-
.SPOILER (clicca per visualizzare)Evelyn Imogen Giles.
-
.Che serata noiosa.
Esatto, questo era il solo pensiero che mi stava ronzando per la testa da quando avevo messo piede fuori dal mio appartamento, mi stava pure venendo la mezza idea di tornarci e passare la nottata a fare binge watching tra vari programmi di dubbio gusto, visto che a quell'ora della notte non potevo pretendere chissà che intrattenimento, ma guarda caso la mia vita si sviluppava di notte e mi sentivo alquanto discriminata da ciò che veniva trasmesso in televisione a quelle ore...ma tralasciamo il pensiero moralista della sera.
Ovviamente non era mia intenzione rinunciare alle mie ore di libertà, anche perchè non avevo ancora trovato un modo per poter uscire pure durante le ore diurne, quindi avevo bisogno di respirare aria pulita, o almeno in parte pulita visto i vicoletti dove mi andavo a perdere ogni volta che uscivo per una passeggiata...e dire che quel tipo di vicoletti mi aveva portata ad essere quello che sono, ora invece li usavo io per i miei spuntini serali, che bella l'ironia della vita. Solo che quella sera sembrava tutto così piatto e monotono, non c'era in giro nessuno di losco da stalkerare o perculare, quei vicoli sembravano così tanto delle normali stradine buie un po' dismesse e basta.
Che noia!
Un piccolo sbuffò uscì dalle mie labbra mentre prendevo a calci un sassolino che mi trovai sulla strada che stavo percorrendo in quel momento. Ad un tratto qualcosa giunse alle mie orecchie, era come un rumore di imprecazioni miste a colpi sferzati nell'aria, ed ecco che tale suono fece apparire un piccolo sorrisetto sornione sulle mie labbra, a quanto pare erano iniziati i giochi in un vicolo poco distante da dove mi trovavo. Senza pensarci troppo avanzai tra i vicoli che mi dividevano da quello dove provenivano quei suoni e una volta giunta a destinazione notai una piccola rissa davanti all'entrata di un locale e allo stesso momento notai qualcuno che se ne stava approfittando per superare la coda e sgattaiolare dentro superando il resto dei presenti.
E' proprio vero che danno il meglio di loro in queste piccolezze.
Un piccolo commento acido uscì come in automatico a vedere quella scena, tutto accompagnato dallo stesso sorrisetto spuntato poco prima nell'altro vicolo, mi appoggiai così al muro nella penombra di un lampione e osservai quella piccola rissa, non era niente di così interessante ma se qualcuno se ne andava via malconcio e con del sangue che colava...beh...non potevano di certo dare la colpa a me se magari lo ritrovavano il giorno successivo dissanguato in qualche angolo buio. Purtroppo la rissa si interruppe quasi subito con l'arrivo dei buttafuori di quel locale, locale che per giunta le sembrava di non aver mai visto.
Le vie en Rouge...usiamo il francese per dare un tocco di eleganza?
Una flebile risata si dispiegò nell'aria circostante, ovviamente impercettibile a tutte le altre persone lì presenti, era solo una risatina al mio stesso pensiero, la noia mi rendeva alquanto pungente molte volte. Distaccandomi dal muro dove ero appoggiata sino a pochi attimi prima, mi diressi verso la porta d'ingresso del locale e mentre i buttafuori erano ancora intenti a placare gli animi delle persone della rissa mi introdussi dentro, aprendo la porta con calma, non avevo fretta, se mi avessero vista non penso mi avrebbero detto niente per fermarmi. Una volta all'interno mi guardai intorno con circostanza, era un posto nuovo per me e ero abituata ad assimilare i dettagli dei luoghi che frequentavo, quindi con passo calmo mi misi a girare per quella sala piena di divanetti e persone che si godevano un drink e quanto altro quel posto aveva da offrire.
Evelyn Imogen GilesVampiro"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
code by ©#fishbone
. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Evelyn Imogen Giles.
-
.Nel mio girovagare tra i mobili d'arredo di quella stanza notai diverse cose particolari che caratterizzavano quel posto, ovviamente con cose particolari non intendevo i vari avventori che stavano facendo la bavetta guardando le cameriere che si prodigavano a compiere il loro lavoro, quello ormai passava in secondo piano per il mio interesse, anzi magari avrei pure trovato qualcuno che mi avrebbe offerto qualcosa da bere e se si sarebbe reputato simpatico magari non sarebbe finito con la giugulare infilzata dai miei fantastici canini, alla fine quella sera non avevo poi così fame ma in me prevaleva la noia quindi anche solo per puro divertimento sarebbe potuta finire in quel modo. Mi soffermai un poco in disparte a quell'enorme specchio, era difficile non riconoscerlo, qualunque mago o creatura che si aggirava su quella terra sapeva che specchio fosse, era temuto e voluto da molte persone ma stranamente ora era lì, in bella vista in quel locale come a volerlo sfoggiare e sbattere in faccia a tutti che in qualche strano modo il proprietario di quel posto era riuscito ad impadronirsene.
