Martella come un fabbro

Tirocinio di magitecnica - Blake Barnes

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    Philipp Garlic
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    Quando Phil aveva accettato di istruire Blake lo aveva fatto perché aveva visto un selvaggio potenziale in lui, e soprattutto perché riempirlo di mazzate lo aveva reso felice come poche cose al mondo (e per inciso, quasi tutte le altre richiedevano le labbra di Kenna): vi era qualcosa di sadicamente soddisfacente nel piegare e tentare di spezzare Blake e il suo orgoglio, obbligandolo all'ubbidienza e alla disciplina, menando intanto le mani come un fabbro, ma appunto, lui era un fabbro e mai si sarebbe aspettato un giorno di ricevere un gufo ben diverso. Un gufo da parte dell'Accademia che, su richiesta di Blake Barnes, gli chiedeva di effettuare da lui un tirocinio.
    Aveva fatto venire il ragazzo e gli aveva parlato, aveva capito volesse un addestramento al combattimento, ma anche alla forgia, visto che aveva cambiato percorso e lui, sollevando un sopracciglio, non aveva avuto poi molto da obiettare.
    Si erano accordati per vedersi nei pomeriggi per lo più, alcune volte l'intera giornata e quella era una di quelle giornate: Brugnir si era allontanato per fortuna, del resto lui e Blake erano per natura come cane e gatto e Phil aveva messo sotto il ragazzo tutta la mattina, obbligandolo a portare legno e lingotti come non ci fosse un domani, nel mentre lui forgiava ferocemente di tutto.
    Dopo tre ore, alle dodici circa, aveva deciso che forse lo aveva torturato abbastanza dicendogli di lavorare e star zitto, sicché lo chiamò a sé "Vieni qui, Blake" gli disse infatti.
    Il ragazzo si presentava al momento mezzo nudo: indossava dei pantaloni neri da lavoro e anfibi, ma per il resto era nudo, soprattutto per via del caldo. Siedeva ad un tavolo da lavoro e davanti a sé c'erano tre progetti, al momento solo disegnati, di tre martelli.
    "Savannah Kurtard ci ha commissionato un martello da guerra. Quale pensi sia il più adatto?"
    I disegni erano su tre fogli distinti e riportavano alcune informazioni fondamentali, come materiali, dimensioni e altri dettagli.
    Il primo martello era a due mani, estremamente pesante in acciaio incantato. Un'estremità era piatta, l'altra appuntita. Lo stile era estremamente spartano e feroce.
    Il secondo era più leggero, si poteva utilizzare ad una e due mani ed era in bronzo del tuono, potendo folgorare chiunque toccasse con la testa, i cui lati erano entrambi piatti. Il manico, per renderlo più confortevole era in legno di tasso.
    Il terzo, infine, era il più piccolo. Era in oro e aveva le due estremità una appuntita e una piana. La testa del martello era smaltata di rosso con sopra rune dorate che favorivano il Carisma. Il corpo invece era in oro puro con all'estremità inferiore un rubino, a sottolineare l'alto costo e quindi il prestigio della fattura.
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    Blake Barnes
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    Oltre ad essere masochista aveva scelto Phil perchè lo rispettava. Se c'era una cosa che Blake non dava con semplicità era proprio il rispetto. Non rispettava niente che non fossero le sue regole, le sue persone e sopratutto che non fosse qualcosa che lo riguardava apertamente ed in maniera diretta. Era sprezzante delle regole, era indisciplinato e da quando si era lasciato con Lilith era anche privo di buon senso. Era cresciuto e sicuramente non aveva dimenticato tutto quello che aveva imparato nell'anno precedente ma ancora non si capacitava di come era possibile che una ragazzina non riusciva ad arrivare a certe cose! Blake era così semplice che certe volte si sentiva la persona più prevedibile del mondo e la cosa assurda era che, comunque, era la persona più amabile e perfettamente imprevedibile sulla faccia della terra. Si, una contraddizione vivente che non faceva altro che sfociare in eccessi di ogni genere. Da per tutto tranne in quell'armeria. Li era veramente il garzone di Philipp e li si sentiva veramente un ragazzino che doveva imparare moltissimo. Si vedevano per lo più il pomeriggio, dove Blake non aveva tempo di fare nessun tipo di danno, per la gioia di tutti i Black Opal che si impegnavano per prendere punti, e alcuni giorni a settimana doveva stare con lui tutta la giornata. Quelli erano i giorni che preferiva di più. Doveva ammettere che da quel tirocinio non si aspettava niente e si aspettava tutto - tipico di Blake Barnes - ma sapeva che si sarebbe rotto il culo e nel vero senso della parola. Ogni volta che rientrava in accademia aveva ogni muscolo del suo corpo completamente dolorante e dire che comunque era un tipo che si allenava spesso e volentieri e che comunque ci teneva alla sua forma fisica! Blake stava crescendo non solo mentalmente con quel biondone da strapazzo ma anche fisicamente. I suoi muscoli alle braccia erano aumentati ed anche i suoi addominali, e questo poteva essere un vanto per lui specialmente quando rientrava la sera e si spogliava davanti a Jesse; ma comunque non è questo il luogo di parlare di tutto quello.
    Quella mattina aveva spaccato e portato legna come se dovessero disboscare l'intera foresta di Denrise, lingotti e lingottini e cazziate a non finire! Quel tirocinio era un pugno in piena faccia ad ogni respiro e forse, era proprio quello che cercava da sempre. Nessuno lo aveva mai trattato in quel modo e voleva che anche Philipp, prima o poi, si sarebbe affezionato a lui. Non sapeva esattamente in che modo ma comunque voleva che rientrasse nei suoi migliori alleivi, ammessi che ce ne fossero altri così matti da volere uno come lui come mentore, di sempre e si sarebbe impegnato per quello.
