Amèlie De Maris
Una mattinata come tante altre al San Mungo, un turno che era iniziato da poco per lei e per il momento tutto era rimasto tranquillo e aveva anche avuto il tempo per fortuna di sorseggiare il suo buon caffè mattutino e leggere qualche pagina di giornale della copia quotidiana della Gazzetta del Profeta. Non mancava mai nel suo studio quando aveva del tempo libero tra visita e visita dei vari pazienti. Con un paio di sorsate finì il suo caffè e si diresse verso la reception dell'ospedale magico del San Mungo per prendere dei fogli da consegnare per quella stessa serata, appena preso il necessario però vide entrare una ragazza, una giovane rossa che sembrava essere decisamente una coetanea a grandi tratti, ma stranamente parlava cantando, era una cosa alquanto strana. Aveva bisogno di aiuto e intervenne immediatamente avvicinandosi alla ragazza.
Ciao, sono una medimaga del San Mungo, chiamami pure Amelie. Piacere di conoscerti.
Un attimo di pausa pensando a cosa fosse il "Marchio della Nota", era una maledizione che portava a parlare solo cantando da quello che si ricordava nella sua formazione nella magimedicina e l'unico modo per farla sparire era il Sortilegio Scaccia Maledizioni alla fine, era una magia potente e precisa nel suo compito. Non era decisamente il caso più impossibile che le era capitato fini a quel momento, la cura era possibile eccome.
Non ti devi scusare, è colpa della maledizione.
Doveva pur metterla a suo agio quella ragazza.
Seguimi per piacere, andiamo nel mio studio che siamo più tranquille.
Quindi facendosi seguire dalla rossa, così come lei, arrivarono nel suo studio che aprì con un colpo di bacchetta e sistemò i fogli sulla scrivania, oramai erano diventati secondari. Poi fece cenno alla ragazza di sedersi sul lettino o sdraiarsi, insomma come stava più comoda.
Allora, hai detto che ti hanno lanciato contro una maledizione e ti hanno lasciato il "Marchio della Nota". Come è successo? Prova a raccontarmi brevemente ciò che ti è successo per far si che ti possa aiutare al meglio delle possibilità.
Avrebbe atteso una breve spiegazione da parte della ragazza per far si che potesse capire meglio cosa era successo e agire al meglio per farla uscire da quello stato "canterino".
Sembra che nella vita si abbia successo grazie a tre fattori: la salute, l’intelligenza ed il carattere, aggiungiamo un quarto fattore; un po’ di fortuna.