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.RevelioGDRMarkab CastlewineGrifondoro| 15 anni'Sarà una malattia venerea di quelle che ogni tanto mi dice Sky?' un adolescente Markab si trovava negli spogliatoi del campo da quidditch di hogwarts, mezzo nudo, osservando con una certa tormentata attenzione i propri calzari 'Tipo che è morto per il troppo uso... o per il troppo poco uso... cioè, dai, cazzo, non ho l'ho usato tanto da consumarlo no? Mi sono tipo segato... boh... dai... 3 volte... al giorno... più i lavoretti delle tipe...'
Il concetto di troppo era già stato lontano dalla mente del ragazzo, così come lo era di quello del meno-ragazzo, e parimenti i due parevano incapaci di accettare un momento di debolezza, soprattutto quando questo pareva riguardare il loro organo predominante, facendo loro sperimentare una condizione che uccideva ogni uomo: l'impotenza.
'Lo devo mettere a riposo... o forse lo devo toccare finché non si ripiglia...?' quel pomeriggio Markab avrebbe avuto un appuntamento con una bella ragazza: corvonero, battitrice come lui, niente di indimenticabile, ma aveva sedici anni, due tette sode ed aveva voglia di smollarla ad uno più giovane, dunque cosa mai sarebbe dovuto servire in più a Markab per dire di sì 'Mi sarebbe solo servita la tua straCAZZO di collaborazione, porco il tuo!'
Esatto, gli sarebbe servita solo quella, e invece niente: calma piatta. Il ragazzo aveva combinato per vedersi negli spogliatoi quel giorno ed era arrivato per prima, sia per ispezionare, sia per prepararsi a quelle che, nonostante tutto, erano ancora le sue prime volte (e un po' lo stress lo pativa). Stava pensando giusto se essere più romantico, più cafone o essere prettamente pratico quando si era reso conto del problema: aveva cercato in più modi di rianimare il suo vicino del piano di sotto, senza gran successo, così, alla si era trovato costretto ad inventare una scusa all'ultimo minuto. Un compito a sorpresa di trasfigurazione, un compito che proprio non poteva non svolgere e non sapeva davvero come scusarsi: si era recato di persona al campo solo per avvertirla e ricombinare per qualche giorno dopo, promettendo che avrebbe trovato il modo di farsi perdonare.
Lei sulle prime non era rimasta molto convinta, eppure Markab sembrava interessato ed impaziente di stare con lei, per quanto al contempo fosse irremovibile, del resto, dove avrebbe mai potuto andare con lei se persino avendocela davanti nessuno aveva voglia di puntare verso il nord?
L'aveva convinta alla fine, quindi eccolo lì, a osservarsi e pensare a mille modi per riattivare ciò che lo aveva reso tanto fiero ed orgoglioso.
'Una doccia fredda calma i bollenti spiriti: proviamo con una doccia bollente!' e quindi eccolo gettarsi nelle docce con addosso solo un costume a slip color indaco, mettendo il getto d'acqua alla massima potenza e alla massima temperatura, andando a diffondere una nube di vergogna, vapore e ormoni per lo spogliatoio.. -
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.RevelioGDRMarkab CastlewineGrifondoro| 15 anni'Dai... dai... dai!' imperterrito, Markab stava cercando di ottenere il proprio scopo, anche se con qualche anno in più certamente avrebbe saputo che l'ansia era la peggior nemica di ogni uomo, costringendolo a sperimentare proprio nel momento del bisogno l'impotenza più assoluta 'Le tette di Pamela Anderson, il culo atomico di Angelina Jolie... dai!' quando la situazione era disperata ognuno si votava alle proprie divinità e il povero Markab si stava rivolgendo alle stelle sexy di Hollywood, in vero senza gran successo neanche in quel caso 'Dai dai dai!'
Tentò un approccio diretto, ma poi provò anche con l'inganno. Chiuse gli occhi, rivisse scene del passato, provò ad immaginare scene del futuro, ottenendo solo timidi risultati. Tentò di distrarsi, di concentrarsi, di pensare alla Burke nuda: insomma, le provò veramente tutte, senza un grosso risultato 'DANNAZIONE!'
Fu il quel contesto che Pete entrò. Markab teso com'era lo sentì subito ed infatti si irrigidì come avrebbe voluto accadesse altrove, spalancando gli occhi come un cervo che si stava vedendo arrivare addosso un'auto 'Merda e se ora...' si disse lui, manco fosse stato scoperto a fare chissà cosa, finendo col coprirsi le pudenda, salvo rendersi rapidamente conto dell'inutilità del gesto 'Fanculo.... c'ho il costume apposta!' pensò lui, traendo un sospiro di sollievo ed iniziando a insaponarsi un poco, anche solo per fingersi di essere lì davvero per lavarsi.
