[Prof. Kàra Onfroy - Provino Magia Verde] Lezione di Magia Verde

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    La scuola è appena iniziata e quest'anno i cambiamenti sono tanti per questi studenti che sono stati catapultati nel vivo della vita Accademica, dopo aver passato circa due mesi lontano dalle mura di questo castello e dall'odore delle pagine dei libri.
    C'è chi l'ha presa bene, chi invece piange disperato in stanza (come per esempio il povero Lucas), altri si sono ripromessi che quest'anno non sarà come il prossimo e che si impegnerà di più.
    C'è anche chi è cresciuto e chi invece è il solito tappetto sedicenne che cerca di sembrare alto.
    Tuttavia, non ci interessa molto, perché tu Kàra, ti trovi a dover aprire l'anno e presentarti alla tua classe, che non sa minimamente chi tu sia e che cosa faranno con te.
    A te, purtroppo, l'arduo compito di aprire la settimana, con una lezione davvero mattutina: 08.30, i ragazzi del terzo anno si stanno avviando a raggiungerti presso il luogo dove terrai la tua lezione.
    Sono reduci da un giugno arduo, chi ha dovuto recuperare sembra che abbia ancora i rimasugli delle occhiaie passate sui libri.
    Insomma, ti trovi a che fare con questi adolescenti in piena fase riavvio.
    La tua classe del triennio comprende i ragazzi del terzo, quarto e quinto anno che hanno scelto nel loro percorso la tua materia o se la sono ritrovata per forza di cose, in base alla decisione di carriera intrapresa.
    Non dovrai far altro che amare questi studenti e farti amare.
    Senti un vocio assordante quando loro arrivano, perché man mano che la gente giunge si saluta e si abbraccia, chissà da quanto tempo non si vedono, insomma, quindi dovrai ripristinare l'ordine, a modo tuo e iniziare la tua lezione.
    Qualcuno sembra confuso da questo cambio di nomenclatura, non essendosi ancora abituato alla cosa.
    Poi c'è una testa, con un cappellino addosso che qui dentro conoscono tutti: Lucas Jughead Jones, uno degli studenti Ametrin del terzo anno che alza la mano e cerca di far spazio alla sua curiosità Professoressa? E' il professor Guymoore? - probabilmente non lo sai, ma era il docente di Cura delle Creature Magiche che loro erano abituati a vedere e che si erano fatti piacere, con i suoi ma e i suoi perché.
    A te la classe, cara.
    Allora, allora, allora!
    Eccoci qua alla tua lezione di prova per il posto di Docente di Magia Verde.
    Come hai potuto vedere non ci saranno studenti esterni, gestirò io dall'inizio alla fine così da poterti valutare meglio e in maniera più rapida :)
    La descrizione dell'aula del tuo insegnamento puoi farla tu stessa, stessa cosa - qualora volessi esporre il programma, nonostante questo sia già pubblicato qui, ma è il vecchio.

    Ti do piccole regole per questa prova.

    ♦ La prova consisterà in una lezione di quattro fasi, che vedranno l'inizio della lezione, con la tua introduzione, la disposizione degli studenti, etc...; la spiegazione dell'argomento, questa fase nella lezione canonica solitamente può anche durare più giri di post e di dinamicità, dovuta alle domande e agli interventi degli studenti, ma questa volta la faremo breve; prova pratica, per poter rendere una lezione più leggera e meno pippone teorico e, infine, chiusura della lezione, tirando le conclusioni e chiudendo la prova, salutando gli studenti.

    ♦ Ogni tuo post deve dettare i tempi di risposta. Cosa vuol dire? Dovrai dare un margine di tempo in cui rispondere che può variare in base all'elaborazione che richiedere quella specifica fase della lezione. Può essere un giorno, così come può arrivare anche a quattro giorni di possibilità di risposta. Ricorda sempre che ogni studente che hai a lezione, potrebbe avere in corso altre cose, quindi salvo eccezioni di prove che richiedono una rapida risposta, è preferibile dare almeno due giorni di tempo di risposta, se non tre.

    ♦ Scadenza, note aggiuntive, eventuali spiegazioni tecniche, come per esempio eventuali mappe o eventuali richieste, o eventuali "giochi" di prova, vanno messi sotto spoiler e spiegati al meglio a chi ci sta leggendo, quindi non solo il tuo personaggio dovrà spiegarle come farebbe un vero docente che sta chiedendo ai suoi studenti lo studio di funzione da eseguire alla lavagna, ma dovrai metterlo anche in spoiler, come sto facendo io con te nel spiegarti quello che andremo a fare.

    ♦ Mantieniti sempre nell'ambientazione che stai giocando e dai libero sfogo alle tue capacità, per prendere questa cattedra e tenertela stretta.