    Indossava una t-shirt bianca, con degli aloni esagerati sotto le ascelle e dietro la schiena in quanto aveva sudato come un maiale a mezzo giorno, un paio di pantaloni verdi militare con delle tascone all'altezza della coscia e degli anfibi neri - il primo giorno era andato con un paio di scarpette da ginnastica che avevano fatto una brutta fine e gli avevano procurato degli insulti gratis per tutta la settimana!- il suo ciuffo inverosimilmente arruffato ed un pò alla rinfusa che si tirava indietro di tanto in tanto e che sporcava con le mani era la vera dannazione di Blake, ma era meglio non dirlo ad alta voce e soprattutto davanti a Phil. Prese un ultimo ciocco di legno che rimise apposto nel momento stesso in cui il suo mentore gli disse di andare li. Con il dorso della mano si asciugò un pò di sudore e lo guardò. chissà quanta gnocca attira con quegli addominali. Potrebbe essere la Emily Ratajkowski di Denrise! Pensò distrattamente prima di sentire quello che voleva realmente. Era davanti ad un tavolo di lavoro intento a guardare tre schizzi di quela arma che sarebbe diventata mortale per un sacco di persone. Blake si mise affianco all'uomo e cercò di studiare un pò la situazione. Aveva tre martelli ed una committente. Doveva conoscere qualcosa in più prima di poter rispondere. Beh. Credo che il più adatto sia il secondo. é leggero, ha la comodità di poter essere utilizzato anche con una sola mano e mi sembra che per una donna, sia anche quello più facile ed agevole da maneggiare. Il primo mi sembra essere troppo pensante, forse neanche tu ce la faresti ad utilizzare e comunque sarebbe per le brevi distanze o penso che possa essere una cosa del genere, non mi è mai capitato di andare in guerra. Non stava facendo l'indisponente stava semplicemente ragionando ad alta voce. Stava cercando davvero di dare un senso a quella sua decisione. Voleva sapere se il suo ragionamento fosse giusto o meno e per quanto Blake Barnes fosse seriamente un pallone gonfiato, l'opinione di Garlic gli interessava veramente. Seppure il terzo mi sembra che una donna lo sceglierebbe ma vorrebe dire che Savannah è la condottiera. Insomma non ce lo vedo il terzo in mani di un semplice soldato. Non credo neanche che una donna sia capace di prendere in mano un martello del genere, quindi no. Sono convinto della mia scelta. Nel frattempo, la sua mano si era posata sul secondo foglio. Si, era soddisfatto seriamente del suo fantastico ragionamento sessista!
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    Philipp Garlic
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    Philipp era abituato alle cose dure: la forgia, la lingua di Brugnir, la mentalità denrisiana, il cazzo di Will; la testa di Blake in tutto quello poteva accompagnare solo e fare, in fondo, la fine che toccava a tutto ciò che passava sotto le sue mani: essere forgiato.
    Lo avrebbe preso a mazzate fisiche e morali finché fosse stato necessario, senza pietà, senza sosta, mostrando ogni tanto qualche segno di apprezzamento al solo scopo di motivarlo e fargli reggere le mazzate successive fino ad arrivare ad un punto di poter davvero incontrare la sua severa approvazione. Phil non era Blake: non aveva fretta; avrebbe lavorato con calma, silenziosamente, alacremente, fino ad ottenere il proprio obiettivo.
    Il silenzio nella tempratura del ragazzo era altrettanto necessario: Blake parlava tanto e di cose strane (generalmente egoriferite), gettando fin troppo facilmente il biondo nei suoi turbinii emotivi, sicché parte delle loro sessioni era proprio l'osservanza del silenzio, non inteso come mutismo, bensì il parlare solo se c'era qualcosa di vero e importante da dirsi. Fu lui infatti a chiamare l'altro, ben grato di non sentire apprezzamenti sui propri addominali (parte del corpo verso la quale pareva proprio che Blake stesse sviluppando un feticismo), mostrando all'altro ben tre schizzi copiosi e perfettamente non sessuali.
    Alle tre immagini fece seguire una domanda, quindi incrociò le braccia e ascoltò la sua risposta. La udì senza neanche muovere un muscolo, quindi ascoltò la riflessione dell'altro e alla fine emise la sua sentenza.
    "Coglione!" gli disse lui, dandogli un sonoro coppino, levando poi un sopracciglio con suo profondo disappunto.
    "Come cazzo ti viene in mente di scegliere l'arma di una persona che non sai manco che cazzo faccia nella vita e che faccia abbia? Che cazzo ti insegnano a scuola, a farti le seghe?" chiese lui, avventurandosi in un terreno paludoso dal quale forse sarebbe uscito più morto che vivo: di certo, non era in grado di reggere la verità, specialmente se raccontata da Blake! "Sì che ad insegnarvi magitecnica c'avete quel debosciato di Morrigan: che gli dei mi strafulminino per aver pensato che potesse avervi insegnato qualcosa di utile!"
    Sconsolato, iniziò a scuotere la testa, facendo alcuni passi indietro, quasi dovesse sbollire "Denrise non ha i condottieri, ha i predoni. E Savannah Kurtard è un capitano di lunga esperienza: la chiamano la spaccamascelle, perché è troppo bastarda per uccidere i suoi nemici: spacca loro la mascella, assicurandosi che possano mangiare solo cose liquide dopo aver osato incrociare la propria lama con lei" insomma, una persona simpatica e alla mano! "Savannah ha la forza di un toro o due e potrebbe tranquillamente sollevare qualsiasi di quelle armi e probabilmente anche te insieme" precisò poi, folgorandolo con lo sguardo "Ma lei non vuole un'arma forte: ce l'ha già. Voleva qualcosa per celebrare i dieci anni da Capitano, qualcosa che mettesse paura e chiarisse come è ormai ricca sfondata. Per quello domani le forgeremo un martello d'oro secondo il terzo modello!"
    Il ragazzo tornò al bancone e puntò un dito sul terzo schizzo, folgorando poi il Black Opal "E con noi intendo io e quel vecchio bastardo di Brugnir. Un ragazzino che manco sa a che cazzo serve un martello se ne sta a portare legna!" chiarì lui, rifilando l'ennesima punizione gratuita al povero biondino, verso il quale questo narratore era non poco solidale.
    Il fabbro si mise ritto e fissò l'altro negli occhi, poi tornò a parlare "Quando qualcuno ti commissiona qualcosa, due sono gli aspetti fondamentali che devi capire: i punti di forza e di debolezza del tuo cliente e poi lo stracazzo che vuole. Solo quando hai bene in mente queste due cose puoi decidere che cazzo produrre, anche per capire se quello che vuole è davvero quello che ti ha chiesto, o vuole dell'altro" Phil prese il disegno e lo sbatté quasi in faccia all'altro "Savannah voleva uno stracazzo di martello che ruggisse: voleva spaventare chiunque si avvicinasse, ma io ho pensato che poteva funzionare, ma non ne aveva bisogno, perché lei fa paura da sola... e lei vuole fare paura da sola" ghignò "Ecco perché le ho fatto un martello in oro che la renda ancora più capace di incutere timore, perché ho capito chi è e cosa voleva e quindi ho potuto davvero scegliere l'arma giusta" e visto che non erano in Inghilterra, ma a Dernise, ovviamente l'ultima parola non spettava al cliente, ma al venditore!
    Il Cacciatore ripose il disegno, poi fissò il biondino "Togliti la maglietta" disse a quel punto, senza fornire altre spiegazioni ed aspettandosi di essere ubbidito. Fissò il fisico del ragazzo, che pian piano si stava rinforzando ed annuì "Comunque non sei solo un coglione, sei anche uno sfigato del cazzo" perché, in fondo, lui aveva sempre una buona parola per tutti! "Perché come stracazzo fai a scegliere che arma dare a qualcuno se di armi e combattimento non sai un cazzo?"