'Ma poi chi cazzo sarà?' si chiese lui, ruotandosi e distraendosi dai propri problemi maschili, evitando comunque di attaccar lui bottone per la semplice ragione che, in fondo, si reputava ancora come se fosse stato scoperto a far qualcosa che non doveva 'Naturalezza: fingi naturalezza. Tu sei qui perché sei al tuo posto e il tuo pisello non è mai stato più felice di oggi: sei un manzo assurdo e il tuo vicino del piano di sotto è perfettamente all'altezza' si ripeté lui un po' di volte, finché la voce di Peter non ruppe quella sorta di masturbazione mentale.
Si bloccò per un istante 'Chi cazzo è?' si chiese lui, non riconoscendo la voce ma sentendo dentro di sè come non fosse una voce amica, per qualche ragione 'Vabbè, almeno non so chi sia, quindi sticazzi' concluse lui, schiarendosi la voce e poi ridendo un poco "Amico, la doccia post-allenamento è tanta roba, ma è meglio post-scopata!" affermò dunque lui, vanaglorioso come sempre, tentando di far dell'arroganza la sua vera ancora di salvezza.
'Che gli dico ora?' il futuro reporter chiuse l'acqua con decisione e bandalzoso uscì, mettendosi seduto su di una panchina 'Se gli dico che mi stavo allenando e lui si stava allenando col cazzo che ci crede... poi indaga... e poi è un casino' rifletté ancora, servendosi della bacchetta per evocare un asciugamano grande, che si mise in testa, lasciando intanto le sue rotelle girare. Infine parlò "Quindi tu sei venuto davvero al campo per allenarti?" chiese lui, massaggiandosi la testa ed allungando intanto gli occhi verso la doccia libera, curioso di vedere chi vi fosse dentro e come fosse da nudo.. -
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.RevelioGDRMarkab CastlewineGrifondoro| 15 anniLo skincare aveva scacciato qualsiasi brufolo dal viso del piccolo Pete, così come aveva fatto con qualsiasi possibile dubbio sulla sua devozione all'erezione maschile senza spazio per gli effluvi femminili.
Markab avrebbe mangiato la foglia con anni di ritardo, ma quel giorno sarebbe stato, in un mood diverso, forse quello della svolta, ma così, appunto, non poté essere, siccome il giovane stallone era alle prese con una delle peggiori crisi della sua vita, che lo stavano rendendo più insicuro del normale, e di conseguenza, anche più arrogante.
Un ghigno si disegnò sul volto del ragazzo quando l'altro parve confermare la sua tesi, nel mentre lui chinava la testa e si continuava a passare l'asciugamano tra i capelli, iniziando poi ad asciugare il resto del corpo, nel mentre emetteva una lieve risata di scherno all'ingenuità dell'altro.
"Nah, anche io ci vengo spesso qui ad allenarmi" lo rassicurò lui, contento di avere il controllo della situazione, allo scopo di portarla, e non poco, lontano dalle sue disfunzioni, puntando dritto verso la fantascienza 'Lo riempo di cazzate e così poi tutti sapranno che Markab Castlewine ha chiavato durissimo in spogliatoio! Io ovviamente non dirò mai chi è, e lei ovviamente non dirà mai che ho fatto cilecca, perché dovrebbe ammettere che ci sarebbe stata - e non poco - con me: top del top!' nella sua testolina bacata ed imbottita di ormoni sembrava un ottimo piano, esattamente quello che gli serviva anche per essere orgoglioso di sé stesso, quanto bastava per darsi pacche da solo, nella propria testa 'Vai così, Markab: di arroganza!'
Avrebbe seguito quel piano con gran solerzia, aprendo la coda di pavone che non aveva (e che comunque non si sarebbe eretta (?)), ma infine il misterioso interlocutore uscì. E lì lui si sentì morire.
'NO! LUI NO!' si studiarono. Markab lo fissò dritto negli occhi per il semplice fatto che se avesse guardato altro si sarebbe sotterrato: non era uno molto fisionomista, ma gli ci volle mezzo secondo per riconoscere chi aveva davanti come uno dei peggiori incubi della squadra dei Tassorosso, la quadra che qualche settimana prima li aveva letteralmente asfaltati 'Lui... ci ha asfaltati!'
Deglutendo, nel mentre l'altro esitava, egli sentì la propria virilità farsi ancora più piccola nel mentre l'altro si avvicinava con far sereno 'E certo, mica è lui quello che è stato aperto come una fottuta albicocca' si disse lui, osservando l'altro prendere posto accanto a lui, nel mentre l'aspirante reporter si scopriva ad emettere una breve e un po' imbarazzata risata.
"Woooh, non ti basta l'ultima vittoria che hai avuto: pensavo che per un po' fossi a posto" propose lui, alzando le mani, tossicchiando poi quando gli venne chiesto dove diamine fosse.
'E ora che cazzo gli dico?' si chiese lui, rendendosi conto, in vero, di non avere molta scelta "E ci macava altro che mi vedessi! Cazzo sei, un guardone?" propose lui, allargando le braccia e ridendo "Te l'ho detto no? Ero con una tipa" e facendo così portò i pugni chiusi davanti a sé e poi verso i fianchi, mimando un classico gesto che indicava il sesso.
