2° Lezione Triennio_Pozioni

[Febbraio 2022]

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  1. LadyShamy
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    Lezione Triennio POZIONI
    Argomento lezione:
    Antidoto Mentale

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    Adorava quando la classe mostrava una così grande attenzione alle domande che poneva durante la spiegazione degli ingredienti.
    Non solo era indice di attenzione da parte loro, ma le piaceva anche ascoltare le risposte, i collegamenti e scoprire se col ragionamento riuscivano ad arrivarci anche da soli.
    Naturalmente c'erano gli studenti più afferrati nella materia riuscendo a cogliere ciò che la docente chiedeva e quelli che magari avevano bisogno di qualche aiuto in più, ma quel giorno avrebbe avuto un'interessante classe.
    << Bene bene, non posso che restar soddisfatta da come il nostro Howard riesca ogni volta a cogliere la risposta corretta e anche Erik non delude le mie aspettative.
    Esatto, scaglie di buona qualità di Ramora vanno ottenute da esemplari giovani, appena adulti, ne prima ne dopo. Questo perchè esemplari troppo grandi "anziani" arrivati alla fase adulta, iniziano col tempo a perdere magia a causa del naturale decadimento delle cellule, vi si depositano sopra sostanze di scarto del metabolismo animale che l'acqua non lava via, e si potrebbero aggiungere fattori esterni ambientali, come nuotare in acqua inquinate.
    Purtroppo sono costretta a smentire il tuo esempio sulle cellule staminali. Una ramora troppo piccola, non è ancora abbastanza cresciuta per aver accumulato il massimo della sua capacità magica. Proprio come noi maghi, da piccoli mostriamo solo scintille del nostro potenziale magico, raggiungiamo il nostro massimo si dopo allenamenti e studi, ma anche perchè crescendo aumenta il quantitativo di magia creata e immagazzinabile dal corpo.
    L'importanza principale delle cellule staminali già da tempo studiate dai babbani sta nel poter diventare qualsiasi tipo di cellula proprio perchè non si sono ancora perfettamente sviluppate, non si sono ancora strutturate per una specifica e precisa funzione, quindi possono ancora diventare qualsiasi tipo di cellula a noi necessario. Ciò significa avere cellule giovani ancora "neutre" che possono andare a sostituire altre morte o danneggiate, spingendole a "trasformarsi" in quelle esatte che servono a noi.>>

    Capitava spesso durante le sue lezioni di toccare argomenti tanto attuali e interessanti, soprattutto quando aveva la fortuna di aver in classe studenti così propensi ad elaborare teorie non solo intersecando varie materie, ma addirittura unendo mondo magico e babbano.
    << Sì, una squama di salamandra potrebbe esser una valida sostituta di quella dell'Ashwinder ma bisognerà aumentarne del doppio il quantitativo necessario. Invece quelle di drago, per rispondere ad Howard e Gyll, sono utilizzate proprio nella versione più potente dell'antidoto mentale, ma solo quelle di draghi sputafuoco, quindi sì ci avevi visto giusto Signorino Van Leeuwen. - si girò verso Erik - L'idea del carapace polverizzato di un Fiammagranchio per la sua capacità di surriscaldarsi era buona, ma purtroppo questa è una pozione dove si deve prestare attenzione alla famiglia di appartenenza degli animali-ingrediente che si sostituiscono, oltre al "regno del fuoco" come diceva prima il tuo compagno. Ciò ne consegue che, essendo squame di Ashwinder la creatura prevista nella pozione, può esser cambiato solo da quelle di un altro rettile, come appunto la salamandra o il drago per la versione potenziata.>>
    La successiva domanda di Erik la lasciò un attimo pensierosa, attese un attimo per pensarci bene...
    << Vediamo... Generalmente un antidoto è più potente se specifico ad un determinato effetto, come il confondente, o pozione come la pozione Dilatante che è annullata solo dalla Sgonfiotto.
    Nel caso di un Antidoto mentale potente dovrebbe esser efficacie su più effetti mentali contemporaneamente, che provengano da incantesimi e/o da pozioni, i minori li annullerà tutti, ma se tra questi ve n'è anche uno potente, potrebbe non esser tolto, ma solo ridotto di efficacia e di tempo.
    Dipende anche dal numero di effetti che il povero sfortunato ha addosso, se sono troppi, può essere che questa pozioni annulli i primi il cui effetti stanno già andando a ridursi e limita il più recente.
    Proprio perchè, per quanto possa esser potente, l'antidoto non può annullare mille e mila effetti, quelli minori sommati a quelli potenti.
    Nel caso di un antidoto mentale lieve come quello che creeremo oggi, andrà ad annullare gli effetti di più pozioni mentali minori, ma su quello potente o sull'incantesimo non avrà effetto.>>