    Con la testa gli fece cenno di seguirlo nella parte anteriore del negozio, ove vi erano appese infinite tipologie di armi. Con un colpo di bacchetta fece volare intorno a Blake fino a conficcarsi diverse lance "Tu le chiameresti tutte lance? Ne sai impugnare almeno una?" gli chiese provocatoriamente, girandogli intorno come uno squalo "Lancia, alabarda, tridente, giavellotto, picca, lancia da cavaliere, baionetta e nagamaki" enunciava lui, lentamente, occhi fissi quasi esclusivamente sul biondino "Dimmi qualcosa di almeno la metà di loro o ti sbatto fuori a calci... e se non lo sai, inventa e vedi di non essere idiota! E poi scegline una per me e una per te."
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    Blake Barnes
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    Il loro rapporto era strano, anzi, Blake poteva dire che non c'era nessun tipo di rapporto con quel biondo stronzo e bastardo, che non sapeva neanche perchè aveva deciso di andare da lui e non aveva nessuna intenzione di continuare ad essere schiavizzato, vessato e sopratutto insultato. Phil era l'incanrnazione di quello che Blake odiava in tutto e per tutto e si trovava li solamente perchè una parte della sua sana instabilità gli aveva proposto ed aveva in seguito deciso, che lui, quel densieriano, era la persona più giustaper farlo migliorare nel combattimento. Quando avevano avuto il loro primo incontro Blake si era impegnato veramente moltissimo per farlo anche solo piegare, ma alla fine non era riuscito neanche a fargli un graffio. Come cazzo era possibile? Blake era una persona testarda ed era una di quelle persone che amavano vincere e non aver vinto davanti ad un troglodita come un densiriano lo faceva veramente andare fuori dai gangheri. Si morse il labbro. Era sempre molto incerto su quello che doveva fare perchè quel lavoro richiedeva una dose di concentrazione e precisione che Blake non aveva e, forse, non aveva mai neanche cercato o provato di avere. Non erano caratteristiche gli appartenevano e neanche le voleva, ma per sopravvivere a quei due coglioni burberi erano necessarie. disciplina. Gliela ficcherei nel culo una lancia! Si, i suoi pensieri erano cesiamente scordinati, ma in fondo si stava parlando di Blake Barnes, no? Quando si avvicinò a lui e dopo la sua risposta venne, per l'ennesima volta, insultato Blake lo guardò male e quasi avrebbe voluto prendere il tavolo e smantellarlo. Mi avresti dato del coglione anche se ti avessi risposto che non poteso sapere che arma fare se non conoscevo la persona a cui dovevo farla! Quindi a che cazzo servono le domande? Blake era fatto in un certo modo e non si sarebbe piegato facilmente. Phil non era una femminuccia stupida e forse, Blake, aveva scelto lui proprio perchè voleva essere punito per la sua impertinenza, il che non voleva dire che avrebbe smesso di esserlo. No. Non mi serve farmi le seghe se ho sempre qualcuno che me le fa! Il che, era potenzialmente vero, ma non era una domanda a cui doveva rispondere per forza e la cosa giusta era stare in silenzio, rimanere mortificati per la risposta non corretta ed imparare qualcosa, effettivamente. Ma non ce la faceva, erapiù forte di lui. Non riusciva a mordersi la lingua e stare in silenzio. Alzò un sopracciglio quando parlò in quel modo del professor Maverik. E pensare che lui, invece, pensa di te che sei una persona valida! Ah no, forse quello che gli aveva nominato era Jonathan, ma cosa cazzo cambiava? Erano due densiriani e, di conseguenza, agli occhi di Blake, completamente uguali! Quando cominciò a parlare di quella tizia, comunque, Blake tese le orecchie e cercò di carpire ogni minimo dettaglio di quello che diceva il biondo, guardando un pò lui ed un pò i vari progetti. Beh, se la metteva sotto quel punto di vista era ovvio che per lui era più facile capire cosa doveva fare e per chi lo doveva fare. Quando lo sentì parlare al plurale quasi gli occhi gli brillarono tornando poi nell'oblio sentendo a chi si riferiva quando parlava di quel "noi". Scosse il capo e fece una smorfia evidente. Sono pronto per aiutarti a battere un martello e forgiare un'arma vera e propria. Ma che cazzo! Porto legna da una vita, posso farcela. Se non mi metti alla prova non lo sapremo mai, comunque! Ecco, tutto quello era vero, ed era dettato da un'impazienza assurda nel voler fare qualcosa di utile davvero. Lo stava guardando davvero, ma davvero male, anche se il suo sguardo si concentrò lasciando andare la rabbia sentendo quello che aveva da dire sugli aspetti fondamentali per capire come fare un'arma. Quindi capire le persone. Era quello che doveva migliorare per entrare nella testa della gente e fargli fare quello che voleva lui. Forse era quello che voleva veramente Blake dalla sua vita e forse, solamente tramite quei tirocini lo stava davvero capendo. Quindi tu questi progetti li hai fatti sentendo solamente la cliente e cercando di capire cosa voleva, ma la conoscevi già da prima. Poi hai discusso con lei su quello che voleva davvero, le hai progettato quello che davvero voleva e lei ti ha ascoltato? Si, era un riassunto abbastanza confuso e fatto di tanti pezzi che forse non combaciavano con la realtà, ma era pur sempre un suo pensiero assemblato! E comunque, la mia scelta aveva un senso! aggiunse poi inarcando un sopracciglio a quella richiesta. Stava dicendo davvero? Comunque si levò la maglietta e quando Phil commentò in quel modo, si voltò e strinse un pungo. Ma come cazzo gli venivano in mente? Era stato pagato per fargli saltare i nervi? La frase che seguì dopo fu un bicchiere di benzina già sul fuoco ardente tanto che Blake si allontanò un pò da Phil dopo avergli riservato una spinta. Posso accettare l'essere chiamato coglione, ma lo sfigato sei TU. E la cosa che mi innervosisce di più è che non è vero che non so niente di combattimento. Sto imparando, non saprò tutto ma TU non sei un cazzo di nessuno per insultarmi a cazzo di cane. Era alterato ed incazzato,lo aveva toccato su due punti veramente, ma veramente importanti per Blake: il suo aspetto ed il fatto di saper combattere. Blake era una persona lineare, non voleva essere attaccato su due cose che sapeva di sapere e di cui si vantava terribilmente. Il tempo di fare tutto quello svarione da coglione, sfigato, oltragiato, che alcune tipologie di armi gli fluttuavano intorno. Si doveva dire una cosa su Blake: quando gli interessava qualcosa era una persona che si informava. Prese l'alabarda. L'alabarda è un'arma inastata a punta, tagliente da entrambi i lati. Si compone di una lama di scure sormontata da una cuspide o da una lama di picca e sviluppante, posteriormente, in un uncino o in una seconda cuspide. Per forma ed utilizzo ricorda molto la voulge, della quale si costituisce come una sorta di evoluzione più raffinata.Era composta da una lama metallica rassomigliante a quella di una mannaia, obliqua rispetto all'asta, con un uncino sul posteriore ed una cuspide alla sommità.