"E' un posto comodo dove vedere gente e infilarsi in un buco... in molti sensi" disse lui, rendendosi conto man mano di quanto fossero vere le sue parole "E c'hai pure la doccia... che nessuno ha voglia di puzzare di preservativo" ammise facendo una smorfia.
Il ragazzo si iniziò ad asciugare i piedi, lasciando calare un silenzio tra loro che trovò plumbeo: era troppo agitato per lasciare ciascuno di loro preda dei propri pensieri. Doveva agire "Tu non ci sei mai venuto? Dove vai a scopare tu?" chiese lui, forse anche un po' curioso della risposta, lanciando un'occhiata al ragazzo che aveva davanti, senza però riuscire a darli un voto in termine di bellezza: al momento, lo avrebbe definito solo spaventoso.. -
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.RevelioGDRMarkab CastlewineGrifondoro| 15 anniChi mai si sarebbe potuto sentire a disagio con Peter?
Anni dopo, l'uomo che Markab pensava si credesse bisessuale solo perché non sapeva distinguere un clitoride e un pene non avrebbe messo alcuna soggezione sul reporter, che anzi, si sarebbe mostrato a lui parimenti figo e sadico, spingendolo verso pratiche che probabilmente manco aveva visto nei film porno, eppure quel giorno, anni addietro, lui era lì, mezzo nudo, bello come sempre, molto meno spesso di quanto poi sarebbe stato, ma, in fondo al suo cuore, agitato.
E questo lo rendeva solo più arrogante e logorroico del solito, spingendolo a dire qualsiasi cosa pur di sembrare forte, sicuro e macho.
Fischiò sonoramente nonostante l'agitazione quando l'altro disse quando la sua fame di vittoria sarebbe stata sazia "Mi sa che il cappello parlante il tuo anno s'era fatto qualcosa di forte: mi cadesse il cazzo se non hai detto qualcosa da grifo" affermò lui, ridendo poi un po' stringendo i pugni, incapace di scrollarsi di dosso quella sensazione di fastidio; del resto aveva una non-troppo-grande coda di paglia. Molla.
Il puffolino chiarì di non essere un guardone, tranne quando era nudo e inginocchiato, né uno che confondeva sport e sesso, specialmente in un posto come Hogwarts, dove era pieno di anfratti dove copulare ed essere scoperti.
Un sorriso gagliardo e malizioso si disegnò sul volto del ragazzo "Io ho parlato di comodo: alle tipe piace comodo" propose lui "Divertente... qui nah... molto meglio nella foresta proibita o nei sotterranei vicino a pozioni" chiarì lui, palesando come amasse luoghi dove non si rischiasse di perdere la vita o punti casata "Anche se il top... minchia, il top è il capanno del guardiacaccia: quello sì che è divertente... specialmente quando poi lo senti ringraziare gli elfi perché ha trovato la casa meno lurida del solito" ammise lui, sganasciandosi un po' teatralmente, fingendo sempre coò che non riusciva a vivere fino in fondo.
'Ma che cazzo c'ho oggi' si chiedeva lui, salvo poi dover rivolgere la stessa mental domanda a Pete quando sentì fargli un'offerta "Ancora? Allenarti?!" chiese lui, spalancando la bocca, pronto a ribattere qualcosa di molto arguto (per il suo standard), trovandosi però ammutolito dal proprio stesso sesso, che si fece al sol pensiero di star su una scopa davanti a Peter microscopico, quasi fosse voluto fuggire direttamente dentro di lui e lasciare una vagina.
'Miiiinchia!' quell'ondata di ansia lo fece alzare in piedi, quasi imbizzarrire. Era in piedi, in slippini, davanti all'altro, a bocca aperta e senza parole 'Che cazzo... faccio?' si chiese lui, tentando l'ennesimo tiro su carisma della sua vita.
"Woo, frena amico: un'altro giorno magari, ma oggi ho già dato e devo vedermi col mio best bro, quindi, a meno che non si parli di allenarsi con una vagina bella lubrificata, io passo" disse lui, scotendo la testa e rivestendosi piuttosto celermente, lasciando poi gli spogliatoi.
"Alla prossima!" disse lui 'Ok, abbiamo perso... ma almeno noi scopiamo... pure io spero di scopare ancora' si disse lui, uscendo dagli spogliatoi e poi dal campo da quidditch, ripensando alla bella corvonero e all'occasione sprecata. Appena uscito dall'arena, in pratica, una particolare antenna si attivò nei suoi pantaloni.
"EHILA', MA ALLORA SEI VIVO!" esclamò lui, spiccando anche un salto di gioia, voltandosi poi inorridito verso lo stadio e comprendendo cosa e chi fossero il problema 'Puttana troia: mi sono fottuto il posto comodo per scopare!' pensò lui battendosi una mano sulla fronte e maledicendo per questo Peter.
'Mi vendicherò, tassorosso sotto steroidi' si ripromise lui, mantenendo talmente bene quella promessa da dimenticarla.. -
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