Special contest #Merry Chrismas - Makumba!

Joanne&Jason

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar




    Group
    Denrise
    Posts
    263
    Reputation
    +160

    Status
    🗲
    0vGP3pO

    Joanne Nilsson ~ DenriseQuella mattina si era svegliata presto, lo speziale era chiuso per un giorno di festa e dopo quello che era successo Jason non la lasciava più andare da sola in quel posto e Joanne gliene era grato. Aveva deciso di prendere una casa e smetterla di vivere ancora con i suoi genitori. Li non si trovava più bene e non riusciva più neanche ad avere un po’ di intimità. Specialmente dopo quello che era successo la visione di suo padre che si grattava il sedere con le mutande in bella vista le dava fastidio e comunque aveva abbastanza soldi da permettersi un piccolo appartamento al centro di Denrise. Adesso viveva in una piccola mansardina con una piccola sala cucina, la sua camera da letto, con un armadio grandissimo ed una libreria resa ancora più grande da un incantesimo di estensione, dei comodini, una grande finestra e la vista del mare che la incantava. Infine, c’era un piccolo bagnetto. Ancora non ci aveva invitato nessuno in quel posto ma perché c’era una ragione: era convinta che sua madre le avesse fatto il malocchio, una makumba bella e buona. Le cadeva sempre tutto dalle mani e da quando si era trasferita aveva un mal di testa costante che non riusciva a levare neanche con le erbe e gli infusi che stesso Jason gli aveva dato. Aveva detto a Jason dove si trovava, ultimamente lo faceva sempre, in fondo era il suo protettore, o comunque lei lo vedeva tale, e sapeva anche che cominciava a provare qualche istinto ben preciso nei suoi confronti, ma cercava di non pensarci per niente, non era quello il momento. E con un Jeans nero stretto, una maglietta color petrolio, degli stivaletti che la rendevano un po’ alta, un filo di trucco ed i capelli legati in una bella cosa alta, si diresse a Londra, precisamente al ghirigoro. Doveva assolutamente trovare degli incantesimi o qualcosa del genere che l’aiutassero ad uscire da quella situazione. Aveva anche un telefono, oramai! Non sapeva esattamente quanto tempo rimase in quella biblioteca, fatto si era che le luci erano tutte quante spente e lei era completamente da sola al suo interno. Sgranò gli occhi, gli venne da urlacchiare.

     
    .
  2.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Denrise
    Posts
    206
    Reputation
    +69

    Status
    🗲

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Diagon Alley non era uno di quei posti che davvero amava. Troppi inglesi, troppa confusione, troppa poca natura. E allora, che ci faceva lì? Domanda interessante, tenendo conto che Jason non aveva nemmeno la necessità di prendere qualcosa da quegli inutili inglesi che continuavano a fare chiasso tra le viuzze della cittadina magica. C'era chi correva a destra, chi scappava a sinistra e poi c'era lui, un pesce fuor d'acqua, alto quasi due metri, con quella barba lunga e i capelli altrettanto, completamente selvaggi sulla schiena, una T-shirt verde oliva e dei jeans neri attillati, consumati, probabilmente dal tempo, con degli anfibi neri che non aveva minimamente legato. Il suo profumo di pino avrebbe inebriato qualsiasi stanza in cui sarebbe entrato e lo fece anche quando entro al Ghirigoro.
    Perché vi entrò? Joanne, prima di avviarsi in quel posto, gli aveva detto esattamente dove sarebbe andata e questo significava che sarebbe stata sola, ma soprattutto alle prese con gli inglesi. Odino solo sapeva quanto questo connubio a Jason faceva venire il vomito, quindi si ritrovò a spalancare la porta della biblioteca e guardarsi attorno. Non aveva voglia di parlare con quelli del posto, gli autoctoni erano veramente dei buzzurri, là. Loro.
    Perché invece a Denrise conoscevano le buone maniere.
    Vabbè, dettagli a parte, Jason si diresse verso la sala lettura, salutando con il mento la proprietaria e cercando tra i presenti quella che lo interessava.
    Eccola là, la guardò da lontano e si riscoprì a sorridere sotto i baffi folti, mentre la osservava leggere velocemente.
    Sospirò, guardando gli scaffali, senza avvicinarsi, perché voleva lasciarla almeno in quel momento libera. Insomma, importava che fosse sotto la sua vista, non doveva stargli per forza--- «Joa'!» - il druido compì con una sola falcata il restante dello spazio, quando quell'urletto della ragazza gli giunse all'orecchio e subito fu alle sue spalle, portando in automatico un braccio a cingerle il petto da dietro «Che cazzo sta?!» - disse, guardandosi attorno, con la bacchetta già cacciata dalla tasca dietro i suoi jeans.
    Non c'era niente.
    Davvero?
    Il braccio sciolse la presa, quindi si affaccio a guardarla in viso «Ma tutt'apposto? Hai urlato. Lo sai che qua stanno sti inglesi che so strani, t'è successo qualcosa?» - il druido prese una sedia e si sedette accanto a lei.
    Jason K. Byrne