    Nel corso del Cinquecento, l'alabarda si raffinò, infatti dalla massa indistinta del metallo iniziarono ad emergere in modo chiaro la lama di scure frontale, l'uncino o la cuspide posteriore, la cuspide o la lama di lancia superiore. Arma pesante, l'alabarda venne alleggerita ricorrendo a dei fori sulla lama di scure frontale e sulla lama/uncino posteriore, ove presente. La cuspide superiore venne invece sempre più spesso sostituita da una lama di lancia di dimensioni ragguardevoli, spesso una vera e propria lama di partigiana, per garantire all'arma una maggior versatilità nel corpo-a-corpo. Le esigenze belliche però spinseroanche in favore di accorgimenti che certo non migliorarono la maneggevolezza dell'arma:
    per aumentare la capacità di penetrazione/trauma della scure, il posteriore venne sovraccaricato con una testa di martello, ottenendo un'arma ibrida con il Mazzapicchio: la Bardola;
    In altri casi, onde permettere una maggiore penetrazione alla cuspide posteriore, si preferì sostituirla con un tridente.
    dopo avergli detto cosa sapeva di quell'arma gliela passò guardandolo dritto negli occhi. Sapeva che lui ne aveva una e la sapeva utilizzare molto bene, in fondo lo aveva battuto solo con i pugni, ma aveva visto indistintamente quello che aveva posato per terra prima di battersi. E prima che tu possa dire qualcosa, si ho studiato e non darmi del coglione perchè lo so che per conoscere le armi non servono i libri! Ecco, Blake odiava essere sminuito quando si impegnava a fare qualcosa, da lui ancora meno. Poi prese una picca: Ciò che distingue nettamente la picca dalle altre armi bianche ed armi in asta è indubbiamente la sua lunghezza, che normalmente varia tra 3 e 5 metri, fino a raggiungere in alcuni casi 6 o 7 metri. Una tale lunghezza rendeva necessario l'uso di un legno piuttosto forte e robusto per l'asta, che generalmente era ricavata da frassino ben stagionato; l'asta veniva inoltre rastremata verso la punta, in modo da prevenirne la curvatura nella parte terminale, che era comunque impossibile da eliminare completamente e rimase sempre una caratteristica delle picche, specialmente quelle di maggior lunghezza. Come ulteriore rinforzo alla struttura, venivano spesso aggiunte nella parte terminale dell'asta dei rinforzi metallici, detti "guance". Poi per lui prese una lancia, semplice. La lancia un'arma inastata, in uso all'umanità fin dall'età della pietra. Nata come strumento di caccia, è stata impiegata fin da principio come arma, restando in uso fino alla supremazia delle armi da fuoco.
    La lancia è costituita da un'asta (lungo manico), in genere di legno, di lunghezza variabile dal metro ai 6 metri della sarissa. All'asta è collegata una punta di pietra o metallo, avente forma triangolare o a losanga. Le lance utilizzate per la pesca presentano una punta seghettata e hanno solitamente una fune assicurata al fondo dell'asta.
    In un certo qual modo voleva veramente impressinarlo, almeno una parte di lui voleva che accadesse, l'altra parte voleva solamente che morisse male in quel momento. Non so usare niente di tutto questo. In genere io uso i pugni e la mia cazzottiera! Rispose poi guardando meglio la lancia.Preferiva comincire con qualcosa di semplice e non andarsi a complicare la vita, tanto già lo insultava di per se.
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    Philipp Garlic
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    Blake voleva essere punito per la sua impertinenza?
    Philipp questo non lo poteva sapere, neanche gli importava in vero: vedeva un forte potenziale in Blake, nella sua forza, nella sua testardaggine, così come nella sua tecnica, ma era e restava un Garlic, un cacciatore addestrato a lacrime e sangue: quello era l'unica formula pedagogica che conosceva, l'unica che almeno reputasse funzionale 'Puoi forgiare una spada solo dopo averla fusa e presa a martellate.' e questo, per lui, si applicava anche alle persone, specialmente a quelle abbastanza resilienti da reggere le peggio cose.
    E Blake, per lui, lo era.
    O in quanto inglese del cazzo, poteva togliersi di mezzo, ma quella era un'altra storia (?).
    Il fabbro rimase colpito dall'argomentazione di Blake circa la sua risposta, ed infatti iniziò a rispondere mentre lui ancora stava parlando "Certo che sei un coglione, sei un inglese del cazzo!" gli fece notare, allargando le braccia, nel mentre gli chiedeva perché allora domandasse pure "Ti chiedo le cose per vedere quanto sei coglione e se ti devo sbattere fuori da questo posto perché sei troppo coglione!"
    Insomma, Blake aveva passato il test: poteva ancora stare lì dentro a farsi sfruttare, una vera fortuna per un milionario pieno di gente pronta a servirlo e riverirlo no? Phil ghignò quando gli sentì dire che aveva chi lo masturbasse "Non ti sei mollato con la ragazzina? Hai già piantato il cazzo su un'altra?" gli domandò, mostrando sincero e maschio interesse per quell'argomento, tradendo quell'affetto che tanto mascherava sotto chili di rudezza, affetto che invece non c'era sicuramente per Morrigan: al sentirne nominare le sedicenti lodi, Phil sputò in terra, volgendo poi lo sguardo al ragazzo, nel mentre si definiva pronto e comunque gli chiedeva come si fosse svolta la trattativa, al che, ghignò indicando nella stanza qualcosa che forse Blake aveva già notato, ovvero un tavolo sfondato.