    Detto questo, credo che tu possa procedere con il tuo primo post, quello di inizio!
    Per qualsiasi altra domanda puoi contattarmi tramite MP su Annie-Macrae Welsh così potrò risponderti anche se sarò fuori casa.

    Ti faccio un grosso in bocca al lupo e... VAI CON LA TUA LEZIONE, PROF!


     
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    Kàra Onfroy
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    parlato - pensato- ascoltato
    Ricordava a stento il suo ultimo primo giorno di scuola, era avvenuto molti anni prima ed era ancora una ragazzina taciturna e insicura. Quel giorno, in effetti, le sembrava di non essere nemmeno cresciuta più di tanto, sentiva ancora i palmi delle mani leggermente sudati, il cuore che batteva con lo stesso ritmo delle ali di un colibrì nel petto, le punte dei piedi che faticavano a rimanere ferme. <u> “Dovresti calmarti lo sai? Sempre se non vuoi impazzire alla fine del tuo primo giorno…” le ricordò Madama DooW, la ninfa che abitava più o meno letteralmente nell’aula di Magia Verde: lei e Kàra si erano conosciute parecchi anni prima e, a causa di una maledizione, la poveretta era stata confinata a vivere in tutt’uno con una pianta di edera, che ora scorreva per tutta l’aula, permettendole di muoversi da un punto ad un altro. Le due erano amiche da quella che sembrava una vita intera, e in qualche modo quelle parole bastarono a strappare un sorriso appena accennato alla professoressa, che si passò le mani leggermente tremanti sul grembiule di cotone che le copriva gli abiti, per evitare di sporcarli mentre si prendeva cura delle piante nell’aula.
    Il posto in cui si trovava in quel momento era piuttosto spazioso, e occupava una parte del piano terra dell’Accademia, con una notevole vista sui giardini, un ottimo incentivo anche per le menti più pigre per cercare ispirazione nell’ambiente circostante. Per volere di Kàra l’aula non prevedeva dei banchi veri e propri, ma piuttosto massici tavoli di legno, dove gli studenti avrebbero potuto dividersi in piccoli gruppi e lavorare insieme: così come le piante comunicavano tra loro attraverso le radici, era dell’idea che anche i suoi studenti avrebbero dovuto collaborare per poter trarre il meglio gli uni dagli altri.
    Lo spazio era arioso, con soffitti alti e ampie vetrate, oltre che costantemente profumato di resina, terriccio e qualcosa di molto simile all’odore dell’erba appena tagliata. Al suo interno erano presenti un piccolo laghetto, per avere una fonte di acqua per le piante che ne necessitavano e l’habitat adatto per ospitare alcune specifiche creature magiche, e ampie vasche di terriccio sempre per poter riuscire a lavorare in modo efficace nella maggior parte dei casi. Non era escluso che potesse portare i propri studenti anche fuori nel corso dell’anno scolastico, a dire il vero aveva in programma qualcosa in merito, ma aveva dato disposizione per rendere quello spazio il più funzionale possibile. Per non fare mancare nulla a nessuno aveva fatto adibire una nicchia piuttosto spaziosa come archivio di manuali e materiale utile da utilizzare durante le lezioni: era possibilità reperire lì guanti, strumenti, libri e tutto il necessario.
    Lanciò un’occhiata all’ambiente intorno a sé mentre si rialzava da terra, evitando per quella che sarebbe potuta apparire pura fortuna –solo ad un occhio poco attento- uno degli innaffiatoi volanti che popolava l’aula e che aveva il compito delicato di tenere ogni essere vivente vivo e idratato. “Hai ragione, hai ragione…dovrei calmarmi. E’ quello che faccio da sempre…devo solo spiegarlo.” borbottò, decidendosi infine a togliersi il grembiule, sistemare gli ultimi attrezzi e avviarsi verso la scrivania.
    Metcalfe, il suo Demiguise, scivolò indisturbato tra i suoi piedi, come se i due si conoscessero abbastanza bene da non intralciarsi a vicenda nemmeno in quel caso. Il famiglio era un Demiguise addestrato, con una certa passione nel dimostrarsi sempre all’altezza della padrona, sempre pronto a fare il suo meglio per poterla aiutare. Kàra non potè trattenere un sorriso quando lo vide esercitarsi a scomparire e riapparire nel modo più rapido possibile, giusto per essere pronto. “Sono certa che vada bene, non credo che nessuno copierà durante il suo primo giorno.” osservò con dolcezza, sistemando senza una vera ragione uno dei libri che aveva lasciato sulla propria scrivania. Non potè trattenersi dal guardare ancora una volta lo spazio intorno a sé, appurando che aveva spolverato e sistemato tutto e che nessuno dei suoi studenti avrebbe trovato qualcosa fuori posto o non utilizzabile. Si allungò solo per chiudere la porta che dava sul proprio studio, uno spazio piuttosto piccolo attiguo all’aula, di cui al momento nessuno avrebbe avuto bisogno.