    "
    Macché davero?!
    "
    Druido, Speziale

    code by ©#fishbone

     
    .
  3.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar




    Group
    Denrise
    Posts
    263
    Reputation
    +160

    Status
    🗲
    0vGP3pO

    Joanne Nilsson ~ Denrise Da quando aveva cominciato a vivere da sola si sentiva sempre osservata ed essendo una ragazzina sempre piena di imaginazione e soprattutto un pò completamente fuori dal mondo, era ovvio che la prima cosa che gli venne in mente non fu il fatto che poteva sentirsi in quel modo perchè i genitori, effettivamente la spiavano, ma perchèavesse il malocchio e chissà quale dio, folletto, fatina, e divinità aveva deciso che quello che faceva portava a disapprovazione. Si era chiusa la dentro da ore ed ore, era come se fosse incantata da tutti quei libri, in realtà, ad un certo punto, non aveva capito niente e si era messa a leggere tutt'altro. Quel posto le piaceva da morire e doveva sempre ammettere che era una stupida a non tornarci periodicamente. Era incredibile come a Londra potessero esserci anch edelle cose spettacolari. Non sapeva che ore si fossero fatte e non sapeva neanche come tornare a casa a dire la verità e soprattutto, doveva ammettere che dopo quello che era successo non si sentiva propriamente sicura, ma doveva prendere coraggio. Quell'urletto venne fatto più per consapevolezza di essere li, da sola, al buio ma viva e vegeta che altro. Si morse il labbro sentendo quella voce ed alzò un sopracciglio. Oddio... e tu da dove sbuchi? Sei qui da molto? Perchè non sei venuto a salutarmi prima! Comunque al suono della sua voce si era alzata di scatto, si era messa in piedi ed aveva assunto la posizione di uno che voleva dare un cazzotto. In realtà, al momento era anche un pò ridicola visto il suo abbigliamento e visto la figura di Jason tre volte lei. Per carità l'essere così mingherlina era sicuramente una caratteristica importante in guerra, alla fine Joanne se non voleva farsi vedere passava davvero inosservata, se voleva essere silenziosa ci sarebbe riuscita benissimo e così via... era importante per un arciere come lei ed era importante che lei lo capisse. La sua stazza non doveva essere un limite, ma una conquista. Il problema non sono gli inglesi. Da quando vivo da sola c'è qualcuno che mi ha fatto una makumba ed io devo togliermi questa cosa... stavo cercando qualche pozione da rifare allo speziale o qualche incanteisimo, ma hanno spento tutto! Disse sedendosi di nuovo quasi rassegnata. Sai levare il malocchio? Ecco. Joanne e i suoi mille modi di chiedere qualcosa. Si stava sciogliendo, l'autonomia e qualche soldino in più la stavano rendendo sicuramente molto più autonoma e sicuramente più determinata, consapevole di quello che era e di quello che voleva essere. Era contenta di tutta quella situazione specialmente perchè finalmente stava vivendo senza la paura di peccare o andare contro a chissà quale principio di chissà quale divinità!


