Wake up, my darling.

@Samuel

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  1. Evangeline Ivanova
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    Se amava Samuel? La risposta continuava ad essere sempre una: sì.
    Per lei, Samuel era quello che di più vicino alla normalità c'era, con tutte le follie comprese nel prezzo. Normalità intesa come vita quotidiana, come familiarità, come... famiglia.
    Per Eva, lui era esattamente quello che più si avvicinava alla famiglia che aveva sempre voluto costruirsi, lontano da casa. Realizzava quel suo essere donna sia a livello fisico, che a livello mentale. La faceva tornare ragazzina, sentire viva e - al tempo stesso - l'aiutava a rendersi migliore di volta in volta. Insieme affrontavano il bello e il cattivo tempo di quella vita, lavorativa e non, e lei non avrebbe mai potuto credere di potersi donare così ad un qualcuno, di rivedere in quegli occhi scuri di lui, la propria vita migliore di quello che era.
    Il loro rapporto era fatto di scherzi, di sorrisi, di felicità e non poteva immaginare come tutto potesse rompersi in un frangente, facendo andare alla deriva quella barca guidata da un alchepirata e da un vicecapitano alchemico. Come tutto era iniziato, probabilmente nessuno dei due lo aveva dimenticato, ma Eva conservava quel ricordo vivido nella mente così da riprenderlo ogni volta che l'assenza di Samuel si faceva sentire.
    Quei baci, quelle risate, quelle dita che sfioravano la pelle dell'altro e quella complicità non l'aveva mai ritrovata in nessuno, non aveva mai permesso a nessuno di affacciarsi così tanto nella sua vita, ma lui con quella stravaganza c'era riuscito e ci era anche rimasto. «Immagina se poi, invece, è la persona più semplice di questo mondo. Insomma, non si stancherà di tutta questa stravaganza che già aleggia attorno a lui?» - fantasticare su come potesse essere la fidanzata di un tipo come Ensor, stava accompagnando quella deliziosa colazione. «Senti qua!» - disse, presa dal fervore di quella discussione, mettendo le gambe nude sotto il sedere altrettanto scoperto, quindi riprese a parlare «Magari ha una seconda vita, ha già moglie e un figlio, che vede pochissimo. Una casa in campagna, così nessuno scopre di questa sua vita. La moglie è una piccola contadinella, capelli sempre che puzzano di cucinato e il figlio un piccolo ... non so, il figlio non ho ancora idee. E magari questa sua vita a scuola è solo una copertura, per non far scoprire a nessuno che in realtà è un uomo di campagna, sposato con figli.» - ok, la sua mente aveva qualche problemino con la fantasia, ma poi... perché no?
    Ma il punto cruciale di quella colazione, non era tanto Ensor, né il cibo... quando le labbra di Samuel presero quel dolce, la sua lingua ricalcò lo zucchero tra le dita di lei ed Eva si ritrovò quasi a trattenere il fiato, credendo di star quasi per svenire dai brividi.
    Rise nuovamente alle sue parole, facendosi poi avvicinare alle sue labbra e prima di concedersi in quel bacio caldo, sussurrò su queste «Sì... ma a me non piacciono ... le cose a metà...» - quindi spinse via con la gamba il vassoio tra loro e fece, se lo avesse concesso, per mettersi a cavalcioni su di lui e concedersi a quel bacio caldo con il retrogusto di crema.
    Eva Ivanova

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    Pensa, credi, sogna e osa.
    "
    Doc. Incantesimi, Resp. Diop

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6 replies since 28/3/2021, 18:09   212 views
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