Philipp Garlic

Non era una situazione facile.
Philipp lo sapeva e non era neanche la prima volta che si trovava contro un nemico quasi imbattibile, tuttavia in genere si era trovato accanto a persone più esperte 'Possono aiutarmi... ma li devo guidare io' ma purtroppo per tutti, Philipp era mosso dal master, quindi tante bei colpi di testa non poteva averli, ma il talento di un player non stava forse nel giocarsi ogni cosa con coerenza e astuzia?
"Stai lontana dall'acqua" compiaciuto della saggezza tardiva di Joanne, Philipp le lanciò un'occhiata, annuendo quando la vide curarsi: Edward dall'altra parte della spiaggia stava giusto imparando l'importanza di avere in gruppo una buona guaritrice, o almeno qualcuna che non fosse burbera quanto Philipp, tuttavia a lei dedicò solo un'occhiata, soffermandosi poi sulla propria luce arancione e sulla misteriosa apparizione.
"EDWARD, CHE CAZZO E' QUELLA ROBA?" imprecò a pieni polmoni il cacciatore, rendendosi conto di come la situazione stesse peggiorando ancora e ancora.
"LACARNUM FATUI" siccome la creatura appariva ammantata da fiamme, perchè non alimentarle con le sue personali fiamme esorcistiche? Il pensiero di Philipp poteva apparire contorto, ma si basava comunque sul principio che ciò che stava impiegando non fosse prettamente elementale, esattamente come le folgori di Joanne 'E il mio dado'
Con un gesto della mano, Philipp ordinò a dafar di afferrare il suo dado e avvicinarlo al loro misterioso nemico: la luce arancione si era diffusa per i mari ed era convinto che avrebbe arrecato danno al nemico, complice anche la sua natura esorcistica.
Con la coda dell'occhio, infine, avrebbe notato l'agire di Samuel e senza dir niente avrebbe lasciato che suo luccio supportasse il suo golem.

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Philipp Garlic

Joanne, Edward, i suoi animali e lui.
Philipp era sceso in battaglia con molte persone, ma quel giorno si rendeva conto che per quanto i due fossero sicuramente un supporto, erano anche una importante fonte di distrazione "STATE ATTENTI!" imprecando, il ragazzo vide i due cadere preda delle chele nemiche, specialmente Joanne, che egli iniziò fortemente a temere potesse essere portata in fondo al mare e divorata.
"ANDATE!" dopo una rapida valutazione, Philipp decise che Edward aveva diverse occasioni per cavarsela da solo, mentre Joanne aveva quella unica occasione prima di non essere più alla loro portata, quindi agì di conseguenza: il suo luccio senza pietà si abbatté sulla zampa del mostro, mordendo coi suoi feroci denti la parte più sottile e morbida avesse trovato, cercando di tranciarlo o almeno costringerlo a mollare la ragazza, permettendo a quel punto a Dafar di emergere dalle acque e portarla a riva, al sicuro.
"TI PIACE STARTENE AL SICURO IN FONDO AL MARE, EH, BASTARDO?" ringhiò lui, rendendosi conto che, finché l'altro fosse stato fuori dalla loro vista, sarebbe anche stato fin troppo al sicuro 'Devo farlo venire fuori... o rendere meno nere queste fottute acque' e fu così che decise di iniziare a leccare rospi come tutti quelli che scalavano su tecnica.
"Engorgio!" recitò sulla propria spada, dopo averla ritrasformata in dado, e andando poi ad immergerlo, nella speranza che la sua magnifica luce arancione, in qualche maniera, danneggiasse il nemico e soprattutto lo spingesse da emergere.

