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    Socchiuse nuovamente gli occhi, lasciando che le dita di André scorressero sui suoi addominali, lasciandosi viziare come non si concedeva poi così spesso. Solitamente, la sua vita era un continuo percorso che andava dalla propria abitazione ad una delle sue numerosissime ed immense sale giochi, soprattutto con il progetto del Wynn 2.0 che aveva in corso, dopo aver rilevato il Paiolo Magico. Certo era che sperava Edwin non tornasse ad avanzare pretese, ma ormai aveva sborsato un bel gruzzoletto per averlo suo. Insomma, quello gli consumava quasi tutto il tempo, che era drasticamente diminuito per festini o vezzi di altro tipo. Quindi aveva accolto la sua vittoria a quel programma, piacevolmente, soprattutto per il premio che avevano ricevuto. Purtroppo erano riusciti a sfruttare l'occasione solamente molti mesi dopo, ma adesso aveva tutta l'intenzione di godersela, soprattutto nel prospetto di un autunno fin troppo colmo di lavoro. Avrebbe dovuto assumere un altro centinaio di dipendenti per essere più libero. Ci avrebbe pensato.
    Sei proprio un mascalzone gli sussurrò in risposta, marcando il tono leggero su quella parola un po' strana che non era solito usare, prediligendo linguaggi più coloriti, ma non era ancora il momento, doveva un minimo contenersi... e protrarre il divertimento per più tempo possibile. Potrei anche decidere di accontentarti, se questo è quello che vuoi. Ammiccò all'uomo, mentre gli conduceva la mano sul viso. Le dita di Nick sfiorarono la pelle candida e liscia del docente, un sorriso malizioso appena accennato. Nonostante non stessero facendo niente di male, di sicuro quelle specie di effusioni sarebbero state viste come una scopata in piena regola da occhi esterni, ma mai a Nicholas Ross era importato ciò che pensavano gli altri sul suo conto, soprattutto gente che non avrebbe rivisto mai più.
    Mh-Mh... fece finta di non crederci, inclinando la testa verso la direzione dalla quale lui era arrivato. Potremmo tornarci insieme, più tardi. Sai, ho sentito che sono aperte fino a tardi... ma molto meno affollate. Lo sussurrò con voce quasi atona, ma era chiaro cosa intendesse con le sue parole. Di sicuro non era "la pace" ciò a cui anelava.
    Mi stai dicendo che potrei essere invecchiato? Lo accusò fintamente arrabbiato, prima di fermargli la mano per farla scorrere lungo il suo ventre fino all'elastico del costume, dove mollò la presa lasciando che si avvicinasse a quello che sarebbe successo di lì a poco, sperava meno di un'ora dopo.
    Mi ritengo offeso, lo sai vero? Dovrai impegnarti moltissimo per farsi perdonare. Ammiccò per l'ennesima volta, impegnato a far piani mentali su quando e come portarlo nel proprio letto per poi farlo uscire solamente a notte inoltrata, pronti per immergersi nella spa.
    Beh, sì questa è la prima di una lunga serie di vacanze... ma per ora godiamoci questa. In realtà non avrebbe saputo dire quando sarebbero riusciti a fare la prossima ed era proprio quello il motivo per cui preferiva concentrare ogni sua energia nel godersi quella che stavano facendo in quel momento.
    Affare fatto, allora! Esclamò, buttando le gambe oltre il lettino ed alzandosi in piedi. La nave sta per attraccare, vedi? Quell'isola mi sembra molto grande e... avremo molto spazio per perderci annunciò, dirigendosi verso il pontile che stavano abbassando, indossando la maglietta, che calò come se fosse stata fatta su misura, fermandosi esattamente sul bordo dei bermuda. Infradito, occhiali da sole ed era pronto per avventurarsi nella giungla. Allungò la mano in direzione del suo accompagnatore e se lui l'avesse afferrata, avrebbe intrecciato le dita con le sue, trascinandoselo dietro a passo sostenuto. Scese con lui fino a toccare la sabbia della spiaggia. Era quasi bianca e molto più pulita delle spiagge alle quali era abituato. Ops, credo di aver la scarpa slacciata annunciò a voce alta e poco importava se avesse le infradito che, quindi, non avevano i lacci. Tanto bastò per far sì che la guida ed i compagni di viaggio che non conosceva, andassero avanti, lasciandolo da solo con Andrè. Aspettò che girarono oltre la curva naturale dell'isola, in modo da essere lontani dalla loro vista, poi si rialzò, voltandosi verso il docente.
    Veniamo a noi due, allora. Si avvicinò sempre di più, costringendolo ad indietreggiare finché la sua schiena non fosse stata contro un albero che segnava l'inizio della foresta. Era proprio la classica isola tropicale. Però era incantata da qualche incantesimo per impedire che fastidiose zanzare o la troppa afa, fossero un grande problema.
    Non abbiamo più spettatori, sei contento? Gli sussurrò a fior di labbra, premendo il proprio corpo contro il suo.
    Nicholas Ross


    Rich
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  2. .
    Nick sollevò una palpebra, puntando l'occhio sull'altro uomo, sospirando rilassato. Era appena iniziata, praticamente, quella vacanza. Erano passati solamente pochi giorni ed avevano tutto il tempo per godersi ogni singola attività offerta dalla nave.
    Nonostante l'enorme rilassamento, qualcosa continuava a tormentarlo. No, non è vero... in quel momento, il suo maggiore problema era in che posizione mettersi per prendere il sole. La sua pelle era liscia, priva di qualsiasi imperfezione, baciata dal sole e lievemente abbronzata. Un timido color olivastro, lo aveva avvolto da quando avevano iniziato quella vacanza. Aveva la fortuna di avere una quantità piuttosto alta di melanina, cosa che gli impediva di scottarsi. Odiava la pellicina secca che si formava sul corpo, in quelle occasioni. Ovviamente lo aveva visto sugli altri, ma gli faceva schifo comunque.
    Puntò tutta la sua attenzione su Andrè quando gli si avvicinò e tirò gli arti come un gatto appena riemerso dal pisolino. Si spostò impercettibilmente con le gambe per permettergli di sedersi sullo stesso suo sdraio.