     
    .
  4.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Denrise
    Posts
    206
    Reputation
    +69

    Status
    🗲

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Effettivamente avrebbe potuto avvisare Joanne che stava fisso dietro le sue spalle, ma alla fin dei conti aveva pensato come se fosse un qualcosa di suo: a lui dava fastidio essere interrotto mentre studiava, quindi ogni singola volta che si trovava a dover interrompere qualcuno, pensava di farlo solo nel momento opportuno e Joanne aveva creato il momento opportuno urlando per un qualcosa che ancora non gli era poi così chiaro. Inoltre, con quello che era successo allo Speziale, per Jason trovarsi in quella Londra fetosa era qualcosa di fin troppo pericoloso e non vedeva l’ora di rientrare. Fece un passo indietro quasi immediatamente, quando la ragazzina si alzò quasi rischiò di finirgli addosso visto che si era avvicinato di tanto. Le sorrise a quelle domande e scrollò le spalle «Eri intenta nello studio, non interrompo mai qualcuno che studia.» – disse lui con sincerità, con quel tono caldo e cavernoso che veniva dal profondo del suo petto. La guardò in quella posizione, poi, prestando più attenzione ora che ce l’aveva davanti e quasi soffocò dal ridere, mentre la sua grossa mano avrebbe tentato di afferrare quel pugnetto e avvolgerlo completamente, se gliel’avesse concesso «Me sa che dovemo imparà anche a tirà pugni. Così non terrorizzi nessuno, Joa.» – e la donna sapeva quanto quell’imparare era reale se detto dalla bocca di Jason, che si ritrovava a voler insegnare a quella ragazzina come difendersi da un uomo. Si pose davanti a lei, incrociando le braccia al petto e gonfiando i suoi muscoli delle braccia, mentre ascoltava con attenzione cosa affliggeva la ragazza. Aggrottò la fronte «Na makumba.» – ripetè lui, riflettendoci davvero sopra. Non era scettico sulla questione, ma non era convinto che fosse realmente la soluzione ai suoi problemi «Cosa ti fa pensare che sia proprio questo che tu abbia? Ner senso: che ti succede?» – aveva un’ipotesi quasi più realistica di una makumba, ma prima di esporla voleva sentire quello che la donna provava da quando viveva da sola.
    Jason K. Byrne

    "
    Macché davero?!
    "
    Druido, Speziale

    code by ©#fishbone

     
    .
  5.     +1   -1
     
    .
    Avatar




    Group
    Denrise
    Posts
    263
    Reputation
    +160

    Status
    🗲
    0vGP3pO

    Joanne Nilsson ~ Denrise Avevano creato un rapporto strano tra di loro, sapeva benissimo che l'omone l'avrebbe protetta fino alla sua morte e lei si sentiva a casa quando stava insieme a lui. Era una strana sensazione, c'era delle volte che lo eccitava n maniera particolare e delle volte che pensava a lui come il suo orsacchiotto personale. Non era attrazione fisica nel modo "zozzo" che si poteva pensare, Joanne era attratta dalla sua forza esattamente come era sempre stata attratta dalla forza di alcune donne di sua conoscenza. A pensarci bene, in effetti avrebbe dovuto di nuovo contattare Rebecca, o forse anche Eve. Ecco si, la rossa non la vedeva da quando si erano incontrate a Denrise ed avevano avuto anche uno spiacevolissimo incontro. Si strinse nelle spalle pensando anche ad Emma, ma poi la voce di Jason la riportò sulla terra. Comunque era buio, ed è successo tutto all'improvviso e mi è venuto da urlacchiare! E lo so che tu non disturbi nessuno mentre studia, o meglio non lo sapevo ed adesso lo so, ma... aaaaah lasciamo stare ed arriviamo alle cose importanti! Disse poi ridacchiando e rimettendosi in una posizione normale, annuì al fatto che doveva imparare a prendere le persone a cazzotti. Lo sai che casa mia è sempre aperta per te, quindi puoi venire quando vuoi ed insegnarmi! Anzi! Il fatto che tu ancora non sia venuto a trovarmi mi fa un pò strano e la cosa non mi piace per niente! Aggiunse poi mettendo le mani a conca sui fianchi. Sospirò ancora e poi fece un occhiolino all'uomo prima di fargli vedere un libro per la sua risposta. Mi sento osservata, costantemente, ho sempre qualche tipo di mal di tsta e poi non lo so... c'è qualcosa che sento che non mi piace, come se qualcuno stesse sempre li intento a vedere cosa faccio e cosa non faccio. Mi sento giudicata da una forza che non capisco cosa sia. Credi che sia grave? Credi che gli dei si stiano vendicando di me per qualcosa che ho fatto? Adesso la sua voce era più che preocupata, quasi come a vagliare qualsiasi possibilità nella sua mente. Possibile che avessefatto qualcosa di sbagliato e che ancora non aveva pregato per quello? Ancora non aveva chiesto perdono?Comunque c'è un erba che ti tiene lontano dalle forze cattive e dal malocchio. Dovremmo averla!Gliela indicò su di un libro. Si, la ragazza era fomentata e neanche poco!