    Restò un attimo stupita dalla domanda di Gyll, la ragazza aveva sempre seguito le sue lezioni con attenzioni e la vicinanza con gli altri studenti più afferrati nella materia l'avevano come spinta ad impegnarsi conseguendo buoni risultati, soprattutto quello di non far esplodere niente.
    << Penso che con impegno e dedizione, ogni tipo di pozione potrebbe esser creata.
    La cosa più importante da cui iniziare è aver in mente con nitida chiarezza cosa deve permetter di fare la pozione che si vuole creare.
    Dire "pozione dell'Invulnerabilità"
    - sì, li aveva sentiti quando prima dell'inizio della lezione stavano chiacchierando - è troppo vago.
    A cosa deve rendere Immuni chi la usa? Un elemento? Un effetto mentale? Un incantesimo o una sostanza ingerita/lanciata?
    Come dovrà esser somministrata la pozione? Bevuta o schizzata? Magari più simile ad un decotto da spalmare sul corpo? Quanto deve durare?
    Tutte queste caratteristiche e anche altre, che vanno decise subito fin dall'inizio.
    Ci sono alcune pozioni, soprattutto quelle più potenti che possono esser efficaci solo per determinato tempo e usate con in un preciso modo, ciò limita le scelte, ma ugualmente si parte sempre dal precisare cosa vogliamo ottenere da una pozione.
    - attese un attimo per far loro digerire tutte quelle informazioni, per poi riprendere - Naturalmente poi viene la scelta degli ingredienti, e qui è importante avere una grande conoscenza del mondo animale e vegetale, soprattutto magico ma anche babbano poichè in entrambi vi sono creature e piante utili ai propri scopi. Si devono sapere i relativi effetti non solo presi singolarmente, ma anche quando vengono combinati con altri e si innescano le reazioni magiche.
    Possibili ingredienti per una pozione dell'Invulnerabilità, restando nel generale, potrebbero esser sicuramente squame di drago per la resistenza agli elementi, corno di Graphorn per rafforzare l'effetto, sangue di salamandra per stabilizzare le reazioni... magari un infuso di Chiodi di Garofano visto che hanno un potere anestetizzante, quindi potrebbe ridurre la percezione del dolore.>>


    Avevano divagato abbastanza, era arrivato il momento della parte pratica di quella lezione.
    << Bene, ora torniamo alla nostra pozione e passiamo alla sua parte pratica.>>
    Mosse la bacchetta e sulla lavagna sparirono gli ingredienti che gli studenti avevano ormai già ricopiato e comparve il procedimento completo.

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    Ingrandita QUI



    << Prima di far qualsiasi cosa, ci dobbiamo procurare le scaglie delle due creature, proprio per non sforare coi tempi in caso di complicanze.
    Con entrambi utilizzerò prima un incantesimo per immobilizzarli e poi uno mentale per far sentire loro dolore.