    Sei andato alla SPA... senza di me? Domandò in un sussurro sensuale, prendendo l'analcolico in una mano ed osservandolo, stupito. Facevano davvero dei cocktail da paura, all'interno dei bar che vi erano sulla nave. Assaporò il sapore fruttato sulla lingua quando prese un piccolo sorso con la cannuccia. La mano libera, comunque, andò a ribadire il concetto, posandosi sul primo bottone della camicia di lino ed infilando un dito sotto il tessuto per sfiorargli gli addominali. Dovrei punirti, per questo. Il suo tono, se possibile, ora era ancora più basso e malizioso di prima, mentre la sua mano uscì dalla camicia del docente per scendere un po' di più, fino ad appoggiarsi sulla sua coscia con apparente casualità.
    Annuì alla sua domanda, lasciando cadere le mani lungo il corpo e rigirandosi a pancia all'insù, osservando il cielo privo di nuvole. Non è male, ci sono molte bellezze... naturali da ammirare. Lo disse osservando il culo sodo di una bella cameriera, oltre che il torace muscoloso di un altro uomo a bordo piscina, ma poi perse subito la sua attenzione su di loro.
    Mmmh... potrei farti esplorare a fondo il mio letto, che ne dici? Lo stuzzicò, consapevole che per i cinque giorni passati, non era mai andato fino in fondo con lui e non gli aveva mai concesso quello che voleva, divertendosi a vederlo colmo di desiderio. Avrebbe voluto vederlo esplodere di quel desiderio, bruciare dalla voglia di essere preso, e solo in quel momento avrebbe assecondato.
    Intanto godiamoci questa, è appena iniziata lo rimproverò senza cattiveria, rilassandosi sotto il suo tocco, chiudendo ancora gli occhi e riflettendo sulle varie attività che erano state proposte per quel giorno.
    Alle quattro c'è la tappa su un'isola dove dicono ci sia un paradiso naturale meraviglioso. Vogliono farci un'escursione. Ad un certo punto potremmo... perderci propose, ammiccando, sicurissimo che l'altro avrebbe colto al volo il doppio senso che colorava quella frase.
    Nicholas Ross


    Rich
    Ex Grifondoro
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    Spunto di role vinto qui



    Il dondolio docile della nave, accompagnava ormai da qualche giorno la permanenza dei due su quella Crociera.
    L'avevano vinta circa a febbraio durante quello show televisivo e, nonostante avrebbe voluto sfruttarla il prima possibile, Nick aveva dovuto rimandare la partenza all'estate sia per lasciare che finisse la scuola e quindi che André non avesse tutti quei mocciosetti tra i piedi, sia perché la gestione delle sue sale giochi lo aveva tenuto occupatissimo e solamente ad agosto era riuscito a liberarsi quel tanto che bastava per prendersi un paio di settimane di ferie. Quindici giorni, per l'esattezza. Ne aveva quindi approfittato per usare il biglietto che avevano vinto. Una Crociera sul Mar dei Caraibi era esattamente ciò che serviva per distendere i nervi e ripartire a settembre con uno spirito diverso, più carichi e pronti ad affrontare nuovi mesi di duro lavoro.
    Per quei giorni avevano in programma così tante gite ed escursioni da perderne il conto, senza contare le mille attività che erano state organizzate per i giorni interi di viaggio all'interno della nave. C'era un galà ogni sera con un tema diverso, c'erano immense piscine con altrettanto immensi scivoli d'acqua, c'era una stazione termale, c'era la sauna, c'era addirittura una stanza costruita per ricreare il clima e l'atmosfera di un percorso di grotte marine. Ma non era finita, c'era anche molto altro. Non avevano di sicuro badato a spese per permettergli di svolgere quella vacanza e non gli sarebbe mancato nulla per nessuno dei giorni passati e futuri. C'erano poi organizzati vari tour della Foresta Pluviale, escursioni sottomatine, snorkling, pesca e fin troppe cose perché Nicholas potesse ricordarsele tutte.
    Quel giorno se ne stava beatamente a bordo piscina, disteso su un lettino a farsi servire una miriade di frutti tropicali dalle amorevoli signorine che si occupavano degli ospiti. Aveva gli occhi semichiusi, i pensieri che vagavano ben oltre l'oceano. Gli dispiaceva non esser potuto andare anche con Eve e Thomas, anche se probabilmente avrebbe potuto permettersi di pagare i loro due biglietti... però per qualche ragione, stava bene anche così, nell'intimità -per quanto possa essere così- di una vacanza a due.
    In quei giorni si era divertito immensamente a stuzzicare André sia fuori che tra le lenzuola senza però mai accontentarlo veramente né andare fino in fondo. Era stato incredibilmente rilassante e gratificante incontrare le sue iridi lucide di desiderio senza però mai concludere nulla né farsi realmente toccare. Prima o poi avrebbe posto fine a quel supplizio, ma aspettava di capire quando fosse giunto il momento giusto per rendere completo il loro divertimento. Sospirò, mentre il pensiero del docente completamente nudo ed ubbidiente, spazzò via in un baleno quello per i suoi due amici. Contrasse gli addominali, stiracchiandosi, ed aprì completamente gli occhi nocciola, aspettandosi di veder spuntare André nel suo campo visivo da un momento all'altro.
    Nicholas Ross


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    Al contrario di André, lui si che era egocentrico.
    Adorava essere venerato un po' da chiunque, se poi questo "chiunque" bramava di essere scopato da lui, allora tanto meglio.
    Gli sorrise, una volta sulla nuvola, osservando i suoi gesti ed i suoi movimenti, ghignando appena quando cambiò il canale della tv. Non gli interessava granché guardarla, qualsiasi fosse il programma scelto, aveva ben altre mire. Lo guardò mettersi anche lui sulle coperte e le sue dita, in automatico, si infilarono tra quei capelli biondi per sollevargli appena la testa ed incrociare il suo sguardo.
    Vada per Roma, allora annunciò non troppo interessato, invero, alle sue parole, quanto a cosa avrebbe potuto fare in seguito con quelle labbra.
