Cameron vs Aidan

Cameron CohenOgni tanto anche un'amichevole faceva bene, temprava lo spirito ed aiutava a migliorarsi sempre e comunque, indipendentemente dallo sfidante. Non essendo proprio una competizione ufficiale ma un semplice allenamento, forse la competitività si poteva sentir meno, ma non per Cameron, non in quel duello. Sognava da mesi di spaccare la faccia ad Harcoso, chiudergli quella fogna di merda che si ritrovava al posto della bocca e forse per quel motivo, quando era stata combinata quella giocata, non si sentiva affatto meno competitivo, sperava solo di fargli fare la figura dell'idiota, infatti non ci sarebbe per nulla andato giù leggero, odiava i tipi come lui. Non che avesse una ragione di preciso per detestarlo, ma lo trovava stupido e privo di una qualsiasi forma di intelligenza che andasse oltre l'essere banalmente morto di figa. Insomma era palese, non era necessario essere telepatici, fare metagame o quant'altro. Quel giorno aveva deciso di lasciare Ashura in stanza -non poteva permettere che un tale pezzente gli sfiorasse anche solo una piuma- e si era presentato pronto a combattere, tenendo al collo quello che considerava un mezzo portafortuna.
Si trovò, dunque, nello stadio ad un passo da Kara ed alla sua strana richiesta, storse il naso. Non era entusiasta di stringere la mano di un poraccio -non inteso come status economico-, ma si costrinse a farselo andare bene e mandò giù il groppo di saliva che gli si stava formando in gola, quindi allungò la mano nella direzione di Aidan, mantenendo in volto un sorriso fiero e quando lui gliela avesse presa, l'avrebbe stretta il tempo necessario per far intendere di star almeno provandoci. In realtà era un'ottima occasione per sfogarsi, dopo tutto ciò che era accaduto con Mia ed Elisabeth. Il modo migliore per non pensare.
Poi tutto cambiò d'improvviso.
Un sinistro silenzio sembrò calare sull'arena.
Trovò l'ambiente decisamente stimolante ed interessante, tanto che per una volta non criticò l'operato di Kara, ma si diede da fare per venirne a capo e capire cosa avrebbe potuto fare. Magari l'acqua sarebbe stata utile, prima o poi.
Decise di avvicinarsi quanto più riuscì senza superare il limite tra consumo di azione e non consumo ed indipendentemente da dove sarebbe arrivato, avrebbe alzato la bacchetta verso Aidan. Era stato il più svelto a girarsi dopo i dieci passi, quindi aveva già un discreto vantaggio. Silencio! Fu la sua prima scelta, consapevole che sarebbe stato assai arduo, per l'altro, scagliare incantesimi senza voce. Una volta che ebbe finito, puntò la bacchetta direttamente alla testa dell'avversario. Exuplso! Pronunciò quindi, decidendo che non ci sarebbe andato per nulla leggero.
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