Phantom Alley

Samuel Starosta

La morte era dietro l'angolo e una possibile serata poteva trasformarsi in chissà quale macello. Era questo che amava raccontare quando la gente finiva per chiedergli 'Ma perché ti porti dietro una pianta che non sia erba?'. Tolto che i tartufetti fossero più interessanti, ma questo quel puro e casto di Samuel Starosta non poteva saperlo, c'era anche un'altra serie di motivi... Si era sentito onorato dall'esser riuscito ad aver conquistato l'attenzione di una pianta così peculiare e dunque, prima di partire verso il luogo in cui avrebbe passato il resto della serata, il mago ne avrebbe approfittato per fare altro.
«Ciao! Oggi andiamo a fare un giro particolare» Un sorriso gli aveva illuminato il volto, frutto sia della bellezza del germoglio, sia dalla sensazione che questo generava al tatto. «Gradirei particolarmente il tuo aiuto. Sai... l'altro anno siamo stati attaccati da alcuni zombie» Era cresciuto molto da allora, ma poteva migliorare ancora moltissimo. Tuttavia l'idea di avere a che fare con una cosa così pericolosa per i civili lo spaventava parecchio. Fu proprio per quello che assieme al germoglio portò il dito di Shiva: l'oggetto lo avrebbe reso il bersaglio principale degli attacchi delle creature oscure in caso di assalto. Meglio lui che gli altri «...Poi sei un maestro degli altri mondi... forse... nella peggiore delle ipotesi... potremmo anche riuscire a rispedirli nell'altro mondo... che ne dici?». Un ultimo sorriso, senza aspettarsi chissà quale risposta, e poi il ragazzo si colpì la fronte «Dimenticavo... Repte Corpore».

Vestito con un blazer nero e un dolcevita d'ardesia, Samuel si materializzò a qualche decina di metri dal locale. Non era il tipo di persona che finiva per giudicare in base alle apparenze e non lo avrebbe fatto neanche di fronte a quelle carinissime larve che infestavano l'entrata: fino a ora, per i suoi strambi gusti, la location era da diesci.
«Sera» Schivò i presenti con una certa sicurezza raggiungendo poi il bancone. Un suo collega si trovava a pochi metri di distanza ma fece finta di non notarlo. Wolf avrebbe capito: fingere di non conoscersi sarebbe potuto risultare un ottimo asset in caso di pericolo.
Attese poi che Phoebe lo degnasse delle sue attenzioni per sorriderle «Ho sentito che i tuoi drink sono i migliori di tutta Notturn Alley, se non dell'Inghilterra». Gli occhi d'ardesia incatenati a quelli dell'altra «Scommetto che hai un qualche segreto. Ma se hai paura che gli altri lo scoprano, puoi anche raccontarmelo in privato. Per ora puoi prepararmi quello che secondo te mi si addice meglio». I vampiri erano creature impossibili da decifrare ma, diventata tale da meno di un secolo, forse la quasi-neonata conservava ancora qualche briciola di umanità. Samuel ne avrebbe seguito l'odore per scoprire se l'altra stesse nascondendo anche altro o meno.


«Parlato»
"Pensato"
Narrato