    Ricambiò lo scontro di labbra, intensificando appena la presa sui suoi capelli, ma poi lo lasciò andare, scostandosi e sistemandosi meglio, togliendosi la giacca e lasciando che usufruisse della visione dei suoi addominali che guizzavano da sotto la maglietta che aveva scelto apposta per tale scopo. Rifletté.
    Caraibi iniziò, sollevando la mano per fermarlo in caso avesse avuto intenzione di dire qualsiasi cosa, poi continuò. Non è là che dovrebbe dirigersi la crociera? Beh, in caso vincessimo, devo avere una casa anche lì. Sì, ne sono piuttosto sicuro. Potremmo fermarcisi. Ma anche se non vinciamo, è un posto che mi attira parecchio. Scrollò le spalle decisamente più attirato da un pene che dalla vittoria.
    Dopo un po' di tempo, si alzò a sedere ed incrociò le gambe, osservando l'orizzonte e notando che la loro destinazione si stava sempre più avvicinando, quindi sorrise. Sembra che stiamo per arrivare nella patria della città dell'amore propose, lanciandogli uno sguardo ammiccante che di romantico non aveva proprio nulla. Dopo la prova potremmo trattenerci, magari mi fai vedere qualche punto caratteristico. Ci sono già stato, in Francia, ma di sicuro non l'ho conosciuta meglio di te.
    Nicholas Ross


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  5. .
    Howard ripeté il ragazzo, annuendo come se lo avesse saputo fin da subito. Poi adocchiò, nel semibuio del locale, quel braccialetto con una rosa disegnata, o forse era un mazzo di fiori, ma comunque molto elegante e se non fosse stato un ragazzino, probabilmente Nick gli avrebbe chiesto di venderglielo, ma era quello che era, perciò si limitò a posarci gli occhi nocciola per qualche secondo, per tornare a prestare attenzione al ragazzo.
    I loro bicchierini, quindi, si scontrarono tra loro in un elegante tintinnio di vetri, quindi Nick tracannò tutto il liquido ambrato, gustandosi per secondo giro. Era veramente ottimo, ne avrebbe preso una bottiglia intera se solo avesse potuto. Che poi avrebbe potuto eccome, il locale era suo.
    Vieni, ti faccio fare un giro.
    Accennò al barista di passargli tutta la bottiglia di whisky, mentre si alzava dallo sgabello. Ignorò le parole del ragazzo o meglio, non vi rispose direttamente, ma si improvvisò a sua guida turistica.
    Gli affari mi vanno meravigliosamente, ne sto per concludere uno bello grosso. Non posso dirti nulla per il momento, ma mi aspetto di vederti là con tutti i tuoi amici commentò con un ghigno, già immaginando il suo patrimonio crescere a dismisura dopo quell'ultimo investimento. Non era stato per nulla economico, ma gli avrebbe fatto guadagnare doppio, triplo e forse anche di più.
    Ho da poco ampliato con una nuova sala, vieni ti faccio vedere. Si incamminò verso un rampa di scale di marmo bianchissimo e lucidissimo ed indicò al ragazzo il piano di sopra con un cenno. Iniziò a salire con lentezza. Non erano tante, forse una ventina di scalini. Dopodiché si aprirono su un pianerottolo dal quale partiva un breve corridoio completamente di marmo nero. Alla fine di esso, vi era una stanza semibuia, illuminata da mille laser colorati. Una volta entrati, Howard avrebbe potuto vedere che si trattava di una stanza piena di trampolini elastici, vari attrezzi di divertimento e trampolini. Vuoi fare un giro? Ti serviranno i calzini antiscivolo annunciò, facendosene materializzare due paia in mano e porgendone una al ragazzo.
    Nicholas Ross


    Rich
    Ex Grifondoro
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  6. .
    Nick era proprio allegro quel giorno e no, non c'entrava l'alcol. Reggeva ben più che un bicchiere innocuo di Whisky. Infatti, il barista glielo servì in tempi brevissimi ed il moro poté da subito dedicarsi a berlo.
    Sollevò il bicchierino tra le dita e lasciò che, per un po', il liquido scorresse da una parte all'altra del vetro, sorridendo. Cazzo, abbiamo il liquore più buono di tutta Londra commentò, buttandone giù un sorso. Aveva da poco chiuso un affare enorme, anche se non poteva dire di che cosa si trattasse, non ancora... ma questo lo rendeva eccessivamente euforico, ma forse se lo meritava, no? Ma certo che se lo meritava.
    Stava per innalzare lo shottino e fare un brindisi a sé stesso e le sue capacità imprenditoriali, quando una voce vagamente familiare, lo distrasse dai suoi pensieri di successo. Il moro, senza perdere il suo sorriso, si voltò, facendo roteare lo sgabello.
    Tu sei il ragazzino a cui ho regalato il pikachu propose, scolandosi un altro sorso del bicchiere e posandolo sul bancone. Sembrava quasi non ricordarsi che gli aveva provocato un'erezione in una grotta, rifiutandosi di soddisfarlo. Probabilmente, mentre Nick si faceva il culo di una bella rossa dagli occhi scuri, lui aveva dovuto farsi una sega. Poco importava, Nick non era noto per la sua memoria fotografica, non con i volti. Ma di quel pupazzetto se lo ricordava eccome.
    Un whisky anche per il mio amico comandò al barista, quindi batté una mano sullo sgabello al suo fianco, ridacchiando. Sei maggiorenne, vero? Indagò poiché, per quanto potesse non sembrare, a Nick non piaceva infrangere la legge e non aveva intenzione di finire nei casini ora che era ad un passo dal suo traguardo. Per ora, sembrava non essersi accorto dell'abbigliamento del biondo. In quel momento, tempestivo, il barista posò davanti ad Howard un bicchiere pieno di un liquore color ambrato. Quel whisky era molto, molto, molto costoso ma sicuramente ne valeva la pena. Bevi, su... dobbiamo festeggiare, cazzo commentò, sollevando il bicchiere -senza rispondere alla domanda su come stesse, ma a quel punto sembrava palese- Vorrei fare un brindisi a me proclamò, molto modesto, tentando di far scontrare il bicchierino contro quello del ragazzo. A me e a tutto quello che sono! Eh no, la modestia non faceva proprio per lui.