    "Più o meno come dici tu. Le ho detto che l'arma che urlava era dozzinale e che gliel'avrei fatta dorata, lei si è incazzata, mi ha tirata in faccia un sacco di monete e ha detto che lei e lei decide, al che io ho tirato fuori l'alabarda e le ho detto che non ero un suo cazzo di servo e che io comando qui e forgio lo stracazzo che voglio e lei paga, sta zitta e dice grazie!" insomma, una norma e civile conversazione denrisiana! "Al che lei ha sfondato col martello il tavolo, ha tirato giu tutti gli dei norreni, si è quasi trovata la testa aperta in due quando ha alluso alla fica di mia madre e alla fine se n'è andata dicendo di fare il cazzo che volevo, ma che se non le piaceva mi ammazzava, e io le ho risposto che avrebbe pagato, avrebbe rimborsato il tavolo e che si sarebbe tolta da rompere il cazzo"
    "Quindi no, non aiuterai a fare questo martello. Sia perché hai sbagliato a rispondere, sia perché se quella troia scopre che un non-denrisiano le ha fatto l'arma, ti viene a cerca, ti brucia la casa e ti stupra tutta la famiglia col suo nuovo martello"
    Le motivazioni di Philipp sembravano abbastanza perentorie, ma sarebbero bastare a Blake, forse sì, soprattutto perché poi il ragazzo fece un affronto al Barnes ben più grave, definendolo sfigato dopo averlo spogliato "Non sono un cazzo di nessuno?" aveva dato le spalle allo studente, ma a quelle parole si voltò e senza troppi convenevoli si tolse la maglia, gettandola violentemente a terra, mostrando al sua massiccia muscolatura "Sono un Cacciatore da prima che tu imparassi a farti le seghe - figuriamoci soddisfare una donna - sono un fabbro tra i migliori dell'isola e lavoro nella miglior forgia del mondo. Sono salpato per il mare decine di volte e sono tornato sempre vittorioso. Ecco chi sono" affermò lui, portandosi vicino all'altro e sfidandolo "Quando avrai fatto la metà delle cose che ho fatto io o avrai la metà dei miei muscoli forse ne riparleremo. E ora taci, o ti chiamo sfigato finché non diventi grande!" e fu così che mise in mezzo il ragazzo a tante tipologie di lance diverse, lasciando l'onere al Barnes di dimostrare di saperne qualcosa.
    Rise "Vedi che se ti pesto qualcosa lo si ottiene: chi cazzo lo sapeva che fossi un'enciclopedia delle armi" fece lui presente, continuando a girare attorno al ragazzo come uno squalo "Comunque qui non siamo a scuola: a noi non frega un cazzo di sarisse e cuspidi. Ci interessa sapere da dove vengono le armi, quali sono i loro punti di forza e i loro limiti, per farle perfette, tagliate sui nostri clienti. Per questo non me ne frega un cazzo che vai di pugni: anche io vado di paletti, ma fanculo, le armi le devi saper impugnare tutte, o come cazzo fai a sapere perché quel cliente si troverà male con quell'arma, o consigliarlo?"
    Un discorso conciso a cui seguì la scelta delle armi: Blake scelse per sé la più comune, mentre fece per Phil una scelta coraggiosa "Un'alabarda, ragazzino? Non sei un po' troppo giovane per finire spappolato?" rise lui, diniegando col capo e la mano la scelta dell'altro e afferrando per sé un tridente. Prese la bacchetta e appellò per il Barnes uno scudo e per sé stesso una rete da battaglia da gladiatore.
    "Fatti sotto, Blake Barnes: vediamo se sei un po' meno sfigato di quello che dici!" ghignò lui, avvolgendo la rete, pronto a scagliarla in avanti e inforcare il ragazzo.
    Ah, giusto: sopra questo narratore aveva detto "appellare", ma forse "scagliare violentemente" sarebbe stato più adatto, nel caso dello scudo rotondo in legno lanciato contro Blake!
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    Descrivi una serie di attacchi nei confronti di Phil. Tieni ovviamente conto delle armi che sta impugnando!
     
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    Blake Barnes
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    Non sapeva neanche lui perchè doveva finire sempre per ammirare le persone che gli facevano male o comunque che gli mettevano un'ansia addosso di morire pari a quella che aveva sempre di scopare con Jesse. Brian era stato il primo ad essere notato da Blake e non per la sua bravura in qualcosa, ma perchè aveva un certo charme e sopratutto incudeva un certo timore, poi c'era stato Samuel che non scherzava affatto con le sue prediche infinite e sicuramente con i suoi modi di fare perentori e sempre azzeccati ed adesso c'era Phil. Lo aveva letteralmente massacrato di pugni fuori al giardino della scuola e non aveva neanche avuto un momento di esitazione solamente perchè lui era uno studente. Blake lo aveva rispettato dal suo primo pugno in faccia ed anche in quello stramaledetto tirocinio che stava svolgendo non faceva altro che amarlo, ammirarlo ed allo stesso tempo odiarlo con tutte le sue forze. Se c'era una cosa che Blake aveva radicato in se stesso era proprio il suo ego e toccare quella parte di lui era come dargli davvero uno smacco morale. Aveva cominciato una mezza specie di rissa con due densiriani davanti ad un intero corpo docenti solamente perchè gli era stato detto qualcosa che in quel momento non ricordava, ma ricordava palesemente che quando lui gli aveva dato dei "densiriani di merda" era come se avesse lanciato un fiammifero in una distesa di benzina che aveva preso fuoco in men che non si dica. Si morse il labbro a quella sua affermazione e sgranò gli occhi. Che hai detto? Lo aveva sentito benissimo, ma non era uno stupido. Sapeva benissimo che lui non giocava e se lo voleva veramente mandare al San Mungo con la testa spaccata a metà, allora lo avrebbe fatto leccandosi il suo sangue e ridendoci su. Aveva imparato, o comunque si stava sforzando di imparare, a gestire le sue emozioni ma in quel momento era davvero, ma davvero difficile.Strinse il pugno fico a conficcarsi le unghie corte nel palmo della mano. Cercò davvero di non rispondere a quelle provocazioni,ma fu davvero davvero difficile. Che detto da un densiriano è quasi un cazzo di complimento! Alla fine aveva modulato l'offesa ma non era riuscito a tenerla dentro. poteva dargli del coglione quanto voleva, ma non poteva dirgli che era un inglese del cazzo ne tanto meno offenderlo sul personale. Si, che era un coglione lo sapeva già, quindi poteva, se tanto gli piaceva, insultarlo così, ma SOLO e soltanto in quel modo. Fece un piccolo ghigno a quelle parole. Ecco, già Blake era sul maschilismo andante, quelle frase dette con tanta soddisfazione lo rendevano solamente più esaltato di quello che già non era in realtà. Il mio cazzo si pianta da solo. é difficile che io stia senza fare certe cose. Il che era più vero di tutto quello che avrebbe mai potuto dire. Non era come Thomas che lo ficcava da per tutto, ma non si poteva dire neanche che a Blake mancassero le ragazze. Forse era lui che non voleva davvero farlo, anche se, ovviamente, in quel momento non lo avrebbe mai detto, come non avrebbe mai detto che alla fine andava a letto con la sua migliore amica. Non sopportava che Phil potesse insultare Jessica. Davvero li sarebbe scoppiata una rissa. E non certo per l'onore di Jessica, ma perchè certe cose poteva farle solamente lui.