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"Ehi, te l'ho detto che c'ho degli studenti. Non è che se me citi er ciclo arturiano mi confondo" compiaciuto dalle lodi di marina, Philipp gonfiò un po' il petto risponendo sagacemente, salvo poi enunciare il proprio piano e cambiare aria alla volta del grande cattivo di turno, il quale non solo non si degnò di farsi vedere, ma mandò avanti pure i propri servi. Incluso Dafar.
"JOAAAAANNE, NON STARTENE IN ACQUA COME UNA COGLIONA. SALI SULLE PIATTAFORME" urlò Philipp con fin troppa veemenza, estranendo la propria spada laser e facendola rilucere il più possibile nel mentre malediva il fatto di non aver con sé Kenna 'Le avesse evocate lei quelle cazzo di piattaforme sarebbero state più efficaci!' ma Francesca era senza linea e di conseguenza l'archeologa era rimasta a casa a vegliare sul villaggio in sua assenza, non lasciandogli il tormento di pensare alla sua vita, pur rimanendogli bello di non averla con sé. E magari non poterla mai più rivedere.
'Fanculo' sputando a terra, l'uomo osservò il proprio pesce aggredirlo, subendo senza problemi la sua offensiva, posando i suoi crudeli occhi su di lui, taglienti come lame "Edward, ce la fai a badare a quel coso e aiutare Joanne? Io intanto rimetto in riga Dafar e evito che lo stronzo passi il tempo a ipnotizzarci"
Date le proprie disposizioni, Philipp toccò la squama di luccio primordiale, indicando poi avanti a sé per ricrearlo alchemicamente tramite la bacchetta, indicando il punto in cui Dafar lo aveva precedentemente individuato.
"Chorium Runae" conclusa l'evocazione, il più forte magitecnico dell'Isola dopo Brugnir avrebbe cercato di emulare la protezione precedentemente evocata da Victoria su tutti i presenti, pesci e anfibi inclusi, rincarando poi la dose con le sue parole.
"Sai che non puoi uccidermi e neanche lo vuoi, Dafar, quindi tira fuori i coglioni primordiali che hai in tutta quella roba da fritto misto e fai vedere a quello stronzo che NESSUNO ti può ordinare cosa fare. A parte forse me, ma solo perché ti pesto molto forte" concluse lui con un sorriso feroce, fiducioso di poter liberare l'amico, che comunque, al momento, nonostante le perfide parole, non avrebbe attaccato.

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Philipp era esperto di creature oscure, ma non di mondi oscuri, questo anche perché come cacciatore non era proprio l'ultimo arrivato 'Non si affrontano i mostri a casa loro' si era ricordato lui, aggiungendo poi una postilla 'A meno che non lo puoi prendere di sorpresa, puoi usare l'ambiente a tuo vantaggio oppure c'hai un mostro pure tu' e in quella precisa occasione valeva l'ultima ipotesi: avevano Victoria.
Il loro avversario disponeva di enormi capacità offensive anche a grandi distanze, inoltre pareva avere un dominio assoluto sia sull'ambiente sia sugli abitanti e forse anche sullo stesso scorrere del tempo "'STi tizi sono del mar del bengala. Di qualche millennio fa. O hanno l'equipaggiamento più di merda della storia, persino per un bengalese del cazzo" affermò lui, nel mentre André faceva la propria azione di coraggio del mese, raccontando poi le sue fondamentali informazioni, dalle quali Marina ottenne delle riflessioni. E dei complimenti per André.
"Ehi, volete lasciare solo me, invece? Anche io sono caro ad uno spirito o due e c'ho degli studenti che mi vogliono bene" fece notare, forse scherzando e forse no, il Garlic, ricordandosi che poi in fondo a lui bastavano il suo famiglio e la sua rinata Morningstar, i cui danni furono per lui quasi l'equivalente di un orgasmo.
Marina decise di supportarlo con un serpente elettrico e Philipp ne approfittò per disingaggiarsi senza rischi, forse anche perché l'appresione nella voce di Victoria gli aveva fatto intendere come non fosse il caso di star lì a perdere tempo.
"Non vuoi ucciderlo perché pensi consumi energia? Secondo me, come molti demoni, lo ha schiavizzato mentalmente, ma fai un po' come vuoi. Resta pure qui a studiarlo: io vado avanti. André si è fatto aprire la testa come un cocomero per dirci dov'è e noi ce ne restiamo qui a cagare uno schiavo con le chele o ad anlizzare fari e professori-uccello mentre quello ci attacca a distanza mentalmente? Io, non c'ho cazzo di fare da bersaglio umano" e detto così avrebbe in effetti seguito l'avanzata di Victoria, fermandosi poi presso il punto indicato da André, abbastanza chiaramente indicato dai preganti.
Fu lì che Joanne pensò fosse ora di rendere esplosiva la situazione, cosa che spinse il Cacciatore a metterle una mano sull'addome, come a tirarla indietro "Non si attacca alla cieca." le disse semplicemente, facendo cenno a Dafar di tuffarsi e osservare cosa trovava sott'acqua, nel mentre lui provava a rendere quel terreno meno sfavorevole "Circularis" affermò lui, cercando di evocare delle piattaforme in legno in sorbo lavorato per opporsi al male, memore di ciò che era successo all'incanto di Marina.
"Dafar dovrebbe trovare il nostro amico. E se magari non lo attacchi da fanculo riesci anche meglio."

