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Edited by Nara Keratack Gleen - 1/9/2020, 00:52. -
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Non si era ancora davvero abituata a Denrise: se n'era tenuta alla larga per anni, ma l'attività di famiglia non poteva cadere in rovina senza che lei non cercasse di farne qualcosa di buono 'E poi... Denrise sta cambiando'
Non che lei la volesse completamente diversa: la amava, ma lei era una donna sofisticata, bella, astuta. In una terra di barbari primitivi si sentiva sempre come un pesce fuor d'acqua per quanto apprezzasse la violenza e la purezza di quella razza.
Ma ora era lì, e doveva trovare un compromesso, confidando forse e soprattutto in Hidenstone.
Gerd aveva dato una sistemata al locale e alla fattoria in generale, aveva diffuso aromi naturali per rendere meno forte l'odore di animale senza farlo sparire e aveva messo in bella mostra creature feroci e cuccioli parimenti, per soddisfare ed attrarre a colpo d'occhio sia i Denrisiani sia gli studenti: il suo scopo, alla fine, era soddisfarli tutti. E spennarli.
Indossa quel giorno una canotta nera sopra dei pantaloni bianchi, immacolati (grazie alla magia). Teneva guanti in pelle, e quando la porta sì aprì levò il capo e poi un sopracciglio.
'Meno male che spando aromi in questo luogo: ho la forte impressione che non si lavi da mesi' cosa non poi così rara su quell'isola "Benvenuta nel nostro allevamento" fece lei aggirando un po' teatralmente il bancone e sollevando le mani.
"Come posso esserti utile? Sei in cerca di un nuovo famiglio, magari qualcosa di forte e feroce da portare in battaglia?" chiese lei con un sorriso al limite del maligno, del resto, come detto prima, apprezzava la violenza denrisiana. Quasi quanto i soldi 'E ferocia e soldi vanno a braccetto' e quindi lei li amava letteralmente alla follia "Sono Gerd. Qui nel nostro allevamento abbiamo animali babbani e magici. Abbiamo creature innocue e mortali, di terra, volanti e anche marine. Dimmi cosa ti occorre e io te lo fornirò... sempre che tu lo sappia gestire, ovviamente" e a quel punto inclinò un sorriso di sfida "Le bestie sono un po' come le bacchette: sono loro che scelgono il mago" e, si sperava, non per cena!. -
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I clienti di Denrise non erano come i clienti del resto del mondo. Certo, ogni cliente era a sé, ma ogni Denrisiano era ancora più a sé dello standard, perché presentava una varierà di opinioni, azioni ed idee ben maggiore dello standard. Insomma, chi mai a Milano avrebbe temuto di essere schiantato come buongiorno? A Dernise, invece, un'accetta lanciata dietro era un gesto convenzionale di buongiorno!
Gerd dunque si approcciò alla nuova venuta come avrebbe fatto con una bestia feroce, con delicatezza e prudenza, sia per non irretirla, sia per spillarle il più facilmente possibile quanti più soldi possibile, il che ammetteva anche qualche piccola (ehm) bugia.
Sorrise vivamente ai complimenti di lei, con un sorriso aperto, intrigante, intrigato, quasi ammiccante "Tutto è molto bello in questo negozio, alla sua maniera" propose lei, passandosi distrattamente le dita della mano destra su di una ciocca di capelli "Dalla mobilia agli animali, passando anche per i clienti"
Il suo sguardo si fece ancora più intrigato, quasi insistente sulla donna 'E fortuna che questo locale ha un profumo meraviglioso che nasconde il tuo' si disse, facendo comunque un paio di passi avanti "Come posso esserti di aiuto, Nara Gleen?"
Con un animale, con un'altra bugia, o con altro ancora? Difficile a dirsi, ma probabilmente le due sarebbero partite da un drago "Mi spiace per il tuo kneazle" disse lei distrattamente, lievemente sincera in ciò che diceva, ma lieta che ciò l'avesse comunque condotta da lei "Ma purtroppo questo è il cerchio della vita, e per fortuna perso un compagno ne possiamo trovare uno nuovo, diverso quanto basta per rimpiazzare chi ci ha lasciato senza sbiadirne il ricordo" e, diciamocelo, Nara quel giorno non voleva far sbiadire il ricordo del suo vecchio gatto: voleva incenerirlo.
La donna sollevò entrambe le sopracciglia, ma poi inclinò intrigata la testa "Noto che hai girato il mondo: hai predato anche carrarmati, Nara?" propose lei, fintamente interessata alla vita di lei, nel mentre muoveva elegantemente l'indice, conducendo la donna sul retro del negozio.
E qui si rendeva necessario continuare la role nella zona vietata ai minori.
Scherzo.
La donna condusse l'altra in una stanza, che, una volta aperta, rivelò una temperatura ben superiore al normale e anche una maggior puzza di animale frammista allo zolfo. Che vi fosse satana lì dentro?
"Vieni nel rettilario" propose lui, entrando "Abbiamo molte specie intriganti, dalle più velenose alle più forti, ma non penso che sia ciò che tu cerchi" la donna indicò pigramente qui e là delle teche con dentro varie forme di serpenti, ma proseguì verso il fondo della stanza, ove si trovavano alcuni piccoli esemplari di drago nano.
"Forse 4 metri di lucertolone sono troppi, ma che ne dici di questa versione domestica? Raggiungono al massimo il mezzo metro di lunghezza dalla coda al muso, ma sanno essere molto fedeli e anche molto feroci" e fu così che aprì la teca, facendo sì che alcuni, i più coraggiosi, uscissero e iniziassero a svolazzare.
"Studiali e fatti studiare: magari è tra loro il tuo prossimo compagno di vita"SPOILER (clicca per visualizzare)Hai libertà di descrizione sul draghetti presenti nella stanza, sia per il colore, sia per la forma, sia per il carattere. Ti chiedo solo di non essere autoconclusivo nell'eventuale addomesticamento di una creatura: farò io nel mio post.
Ah: la stanza è in legno, ma è ignifuga. -
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.SPOILER (clicca per visualizzare)2d20: 4, 12, 5+5.
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.SPOILER (clicca per visualizzare)un guinzaglio 20
una museruola 20
un giocattolo 20
fischietto 20
gabbia non gliela vendo
2 dolcetti 20
2 cibo 10
dragheto 125
tot: 235g.