Che sfacciataggine...mi piace!
Un lieve sorrisetto si formò nuovamente sul mio volto, in quel momento mi venne la curiosità di scoprire di chi fosse quel locale, era chiaro che colui o colei che gestiva quel posto aveva poco interesse nel passare inosservata o di certo non avrebbe messo in bella vista una reliquia simile. Ovviamente non mi soffermai troppo a fissare quel complemento d'arredo e non mi sognai minimamente di passarci davanti, ero annoiata ma non ero lì per vedere il mio desiderio più recondito, volevo evitare di scaraventarlo a terra in uno scatto d'ira, anche perchè sapevo bene cosa si sarebbe mostrato e no, non ero in vena di rivedere quel viso.
Ripresi così il mio giro in quel locale, mi misi a passeggiare lenta tra i vari tavoli posizionati in modo da dare comunque della privacy alle persone. Mentre passavo nei pressi di uno di essi il mio udito scorse una frase che sembrava proprio indirizzata a me.
Bingo!
Senza dar troppo sfoggio del mio pensiero, portai l'attenzione al ragazzo che sedeva sul divanetto che accompagnava quel tavolino, impercettibilmente il mio sopracciglio si inarcò alla vista del suo modo di vestirsi, apprezzavo il total black ma gli occhiali da sole a mezzanotte e per giunta in un locale non potevo assolutamente tollerarli, ma evitai di dire qualsiasi cosa su quella piccola cosa che mi infastidiva, dovevo tenere un basso profilo, almeno per ora. Un sorriso smagliante si formò sul mio viso, un sorriso che nessuno avrebbe potuto dire che fosse finto anche perchè in realtà non lo era, mi piaceva attirare l'attenzione e se mi riusciva ero ben felice di conversare, per passare il tempo molte volte ma magari si poteva sempre ricavare qualcosa di interessante.
Oh ma volentieri! Ero così incuriosita dal posto che non mi sono resa conto del mio gironzolare tra i tavoli...spero di non aver dato fastidio col mio avvicinarmi.
Senza aspettare il suo invito a sedermi mi accomodai sul divanetto al suo fianco, accavallando sin da subito la gamba destra sopra la sinistra e sistemandomi un poco i capelli che mi ricaddero mezzi sul viso nell'azione, ma con un piccolo sventolio della mano li riportati dietro le spalle.
Lei cos'ha preso?
Indicai il drink che si trovava sul tavolino davanti a lui allungando l'indice della mano sinistra verso il bicchiere, in un posto diverso forse avrei potuto sentirne l'odore da lì e individuarlo facilmente ma quel posto era un'insieme di profumi che si alternavano e stavano mandando un poco in confusione il mio olfatto.Evelyn Imogen GilesVampiro"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
code by ©#fishbone
. -
..
-
.Quando mi sedetti al fianco del ragazzo mi ritrovai da subito invasa dal profumo che stava emanando, fragola, troppa fragola per i miei gusti e i miei sensi più sviluppati. Cercai quindi di non dare a vedere una leggera smorfia col naso, sistemandomi un poco il top bianco che portavo e cercando di attirare la sua attenzione su quel gesto, mettendo in mostra i seni col movimento del busto che stavo compiendo, in modo che non vedesse il mio cercare di abituarmi a quella nota fruttata e parecchio dolce che mi stava solleticando il naso. Non ero una che si faceva troppi problemi a risultare fin troppo espansiva, chiunque mi conosceva e scopriva che ero una vampira ne rimaneva alquanto stupito, ma alla fine non per forza un vampiro doveva essere tenebroso e solitario, dove era scritto? E anche se fosse stato scritto non sono una che segue così attentamente le regole, quindi potrei benissimo aver evitato accuratamente di leggere quella parte.
Una volta che mi abituai a quell'odore la mia attenzione fu riportata al viso del ragazzo, smettendo di muovermi sul divanetto fin troppo, e accennando un lieve sorriso cordiale.
Oh si certo, perchè no! Non sarebbe male poter bere qualcosa in compagnia.