    Nicholas Ross


    Rich
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  7. .
    Nick amava la sua vita.
    Era sfarzosa, i soldi non gli mancavano e non gli erano mai mancati, aveva sale giochi sparse per la maggior parte del globo e faceva così tanti guadagni, che a volte temeva di esaurire lo spazio dove metterli, anche se naturalmente non sarebbe mai successo.
    Aveva in mente un grosso progetto per Londra, una sala che nessuno si sarebbe mai aspettato, ma finché non fosse successo, l'attuale sala giochi londinese era il suo regno, il luogo in cui poteva regnare incontrastato senza che nessuno gli dicesse cosa fare e come farlo... lui era il Re di quel luogo e non aveva pari, non là dentro.
    Quando varcava la soglia, veniva inondato da un gustoso odore di soldi, perché sapeva che unire maghi e babbani era stata un'idea geniale, visto che aveva il doppio degli incassi.
    E anche quel giorno era così.
    Era un normale sabato pomeriggio di febbraio ed il freddo era ancora molto intenso, quindi aveva deciso di rifugiarsi lì e portare avanti un po' di pratiche ed affari, così che l'indomani potesse partire per un viaggio di un paio di giorni in un altro continente.
    Sorrise mentre si incamminava tra la folla intenta a giocare a questo o quel gioco, a bere questo o quel drink, a discutere di questo o quell'argomento.
    Accennò un saluto ai buttafuori, ai baristi e camerieri, che da parte loro gli rivolsero un cenno allegro. Il ragazzo era noto per essere un capo generoso, dall'alto dei suoi soli venticinque anni, era riuscito a portare avanti un impero che aveva costruito sì suo padre prima di lui, ma ce l'aveva fatta a non mandarlo in fallimento. Dopotutto, suo padre l'aveva preparato una vita per quel momento, assumendo insegnanti privati fin da quando aveva iniziato a parlare, proseguendo per tutta l'adolescenza, anche se le lezioni furono messe d'estate quando iniziò a frequentare Hogwarts. Economia, matematica, fisica... tutte quelle materie che prevedevano calcoli, erano diventate le sue compagne di vita. E, d'altro canto, gli unici momenti che poteva passare con il padre più di cinque minuti di seguito, era quando egli gli impartiva qualche lezione d'economia. Sorrise ancora compiaciuto, sedendosi ad un bancone. Avrebbe preso un drink prima di mettersi al lavoro, non ci sarebbe stato niente di male. Un whisky, grazie! Il nerboruto ma sorridente barista, annuì ed iniziò subito a preparare quanto richiesto dal suo capo
    Nicholas Ross


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  8. .
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    Nick Ross
    Non riusciva realmente ad inquadrare Aaron.
    Non riusciva ad odiarlo come si era ripromesso prima di incontrarlo, ma non riusciva neanche a farselo piacere seriamente. Era un tipo apposto, non sembrava affatto uno di quei ricchi snob senza cervello, pareva ci tenesse ad Evelyn. Forse, però, se lo sarebbe fatto piacere solamente dopo aver verificato concretamente che la sua migliore amica fosse felice. Si portò una mano sotto al mento e vi posò svogliatamente la testa, riflettendo.
    Pensò alle sue parole. Lo stava realmente aiutando ad organizzare, in futuro, una festa? Con possibili conseguenze disastrose, vista la sfiga che girava ultimamente?
    Un'asta! Perché no? Posso metterti a disposizione una stanza nella Sala Giochi, sai ho in progetto di aprirne una più grande, devo solamente continuare a contrattare per ottenere un nuovo appalto. Poi, quando vorrai, potrai organizzarla. Puoi fare qualcosa per i ragazzini, sì... metti oggetti non pericolosi e con una base d'asta bassa -oltre che un tetto massimo, non tutti sono ricchi- e via. Sarebbe divertente. Si stava già immaginando gli introiti che avrebbe prodotto una cosa del genere. Sì perché ovviamente avrebbe voluto una percentuale dei ricavati, o magari avrebbe imposto un biglietto di partecipazione. Erano tutte idee molto astratte, ma discutere di quello era sempre meglio che pensare che probabilmente l'altro si scopava Eve.
    Specularmente, finì il vino contenuto nel proprio calice, assaporandone l'ottimo gusto, visto che doveva essere certamente un vino di prima qualità, di quelli belli invecchiati e conservati a regola d'arte.
    No certo, immagino lo faccia per bontà d'animo annunciò lievemente provocatorio ma punto sul vivo. Non poteva certamente impedire ad Evelyn di avere una relazione, per quanto la cosa lo infastidisse. Non provava niente per lei, ma ci teneva ed era protettivo proprio alla stregua di un reale fratello maggiore, non poteva farci niente. La rossa era un fiore di cristallo, una rosa che spiccava tra tutte e come ogni rarità, aveva bisogno di essere protetta. Forse era un po' maschilista come visione, ma non lo faceva che per il suo benessere.
    Fecero il brindisi e svuotò anche quel calice, tornando a sorridere di facciata all'uomo. Beh direi che si sta facendo tardi ed Evelyn uscirà a momenti propose, sospirando. Quella sera voleva ordinare la pizza e mangiarsela sul divano, magari si sarebbe procurato anche del sangue per lei.
    24 y.orichImprenditorsingleFrom Los Angeles
  9. .
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    Nick Ross
    Conosceva Thomas come conosceva se stesso e forse anche meglio, visto che certe parti di se stesso proprio non le voleva scoprire, quindi riusciva bene a capire quando stava passando un determinato periodo piuttosto che un altro e quel preciso periodo, sembrava più particolare di altri, raramente lo aveva visto così preso da una ragazza. Anzi, forse solamente una volta e...
