Mentre continuava a parlare con l’elfo che la accompagnò nella enorme sala da pranzo dove si trovava Alton.

“Ho solo detto la verità! Lo sai che non direi mai una bugia sappilo. ”


Disse Bloom all’ elfo domestico mentre si accorse in quel momento aveva ancora le gote arrossate per lo spavento che la voce di lui quell’ instate le aveva fatto fare. Era una ragazza che mostrava raramente la semplicità ma quella volta lo fece. Non sapeva bene perché si sentiva attratta da quella villa ma sicuramente un motivo c’era e non capiva cosa poteva essere. Così lei si voltò verso Alton e parlò con un sorriso.

“ Ah sì ? Quale sarebbe l’ obiettivo sentiamo ? Grazie mille! Alton è un piacere essere qui. “

Esclamò la rossa ridendo, poi lo vide alzarsi dal divano per salutarla e all’ improvviso sentì le sue braccia che l’ avvolsero in un abbraccio dolce che lo avrebbe ricordato per sempre. Poi avrebbe ricambiato il bacio sulla guancia ed era il primo che riceveva dopo tanto tempo e poi con calma rispose.

“ Si, tutto bene! Oh ti ringrazio ho pensato di indossarlo perché pensavo fosse un’ occasione particolare.”

Disse la rossa mentre ricambiò il sorriso avvicinandosi al divano dove era seduto Alton sentendo un elfo domestico a levarle il cappotto che indossava. Gli sorrise e parlò gentilmente.

“Grazie Mille! Siete gentile.”

Parlò prima all’ elfo domestico e poi tornò con lo sguardo verso di lui sorridendogli e infine riuscì a parlare.

“No, non ho avuto problemi a trovarla e devo ringraziare i tuoi elfi domestici stati cosi gentili con me. Grazie comunque non pensavo che mi avrebbero trattato come una lady, anche se in questo momento non lo sono e sogno di diventarlo un giorno.”

Disse la rossa mentre ricambiò l’occhiolino e osservò il menù per quella serata.

“Wow! È Stupendo non pensavo che avrei cenato in questo modo sembro essere trattata come fossi davvero una principessa, anche se non lo sono mai stata per via di Gianluca però ...”

Aggiunse facendo un sorriso nonostante ricordare quello che le era successo le faceva male e sembrava che Alton voleva fare le cose in grande per farle tornare il suo dolce sorriso. Non sapeva bene il perché ma il motivo le era ancora sconosciuto.

“Bè come sai dovrò partire per Berlino a Giugno, soltanto per dieci giorni, ma se vorrai accompagnarmi ne sarei felice. La tua casa è magnifica magari ci potessi viverci io visto che vivo in appartamento tutta sola.”

Esclamò Bloom mentre parlò sorridendo e rispose facendo una piccola pausa.

“ Posso avere un aperitivo, per favore? “

Domandò all’ elfo domestico con gentilezza e dolcezza mentre aspettò che l’ordine le veniva dato con un dolce sorriso. Non sapeva che cosa aveva in mente Alton quella sera...

Bloom quel giorno stava lavorando a delle scartoffie quando non seppe che al Ministero della Magia si stavano svolgendo i Funerali di Sato per le vittime che erano morte nella missione che avevano avuto i suoi colleghi e dopo aver sistemato il tutto decise di andare a quel funerale sperando di dare conforto a chi c’era e aveva perso qualche caro. Così Bloom uscì dal suo ufficio per recarsi alla funzione che aveva avuto inizio, riconoscendo tra i volti noti Vath, Wyatt che lavoravano con lei alle missioni e infine anche Alton, il giornalista che lavorava alla Garzetta del Profeta che incontrava spesso in giro, e ogni volta in varie situazioni anche spiacevoli come quel giorno. Avrebbe voluto salutarlo come sempre faceva.

“Ciao! Alton, anche tu qui ? “

Domandò la rossa un po’ sorpresa di vederlo anche lì, ma non volle disturbarlo nel suo lavoro e si sarebbe messa accanto a lui cercando di dare maggior conforto alle persone che in quel momento avevano bisogno di un aiuto per chi avevano perso in quella battaglia che i suoi colleghi avevano fatto. Non aveva avuto modo di capire che fosse successo ma sembrava doveroso andare ai funerali di Stato che si stavano svolgendo notando senza dubbio una vecchina che piangeva per la perdita del marito, così Bloom si avvicinò con la mano sulla spalla con gli occhi pieni di lacrime.

“ Mi dispiace! Per la sua perdita sono sicura che ora si trova in un posto migliore, mi creda.”

Disse la donna mentre parlava e capì che non c’erano parole per la perdita delle persone amate, infatti, era fatto per riunire la gente ancora viva e per dare una vicinanza a chi ancora c’era e rincontrare altra gente che era nella stessa situazione e aiutarla a superare il dolore. Si ricordò una poesia che in questa occasione era la cosa migliore da ricordare tratta da San Martino Del Carso: “ Il cuore è il paese più straziato. “ Forse era anche il momento giusto per dirla data la situazione...

Bloom aveva bisogno stare un po’ da sola e quel giorno decise che sarebbe andata nella Foresta lontano da tutti. Le emozioni che provava in quel momento ne aveva fin troppe: l’ amore per Krasus e Vath che avrebbe voluto cancellare dal suo cuore, ma a quanto pare non era possibile e l’ incondizionato amore che lei provava per Alton, un uomo appena conosciuto in tante circostanze, ma non capiva bene perché l’ uomo le tornava sempre tra i pensieri e non riusciva a liberarsene facilmente.