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Philipp Garlic

Nonostante il gruppo raffazzonato da Victoria fosse stato costituito all'ultimo, Philipp doveva constatare di trovarlo migliore di molti altri in cui era stato inserito a forza 'Non c'è manco quel coglione di Morrigan a parlare sempre e solo di sé stesso' rifletté lui, annuendo a Marina, che dimostrava di saper porre le domande giuste, ottenendo interessanti risposte da Victoria, le quali si sarebbero certamente rivelate utili, anche se non subito, visto che dapprima si trovarono su una spiaggia grigia e nera
Philipp rilevò con interesse l'esperimento di Edward, tanto da avvicinarsi e studiare gli uomini ancora vivi che bramavano il colore. Ne osservò abiti e accessori, nel tentativo di comprendere di più di loro, poi, quasi distrattamente, mise una mano sulla spalla del biondino "Bravo." gli disse semplicemente, avvicinandosi poi a Victoria.
"Cappello Evocationis" affermò lui a denti stretti, cercando di evocare un cappello viola in grado di proteggere la mente.
"Permettimi di ricambiare il favore della tua runa" disse alla preside, alludendo al suo Verbavoleo, il quale aveva interessato tutti i presenti con una forza tale da sbalordire l'uomo e fargli comprnedere l'abisso che ancora lo separava da lei.
Quando Dafar fu attaccato e la creatura emerse, Philipp la lasciò un poco avanzare, poi, se nulla lo avesse fermato o spinto a retrocedere, avrebbe toccato il suo dado, evocando la sua spada laser.
Avrebbe osservato il baluginio della sua arma, sperando fosse arancione, e poi, senza ulteriori scrupoli, si sarebbe fatto avanti, piantando la punta dell'arma direttamente nel ventre del chelato.