    Ascoltò quel racconto tra l'ammirato, perplesso ed allucinanto. Davvero era successo quello? Si guardò intorno e la sua mente annuì rispondendo in maniera affermativa senza neanche esitare un momento. Con un tipo del genere era sicuro che fosse successo esattamente quello. Eppure non sembrava, dal suo aspetto, che potesse essere così buzzurro. Si stava di nuovo rilassando fino a quando non gli diede dello sfigato, si cominciò ad alterare e la sua risposta, con tanto di spogliarello, lo fece incazzare ancora di più. puoi aver anche leccato la figa alla ****, ma per me non sei un cazzo di nessuno. Sei un predone? Come te ce ne sono altri e 100 forse anche più validi e porca troia, si hai i muscoli, sei figo, ma posso metterti a 90 quando vuoi per insegnarti come si fa a soddisfare una donna.Lo stava facendo innervosire al punto che quando lui gli disse che era andato a fare le missioni, Blake fece un passo verso di lui e gli fece un applauso. Ecco, in quel momento Blake non stava seguendo nessuno dei consigli che i suoi professori avevano cercato di inculcargli in quei mesi. Stava agendo di istinto e non stava valutando quali fossero veramente i rischi. Ma Phil non era coglione come lui - per fortuna - Non ho fatto niente di tutto quello che hai fatto tu solamente perchè nessuno me ne ha dato l'occasione. Portami con te a fare il cacciatore, portami con te in una cazzo di missione e vedrai che sono esattamente alla tua altezza se non più bravo di te! Sfidarlo era l'unico modo perspronarlo a fare qualsiasi cosa, il che poteva essere un bene o un male, fatto si era che Blake in quel momento non aveva il controllo. Infatti, quando rispose a quelle domande sulle armi lo fece meccanicamente come se stesse giocando a chi piscia più lontano. Ho stuidato. Coglione o meno sono una persona che si impegna per quello che gli interessa. E quella era un'ammissione del fatto che davvero a lui interessava quello che faceva li, che la sera quando rientrava con la schiena spezzata si metteva a vedere i tecnicismi che Phil gli aveva spiegato precedentemente. Era il modo più assurdo che aveva trovato per tradirsi e far capire a Phil che non stava solamente giocando a fare il ribelle, ma stava imparando davvero a fare qualcosa. Quando gli venne scaraventato quello scudo addosso, lo prese al volo, ma ovviamente si fece leggermente male al polso. Lo avrebbe seriamente ucciso. Era la tua arma ad Hidenstone. Voleva solamente che combattessi senza nessun tipo di favoritismo! Ed era vero, era quello il motivo per il quale aveva scelto di dare quell'arma al densiriano ed invece, per lui, si era preso semplicemente l'arma che reputava più facile e manegevole. Ma forse si sbagliava, tanto che per prendere lo scudo lasciò cadere la lancia ed imprecò. Ed eravamo a due.
    Si, si era anche innervosito che alla fine aveva messo da parte quelli che erano le armi che lui gli aveva fornito ed aveva fatto, di nuovo di testa sua. Ma che cazzo! Pensò poi riprendendo la lancia e cercando di studiare il suo nemico ma sopratutto quella che era la sua arma. Si mosse lentamente, lo scudo gli era d'ingombro lui era le l'attacco e non la difesa. Fece un passo indietro e - con quella che lui definiva agilità - puntò la lancia appena verso lo sterno del densiriano, ma non con l'intento di colpirlo ma più con quello di farlo allontanare da lui. Doveva ammetterlo era debole ma sapeva anche che se si fosse impegnato sarebbe riuscito nel suo intento. Si morse il labbro, e questa volta, però, con un incrocio di piedi uno davanti ad un'altro cercò di arrivare al fianco dell'uomo e cercò di attaccare, così come cercò di schivare un eventuale colpo del biondo. Quell'arma era decisamente non appropriata a come era abituato lui a combattere, i cazzotti, i piegamenti, la prospettiva era completamente differente.
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    Philipp Garlic
    Predone | 27 anni
    Il pene di Blake pareva aver vita propria e soddisfarsi quasi da solo, anche se più probabilmente il biondino aveva dimenticato che farsi Jessica era un po' come il tè delle cinque: una cosa da tutti.
    Phil apprezzava l'entusiasmo di Blake e anche il suo essere comunque virile e determinato, per quanto fosse fin troppo facile accenderlo, ma anche quello, in fondo, era parte del suo fascino, specialmente per il Cacciatore "Lecca la figa un po' a chi cazzo vuoi, e magari prenditi anche la sifilide demoniaca" affermò lui, poco pratico di divinità cristiane, avvicinando il ragazzo a braccia conserte con far poco rassicurante "Mi pare che l'ultima volta ti ho sfondato io... e ti è piaciuto così tanto che me ne hai chiesto ancora" lo provocò, fissandolo deciso negli occhi, quasi a rimetterlo alle sue stesse scelte, anche se poi a quel punto inclinò un sorriso bastardo "Comunque lasciamo le donne fuori dalla porta: qui ci siamo tu ed io. Vediamo se sai soddisfare un vero uomo come me" e a quel punto allargò le braccia e fece comparire le armi, ignorando l'applauso sarcastico del ragazzo e rispondendo solo in un secondo momento alla sua richiesta di salire su una drakkar "Finché avrai quel carattere del cazzo resterai a terra" gli disse indicandolo "O finirai in fondo al mare: non ci sono altre scelte" chiarì, annuendo sentendolo parlare di aver trovato qualcosa che lo interessava, ma non dandogli altre soddisfazioni (sia mai!), risparmiandolo però dall'uso dell'alabarda, scegliendo tridente e rete.
    Si fece indietro, afferrò al centro dell'asta la sua arma e iniziò a far ruotare la rete, ponendosi a tre quarti con la punta dell'arma ben in vista, pronto ad attaccare e schivare 'Serio?' affermò nel trovarselo davanti con lo scudo praticamente alzato, facendo un passo indietro quando tentò di attaccarlo, salvo poi trovarselo al fianco sinistro, dal lato ove aveva la rete.
    "Coglione!" affermò lui, gettandogli addosso la rete per imbrigliarlo e quindi puntargli al collo le tre punte della sua arma.
    "Che cazzo di modo è quello di usare uno scudo e soprattutto, che cazzo ti dice la testa?" affermò lui, afferrando con la mancina la bacchetta e trasformando la rete in catene, che fecero cadere a terra Blake come un salame.
    "Prospettiva già vista, vero Blake?" chiese lui, fissandolo arrogantemente dall'alto in basso, per poi riprendere il discorso "Avevi un'arma più lunga della mia e uno scudo: io potevo bloccarti con la rete, ma avevo anche meno asta e soprattutto ero indifeso. Perché mi hai aggredito frontalmente, perché non hai provato ad usare lo scudo per parare o l'arma e la rete e quindi colpirmi con il tuo vantaggio? Perché hai insultato le tue armi non usandole come meritano?"
    Domande difficili, cui seguì la liberazione del giovane Barnes "Riproviamo: se vuoi, prendi un'altra delle lance o un altro un accessorio" affermò lui, inflessibile, rimettendosi in posizione, nel mentre la sua rete tornava a ruotare.
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    Descrivi una serie di attacchi nei confronti di Phil. Tieni ovviamente conto delle armi che sta impugnando!