    Sì, me lo ricordo bene. Eri diventato un romanticone. Nick la voglio portare di qua, Nick la voglio portare di là, Nick la amo... e come dimenticarlo? Lo prese un po' in giro per stemperare la tensione, ma poi tornò serio con un sospiro e si portò con grazia una mano sotto al mento, carezzandosi la barba ben curata e sorridendo appena. Cosa c'è di male ad essere sottoni? Domandò e non perché lui lo fosse, anzi, gli piaceva dominare sempre, ma... lui non era forse sottone con la sua migliore amica? E non perché ne fosse innamorato, ma perché con Eve era impossibile essere diversamente. Le sue richieste erano così rade e pronunciate con tale dolcezza che era impossibile tirarsi indietro. Si passò una mano sul volto, stringendosi nelle spalle ed ascoltando il proseguirsi dell'altrui racconto.
    Lo ascoltò come faceva sempre, con estrema attenzione e con una mano a circondare il collo della bottiglia di birra. Oh eccome se se la ricordava, la stronza. Una volta che ebbe lasciato Thomas, Nick stesso si ritrovò a raccogliere i cocci e metterli insieme. Il minore aveva avuto una vita già abbastanza turbolenta e non troppo felice -prima di trasferirsi a Londra- senza che sopraggiungesse un'altra delusione. Ma era quello il bello del gioco, no? Buttarsi e rischiare.
    Ascolta Tom iniziò, facendo ciondolare la bottiglia di birra ed indossando stavolta un'espressione serissima. Io Emma la conosco solamente per via dei tuoi racconti, ma a me sembra più simile ad Eve che a Crystal. Buona, dolce, che non sarebbe capace di far del male ad una mosca. E da come parli, si capisce bene che tu ci sia dentro fin troppo e che reprimere i tuoi sentimenti non serve a nulla. Per citare un film babbano, a cosa serve il cuore se non lo usi per paura che si rompa? Domandò, grave, osservandolo dritto negli occhi, almeno finché il discorso non si spostò fortunatamente su altro. Doveva smetterla di pensare a Crystal, ormai se n'era andata e non aveva minimamente tenuto conto dei sentimenti del suo amico.
    Per quanto lui lo stesse prendendo in giro, sapeva che vi era un fondo di verità nelle sue frasi. Anzi, anche più di un fondo.
    Conosco Evelyn praticamente da una vita, è come una sorellina per me annunciò con un sospiro, pensando con affetto alla sua migliore amica. Ma se davvero avessi una cotta per lei, non so se farei il primo passo perché ciò che dici è vero. E non vorrei mai farla soffrire. Che, tra parentesi, entrava un po' in contraddizione con ciò che aveva detto prima, tuttavia lui era più grande, il mondo lo conosceva meglio e non era realmente mai stato nella situazione di Thomas, quindi era suo compito spingerlo ed aiutarlo a spiccare il volo.
    Può darsi, ma non puoi negare che io sia un ottimo esempio ridacchiò, continuando ad addentare la sua fetta di pizza con reale soddisfazione ogni volta che gli si sprigionava in bocca quel sapore meravigliosamente unico della pizza italiana.
    Guarda che non basta sedersi dietro una scrivania per mandare avanti un'azienda, forse non ti spacchi la schiena per dodici ore al giorno e non rischi costantemente la morte, però non è da chiunque. Tu, per esempio, mi faresti fallire in meno di una settimana. Voleva ricambiare il favore, quindi contraccambiò e lo prese in giro a sua volta, sorridendo e scompigliandogli i capelli. Era davvero divertente passare del tempo in spensieratezza, una volta ogni tanto.
    Sbuffò, annuendo. Sì immagino che potrebbe comprarsi tutte le ville che vuole. Era un po' una presa in giro non perché considerasse la ragazza una poveraccia, ma perché non era sicuro che Aaron pagasse bene.
    Cosa? Domandò, preso nei suoi pensieri, prima di realizzare ciò che aveva detto Thomas. Scosse la testa. Non ci voglio pensare, che schifo. Ma Eve non mi sembra una tipa da fare tante storie, non vorrebbe mai ferire una persona, tantomeno il suo capo... quindi, per quello che ne sappiamo, potrebbe pure scopare di merda spiegò, scolandosi ciò che rimaneva della sua birra ed annuendo alla proposta della riunione.
    24 y.orichImprenditorsingleFrom Los Angeles
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    Nick Ross
    Non aveva ancora realmente inquadrato quel tipo, invero. Aaron Barnes, il ricco capo della sua migliore amica ed amante di una sola notte. Aveva capito però che non sembrava essere una brutta persona, anzi, teneva davvero ai suoi dipendenti -almeno secondo lui- ed Evelyn era tra loro. Sorrise tra sé. Se la ragazza si fosse sentita maltrattata, lui lo sarebbe venuto a sapere e Barnes avrebbe passato un brutto quarto d'ora. E non ci sarebbe stato patrimonio che tenesse. Solamente loro due, niente soldi di mezzo. Ma non sarebbero venuti a tanto, Nick sapeva essere molto più diplomatico che violento, preferendo lasciare qualcosa di così volgare, per i suoi buttafuori. Aveva acquistato un tirapugni da quel Garlic, non lo negava, ma lo aveva usato pochissimo. Lo aveva preso più che altro per una sicurezza personale poiché chi, come loro, aveva un conto in banca così pompato, aveva certamente molti nemici, persone invidiose di quello che erano riusciti a raggiungere e che a loro era precluso.
    Non è mai troppo tardi, Aaron propose, stringendosi nelle spalle e capendo perfettamente il desiderio di vivere qualcosa di quanto più normale possibile. Lui stesso stava organizzando un evento che avrebbe riservato ai pochi eletti che lo conoscevano. Oppure avrebbe potuto fare qualcosa in grande e riservare quella cosa, solamente a chi lo conosceva meglio di altri.
    Potresti organizzare qualcosa, anche se è passato più di un anno. Si strinse nelle spalle. Lui aveva un animo festaiolo, ragion per cui una festa in più non l'avrebbe mai disdegnata, nemmeno sotto tortura. Magari qualcosa di più piccolo, solamente con i... giovani. Insomma, senza tutte quelle formalità e tutte quelle personalità di spicco. Solamente tu ed i tuoi amici. Qualcosa di piccolo e divertente. Potrei addirittura mettere a disposizione la sala giochi ridacchiò, inconsapevole che mesi dopo avrebbe tentato di rilevare il Paiolo ed ampliare i propri orizzonti in qualsiasi modo gli fosse possibile.
