Lezione di divinazione - ottobre, triennio

2021/2022

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  1. Howard H. Van Leeuwen
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    Howard H. Van Leeuwen
    Studente | 17 anni

    Le lezioni di divinazione non erano mai state quelle preferite da Howard, forse perché trovava quella materia eccessivamente distante dalla sua concezione logica e razionale della realtà, o forse perché non rendeva mai al proprio massimo, sebbene comunque riuscisse a strappare sempre la sua E tanto adorata. Sapeva che difficilmente avrebbe utilizzato delle metodologie divinatorie nel corso della propria vita, specie per il fatto di essere un ragazzo molto improntato all’aspetto scientifico della vita ed amante della ricerca e della magi-medicina, ma ad ogni modo avrebbe frequentato i corsi al massimo delle proprie possibilità. Come ogni volta, quindi, il ragazzo si era preparato alla perfezione per sostenere quella lezione: come al solito aveva la divisa perfetta, di tutto punto, con la propria spilla da prefetto che brillava sul petto come se fosse un emblema di guerra da sfoggiare con orgoglio. Eppure, chiunque sapeva che le parole ‘orgoglio’ e ‘Howard’ non potevano mai stare nella stessa frase, visto e considerato che comunque il ragazzo era sempre stato molto umile e si era sempre distinto per la sua capacità di vivere una vita molto tranquilla, normale e votata alla gentilezza verso gli altri.
    Dopo aver controllato il proprio ciuffo come al suo solito, e dopo aver portato con sé la propria sacca con le varie spille arcobaleno e coccolose, il ragazzo avrebbe spuzzato un po’ di profumo sulla propria toga, così da lasciare una leggera scia floreale al suo passaggio, e si sarebbe subito dopo diretto verso l’aula. Il suo passo era marziale e severo come al solito, sebbene lui non fosse minimamente una persona austera, e il ticchettio della sua scarpa sembrava scandire un ritmo cadenzato e serio che accompagnava bene il movimento abbastanza frettoloso delle gambe. Non era in ritardo, ma recarsi velocemente nelle aule era qualcosa che lo spingeva sempre ad accaparrare i posti migliori, ovvero quelli davanti ai professori: da un lato sarebbe indubbiamente passato per lecchino, dall’altro sarebbe stato sicuro di essere attento e di prendere degli appunti ben completi ed ordinati. E quella volta, infatti, era riuscito ad arrivare in aula in un momento in cui c’erano ancora dei posti davanti disponibili, sebbene non ci fossero dei banchi per sua sfortuna: Howard non amava le lezioni prettamente incentrate sulla pratica, o comunque con una parte teorica molto scarna, forse perché per lui era la teoria che costituiva per la maggior parte l’aspetto utile di una disciplina, poiché la pratica poteva solo mettere in pratica ciò che veniva detto in teoria.
    Salutò i propri compagni con un cenno di mano non appena entrato all’interno dell’aula, e subito dopo il ragazzo andò a sedersi su un cuscino molto vicino al docente francese, al quale rivolse un saluto con un sorriso e con un semplice “Bonjour” accennato, cercando in qualche modo di far colpo con il proprio francese scolastico sul docente. Howard si era aperto moltissimo in quell’ultima estate, e forse in qualche modo aveva anche avuto la possibilità di scoprirsi meglio e di prendere maggiormente coscienza delle proprie abilità, considerando anche che durante i M.A.G.O. era riuscito a dare il proprio massimo in tutte le materie. Doveva solo aspettare l’inizio della lezione, a quel punto.
    RevelioGDR
     
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19 replies since 3/10/2021, 12:23   257 views
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