Nel mentre enunciavo quella frase mi guardai un poco intorno in cerca di qualche cameriere libero e pronto per essere chiamato, in modo da poter ordinare direttamente a lui senza far alzare il ragazzo e quindi dovergli spiegare nel dettaglio ciò che avrei voluto ordinare, sicuramente sarebbero sorte fin troppe domande e per quanto non mi facevo problemi a rivelare quello che ero, quella sera forse avrei evitato volentieri di sbandierarlo ai quattro venti. Appena individuai una delle ragazze libere, agitai appena la mano per aria in modo da attirare la sua attenzione e una volta che si avvicinò le feci cenno con un dito di abbassarsi verso di lei. Sporgendomi a mia volta verso il suo orecchio mossi le labbra in un flebile sussurro, ordinandole del whiskey con ghiaccio e due o tre gocce di sangue al suo interno, non sapevo se in quel locale presentavano quella piccola particolarità ma osservando il posto mi sembrava il locale giusto dove fare una richiesta simile. Non usai un tono così basso, il ragazzo forse avrebbe potuto sentire tranquillamente durante il mio ordine visto la vicinanza che avevamo acquisito su quel divanetto, se fosse stata una persona curiosa mi sarei comunque ritrovata delle domande, ma meglio una persona sola che magari altre cinque sedute al bancone del bar. Una volta che la ragazza si allontanò dal loro tavolino riportai l'attenzione al ragazzo e mi stupii appena quando lo vidi senza occhiali. Notai da subito i suoi occhi, bicromia, interessante.
Si tratta di lentine o i tuoi occhi sono così naturali?
Domande schiette, questo era il mio pane quotidiano, non avevo timore di apparire troppo diretta mi divertiva esserlo, si potevano vedere mille reazioni strane dalle persone che le ricevevano.Evelyn Imogen GilesVampiro"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
code by ©#fishbone
. -
..
-
.Come se niente fosse, mentre aspettavo una risposta a quella mia bella domanda curiosa sui suoi occhi, mi sistemai meglio sul divanetto, portando le gambe a incrociarsi sulla soffice stoffa dove era appoggiato il mio sedere, togliendomi ovviamente i tacchi per non incorrere nelle ire furiose di un proprietario che magari ci teneva alla stoffa di quei divanetti, e abbandonandoli ai piedi di esso in modo poco elegante per una signora, ma alla fine dovevo essere comoda io il bon ton me lo ricordavo solo in presenza di persone illustre e quel ragazzo mi sembrava qualcuno molto alla mano, visto che non lo avevo mai visto in giro, e poi non era mia intenzione sedurlo, anche quello avrebbe fatto cambiare il mio modo di approcciarmi, eccome se lo avrebbe fatto cambiare.
All'arrivo della sua risposta il mio sguardo si girò nuovamente verso di lui, nei momenti di attesa mi divertiva osservare quello che accadeva intorno si potevano cogliere particolarità interessanti e quel luogo ne presentava parecchie da quello che stavo osservando, si faceva sempre più interessante e la mia voglia di tornarci in futuro, anche se ancora non me ne ero andata, era davvero molto forte, c'era una certa aura in quel posto che pizzicava il mio interesse. Ma in quel momento dovevo concentrarmi sul ragazzo, avevo pur accettato un invito per essere intrattenuta da lui e quindi non potevo ignorarlo totalmente per essere intrattenuta dal solo osservare quella stanza, sarebbe stato alquanto scortese e non volevo esserlo per ora.
Grigio e blu...direi un accostamento molto interessante...
Era raro vedere qualcuno con la bicromia, era una caratteristica molto particolare nel genere umano, pochi individui potevano vantare di possederla e nel mio secolo di vita non mi era mai capitato di incontrare qualcuno che la possedesse, era davvero interessante. Quasi mi sfuggì da ridere, mentre pensavo quella parola pure lui la disse riferita ad un argomento che ovviamente sarebbe saltato fuori, era già tutto scritto e appuntato nella mia mente.
Non mi stupite per niente ormai voi umani...
Notai però che non continuò nel chiedermi di quell'argomento, voleva davvero fare il discreto o semplicemente voleva farmi credere che non si sarebbe interessato di quel fatto per tenermi buona per la serata? Che cosa curiosa...però anche noiosa, nessuno mai che ha il coraggio di prendere le cose di petto.
Al prendermi la mano mi irrigidii un momento, non odiavo il contatto fisico ma dovevo essere io a dare il consenso per farlo, soprattutto se era chiaramente un gesto alquanto teatrale come il bacia mano e il chiaro voler sentire il mio profumo, o più semplicemente appurare se avessi calore umano. Un piccolo sbuffo scocciato si fece sentire ma cercai di tenere un sorriso leggero sulle labbra per non farlo magari prendere male per il piccolo gesto sonoro che avevo appena emesso, purtroppo non potevo farci nulla se non mi andava non mi andava. Appena ebbi l'occasione di allontanare la mano lo feci, ovviamente con i giusti tempi di reazione per non sembrare troppo sgarbata, in alcuni momenti non mi sarebbe interessato esserlo ma volevo passare una serata tranquilla quindi dovevo contenermi.