    Direi di sì, un bel salto asserì Nick versandosi il secondo calice di vino rosso, che bevve lentamente, gustandosi ogni sorso di quel liquido così costoso. Non che lui non se lo potesse permettere, anzi, ma le cose offerte assumevano tutt'altro sapore. Sorrise. Eve è felice di ciò, anche se è una ragazza dolcissima e pur di rendersi utile, accetterebbe qualsiasi lavoro. Sono contento che sia così presa in considerazione. Rivolse un sorriso sincero al Barnes, finendo il proprio calice e versandosene un terzo, versandolo anche all'altro, senza però accennare a bere un solo sorso. Iniziava ad essere più sicuro sull'uomo di cui evidentemente si stava prendendo una sbandata l'amica. Farà strada, quella ragazza. Sollevò il calice, come a voler brindare. Sorrise. Ad Eve propose e se l'altro non avesse avuto nulla da ridire, avrebbe fatto cozzare i due calici in un sommesso rumore di vetro.
    24 y.orichImprenditorsingleFrom Los Angeles
  11. .
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    Nick Ross
    Beh amico, lavorare non ha mai ammazzato nessuno commentò, dandogli una pacca sulla spalla ed annuendo. Sicuramente era una cazzata, probabilmente tantissime persone erano morte soprattutto sui posti di lavoro pericolosi come i cantieri, o anche semplicemente facendo gli auror o i poliziotti babbani. Che poi di "semplice" non c'era proprio niente, a ripensarci. Ma, ad ogni modo, era abbastanza sicuro che Evelyn non facesse un lavoro pericoloso. Probabilmente il suo unico rischio era lavorare troppo e quindi, di conseguenza, addormentarsi sulla scrivania, spossata. Ma aveva visto abbastanza di Aaron per pensare che davvero, se lei si fosse trovata in quelle condizioni e glielo avesse detto, avrebbe fatto di tutto per aiutarla. Le sue impressioni, fino a quel momento, erano abbastanza positive, quindi non ebbe motivo di mettersi sull'attenti più di quello che avrebbe dovuto.
    Era modestamente felice di avere a che fare con un uomo che non sembrava avere cattive intenzioni nei confronti della sua migliore amica, almeno non fino a quel momento.
    Ma dopo gli argomenti allegri, un filo di tristezza -rispecchiando quindi anche il tempo atmosferico- doveva per forza scendere ad abbracciare entrambi.
    A seguito del suo sproloquio, mise le mani avanti come a voler stoppare il nastro dei suoi pensieri e riavvolgerlo. Scosse la testa. Abbiamo avuto poco tempo per... parlare, quella sera annunciò, alludendo al sesso con Eve. Stranamente non lo aveva fatto apposta per infastidire il Barnes, quanto più era un dato di fatto, una delle sue solite allusioni goliardiche, ma in quel momento era più che altro un modo per alleviare la tensione che li aveva circondati in quel momento.
    Ad ogni modo entrambi sappiamo -lo sappiamo tutti, invero- che non è stata colpa tua. Non penso tu abbia deciso di ingaggiare dei criminali per movimentare una festa piena di tutte le personalità di spicco britanniche. Insomma sarebbe stato terribilmente stupido. Persino Nick doveva ammettere che se dietro ci fosse stata la mano di Barnes, sarebbe stata una cosa decisamente irresponsabile, per quanto lui nell'irresponsabilità ci sguazzasse. Ma dubitava fortemente che qualcuno sano di zucca, avrebbe architettato un piano così pericoloso, per quanto il patrimonio che possedeva glielo avrebbe sicuramente permesso.
    Quando fu ora di parlare del suo rapporto con Evelyn, annuì e si versò un bicchiere di vino rosso, arrivato poco prima che lui iniziasse a parlare. Conosco Eve da quando eravamo dei ragazzini sprovveduti appena entrati per la prima volta tra le mura di Hogwarts. Avevamo solamente undici anni. Mentre la sua famiglia la conosco anch'essa da diversi anni, ma meno bene... ad Eve non piace eccessivamente parlarne; le uniche due persone della sua famiglia con le quali ha un buon rapporto, sono Thomas e Michael, suoi fratelli spiegò, scuotendo appena la testa. Invece... come ci è finita a lavorare per te? Domandò, curioso di come si fossero incontrati la prima volta.
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    Nick Ross
    Nick sapeva che Thomas non fosse un amante della monogamia... Nick per primo non la amava! Preferiva fare sesso e divertirsi che legarsi a qualcuno in particolare.
    Ascoltò con attenzione le sue parole, annuendo di tanto in tanto con un sorrisetto scaltro. L'auror forse non era innamorato di Emma, tuttavia si vedeva quanto fosse diversa e si evinceva facilmente dal luccichio che aveva negli occhi quando ne parlava. Non lo aveva sentito mai pronunciare parole così incantate nei confronti di una ragazza o di un ragazzo che fosse.
    Gli posò una mano sulla testa proprio come se fosse il suo fratellino minore, indossando un ghigno sardonico. Qualcuno qui, però, si è preso una bella cotta! Commentò con una mezza risata, comunque felice che il suo amico provasse sentimenti così belli per qualcuno, finalmente, e che non si lasciasse troppo condizionare dall'esperienza vissuta con sua madre, anche se ancora non riusciva veramente a liberarsene. Nicholas odiava quella donna ed avrebbe fatto di tutto per proteggere il ragazzino, esattamente come avrebbe fatto per Evelyn.
    Comunque, il discorso virò su qualcosa che avrebbero potuto fare tutti insieme per recuperare tutto il tempo perduto.
    Ehi, ho lavorato duramente per questa ricchezza protestò, fingendosi irritato. Ma alla fine scoppiò a ridere anche lui, conscio che non era proprio una cosa normale dimenticarsi di un posto dentro il quale si ha vissuto per diverso tempo. Beh sì, intendo quella casa comunque. Sono felice che tu te la ricordi, anche perché io non ho la minima idea di che paese sia ridacchiò il ragazzo, stiracchiandosi ed aprendo una delle birre che aveva portato Thomas, senza disturbarsi a metterla in un bicchiere, appoggiando il collo della bottiglia alle labbra.
