non fece più ritorno. Non ebbe più notizie di lui, non sapeva se era morto o era stato catturato. E questo fu un motivo in più per diventare predone. Voleva viaggiare, saccheggiare, combattere, vendere, fare qualsiasi cosa lei potesse fare e magari anche riuscire a trovare il padre o almeno sapere che fine aveva fatto.
    La madre morì alcuni anni dopo, troppo addolorata per la perdita dell'amato marito.
    Aloy adesso era sola, aveva vissuto la prima parte della sua vita piuttosto rocambolesca ma non aveva intenzione di fermarsi, voleva continuare a vivere così, senza mai sapere se sarebbe tornata a casa o sarebbe morta in battaglia.

    “Sii sempre come il mare che infrangendosi contro gli scogli, trova sempre la forza per riprovarci.”

    codice scheda © Akicch; NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT


    Edited by ~Stark~ - 26/12/2021, 12:39
  12. .
    E niente, metto in cantiere la mia quinta A.
    E per lei ho ripreso in mano il mio vecchio profilo.
    Dopo Anthony, Aidan, Aurore ed Amon
    Ecco Aloy.
12 replies since 23/5/2011
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