Evelyn, piacere...
Cercai di interrompere lì la mia presentazione, cercai in tutti i modi di zittirmi da sola, mi morsi la guancia così forte che se fossi stata ancora umana avrei sentito il mio stesso sangue scorrere sulle mie papille gustative.
Se volevi sentire se fossi fredda...beh, bingo!
Ma ovviamente non riuscii a trattenermi a lungo, era davvero più forte di me, quando qualcosa mi infastidiva non riuscivo a sorvolarci sopra. Non feci nessun tipo di smorfia col viso, era già abbastanza palese il mio fastidio grazie a quella mia bellissima uscita.Evelyn Imogen GilesVampiro"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
code by ©#fishbone
. -
..
-
.Il fatto del suo antenato non mi interessava molto, o meglio sarebbe magari potuto interessarmi se non mi fossi stizzita per quel suo successivo comportamento, tutte le ragazze avrebbero finito per imbarazzarsi a quel baciamano ma perchè? Cioè delle labbra di uno sconosciuto, e non dico conoscente o persona col quale ti stavi vedendo da un po' per cercare di instaurare una relazione, si appropria della tua mano per appiccicare le labbra sul dorso, cioè no! Va bene tutto, ma posso essere io a decidere con che sconosciuto avere un contatto fisico o meno, dai su siamo nel 21esimo secolo. Presi un respiro profondo, silenzioso e a labbra strette, senza allontanare lo sguardo dal ragazzo, volevo cogliere ogni sua espressione per quel mio modo di aver reagito e per quel mio modo di non essere in grado di stare zitta e lanciare frecciatine, ecco quella era una cosa che avrei dovuto migliorare ma forse ormai era troppo tardi per eliminarla dal mio essere.
Ti prego, sii più creativo delle dita ghiacciate...
Per fortuna in quel momento arrivò il mio whiskey e con un sorriso cordiale ringraziai la cameriera che me lo portò, osservandolo riconobbi subito che il colorito ambrato del whiskey era stato impreziosito da quella mia piccola richiesta extra e in quel momento ringraziai mentalmente quel posto per avermi dato una gioia. Allungai così la mano a recuperare il bicchiere dal sottobicchiere, che la cameriera aveva posto sul tavolino per non rovinarlo, e lo portai sotto il naso per sentire il profumo di quel liquido mischiato al sangue.
Oddio si...questo si che è un odore che mi piace
Socchiusi appena gli occhi mentre annusavo il liquido nel bicchiere e quando li riaprii portai lo sguardo nuovamente al ragazzo, quel profumo mi aveva come tranquillizzata e bevendone un piccolo sorso sentii tutti i miei muscoli rilassarsi e tornare a essere meno tesi per il fastidio provato poco prima. Ascoltai il suo farneticare sul fatto che non gli importasse cosa fossi e tutto il resto che stava dicendo senza quasi prendere fiato, a quanto pare non era poi così vero che non gli interessasse visto come stava reagendo, forse voleva solo farlo credere a se stesso.
Rimasi un attimo interdetta a quel suo dire di essere interessato a me, quasi mi sfuggì da ridere al solo pensiero che se mio fratello lo avesse sentito lui sarebbe morto seduta stante, ma il sorriso mi morì subito al successivo pensiero che forse quello sarebbe successo molto tempo fa e che ora non sapeva nemmeno dove fosse e se gli interessava ancora di sua sorella. Era proprio vero che le cose potevano cambiare da un giorno all'altro. Tornai però subito col pensiero in quel locale, non potevo assolutamente iniziare a fantasticare su cose che non avevano senso, non davanti a qualcuno che aveva appena scoperto che ero una vampira. Alla sua domanda però il mio naso fece nuovamente una smorfia.
Tu sempre a toccare argomenti che non sono opportuni vedo. Non so da dove provenga...penso semplicemente che a mia madre piacesse...boh.
Era chiaro che volessi chiudere in fretta il discorso, mi ero totalmente estraniata dalla mia famiglia e non mi piaceva nemmeno ricordare il periodo prima che venissi fatta rinascere, non che ci fosse possibilità che loro fossero ancora in vita ma non era un argomento che mi piaceva trattare.Evelyn Imogen GilesVampiro"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
code by ©#fishbone
.