    Lo sai benissimo che il mio cuore è di tutti e di nessuno propose con un occhiolino. In effetti, più persone si portava a letto e meglio era, sebbene quasi sempre se ne dimenticasse il giorno dopo, una volta raggiunto il suo obiettivo.
    Non mi sono invaghito proprio di nessuno, è sempre stata una mia passione quando papà non c'era... quindi praticamente sempre. Thomas sapeva che suo padre viaggiava tantissimo per affari e sua madre era caduta in una forte depressione post partum dalla quale non si era più ripresa. Molte persone lo avevano giudicato insensibile per aver abbandonato la donna a Los Angeles, molti di coloro che considerava amici, gli avevano voltato le spalle considerandolo una persona di merda. Ma lui non serbava nessun tipo di affetto per una donna che non c'era mai stata. Per lui era solamente la donna che lo aveva messo al mondo, nulla di più.
    Se vuoi farti aprire, comunque, io sono disponibile lo prese in giro, riflettendo poi sulla sua domanda riguardante i guardi. Sorrise. Ehi ehi ehi, i miei sono più belli! Protestò. Non si fidava ancora di Barnes e della sua vicinanza ad Evelyn; doveva sicuramente scoprire di più, ma per il momento si limitava a stare all'erta.
    Comunque dopo te li faccio vedere, se vuoi. Ne stavo giusto finendo uno prima che mi scrivessi gli disse, ma poi arrivò la pizza.
    Oh e questo a cosa lo dobbiamo? Domandò, scompigliando i capelli di quello che per lui era a tutti gli effetti un fratello minore. Non era ancora veramente abituato a gesti di affetto perciò non aveva bene idea di come reagire davvero, ma era felice quando accadeva. Potete trasferirvi da me. Tu, Eve e Mike. Tanto le scopate le faccio in un'altra villa, mica qui. Questo è il mio regno privato propose a metà tra il serio e lo scherzoso. Però una cosa era vera: a parte Andrè in un momento di profondo sconforto, non si era mai portato a letto nessuno in quella casa. Addentò una fetta di pizza, assaporandone il sapore eccezionale. Era la pizzeria londinese dove facevano le pizze più simili a quelle italiane, anche se non sarebbe mai stata la stessa cosa.
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    Nick Ross
    Il sorriso di Thomas era piuttosto esteso e Nick non capiva se si dovesse preoccupare oppure se fosse una cosa positiva, quindi decise che lo avrebbe lasciato parlare senza freni come faceva sempre lui. Era passato troppo tempo perché volesse stoppare i suoi racconti e dovevano recuperare tantissime cose, lo amava, era una delle poche persone che riteneva fondamentali nella sua vita ed avevano affrontato assieme alti e bassi, ma c'erano sempre stati l'uno per l'altro ed adesso erano lì, uno di fronte all'altro e si volevano più bene che mai.
    Certo che me la ricordo, me ne hai parlato così tanto che- si stoppò, travolto dall'entusiasmo del suo migliore amico, quindi decise di lasciarlo parlare finché non avesse esaurito le parole.
    Uh non riuscì a dire altro, non subito, osservando il ragazzo con un sorrisetto malizioso. Aveva ben capito cosa intendesse e non era stato difficile, visto che si parlava di Thomas, colui che si scopava anche le porte. Beh, aveva preso da Nick, anche lui non era da meno. Quindi sei riuscito a portartela a letto commentò con noncuranza, non sapendo se per l'altro fosse solo una conquista oppure qualcosa di più... ma glielo avrebbe chiesto senz'altro. E adesso? La vedrai ancora od era solamente un'altra tacca alla cintura? Domandò, neutro. Non era una domanda atta a giudicarlo, piuttosto era curioso di capire se quella biondina fosse riuscito a cambiarlo e fargli mettere la testa apposto una volta per tutte o se fosse solamente una come tante, anche se Nick vedeva bene la luce negli occhi del ragazzo quando parlava di lei. Sorrise.
    Hai ragione, prometto che una di queste sere ci facciamo una pizza a casa vostra. Oppure venite qui da me. Possiamo andare nella Sala Cinema, nella sala giochi o anche nella piscina. Quella al coperto ovviamente, visto il freddo. Oppure andiamo in qualcuna delle mie ville. Alcune dovrebbero avere delle terme, se non mi ricordo male commentò, liquidando la cosa con la mano come se non gli avesse appena detto di essere ricco da cagare i soldi. Ma con l'amico, che aveva affrontato diverse difficoltà, non lo diceva per vantarsi ma per fargli sapere che lo avrebbe aiutato in ogni modo possibile. In effetti faccio molta palestra, anche se ultimamente mi sono dato all'arte, tra composizioni al piano e repliche di quadri famosi rispose proprio mentre il campanello suonava. Devono essere le pizze, torno subito. Ovviamente, invece che camminare, si smaterializzò, sparendo dalla vista di Thomas ed apparendo all'ingresso dove aprì la porta e pagò le pizze -lasciando anche una generosa mancia- tornando poi su con almeno dieci pizze dai gusti più svariati. Lo so, avevi detto quattro ma... perché limitarsi? Ridacchiò, muovendo la bacchetta per far svolazzare sul tavolo le posate -solo per tagliare la pizza. Chi la mangia con la forchetta?!- ed i tovaglioli.
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    Nick Ross
    Era da diverso tempo che Nick gestiva una sala giochi a Londra -in realtà era più o meno un anno e mezzo- e si chiedeva come mai non fosse passato da Aaron prima, visto che comunque ci era in affari. Scrollò le spalle, dicendosi che forse prima non sapeva di lui ed Evelyn, mentre adesso le cose erano cambiate e lui voleva sincerarsi che la rossa stesse con un uomo che la amasse e la rispettasse, altrimenti ci avrebbe pensato lui stesso a regolare i conti.