    - con la bacchetta ancora nella mano destra, tracciò in aria una I mentre le labbra pronunciavano - Immobilus!>>
    Il pesce che prima nuotava vispo nel suo enorme acquario di colpo s'immobilizzò.
    << Poi, per evitare che possa sentire dolore, gli lancerò anche un incanto mentale che resterà attivo anche quando dovrete farlo voi, così potrò intervenire in caso di errori senza che l'animale senta dolore. - Questa volta la bacchetta venne immersa nell'acqua e andò a disegnare una goccia sulla fronte del pesce e la sua bocca enunciò - Passio prohibenda>>
    << Adesso, ben concentrata e con questo bisturi estremamente affilato, andrò a "grattare" dal corpo del pesce le 5 scaglie che mi servonom poi le prenderò con queste pinze più grandi e più facili da maneggiare.
    Come potete vedere questo esemplare di ramora è prossimo allo stato adulto, quindi bello grande, non avrete problemi ad afferrare le sue scaglie.
    Vi chiedo di mettervi ognuno i lunghi guanti impermeabili sterilizzati su quel banco e di non toccare l'acqua con niente che non siano gli strumenti di lavoro, già perfettamente puliti, o la vostra bacchetta... non è molto igienico infilare mani e braccia dove la povera creatura dovrà nuotarci finchè non tornerà a casa sua. Se vi sfugge la scaglia, ci sono un sacco di lunghi bisturi con cui riafferrarle anche dal fondo dell'acquario.
    Ora, potete avvicinarvi così da osservare meglio come faccio, ma se avete altre tecniche non pericolose per l'animale, ben vengano le iniziative.>>

    Detto questo accese la potente luce che illuminava quella parte di aula in modo vedere meglio ogni singola scaglia del pesce, appoggiò la bacchetta e infilò i lunghi guanti da chirurgo che arrivavano ben oltre l'avanbraccio, prese il lungo bisturi dalla lama piccola e affilata, mentre nella mano sinistra delle pinze anch'esse abbastanza lunghe ma più grandi e facili da maneggiare.
    Li immerse entrambi, ma prima di iniziare aggiunse:
    << Dobbiamo cercare di lavorare sulle scaglie dal lato opposto ove è rivolta la testa del pesce, questo per non spaventarlo. Anche se immobilizzato, ugualmente ci vede se ci scoprisse trafficare col suo corpo mentre è immobile, potrebbe agitarsi o diventare addirittura aggressivo andando a sbattere contro il vetro come a voler uscire o attaccare.
    Nel dubbio, potete lavorare da metà coda in giù, questo perchè, se il pesce non ha assunto una particolare angolazione prima d'immobilizzarlo, ma è in questa posizione "normale" dritta, usciamo dal suo raggio visivo. L'unica comodità dell'acqua è poter sfruttare il suo effetto naturale ingrandente, infatti attraverso il vetro le scaglie appariranno molto più grandi e facili da gestire.>>

