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Daniele Salvatore ~ VampiroLe cose potevano cambaire sempre, costantemente. C'era sempre qualcosa che nella vita di Daniele sembrava non aver pace. Quando credeva di sapere esattamente che direzione prendere, allora c'era qualcosa nel suo cervello che decideva di cambiare, completamente strada. Dopo che aveva visto Eva, quel giorno al molo, doveva ammettere che aveva pensato a lei varie volte e sempre in maniera differente. Forse aveva avuto sempre ragione lei e non doveva fare una cosa del genere a Jessica, forse partire con l'intento di litigare con lei era stato solamente un prestesto per avere un contatto umano e soprattutto con il suo passato o forse, semplicemente, voleva litigare con qualcuno che gli avesse detto chiaramente in faccia che era uno stronzo e che non doveva permettersi di prendere certe decisioni per gli altri. Erano un insieme di cose ed in quel momento non riusciva seriamente a capire quale fosse la più assurda e quale la più vera. Sorrise appena verso il suo telefono. Erano li a messaggiare da ore. Sembravano due adolescenti. I botta e risposta, Samuel che era partito, lei che lo sfotteva che non si ricordava come fosse un appuntamento, il fatto che alla fine non sapeva come si faceva un primo appuntamento e così via... era divertente e doveva anche ammettere che l'idea di una serata con una sua ex collega e coetanea era qualcosa che lo metteva a suo agio. Alla fine l'aveva veramente invitata a vedere le stelle. Ecco quella era un'altra cosa che gli mancava veramente, ma veramente tantissimo. Guardare le stelle era veramente rilassante e la cosa che gli mancava di più dell'essere umano era proprio sentire il peso di non essere eterno come la cosa che lo rappresentava di più: le stelle. Adesso avevano anche quello in comune. Comunque, diede appuntamento alla prof di incantesimi fuori i cancelli di Hidenstone. Sarebbe arrivato li, più o meno verso le 22 di sera, con un cestino con dentro due calici ed una bottiglia di vino. L'avrebbe aspettata al chiaro di luna, facendo riflettere la sua oramai carnaggione pallida alla luce lunare. Si stava guardando intorno; se il cuore avesse avuto ancora il suo regolare ritmo, adesso avrebbe battuto all'impazzata per quanti ricordi e quante emozioni lo stavano travolgendo!
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.Era qualcosa di decisamente strano. Insomma, con Samuel le cose erano scemate da diversi mesi, prima che lui andasse via e ora si era concessa un appuntamento con Daniele? Che poi, perchè aveva detto sì? Non poteva negare che quando si erano incontrati qualche mese prima, aveva notato come la morte lo avesse reso diverso anche nell'aspetto fisico, ma era sbagliato quello che stava facendo?
Aveva perso fin troppo tempo a scegliere quello che doveva indossare, come se fosse davvero importante apparire agli occhi di Daniele, con un aspetto favoloso. Aveva optato per un top bianco, scollato a V, sotto cui non portava niente e un pantalone nero a sigaretta. Ai piedi aveva messo un paio di sneakers semplici, alla fine andavano a vedere le stelle e non voleva mica rimanere incastrata con i tacchi da qualche parte. Inoltre, aveva messo sulle spalle un cappottino nero, così da coprirsi dal freddo. Si guardò allo specchio «Su, Eva... è solo un uscita con un collega, niente di più.» - eppure per lei sembrava così strano aver ricevuto un invito. La storia con Samuel era durata per tre anni, dove aveva abbandonato qualsiasi tipo di pensieri per altri uomini, non che fino a quel momento li avesse avuti chissà quanto. Era strano per lei, concedersi a quel tipo di situazioni. Non che ci fosse qualcosa di male, ma poteva permettersi di uscire con un uomo, così presto?
Prese un grosso respiro e chiuse gli occhi, scegliendo di uscire da quella stanza e andare finalmente al luogo dell'appuntamento.
Si meritava quella serata, basta farsi paranoie mentali su quanto fosse sbagliato. Era stata lasciata, ora non doveva far altro che riprendersi la sua vita, cercare di non buttarsi a terra e godersi gli amici.
Non appena varcò i cancelli di Hidestone, sentì come una boccata d'aria fresca invaderla e socchiuse appena gli occhi per godersela. Poi tornò a spalancare le iridi celesti, incontrando lo sguardo di Daniele «Eccomi qua... spero non ti abbia fatto aspettare troppo.» - gli sorrise appena, imbarazzandosi un attimino, tanto che i suoi capelli biondi presero appena appena delle sfumature rossastre «Allora, dove siamo diretti?» - era curiosa di sapere quale fosse il posto migliore per vedere le stelle.Eva Ivanova"Pensa, credi, sogna e osa."Doc. Incantesimi, Resp. Diop"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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.Perchè, esattamente lo stava facendo se alla fine aveva deciso di partire, di andare via da quell'isola maledetta che lo aveva reso quello che era, senza però dargli niente, neanche un maestro, niente di niente. Gli avevano amplificato i sensi, gli avevano dato una velocità ed una forza pazzesca e mostruosa ed alla fine non era successo niente. Eve ci aveva provato con tutta se stessa ma lui aveva deciso di abbandonarsi al suo triste destino di eternità infelice, e farsene anche una ragione. Invece aveva deciso di invitare una sua collega, o meglio ex collega, ad uscire con lui. Non sapeva neanche lui cosa diavolo lo aveva spinto a fare tutto quello, forse perchè il fatto che Samuel se ne fosse andato senza dirle niente gli ricordava la situazione con Jessica, forse il fatto che anche lei era da sola lo faceva sentire vicino a lei. Non ne aveva veramente idea. Comunque adesso era li, vestito di tutto punto, con una camicia blu notte, un jeans lavaggio chiaro ed un fiore in mano da porgerle nel momento stesso in cui l'avrebbe vista. Bellissima come sempre. Eva era di una bellezza disarmanete, era bassa, ma era compatta, era proporizionata ed aveva un viso che avrebbe fatto perdere la testa a chiunque. Sorrise ancora e si strinse nelle spalle. Direi che ne è valsa la pena! Ammise poi sorridendole e porgendole il fiore e poi il braccio. Era un girasole, bellissimo, aperto, di un giallo vivo. Mi ha fatto pensare a te! E comunque è una sorpresa! Ammise poi pensando ad una radura li vicino. Aveva organizzato qualcosa di carino, simpatico e soprattutto, forse, troppo romantico, ma in fondo quella sua parte umana era li, ancora viva nel suo cuore, spirito e mente. Allora ti fanno ancora dannare questi ragazzi? Chiese un pò malinconico. Si, aveva lasciato il suo lavoro ideale e tutto quello per colpa di un barnes!Daniele Salvatore"citcitcit"Daniele SalvatoreVampir2 0 2 0
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