     
    .
  6.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Denrise
    Posts
    206
    Reputation
    +69

    Status
    🗲

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Il disagio di Joanne. Ecco cosa rendeva quella ragazzina la cosa più simpatica che potesse entrare nella vita di Jason. Con lei si era lasciato andare diverse volte a risate e battute, ma sempre aveva quell’atteggiamento di protezione atto a mantenere la sua castità mentale e non solo, come se fosse suo compito proteggerla dal mondo esterno. La sentì borbottare qualcosa, impicciarsi con i suoi stessi pensieri e lui rise dolcemente a quello che stava succedendo, diventava così tanto disagina quando non riusciva a completare una frase, mentre ne pensava altre cento nella sua testa, che quasi faceva tenerezza. Aveva ragione, tuttavia, a dire che ancora non era passato a casa sua e questo non poteva sicuramente avere una scusa buona. In realtà trovava piuttosto strano andare a casa di Joanne, l’unica casa che frequentava assiduamente oltre la sua era quella di Philipp sotto cui andava ad urlare quando aveva un problema, ma era roba da maschi e questo si discostava troppo dalla questione di Joanne «Prendi fiato, signorinella. Non sono ancora venuto a casa tua perché pensavo dovessi prima sistemarti al meglio, insomma non voglio mica esse d’intralcio, eh.» – ammise non discostandosi troppo dalla realtà «Però prometto di venirci più spesso, anche solo quando ti passo a prendere è come se venissi da te, no? O vuoi proprio che entro?» – rise, facendo notare alla donnina quanto la stesse prendendo appena appena in giro, in maniera affettuosa. Ma quando sentì la preoccupazione della ragazzina, aggrottò la fronte «Nun centrano li dei, Joa. Hai controllato che non ci sia nessuno intorno? Me sa che ce vengo prima del previsto da te.» – sbuffò, ora visbilmente preoccupato «Ascolta, io vengo stasera stessa, ma hai pensato che pot’esse pure che c’hai l’ansia? Insomma, la prima esperienza a vivere da sola, è una cosa nuova, soprattutto dopo quello che è successo quella notte. Me pare che tu stia crescendo un sacco in fretta e questo po portare stati d’ansia.» – guardò poi sul suo libro e annuì «Te posso creare un amuleto da mettere in casa, anche un acchiappasogni da tenè in camera, poi potemo fa un incenso, ma prima devo controllà che nun ce sia alcuno stronzo a starte dietro, ancora peddavvero ce sta qualcuno che vuole avere il naso spaccato. Te me capisci, sì?»
    Jason K. Byrne

