Krasus Thunderbolt
Adulto | 29 anni
Sentendo le parole di Killian non potè fare a meno di sorridere: forse in una dimensione alternativa erano gemelli di sangue, non solo di anima.
E niente, la sua vicinanza gli tolse quel rimasuglio di voglia di tornarsene a letto. Guardandola, lame di felicità aprirono varchi nella facciata di stanchezza che l'auror aveva sul volto.
Le sorrise, poggiando affettuosamente la sua fronte su quella della ragazza. Si ritrasse solo per non riderle letteralmente sulla faccia.
Purtroppo no, ahahah! Diciamo che con uno sforzo stoico sono riuscito a strapparmi dalla sua morsa... ma vedo che tutto sommato ne è valsa davvero la pena.
Le sorrise, quindi la sua attenzione fu a malincuore spostata sugli altri ospiti, primo tra tutti Aaron:
Oh hey, Krasus
Gli strinse la mano, nonostante fosse sicuro di averlo precedentemente visto da qualche parte.
Il commento di Blake lo fece sospirare.
No, per fortuna no, sennò avrei dovuto sfidarti a duello chicco. E inutile dire sporcarmi di sangue i miei giorni liberi mi crea fastidio
Disse il tutto sorridendo, ma ehi, per ogni poliziotto buono, ce n'è sempre uno cattivo, giusto?
Scosse la testa, ridacchiando e carezzando il fianco della sua amica, per darle supporto senza seppellire Blake sotto ad una montagna di sciabolate.
Sono Krasus
rispose, sempre ridacchiando.
Lasciando Killian alle cure di Vath (Ti salverò Kill!), potè salutare con un sorriso ed un gesto della mano anche Isond.
[...]
Quando Killian le si sedette di fianco le fece un occhiolino complice, poi però un pensiero gli stuzzicò la corteccia cerebrale; indicò a casissimo un fiore nel campo, e senza staccare gli occhi da esso (ma era un fiore o una caramella perduta?) le sussurrò all'orecchio
Cooomunque... in che senso, "Killy"?
Ridacchiò, sapendo bene che "Kill" era un nome utilizzabile liberamente da poche persone nella sua vita, e che i nomignoli invece... beh, ai posteri lo sforzo di immaginare.
Alle parole di Vath, l'auror divenne freddo marmo, e con sguardo assassinino, osservò per un attimo l'amico. Ricomposto il sorriso:
Vath, dovrai davvero impegnarti tanto per rimediare a questo affronto: dico io, come puoi torturarci dicendo di mangiare leggeri davanti a questo tavolo
Osservò il cibo con uno sguardo affranto, ma senza in realtà smettere di sorridere.
La sua seconda affermazione lo portò ad osservare il tavolo: un avvocato + x professioni mentali, calligrafiche e linguistiche, due medimaghi, uno studente e tre auror.
Sussurrò di nuovo a Kill:
Proporzionalmente parlando, se siamo nella stessa squadra abbiamo vinto
Rivolgendosi invece a tutti:
Buon appetito!
E niente, le costine furono messe a ferro e fuoco.