You were my crown, now I′m in exile

Mia&Cameron

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Mia Freeman
        +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Master of Graphic
    Posts
    1,126
    Reputation
    +356

    Status
    🗲
    Mia Freeman
    Prefetto Ametrin

    SHEET |STAT |DRESS
    parlato - pensato- ascoltato
    Era sicura che un incontro come quello sarebbe risultato, nella migliore delle ipotesi, strano e, nella peggiore e più probabile, sbagliato. Aveva imparato a conoscere Cam come le sue tasche, o meglio si era illusa di aver compreso i suoi meccanismi, di essere capace di leggere tra i suoi gesti e i suoi silenzi quello che gli passava per la testa, e all'improvviso si era resa conto di essersi costruita solo dei bellissimi castelli in aria. Non negava di aver idealizzato la loro relazione, di essersi illusa di poter migliorare anche lui, di poterlo salvare dai suoi demoni, quando forse avrebbe dovuto concentrarsi più che altro sul salvare se stessa. Si era chiesta quanti segnali si fosse persa, quanti sguardi avesse ignorato prima che la tragedia avvenisse. Doveva aver sottovalutato qualcosa prima o poi, doveva aver perso il momento in cui tutto aveva cominciato ad andare a rotoli. Ma non riusciva a perdersi le note di dolore nella voce dell'altro, non riusciva a ignorare la sua sofferenza, fare finta di niente e pensare ad altro.
    "Non sei obbligato ad accettarlo." provò a fargli notare, cercando di leggere il più possibile nelle sue iridi, ora quasi in tempesta, e provare a trovare le parole giuste per dargli più conforto possibile.
    "Non ha diritto di tornare all'improvviso e rivolere tutto indietro. Tu invece hai diritto ad avere i tuoi spazi, a prenderti i tuoi tempi." aggiunse poco dopo, anche se sospettava che nessuna frase avrebbe davvero potuto aiutare ad affrontare una situazione così complessa.
    Si concesse un respiro profondo, mentre incassava appena la testa tra le spalle e la scuoteva leggermente, quasi a voler negare l'evidenza: la verità era che lei si sarebbe accollata tutti i suoi pesi e i suoi problemi senza battere ciglio, lo aveva fatto in passato e non negava la possibilità di rifarlo ancora. Come poteva dire di no a quegli occhi? Come poteva voltargli le spalle sapendo quel che stava passando? Sospettava che non fosse più nemmeno colpa della sua empatia, del fatto che tendesse naturalmente ad immedesimarsi troppo nel prossimo, a quel punto viveva nella convinzione che Cameron fosse il suo più grande punto debole.
    Il fatto che fosse stata la sua prima volta, sotto molti aspetti, di sicuro giocava a suo favore: il ragazzo l'aveva segnata, suo malgrado, e per quanto nei momenti peggiori si fosse augurata un Oblivio per troncare la sua agonia, sapeva già che dimenticare certe cose le avrebbe fatto più male che bene.
    Era lì, in quel preciso istante, con tutti i suoi traguardi e i suoi obiettivi raggiunti, anche per merito di Cameron, e nonostante tutto non si pentiva di quel che era successo anche se, tornando indietro, avrebbe cambiato qualche dettaglio. Come quell'affetto così viscerale e profondo che la portò a sbuffare e minimizzare il tutto con un gesto distratto della mano.
    "Non mi stai dando nessun peso che non sia disposta a sopportare." si limitò a replicare per poi abbassare lo sguardo e scrutare la propria tazza di te alla ricerca di una risposta appropriata da dargli. Aveva fame? Non proprio. Ma rifiutare significava allontanarlo e, se lo conosceva ancora anche solo un po', Cameron avrebbe letto in un rifiuto miliardi di non detti inesistenti.
    "Perchè no?" finì quindi per rispondere alla fine, accennando un leggero sorriso.
    code made by gin
     
    .
7 replies since 1/12/2022, 23:05   164 views
  Share  
.
UP