‘Perché Alton mi tormenta ogni volta che ci penso...non voglio ma non posso farci nulla sto cercando di capire il motivo della scelta del mio cuore ha scelto lui invece degli altri ? Bo’ non lo riesco a immaginare... ‘

Pensò la rossa tra i pensieri mentre si sedette sotto un albero quando la voce di un ragazzo la fece saltare in aria e facendola voltare verso di lui.

“Che modi sono! Non si rivolge così a una ragazza .“

Disse Bloom un po’ arrabbiata on si ricordava bene chi fosse, ma durante il suo sesto anno conobbe un ragazzo che era in un’ altra casata i Serpeverde. Ne aveva conosciuti molti. Cercò di capire bene chi era quella figura che l’ aveva osservata una volta che si voltata mentre stava ferma sull’ altro fonte vicino ad un ‘altro albero.

‘ Ma chi è ? Non sarà qualcuno della mia vecchia scuola a Hogwarts ? ‘

Mentre la sua mente cercava di fare luce chi lui fosse ma ovviamente non riuscì a mettere a fuoco il nome della figura misteriosa, anche se non lo era doveva dar tempo ai suoi ricordi di scuola di poter riaffiorare. Di certo ci vorrà del tempo ma sicuramente avrebbe capito chi fosse una volta dopo tanto tempo che non si vedevano sperava che si sarebbe ricordata di lui ma come direbbe un detto: tempo al tempo... forse i ricordi ritorneranno.

‘ Non intendo mollare in un caso così difficile forse se canterò troverò il modo di liberarmi dell’ incantesimo di Bashir ... cosi posso tornare a muovermi come si deve.’

Bloom stava combattendo con gli spasmi della elettrizzazione che aveva sul suo corpo, fu soltanto grazie al suo intuito aveva capito che al gruppo servivano prove per incastrare Bashir che l’ aveva maledetta ancora una volta per via che aveva una bella voce... poi pensò in quel momento.

‘Non potrebbero essere questi i tappeti incantati da Bashir ? ‘

Sperando fosse il ragionamento giusto nella situazione adatta. In quel momento Bloom si trovò un bel problema: parlare con il gruppo.

‘ Accidenti! Ci mancava solo questa. Ce la farò a essere una principessa Disney e a cantare per ottenere le prove che lo avrebbero inchiodato.’

Pensò la rossa che si rese conto che purtroppo avrebbe dovuto cantare per poter parlare e in quel momento si fece coraggio usando la canzone che le era venuta in mente:

Zitto ed ascolta
Quello che ti dirò!
Thomas se guardi sopra in cielo
Troverai dei tappeti magici
Usa Accio su di loro
Credo che sono le prove
Che ci servono e mi aiuteranno
A liberarmi dell’ incantesimo
Del mago Bashir e finalmente
possiamo Incatenarlo assicurandolo
Alla giustizia che lo avrebbe
tenuto in custodia per sempre .

Disse cantando la rossa sperando che la canzone che aveva inventato arrivasse al giovane auror. Avrebbe sperato che le parole sarebbero fatto il loro dovere. Non potendo agire come avrebbe dovuto ma avrebbe fatto il possibile. Amava molto quel tipo di lavoro ma sembrava che la situazione era ancora difficile... ma non avrebbe mai mollato si sapeva e cosi la rabbia di Bloom si riversò su Bashir cantando.

Per Favore!
Lasciami andare
Vediamo che cosa hai da
dire Alì Bashir...
riguardo al giro dei tappeti magici ...

Esclamò la rossa mentre lo guardò male incrociando le braccia e sperando che Thomas l’ aiutasse, era la sua unica speranza per la difficile missione in quel momento....

In quel momento Bloom si accorse che il Descendo aveva funzionato ma purtroppo l’ altro incanto no! Però all’ improvviso sentì l’ elettricità su se se stessa che le provocava forti spasmi e impedendole di muoversi e agire usando la bacchetta. Per fortuna che lei era cosciente e capì subito che l’ unica cosa che in quell’ istante le era rimasta soltanto il pensiero e l’ uso della parola.

‘ Accidenti proprio a me doveva capitare… dovrò tentare di liberami e usare la percezione cosi vediamo se in questo modo sono utile in qualche cosa .‘

Purtroppo non poteva muoversi essendo parazzata, ma aveva un’ idea che forse tentando di fare una prova di resistenza sull’incantesimo con tutte le forze e cercare di percepire qualcosa di utile sperando di trovare la soluzione al loro problema. Bloom non voleva rimanere indietro rispetto ai compagni.

“Ti prenderemo stanne certo Bashir… non molleremo mai il coraggio non ci manca noi siamo un gruppo unito. “

Disse Bloom incoraggiando il gruppo sperando che quelle parole arrivassero a tutti. Le faceva rabbia trovarsi in una situazione del genere. Era la prima volta in tante occasioni ma ovviamente non era una che mollava doveva reagire in qualche modo. Lo odiava quel Bashir e ed era furiosa con quell’ uomo che l’ aveva paralizzata sfoderando tutta la rabbia che aveva contro lui …

“Me la pagherai… cara … puoi starne certo Alì Bashir non riuscirai a farla franca te lo prometto e vedrai che non uscirai facilmente una volta catturato …”

Bloom non si accorse che da quando aveva conosciuto Alton l’ aveva cambiata, di solito era una ragazza dolce , ma forse dentro di lei c’era una guerriera che aspettava soltanto di combattere come Bremusa che avrebbe combattuto fino alla fine della missione a lei affidatele quel giorno e sperava di superarla a tutti i costi nonostante avessero ancora innumerevoli difficoltà in quel momento …