     
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    Black Opal

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    Black Opal
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    Blake Barnes
    Black Opal | 18 anni
    Che cazzo era la sifilide demoniaca? Ecco in quello Blake era uno che dimostrava esattamente l'età che aveva. Il suo pene lo infilava in qualsiasi buco a lui picesse ed il fatto che fosse anche un ragazzo piacevole e piacente, non era neanche tanto difficile farlo. Ovviamente, ma come tutto nella sua vita, non andava neanche a cercare quali fossero le conseguenze, quindi, si conosceva le malattie sessualmente trasmissibili ma come ogni cosa brutta in questo modno, non poteva capitare a lui ed alla sua età! Diciamo che tutto quello che seguì, decise di lasciarlo andare con un dolcissimo tzè che gli partì dal cuore. Odiava quando si metteva in discussione il suo ego e le sue possibilità in generale, quindi alla fine della fiera, voleva solamente essere preso in cosiderazione e giocare nel tavolo dei grandi affianco a pensone che lui riteneva valide, ed ovviamente era lui a decidere e non certamente il contrario.
    Il fatto che tu sia più grande fa di te un guerriero migliore, tutto qua, se fossimo a parti inverse ti avrei sfondato io e si, ancora una volta ti confermo che so scegliere, so fottere e all'occorrenza so anche quando vale la pena di essere fottuto. Ma è sempre qualcosa che scelgo io! E a quello ci teneva moltissimo a sottolinearlo sia perchè era una persona molto orgogliosa sia perchè era quello che voleva che Philipp vedesse quando lo guardava, e Blake Barnes voleva essere osservato seriamente da lui, non voleva che lui scherzasse ne tanto meno che facesse quello che stava facendo per mero dovere, voleva diventare un suo allievo a prescindere dall'accademia. Non voleva essere un predone ma voleva saper combattere perchè era quello che gli piaceva fare. Forse ancora non sapeva neanche lui cosa volesse diventare uscito da quella scuola, ma sapeva esattamente quello che non voleva essere: ossia un mollaccione. Blake aveva il terrore di essere un debole, una vittima. Lo era stato per un sacco di anni nei confronti di suo padre ed anche in quel momento se Jason Barnes si fosse presentato alla porta Blake non avrebbe alzato un dito su suo padre e le avrebbe solamente prese, pur di essere accettato da lui. Ma quella consapevolezza lo faceva arrabbiare, lo faceva infuriare, lo rendeva nervoso e vittima delle sue stesse emozioni, dei suoi sentimenti. Ti sto ubbidendo e non mi sto lamentando. Adesso non posso neanche risponderti?Non ho un carattere di merda, ho un carattere! Che l'ego di Blake prenda pure la parola! Anche se purtroppo per tutti era esattamente quella la verità. Blake aveva una personalità forte ed era difficilissimo piegarlo. La prima volta che si erano visti si era alzato nonostante non ce la facesse per niente a farlo.
    Il problema principale di Blake era che per quanto bravo e forte caratterialmente fosse, non riusciva a frenare la lingua e se la lingua scorreva come un fiume in piena, il suo cervello non ragionava abbastanza ed in un attimo si ritrovò a terra, come un salame, imbrigliato con delle catene. Chiuse appena gli occhi prendendosi tutta la cazziata e dandosi del coglione da solo. Doveva ammettere che si era sopravvalutato, ma quello non aveva intenzione di dirlo ad alta voce. Quando fu di nuovo in piedi scosse il capo. Avrebbe continuato con quella lancia fin quando non avrebbe messo al tappeto il predone, o comunque almeno non si sarebbe fatto mettere al tappeto. Si alzò mettendo il ciuffo all'indietro e poi fece roteare la lancia facendo, questa volta un passo indietro. La sua bocca rimase completamente cucita. Adesso era ora che quello stronzo chiudesse la bocca con i fatti e non con le parole. Era una questione di orgoglio e una questione di ego quella. Fece tesoro di quello che gli era stato appena detto. Doveva sfruttare la lontananza ed il fatto che quella lancia fosse più lunga quindi si poteva agire bene nelle lunghe distanze. Con i piedi, che andavano uno davanti all'altro, incrociandosi tra loro e girando in tondo, cercò di trovare in Phil un minimo punto debole, questa volta, però, lo scudo era di fronte a lui e cercava di corpirsi, puntò la lancia verso i suo avversario per mettere dell'ulteriore distanza tra di loro. Se utilizzo un'arma del genere dovrei stare, quindi, più lontano e sfruttare a mio vantaggio la lunghezza della lancia? Non era una domanda da saccente, quella era una domanda vera e propria. Voleva veramente imparare, anche se era convinto che magari una spada era molto di più alla sua portata, ma non avrebbe mai detto che non era bravo con la lancia e quindi poteva cambiarla. Lo doveva battere con quello che aveva. Fece un altro giretto fino a che decise di fare una mossa, o almeno provare a farla. Cercò di prendere la mira verso le ginocchia del predone e ne lanciò lo scudo tipo bumerang. Doveva pur cadere in qualche modo, una volta fatto quello, lanciò la lancia verso di lui cercando di colpirlo sulla spalla destra. Ci sperava veramente, comunque era lontano abbastanza da non essere imbrigliato di nuovo con la rete, o comunque lo sperava, sempre se avesse preso le giuste misure!
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    Philipp Garlic
    Predone | 27 anni
    Philipp era più grande di Blake, questo era ovvio, inoltre aveva un'esperienza ovviamente diversa: il ragazzo aveva una formazione prettamente accademica (e neanche delle più brillanti), mentre Phil aveva avuto modo di formarsi sul campo, in quella che alcuni deficienti avrebbero definito "università della vita". Il risultato era che era probabile che Blake conoscesse termini che Philipp manco pensava potessero esistere, ma, per inverso, sapesse maneggiare le cose con ben più abilità.
    E sapesse di leggende come la sifilide demoniaca!
    Blake rivendicò la sua giovane età, il che fece sganasciare dalle risate il buon fabbro "Ah-ah-ah! Questa mi mancava!" ammise infatti lui "I vecchi che dicevano che con vent'anni di meno mi avrebbero fatto il culo ne sconosco a chili, ma di ragazzini col latte alla bocca che pretendevano di potermi stendere in un improbabile futuro con più esperienza proprio mi mancava" ammise allargando le braccia, finendo coll'indicarlo "Alla tua età avevo già ammazzato dei vampiri e sapevo usare perfettamente i paletti e le spade: non sei al mio livello e non ti basterà qualche anno in più sulla schiena per raggiungermi. Ci vuole disciplina, impegno, dedizione, e ovviamente talento!"
    Tutte cose che Philipp pensava Blake potesse avere, ma lui era un uomo di altri tempi ed era molto restio nel far complimenti o ammettere la propria stima o fiducia, prediligendo un approccio crudo, se non crudele, che però trovava anche perfetto per uno come Blake 'Questo passa il tempo a sentirsi dire che è figo, che è forte e che è un genio' si diceva lui, senza neanche sapere dell'esistenza di Jesse! 'Se vuole diventare un uomo, deve imparare ad abbassare le piume!' e manco a dirlo, lui aveva deciso fosse la sua missione.