    Con estrema attenzione si mise a lavorare più o meno a metà della lunga coda cercando di non colpire la pinna per sbaglio.
    Guardando attraverso il vetro per sfruttare l'effetto ingrandente, andò a sollevare la prima scaglia, l'afferrò con le pinze e tenendola ben salda, con la lama diede un rapido e preciso colpetto facendo leva verso l'alto così da staccarla/tagliarla.
    Ripetè l'operazione per le 5 scaglie necessarie, per poi appoggiare al loro posto i bisturi usati e liberare la ramora dall'incanto che la teneva ferma, ma non da quello che la rendeva insensibile.
    Messe le squame su un piccolo vassoio in acciaio, lo appoggio sul suo piano di lavoro.
    << Passiamo al nostro amico strisciante. Con lui farò la medesima cosa, in modo che non si muova mentre prenderò le squame e soprattutto anche su di lui farò l'incanto per non fargli percepire dolore.>>
    Si avvicinò alla teca dell'Ashwinder, questa volta aveva l'enorme e luminoso braciere a permetterle di vedere alla perfezione.
    Attirando lo sguardo del serpente verso il lato opposto a dove si trovava lei, lo immobilizzò e sollevato il coperchio che chiudeva la teca, ripetè anche l'incanto mentale.
    Anche questa volta utilizzò i medesimi strumenti ma più corti, poichè non vi era più l'acqua ad intralciare l'operazione.
    Con la stessa tecnica ottenne le 5 scaglie, le appoggiò su un vassoio questa volta in pietra per poi richiudere la teca e liberare dall'Immobilus il serpente.
    << Ricordatevi che le scaglie di Ashwinder sono parecchio calde, vi possono scottare quindi le andremo ad appoggiare in un contenitore che non si scaldi troppo facilmente e se le dovete toccare usate sempre i guanti in pelle di drago per proteggervi. Non li ho usati durante l'operazione del recupero scaglie perchè mi avrebbero creato impedimento nella precisione del taglio, quindi se vi è possibile evitate anche voi per non rischiare di ferire il serpente...>>
    << Adesso che abbiamo i due ingredienti più "laboriosi" da procurarci, possiamo iniziare l'effettiva creazione della pozione.
    Versiamo 350 mL di acqua di sorgente nel nostro calderone medio, sfruttiamo un cilindro per una misura più precisa.
    - lo fece, verso l'acqua di sorgente necessaria controllando anche che il pesce si fosse ripreso dall'incanto. - Poi accendiamo il fuoco sotto impostando fiamma media.>>
    << Intanto che aspettiamo inizi a bollire, ci pesiamo le foglie di acetosa di bosco.>>
    si avvicinò al vaso ai piedi della cattedra e raccolse alcune foglie, per poi pesarle sulla propria bilancia fino ad arrivare a 20 Gr.
    << Visto che abbiamo ancora tempo, prendiamo con una lunga e sottile pinza le 6 ali di coleottero e le mettiamo nel nostro mortaio dove andremo a pestarle con moderazione, non troppa forza, fino ad ottenere una polvere fine. - la mise da parte - La stessa cosa la dovremo fare con le scaglie di Ashwinder ma naturalmente con un nuovo mortaio e solo poco prima di doverle aggiungere alla pozione. Vi spiegherò il motivo dopo.>>
    << Appena vediamo che l'acqua e in ebollizione, aggiungiamo le foglie di acetosa così come sono, basta siano state un minimo pulite se raccolte selvatiche, e le lasciamo in infusione a fuoco basso.>>
    << Quando l'acqua inizia a colorarsi di un bel giallo, segno che le foglie hanno perso abbastanza clorofilla, versiamo la polvere di coleottero e mescoliamo 6 volte in senso orario. - dopo averlo fatto, prese rapida un nuovo mortaio, molto più spesso e all'apparenza pesante di quello precedente e vi fece cadere dentro le scaglie di Ashwinder, col pestello iniziò a premere con movimenti circolatori - Molto rapidamente ci occupiamo dell'ultimo ingrediente animale.
    Noterete che lentamente la pietra inizierà a scaldarsi quindi bisogna utilizzare un mortaio bello solido e spesso in modo che il calore naturale delle scaglie non arrivi a diffondersi prima che abbiamo ottenuto la pappetta, finendo per scottandoci. Se temete di non far in tempo o non avete il giusto strumento dove pestare, utilizzate i guanti protettivi.
    Le lavoriamo solo adesso, perchè vanno aggiunte finchè ancora sono così tanto calde... se fatto prima, avrebbero perso calore necessario alla pozione. Ricordate di restare distanti mentre versate l'impasto e dopo alzeremo la fiamma al massimo.>>