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"Te piace farmi da secondo sulla Nightwing eh? Allora fammi vedere che hai le palle e non c'ha solo in mano una spada troppo grande che poi non sai usare"
Philipp si era completamente ripreso dalle ferite patite a causa del mar mediterraneo e anche dal mal di testa cronico provocato dagli intrighi del mar dei caraibi; a dirla tutta, era riuscito anche a sopravvivere a dun mese di supplenza ad Hidenstone, sicché ora, davanti a Gerald, suo cugino, voleva solo fare le tre cose che più amava: ciarlare di armi, stare con la famiglia e far sclerare un ragazzo.
"Sono nato con uno spadone tra le gambe: tranquillo che me la so cavare" da bravo Garlic, Gerald non le mandò certo a dire, strappando un ghigno a Philipp, che per l'occasione impugnò una spada bastarda.
'Ben bilanciata, sì!' L'uomo era certo della qualità della fattura dell'arma, essendo una delle tante appese nelle rastrelliere alle pareti della propria dimora, ma da fabbro precisino qual era non sarebbe stato da lui esimersi da un altro controllo, specialmente quando l'avversario era in netto vantaggio di lunghezza.
'Anche Will aveva la lancia più lunga della mia, ma alla fine lo mettevo sempre sotto' e visto che non si trattava di un film porno di second'ordine, forse andava chiarito che le similitudini sessuali lì si sarebbero fermate.
Philipp scattò in avanti verso l'altro, brandendo la spada con una sola mano, salvo poi, davanti all'altro, scartare e gettarsi a terra per rotolargli dietro, quasi sfiorandone il fianco 'Ha un'arma con ampio raggio, ma pesante: mi devo portare sotto se lo voglio fottere' una rotazione a terra e si tirò su, tentando un fendente orizzontale, che Gerald schivò per un pelo, indietreggiando, venendo rapidamente incalzato dall'altro, deciso a non dargli un attimo di respiro, almeno finché l'altro non si ruppe le palle (palesemente) e con un urlo piantò in avanti il piede destro e diede una feroce testata all'altro, poi un calcio e menò un fendente verticale che, se le lame non fossero state protette magicamente, lo avrebbe squarciato severamente.
'Freya puttana!' pensò lui, infastidito, sputando a terra nel mentre l'altro ghignava.
"Con lo spadone a due mani sono una bestia!" affermò lui fiero, nel mentre era l'altro Garlic ora ad inclinare un sorriso "Ah, già, vero, tu sei ancora a farti le seghe... da quant è che non vedi Gyll?" chiese lui, ricevendo talmente tanti insulti che manco loro seppero come finirono a trovarsi in mano uno con un'alabarda e l'altro con un'ascia. Forse, in vero, neanche importava 'Devo solo fargli vedere chi comanda'
Garald si fece sotto con la sua ascia, ma Philipp, questa volta, decise di essere rapido, spietato e letale: afferrò ai due terzo l'arma, iniziando ad agitare l'arma con moto ondulatori davanti all'altro, tenendolo a distanza, salvo poi approfittare di una sua guardia troppo alta per disegnare con la punta posteriore una spazzata tanto veloce quanto violenta, che sbatté l'altro gambe all'aria e con quella stessa punta posteriore puntata contro il petto.
Philipp non disse niente: lasciò che fosse il suo ghigno sadico a tradire la sua soddisfazione nel mentre l'altro si rimetteva in piedi e afferrava un paletto. Phil annuì, sorrise ed afferrò il proprio.
Specularmente i due si misero in posizioni di fatto identiche: ginocchia flesse, paletto nella mano destra, addome e spalle piegate, sguardo d'acciaio.
I due iniziarono a camminare curvamente, disegnando ampi cerchi mentre si studiavano vicendevolmente, poi, alla fine, fu Philipp a scattare verso l'altro, brandendo il paletto dal basso verso l'alto, servendosene però solo come diversivo, in quando, in verità, mai lo protuse in avanti, servendo invece una poderosa ginocchiata nell'addome dell'altro, seguito da una gomitata sulla nuca e un bel calcio in faccia. Solo allora gli montò in groppa e gli puntò il paletto alla gola.
"Pensavo che tuo padre te lo avesse insegnato: la vera arma non è il paletto, ma il Cacciatore" trionfò lui, nel mentre Gerald diventava rosso come un pomodoro, cercando di liberarsi da quella infame posizione, o almeno dalla risata satanica dell'altro.