    Ovviamente se nessuno criticava Blake c'erano diverse ragioni, e una delle più importanti, ben oltre il rischio di querela, era il fatto che il ragazzo si accendesse più rapidamente di un petardo abusivo, esplodendo anche con la stessa facilità, atteggiamento che normalmente destava un clima di terrore tale da renderlo re del mondo, o almeno della situazione, ma che nella forgia di Brugnir generava ben altre - e più isteriche - dinamiche "Blake Barnes, stai zitto un attimo e guardami negli occhi" Phil si era messo davanti a lui; non gli importava niente di cosa pensava e credeva, neanche immaginava che in fondo al suo cuore temesse di essere debole (del resto perché mai avrebbe dovuto pensare avesse una simile paura, quando lui lo vedeva così forte da dover essere spezzato?), vedeva solo un ragazzo che aveva bisogno di una guida, e soprattutto di essere reso edotto della propria natura, nel bene e nel male "Tu hai un carattere di merda." disse, secco, litico, freddo come una lama d'acciaio ed altrettanto affilato "Non te ne stai mai, devi sempre commentare e rispondere ad ogni cosa e devi criticare qualsiasi ordine, ti arrabbi sempre non appena ti senti criticato e se non ti viene data ragione inizi a starnazzare come una gallina"
    Lasciò un paio di secondo a Blake per metabolizzare quanto sentito, e, perché no, caricare il veleno di risposta, poi si volse e fece un paio di passi indietro "A dicembre una puttana di Jonathan... non so se sei mai stato da Jon, al Canto della Sirena... comunque, una delle sue puttane si è imbarcata con noi. Le avevo detto di portare rispetto ad un capitano e di non usare nomignoli, e lei per farsi bella ha iniziato a stuzzicarmi: l'ho presa per i capelli e le ho piantato una lama alla gola" al che, si voltò e lo fissò ancora una volta, per fargli capire come non stesse per niente scherzando "Cosa pensi che farei ad uno che si permette sulla mia nave di dirmi che mette a 90 quando vuole?" c'erano molte ipotesi, e poche di queste piacevoli, sicché Phil lasciò l'altro libero di immaginarsi la propria risposta, andando poi a chiosare "Non ti porto su una nave perché, ora come ora, qualsiasi capitano, per non rischiare un ammutinamento, ti butterebbe in mare con una pietra al collo."
    La sostanza era che Philipp reputava che il Barnes non fosse pronto né a livello morale né a livello fisico per imbarcarsi; i suoi standard erano alti, ma Blake non voleva essere un mozzo, bensì un membro valido, sicché quelli erano del resto i criteri minimi per non essere una Joanne qualsiasi (?), sicché, avendolo edotto di tutta la parte morale, non restava che temprarne anche l'abilità in combattimento, specialmente se, da fabbro, voleva produrre armi che fossero un minimo competenti, del resto non si poteva forgiare efficacemente qualcosa del quale si ignorava il reale uso, di questo lui era certo.
    'Penoso!' forse per ansia da prestazione, il primo assalto di Blake fu un vero disastro, al punto che il Cacciatore dovette proprio fargli uno spiegotto, al quale, per una volta, Blake non sentì l'obbligo di ribattere, limitandosi a rimettersi in piedi e riprovare cocciutamente con la stessa arma, ma una prospettiva ben diversa.
    'Ora ragioniamo' l'impugnatura non era corretta, lo scudo era troppo alto e un po' ostacolava l'asta, ma almeno il Garlic poteva affermare che l'allievo stesse usando doverosamente quanto in suo possesso. Tirò indietro il piede destro, mettendosi di tre quarti ed esponendo in avanti il braccio che reggeva e faceva roteare la rete, osservando il giovare ruotargli attorno come uno squalo.
    "Allora ascolti quando parlo" ammise con un ghigno un po' feroce, ingobbendosi un poco, pronto a scattare come una tigre al suo primo attacco di lancia 'Non posso difendermi: devo fare un balzo indietro e cacciargli addosso la rete' si disse lui, tenendo da conto anche, nel caso, un movimento laterale, con la medesima funzione, tuttavia nessuna delle due cose fu fatta, questo perché Blake fece Blake: cose a caso!
    "CHE CAZZO!" in effetti il biondo al lancio dello scudo balzò di lato per schivarlo, sorpreso da quella scelta, ma non abbastanza da farsi colpire 'Ma è in vibranio?!' si chiese per un istante, essendo in genere quelle le armi che si lanciavano e temendo quindi che potesse davvero fare da boomerang e tornare al proprietario, un istante fatale che concesse a Blake di avvicinarlo 'Merda!' esclamò lui, gettando all'ultimo la rete, sentendosi pungere alla spalla, nel mentre però l'altro finiva in trappola.
    Fosse stato un combattimento vero, lui sarebbe trovato una spalla trapassata, ma l'altro sarebbe stato in pericolo di vita anche di più, sicché il Cacciatore rise "Questo sì che era un attacco... del cazzo, ma un bell'attacco!" ridendo ancora, il biondo posò una mano sulla spalla di Blake, poi lo liberò dalla sua prigionia, prendendoselo sottobraccio "L'ho detto che per essere un inglese del cazzo sei sveglio! Ora cambia arma e vediamo se noti le differenze!" affermò lui, dando una pacca sulla schiena al ragazzo, pronto a mostrargli come le varie lance, seppur simili anche a livello estetico e concettuale, si prestassero a strategie completamente diverse, che non potevano essere dimenticate.
    Terminato la sessione di combattimento, Phil lo avrebbe di nuovo portato sul retro a forgiar cose, fino alla sera, quando, sfiniti, li avrebbe liberati della reciproca presenza.
    "Hai lavorato bene, oggi: ci vediamo domani!" gli avrebbe detto lui, coperto di sudore, lasciando libero di Barnes di tornare a scuola, nel mentre lui rimaneva a fare qualcosa. Un qualcosa che il giorno dopo, Blake si sarebbe ritrovato recapitato da un gufo.
    Per pestarli un po' come stracazzo di pare recitava il biglietto associato al pacco, che si sarebbe rivelato essere un fist in Ferro Antico, ovvero, di fatto, un guanto con nocche rinforzate.
    RevelioGDR


    Dopo quasi due mesi, direi che questo provino può considerarsi concluso!
    Grazie, roby, mi sono davvero divertito *^*

    Ricompense:
    Blake: 1TEC, 1RES + fist in ferro antico (d20): guanto rinforzato in ferro; +4 se si tenta di incantarlo/trasfigurarlo

    Philipp: +1TEC +10exp
     
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8 replies since 16/1/2021, 23:10   127 views
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