    La motivazione fu subito chiara: nel momento in cui lo aggiunse, dal calderone si sollevò un'enorme vampata di vapore, come che avesse immerso qualcosa di rovente in acqua fredda.
    Alzò la fiamma e impostò il timer a 6 minuti.
    Prese un tagliere in pietra, un affilato coltello e le scaglie di ramora...
    << Queste vanno prima asciugate con della carta pulita, poi triturate in pezzi delle dimensioni più simili possibile.>>
    Le premette sulla carta assorbente e dopo averle posizionate vennero tagliate. Il coltello della professoressa passò veloce e deciso sulla superficie liscia e dura, tritandole in pezzi sempre più piccoli e uniformi.
    Driiiin driiin driiiin
    << Scaduto il tempo abbassiamo la fiamma e le aggiungiamo alla pozione, mescoliamo per bene, questa volta senza un preciso verso o numero di volte. - mescolò un paio di volte in senso orario poi altrettante in senso antiorario, ma senza prestare troppa attenzione al numero esatto. - Adesso spegniamo il fuoco e lasciamo in infusione 30 minuti. - ancora una volta impostò il proprio timer.
    << Andrà poi filtrata con un colino a maglie fini, così da trattenere la parte solida e lasciare solo la liquida.
    L'aspetto sarà simile ad acqua frizzante con grandi bolle e una leggera sfumatura giallina appena percettibile.>>

    Ancora non erano passati i minuti per mostrar loro il risultato finale, ma lo avrebbero visto sicuramente prima di finire la loro prova.
    << Se non ci sono domande, iniziate con la vostra pozione a cominciare dalle scaglie di ramora e ashwinder. Le prenderete uno alla volta, così potrò seguirvi meglio e cosi intervenire e/o aiutare in caso di bisogno.>>
    Si fidava di suoi studenti e della loro attenzione a non ferire una povera creatura innocente, ma la sicurezza non è mai troppa e se succedeva qualcosa a quei due animali, la sua amica zoomaga le avrebbe tirato il collo.

    Docente: AIRWEN O'NEILL
    Outfit: 1 - 2
    code role © Akicch; - NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT


    Benvenuti alla 2° lezione di Pozioni del Triennio!
    Come libro di testo, considerate "Mille Pozioni per Mille Utilizzi" .
    Immaginate di essere veramente ad una lezione di Pozioni, ma al posto di Severus Piton avete una giovane sexy MezzaVEELA, Irlandese, dal bel caratterino.

    Trovate la descrizione dell'AULA QUI
    Potete iniziare il vostro ingresso in aula come meglio preferite, potete andare dritti al vostro posto, commentare come vi sembra il singolare arredamento chiaramente celtico-druidico, notare gli strumenti e ingredienti già preparati o scambiare due chiacchiere coi vostri compagni.
    Vi chiedo un mini-riassunto, anche schematico, sotto spoiler o nel role code, ma ben distinto dal testo ONGdr, così da aiutarmi quando andrò a scrivere la mia risposta inserendo tutti.

    RICORDATE di scrivermi il N. del Posto in cui si siederà il vostro PG,
    seguite QUESTA mappa numerata.

    CRITERI di VALUTAZIONE
    - Impegno nella stesura dei post
    - Partecipazione con domande e interventi nella Parte Teorica
    - Descrizione della lavorazione degli ingredienti ed esecuzione della pozione nella Parte Pratica
    - Se mancano o sono stati sbagliati del passaggi nella preparazione
    - Utilizzo di tecniche e oggetti per favorire la creazione della pozione
    - Coinvolgimento durante la lezione

    Punti massimi assegnabili: 20 Tot.
    RANGE di Punti assegnati nelle 3 parti della lezione:
    0-3: Entrata
    0-5: Parte TEORICA
    0-12: Parte PRATICA = 0-3 Scarso | 4-6 Accettabile | 7-9 Buono | 10-12 Perfetto

    Premio: 1 fiala monouso della pozione creata

    SCADENZA: 28 / 02 ore 23:59

     
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12 replies since 1/2/2022, 21:55   255 views
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