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Philipp Garlic

Philipp era un uomo che aveva amato un uomo in segreto per anni, reprimendo in fondo al proprio cuore e al proprio stomaco anche il terribile dolore del lutto, il tutto per la bigotteria della sua famiglia e della sua stessa immagine di Denrisiano, e questo doveva spiegare perché il suo modello di insegnamento fosse così rigido: la frustrazione aveva fatto crescere - e non poco lui - e quindi cercava di distribuirne più che poteva, e le domande furono in questo un'ottima occasione: Howard fu ignorato ed insultato, mentre Elisabeth e Jesse furono parimenti frustrati, la prima per aver ottenuto la sua carità, e il secondo per essere stato valutato ingiustamente per la sua esposizione. E poi c'era Blake Barnes, ma lui era nato frustrato, nonché bipolare col dramma.
"Ma i tuoi non t'hanno mai insegnato che chi si fa i cazzi suoi campa cent'anni?" Philipp in vero non era stupito che tra tutti quello che si era messo a protestare fosse proprio Blake, tuttavia era anche vero che quel giorno il ragazzo stava davvero tirando la corda, forse perché come spesso accadeva ricercava disperatamente le sue attenzioni, in qualsiasi modo riuscisse "E' la mia valutazione e tu non ci puoi fare un cazzo. Ed è una mia valutazione dei tuoi compagni, quindi, al massimo, sono loro che devono rompermi le palle, non tu!" fece lui presente, cominciando a spiegare l'ABC dell'educazione a Blake, il che faceva già ridere di suo, dati i soggetti coinvolti nell'operazione, dimentico del fatto che, ovviamente, lui aveva da ridire anche sulla sua di valutazione.
"Bene, c'hai un fratello secchione, un mago runico denrisiano che ti gira per casa, e mi pare che c'hai anche due occhi, un naso e una bocca. E sti grandissimi cazzi, Blake?" affermò lui, lanciando la gomma e colpendo il banco del ragazzo, a mo' di avvertimento "Chi cazzo te l'ha chiesto e soprattutto, a chi cazzo vuoi che importi? Qui siamo in una scuola - o almeno, Victoria si ostina a chiamarla così - e in una scuola le cose funzionano in una sola maniera: quello dietro alla cattedra dice delle cose e gli altri le fanno. Se dopo quattro fottuti anni ancora non lo hai capito che a nessuno frega un cazzo della tua opinione di cosa tu trovi normale, giusto e scontato, forse dovresti seriamente pensare se prendere tutti i tuoi soldi, le tue case, i tuoi fratelli intelligenti, i tuoi amici runisti e andartene a fanculo. E fidati eh, nessuno ti pregherà di restare: sei qui per imparare. O lo fai, o te ne vai."
Il tono di voce scurrile di Philipp si tenne comunque calmo, segno di quanto fosse mortalmente serio in merito 'Ma come cazzo hanno fatto a non sbatterlo fuori al primo anno' disse lui, protestando vibrantemente per l'eccessiva lassità anche di questi admin (?) nel mentre Lighthouse sembrava trovare un minimo di ragione e anche di coraggio, parlando come Odino comandava e dicendo anche cose (per Philipp) sensate.
Il biondone annuì seccamente, compiaciuto del cambio di registro dell'aspirante marine, storcendo poi la bocca al sentir nominare Victoria "So' contento che l'hai finita di parlare come un cruciverba. E se vuoi andare da Victoria, vacci pure: io gliel'ho detto che faceva na cazzata. Tu mi dai solo ragione" ammise scrollando le spalle e assegnando ai ragazzi il compito, che vide tutti risolvere con una certa solerzia, tutti tranne ovviamente Blake, che se non faceva Blake tutto il tempo non poteva certo chiamarsi Blake.
"MUOVITI CHE DOPO C'HO UN ALTRO CORSO" disse ad un certo punto, sbattendo con violenza la mano sul banco, forse per farlo sussultare, tornando poi ad aggirarsi tra i banchi come un mastino, osservando le tecniche di ciascuno di loro.
"Vedo un fottio di rune, un sacco di incanti generali e poche magie trasfigurative. Sì che vi valuta Brugnir, ma state certo che io mi riservo di fare il cazzo che voglio rispetto a quello che dice il vecchio bastardo e io non mi dimentico che siete ad alchimia" sentenziò poi, forse consolando Elisabeth, perplessa da quella decisione della valutazione esterna, nel mentre egli si incuriosiva del fatto che molti avessero deciso di animare ulteriormente l'oggetto con una seconda magia dopo il Chartanimus 'Bah, valli a capire 'sti cazzo di Inglesi. Ma in fondo sono i coglioni che scopano con un impermeabile sul cazzo... quando mai fanno qualcosa di semplice o normale?' si disse lui, informandoci sui rischi di trasmissione sessuale cui esponeva evidentemente Kenna.
Inviati tutti, l'uomo osservò l'ora e poi li lasciò liberi "Manca qualche minuto, ma andate pure... stasera arriveranno i gufi con le valutazioni" chiarì lui, liberandoli.