    "
    Macché davero?!
    "
    Druido, Speziale

    code by ©#fishbone

     
    .
  7.     +1   -1
     
    .
    Avatar




    Group
    Denrise
    Posts
    263
    Reputation
    +160

    Status
    🗲
    0vGP3pO

    Joanne Nilsson ~ Denrise Un dolcissimo sorriso si era allargato alle parole del druido. Sorrise ancora a quella che era il suo modo di fare con lei, sorrise al fatto che con i suoi atteggiamenti non la facesse sentire mai sbagliata, mai davvero una bambina. La proteggeva, ma non lo faceva in maniera soffocante si rendeva conto che le lasciava i suoi spazi, la lasciava sbagliare quando doveva ed ancora le dava dei consigli quando invececercava di raddrizzare il tiro. Era vero che da quando era successa quella cosa spiacevole allo speziale aveva cercato sempre più spesso rifuggio tra le sue braccia. Era qualcosa che non riusciva neanche a controllare e comunque era importante per lei averlo sempre intorno, era come se si portasse un bazuga ambulante appresso. Alzò un indice con fare minaccioso. Non prendermi in giro signorinello perchè potrei essere pericolosa ed oltremodo letale! Lo prendeva in giro e da quando lui gli stava insegnando un sacco di cose aveva anche imparato nuovi vocaboli e si sentiva quasi davvero una signorinella. A dire il vero si sentiva anche molto più carina, ma quello lo doveva a Becca, che ogni tanto gli faceva ancora qualche ceretta e la sistemava, o comunque glielo aveva insegnato e da quando era successa quella cosa era sicuramente anche più consapevole del suo corpo, anche se per lei era ancora un fortissimo tabù! Poi ascoltò attentamente le soluzioni di Jason ed annuì. Un amuleto mi sembra la cosa giusta. Mi piacciono e posso sempre indossarlo. Comunque penso che non ci sia nessuno a meno che non sia bravo con le arti illusorie... Non lo so... insomma si, vieni direttamente stasera anche perchè non mi va di tornare a casa da sola... e se vuoi dormi pure con me... ecco! Strana richiesta almeno per lei e per come lei era fatta, ma era anche comprensibile visto che aveva urlacchiato per del buio intorno a lei. E se fosse proprio come era lui? Se il problema era che aveva solamente ansia? Effettivamente da quando si era trasferita non aveva mai dormito almeno per 8 ore di seguito, quindi poteva aver ragione come sempre. Chiuse tutti i libri ed andò verso di lui, un pò imbarazzata per tutta quella situazione. Makumba o no, andiamo? Chiese poi sentendosi, se fosse possibile, ancora più piccola di quello che era vicino ad uno come lui. Cosa aveva fatto per meritare uno come lui? Dove lo aveva trovato uno come lui che si fermava a difendere una come lei? Impossibile! Eppure ne era contenta e grata a Freya!


     
    .
  8.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Denrise
    Posts
    206
    Reputation
    +69

    Status
    🗲

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Joanne per Jason era diventata qualcosa di molto vicino ad una sorella, per quanto non lo avrebbe mai razionalizzato, almeno per il momento e sentiva la necessità di aiutarla a capire quanto il mondo facesse schifo e come affrontarlo. Era divertente anche vederla alle prese con la vita di tutti i giorni, soprattutto ora che si era staccata dalla sua vita di famiglia e aveva iniziato ad essere più indipendente, proprio come le bimbe grandi. Era simpatico anche vederla arrivare in bottega con qualche becco di cicogna ancora incastrato tra i capelli, senza che lei se ne fosse davvero accorta. Una lista di cose a cui Jason stava facendo l’abitudine e che rendevano Joanne sempre più un qualcosa di vicino alla piccola famigliola che erano lui e Seth, come se averla accolta a lavorare da lui fosse stato il green pass (?) per entrare nel loro nucleo familiare. Guardò quell’indice e cercò di mantenersi serio, prima di scompisciarsi dal ridere, toccandosi addirittura la pancia «Joa, te prego. Così m’ammazzi. Ecco, sì. Effettivamente sei letale, ma non pericolosa a tal punto da impaurire qualcuno con quel pugnetto. Me fai spezzà.» – disse, mentre si riaccomodava quasi a voler riprendere il fiato che aveva perso con quel suo ridere. Sospirò, sentendo la decisione di Joanne e annuendo ripetutamente anche a quella proposta piuttosto strana, tanto che dopo aver annuito, il druido sgranò gli occhi quasi stupito di quella sua scelta. Si alzò in piedi e le andò nuovamente vicino «Si ma devi cucinà tu, io nun c’ho idee p’a cena e dovemo passà a mette da magna a Seth che sennò chi se lo sente. Per il resto, dormo da te molto volentieri.» – ammise con un sorriso, sormontandola con la sua figura immensa. Lasciò che mettesse via tutti i libri, quindi, per poi annuire «Annamo va, che sti inglesi puzzano de schifo.» – disse aprendo la porta alla ragazza e affiancandola poi ringhiando a chiunque l’avrebbe osservata.
    Jason K. Byrne

    "
    Macché davero?!
    "
    Druido, Speziale

    code by ©#fishbone

     
    .
7 replies since 7/12/2021, 19:13   54 views
  Share  
.
UP