Jesse A. Lighthouse | Prefetto Black Opal
'Natale si avvicina...'
Che l'intuito di Jesse non fosse mai stato uno dei suoi punti di forza era cosa ben nota, ma sì, non aveva bisogno di sentire addosso il freddo per sapere che il sol invictus - come lo chiamava Adamas - fosse ormai imminente: ci pensavano i professori, i compagni di classe, Erik che era come al solito in modalità natale da combattimento, e ci pensavano anche i suoi amici e parenti chiedendogli cosa volesse fare per natale e capodanno. Tuttavia era indubbio: dover andare la domenica ad allenarsi alle 10 perché alle 5 del mattino Jolly lo aveva guardato manco fosse un serial killer sbrana-cucioli-di-foca era stato un segno più che evidente dell'imminente festeggiamento e questo aveva acceso pensieri in lui.
E con pensieri, si intendevano ovviamente le ansie.
'Piaceranno i regali a Erik, Blake e Adamas... e Adamas e Blake si picchieranno per chi ha ricevuto il regalo più bello?' a sua discolpa andava detto che le sue amicizie erano gente sufficientemente spostata da mettere ansia a chiunque gli ronzasse attorno, specialmente nel mix micidiale che solo l'aspirante marine poteva avere il coraggio di tenere in piedi 'E devo fare anche un regalo a Lilith o uh, basta il fatto che le parli? E a Jess? Siamo tutti e due prefetti, sarebbe maleducazione non farglielo... ma se poi glielo faccio e per ringraziarmi mi bacia che faccio? Non posso tradire Adamas' non con Jessica specialmente: questo narratore si sarebbe assolutamente dissociato da qualsiasi tradimento non coinvolgesse Blake.
Anche solo perché l'ira funesta di Adamas (tradito), Blake (tradito nella sua mente perversa) e Erik (indignato dal tradimento) sarebbe stato troppo per chiunque, specialmente per questo povero dirigente medico sfruttato e sottopagato (?).
Quindi eccolo lì, sulle rive del lago, col fiatone, le gote arrossate dal freddo, i capelli incollati alla fronte tramite fredde perle di sudore con addosso una divisa dei marine di un blu chiaro acciacio a guardarsi intorno spaesato, non solo perché non sapeva come avesse fatto ad arrivarci lì, ma soprattutto su come muoversi per i regali.
Fu così che si sedette a terra e prese in mano il cellulare, contattato via messaggistica sua madre tramite Whatsapp, chiedendole pareri in merito, cercando di essere insensatamente ed inutilmente evasivo con le domande.
Un pigolio, lo costrinse ad alzare gli occhi "Ehi, Jolly..." disse lui, incerca del suo chocobo rosa "Ho detto ehi! Che succede?" insistette lui, trovandolo impegnato a far qualcosa dietro ad un cespuglio.
.RevelioGDR