E così fu, infatti, visto che a cena, quattro gufi atterrarono davanti ai ragazzi, trasfigurandosi nelle loro valutazioni, segno che si trattava di un'eccellente Chartanimus.
Howard si trovò il proprio commento, e lo trovò alquanto derisorio, ma lodevole Ti ci voglio vedere ad incantare un pezzo di una mano che ti viene addosso insieme a delle altre, ma questo è un esercizio teorico e quindi me ne sto. Mi consolo ridendo immaginando te, piccolo inglese codardo, che tremi mentre manco riesci a dire la formula, mentre vieni risbattuto indietro. Comunque Phil mi ha detto dei lampadari: non so se hai avuto culo, coraggio o intelligenza, ma bella trovata.
Anche Jesse ricevette il propio gufo e il testo si dimostrò piuttosto asciutto, lamentando il fatto che mai sarebbe riuscito a non cadere tenendosi al corrimano, ma che avrebbe finto di crederci. Blake purtroppo per lui trovò sulla sua valutazione solo insulti Non ti sputo in un occhio solo perché ai miei tempi molti manco sapevano scrivere e quindi c'ho il rispetto per chi lo sa fare. Per il resto, si vede che Philipp non ti picchia abbastanza forte… o forse ti ha picchiato troppo forte. In ogni caso tu sei un cretino e la colpa è di Philipp. Ah, e rimandami ancora il tuo fottuto gatto tra le palle e te mi ci faccio un cappello! recitava il biglietto, che dopo qualche secondo esplose diventando una palla di pelo felina abbastanza irritata e spaventata che Blake conosceva fin troppo bene, e sì, che avrebbe decisamente avuto bisogno di un buon terapeuta e ottimi croccantini.
Elisabeth, nella sua valutazione, avrebbe trovato complimenti e critiche Imperium modifica una cosa alla volta, quindi come cazzo fai a bloccare tutte quelle mani? Comunque apprezzo il coraggio di crederti superiore alla media e poter vincere a bracio de fero la trasfigurazione di un altro. Per il resto, Philipp te l’ha spiegato che imperium funziona solo su una parte degli oggetti o sei tarda tu? La terza idea comunque ci sta. recitava il foglio, lasciando alla giovane la fastidiosa sensazione che forse, là fuori, c'era gente ancora meno amabile di Philipp.
Il che decisamente non era cosa buona.

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Philipp Garlic

Alla risposta acida del capitano non rispose, non tanto perché non sapesse chiosare il tutto in chiave squisitamente grilliana, quanto perché una parte di lui ne rimase sorpreso 'Da quando... sono qui?'
No. Philipp sapeva perfettamente dove fosse, in senso fisico; a disorientarlo era l'aspetto politico: da quando un lupo solitario ferito come lui, che si sentiva diverso ed incomprnesibile da tutti si era ritrovato a partare con un Capitano di fama mondiale come se fossero parigrado?
E soprattutto, da quando erano parigrado?
Philipp pensò non pensarci: accusò il colpo e poi si limitò a servirsi della propria magia per comunicare con lui e soprattutto acquisire informazioni.
Regina era stata avvelenata e la gente non dava di matto solo perché Diego aveva fatto il principe giovanni della situazione (al momento senza feticismo per le tasse) e aveva opportunamente occultato il corpo, vivo o morto che fosse.
In un qualche momento di questa congiura dovevano essere intervenuti il mar mediterraneo e anche il Capitano Heart, i cui figli erano proprio sulla sua nave Stanno indagando seguendo i loro canali... ora sono al bordello dei de la Rosa Cortes spiegò lui, chiedendosi in cuor suo se fossero ancora interi 'Devo ancora far sputare le monete a Black...' pensò lui, sentendosi lievemente in apprensione soprattutto per Edward 'E' una testa di cazzo e quando vede una donna non capisce più niente... pure se la donna è un sedano bollito come Joanne... ma come uomo non è male' si disse lui, prendendo coscienza di quel germoglio di stima che provava per il biondino dal CUORE e dai capelli d'oro.
Perché cazzo Heart aveva una lettera della regina? esaminando la busta non gli fu difficile riconoscere il simbolo della corona caraibica, così come ebbe chiaramente il sentore delle numerose protezioni applicate sul quell'involucro di carta.
"Gemino" sussurrò lui, cercando di duplicare la mera busta, che poi restituì all'uomo.
L'originale la porto con me. Ti lascio una busta vuota. Per i nostri curiosoni. confermò al capitano, tentando poi di mettere la busta nella sacca dell'oro ed uscendo dalla cabina.
"Joanne, Sigurth, muoviamoci. Recuperiamo gli altri" avrebbe detto, a conclusione dei loro discorsi, trascinandoli poi verso il bordello.