    Non posso darti torto. Eve è perfetta in qualsiasi circostanza replicò in maniera abbastanza ambigua, ricordandosi che comunque non sarebbe stato falso pensare che fosse impeccabile anche a letto, visto che una volta era successo. Non lo avrebbe mai più rifatto, era la sua migliore amica ed avevano fatto sesso in un momento di estrema disperazione, eppure era successo. Ma non sarebbe successo più; Nick vedeva Eve un po' come Aaron vedeva Annie -anche se ovviamente nessuno dei due poteva saperlo, è un commento della narratrice- e per quanto la sua rossa fosse attraente, non avrebbe mai pensato a lei in termini diversi dalla grande amicizia fraterna che li legava, non più. Si era già flagellato abbastanza per quello stupido errore di un anno e mezzo prima.
    Spero tu non la stia facendo lavorare troppo replicò in tono lievemente minaccioso ma pur sempre con il sorriso sulle labbra, mentre si alzava da quella poltrona per sgranchirsi le gambe. In quel momento ricevette la chiamata della sua migliore amica e dovette rispondere, sconsolato del fatto che avrebbe fatto ritardo e se non fosse stato estremamente scortese, avrebbe lanciato un'occhiataccia ad Aaron. Ma non lo fece, limitandosi a riporre il magifonino in tasca e continuare la conversazione spostandosi sulla cena.
    Nick non aveva troppo interesse per gli altri, per quanto dissimulasse la cosa grazie alla sua capacità di osservazione del quale si era sempre vantato. Riusciva a capire le persone da uno sguardo e non è che Aaron fosse proprio un muro di cemento armato da interpretare, infatti vide una scintilla di... gelosia? nei suoi occhi, ma non ne poteva essere sicuro. Mi farebbe molto piacere parlare calcò in particolar modo l'ultima parola, pregustandosi il terzo grado che prima o poi gli avrebbe fatto, come fosse davvero il fratello maggiore di Evelyn. Si avvicinò quindi a lui, facendosi fare strada verso il ristorante sotto l'ombrello del Barnes maggiore. Non ci misero che qualche minuto ad arrivare, vista la vicinanza del posto.
    Grazie di non avermi fatto bagnare affermò, mentre venivano condotti in una saletta appartata e dall'aria molto da ricchi. Sorrise. Lo poteva capire molto bene.
    In realtà no, non ci siamo visti molto, dopo... un lampo di dolore attraversò gli occhi di Nicholas, ma si riprese praticamente subito, tornando ad essere inespressivo. ...dopo la tua festa. Sai, impegni. In realtà non erano stati proprio gli impegni a separarli, ma questo non lo disse, annuendo alla sua domanda. Non hai idea di quanto mi piaccia il pesce asserì leggermente malizioso, inserendoci un doppio senso, indipendentemente dal fatto che l'altro avrebbe capito oppure no.
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    Nick Ross
    Quando lesse il messaggio di Thomas, era nel suo seminterrato nel tentativo di finire uno dei suoi personalissimi dipinti. Quel giorno stava cercando di riprodurre la Notte Stellata di Van Gogh. Certo, non li avrebbe mai spacciati per originali o qualcosa del genere, però si divertiva molto a copiare quadri famosi per migliorare le sue abilità ed era sicuro che stesse venendo piuttosto bene.
    Il cellulare, sul bordo del tavolo dietro di lui, vibrò un paio di volte e furono sufficienti per far cadere a terra il magifonino e fu quello a far sì che si accorgesse del messaggio. Invero quando il ragazzo dipingeva, chiudeva fuori il mondo ed era difficile che sentisse rumori esterni ma quel botto lo ridestò e si girò, abbassando una mano ed afferrando l'aggeggio, guardando chi lo aveva disturbato. Sorrise nello scoprire che il mittente era il suo migliore amico. Si alzò e non rispose, lasciando semplicemente il visualizzato, per il momento. Risalì le scale ed arrivò al piano terra dove c'era indubbiamente più campo ed una volta lì chiamò una pizzeria spettacolare ordinando ben più di un paio di pizze su ordine di Thomas e comunque i soldi per lui erano tutto tranne che un problema. Una volta fatto, si apprestò a rispondergli. Tutto fatto! Abbiamo la cena per stasera! Ed allegò una faccina ammiccante, dopodiché con un colpo di bacchetta, ripulì il salotto. Era ancora in disordine dopo che la notte prima, Nick ci aveva portato un tizio davvero attraente, sebbene in quel momento il nome proprio non se lo ricordava. Ma non gli piaceva l'idea di far sedere l'amico dove aveva fatto sesso con uno. Per un amante della pulizia come Nick, sarebbe stato un oltraggio bello e buono... non lo avrebbe fatto subire ad altri, poco ma sicuro.
    Non arrivò molto dopo il messaggio ed erano passati circa dieci minuti da quando aveva ordinato le pizze. Si fiondò in casa come se fosse la sua -cosa abbastanza normale, visto che quasi lo era- ed andò diretto in cucina, ben sapendo quale fosse la strada nonostante la sua villa non fosse esattamente piccola.
    Buonasera anche a te annunciò, ironico, osservando la tuta che si era fatto apparire addosso. Doveva aver staccato da poco.
    Non posso saperlo finché non me lo dici, in effetti ridacchiò prendendo al volo la birra ed aprendola in un attimo, prendendone un grande sorso. E com'è nato questo nuovo amore per Berlino? Gli domandò con un sorriso malizioso, mentre si sedeva di fronte all'amico, un sorriso sornione sul volto. Oh sono stato molto impegnato, perdonami. Ho dovuto licenziare uno dei baristi perché ho scoperto che si intascava una certa somma dalle mie casse, pensando che guadagnassi così tanto da non accorgermene. In effetti avrebbe potuto benissimo avere senso come ragionamento, ma Nick con i soldi -per un certo verso- era un po' come zio Paperone. Non gli sfuggiva nemmeno un centesimo. Quasi non mi conoscesse bene! Appunto, come dicevamo. Ma ti rendi conto? Come se mille sterline fossero poche! In effetti erano pochissime per lui e Thomas lo sapeva benissimo, ma non c'era speranza di spuntarla quando si parlava di soldi con Nick. Ma a parte il dover trovare un nuovo collaboratore, sto abbastanza bene. Tu? Mike ed Eve stanno bene? Si rendeva conto di non presentarsi in casa loro da tantissimo tempo, ma era stato assorbito da mille pensieri.
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