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Philipp si ritrovò con Joanne e Sigurth ai piedi della nave di un altro capitano denrisianoe e quasi immediatamente la conversazione virò su una questione personale: Sigurth era stato derubato da da Black.
"Cosa?!" esclamò lui esterrefatto, osservando l'altro per comprendere se fosse serio "Come cazzo hai fatto a farti fregare da un pivello come Black?" ingiunse poi, scoppiando a ridere sonoramente.
"Ah, Thor, aiutami tu!" pian piano il suo attacco di ridarella venne meno, anche se quando tornò ad osservare il figlio di Gunnar permaneva sul suo viso un ghigno malcelato "Il furto è proibito sulla mia nave, quindi prendilo pure a botte finché non ti ripaga fino all'ultimo centesimo" affermò lui scotendo la testa, fermandosi poi di colpo ed aggrottando la fronte "Sempre che... c'hai paura di Black? Hai paura che dopo che ti ha fottuto i soldi e buona parte della tua dignità se possa prenne anche er resto?" chiese lui con voce più bassa, assicurandosi che Joanne fosse un po' più in là, per dar loro intimità "Se non te la senti, te lo pesto io eh... lo prendo in disparte, lo corco, gli dico che per questa missione non prende un centesimo e ti do anche la sua parte... una cosa pulita e discreta... la sapranno in pochi e quindi in pochi ti prenderanno per il culo..."
Dal punto di vista Chad di Philipp, ovviamente, un predone certe cose se le risolveva da solo con le sue armi, ma era anche vero che sulla nave non poteva vigere sempre la legge del più forte e il capitano era lì proprio per mettere ordine laddone un membro si mostrava debole. Ovviamente lui sarebbe stato il primo a biasimare una scelta così codarda da un guerriero 'Sono cose da druidi... persino Joanne gli avrebbe piantato una freccia in culo, e parliamo di una che per curarmi mi stava annaffiando, mica di una sveglia' rifletté lui, dando due pacche paterne sulla spalla dell'uomo-corvo, avventurandosi poi con loro sulla nave.
Krueger sembrava nervoso, anche se non per colpa sua, del resto tutta la sua ciurma sembrava palesemente in allerta, ad un punto tale da non mascherarlo manco troppo 'In che cazzo di casino siamo finiti?' si chiese lui, avendo fin troppe idee per la papabile risposta "Ok, allora dopo ci andiamo. Sigurth: fatti dare quella mappa, che non sappiamo un cazzo. E contratta un prezzo civile, o il resto te lo tolgo dalla paga!" affermò lui, trattenendosi dal chiedere se avesse nel caso abbastanza soldi per anticipare il pagamento, o dovesse andare a cercar Black.
Il biondo si disegnò in volto ancora il suo ghigno sadico, ma questo andò a morire al sussurro del collega, giunto nel mezzo di un'offerta alcoolica.
"Nessun capitano sano di mente rifiuta un goccio offerto" disse lui enfaticamente, afferrando la mano di Krueger per stringerla ancora nel mentre estraeva il suo catalizzatore "Carboscribo" recitò sottovoce dopo aver tracciato un quadrato, collegando sensorialmente il palmo della sua mano a quello perplesso dell'altro.
Con indifferenza, Philipp si avviò seguendo il collega verso la sua cabina, nel mentre col pollice, iniziava a servirsi del codice morse per comunicare con l'altro (nel caso l'altro non avesse riconosciuto il linguaggio, sarebbe passato a tracciare sulla sua mano intere lettere).
Sì avrebbe detto con quel curioso sistema, anche allo scopo di comprendere se l'altro lo avesse inteso Regina non gli risponde ed era preoccupato
"Sulla nave ho dell'ottimo rum del Canto della Sirena: se vuoi mando qualcuno dei miei a prenderlo" disse lui prima di entrare in cabina, ad uso e consumo di chiunque potesse star origliando, continuando però a servirsi di quel sistema per comunicare.
Cazzo succede? Siete tutti isterici chiese infine, sperando vivamente di iniziare a capirci qualcosa, e di non essersi ovviamente sbagliato sul conto di Krueger.

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