    Respirò ancora una volta profondamente, socchiudendo gli occhi e cercando di ritrovare una sorta di pace interiore, mentre sentiva il vociare dei suoi alunni avvicinarsi sempre di più. L’entrata, che gli studenti stavano cominciando ad attraversare, era un semplice arco decorato da tralicci di edera che inerpicavano tra le pietre della struttura: non era necessario compiere nulla di particolare per entrare, ma poteva sentire qualche studente urlacchiare mentre Madama DooW poneva le sue strane domande o faceva qualche scherzo.
    Aveva fatto “i compiti a casa”, aveva cercato di conoscere i suoi studenti prima del tempo, per quanto fosse possibile, indagando se non altro sui loro risultati nell’anno precedente, cercando quantomeno di impararne i nomi per quanto fosse molto più brava con piante e animali che con le persone. Il fatto che negli anni avesse spesso cercato di aiutare il prossimo, se non altro, la rendeva abbastanza brava a cercare un modo per comunicare al meglio, o quantomeno provarci.
    Drizzò la schiena, si staccò leggermente dalla scrivania e unì le mani sul ventre aspettando che tutti quanti entrassero mentre gli studiava attentamente con lo sguardo, man mano che prendevano posto nell’aula, provando a comprenderne le dinamiche. Immaginava che prima o poi qualcuno avrebbe fatto qualche domanda, che si sarebbero domandati perché ci fosse lei e non il suo collega precedente. Si schiarì la voce e cercò di mantenere la calma, aspettando che tutti più o meno prendessero posto. “Benvenuti, io sono la Professoressa Onfroy e come il vostro compagno ha notato non sono il professor Guymoore.” cominciò, lanciando un’occhiata a Metcalfe per avere la sua approvazione. “Sono lieta di accogliervi nella mia aula e di darvi il benvenuto alla mia lezione. Come ben sapete qui seguirete le vostre lezioni di Magia Verde, per voi dei Triennio ci occuperemo di approfondire le vostre conoscenze pregresse e concentrarci anche sugli aspetti che più vi hanno interessato fino ad ora. Il vostro percorso si sta facendo sempre più specifico e impegnativo, come è giusto che sia, ed è necessario che comprendiate sempre di più quale sarà poi il vostro percorso professionale.” spiegò brevemente, fermandosi solo per evitare di essere troppo noiosa.
    “Ma avremo tempo per parlarne più approfonditamente durante l’anno, oggi direi che possiamo cominciare con le presentazioni.” decise poco dopo, accennando un rapido sorriso: non aveva l’aria di una persona cattiva o che amasse mettere sotto pressione i suoi studenti, ma era di certo una donna decisa e autoritaria quando necessario. “Come avrete visto entrando, la nostra Aula ospita una ninfa: il suo nome è Madama DooW e sa essere estremamente gentile ma solo con chi lo merita. Oh, e ama fare dispetti, quindi state attenti a capelli, cappelli e vestiti.” si premurò per poi proseguire, indicando il suo Demiguise che in quel momento gonfiò il piccolo petto, dopo essersi lisciato il pelo. “Lui è Metcalfe, il mio Demiguise e personale aiutante. Sarà sempre presente nelle nostre lezioni… qualcuno di voi saprebbe dimmi qual è una delle caratteristiche principali dei Demiguise?” domandò quasi dal nulla e avrebbe aspettato la risposta dei suoi alunni prima di proseguire.
    Spiegato il potere di Metcalfe, avrebbe poi proseguito indicando gli innaffiatoi magici che scorrevano rapidi per la stanza, sempre indaffarati. “Kolga, Hadda, Himingläfa, Dufa, Hefring, Bylzia, Bara, Hronn e Udur sono gli innaffiatoi magici dell’aula, si occupano loro delle piante nell’aula.” spiegò brevemente, evitando di specificare che molti studenti raccontavano di essere stati lavati da capo a piedi per aver fatto troppo rumore o aver molestato qualche pianta: lo avrebbero scoperto a tempo debito, nel caso.
    Si schiarì nuovamente la gola quindi e si appoggiò alla scrivania, guardando attenta tutti i presenti. “Allora… ora sapete già qualcosa di me e dell’aula, ma potete pormi tutte le domande che volete. Gradirei vi presentaste brevemente, magari dicendomi il vostro nome e che cosa vi piace di più di questa materia, in modo da conoscerci meglio.” propose per poi aspettare paziente di ricevere risposte.
    code made by gin



    Allora dunque spero di essere stata abbastanza esaustiva per ora. Allego comunque un paio delle immagini dell'aula nel caso mi sia spiegata male.

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    L'attenzione degli studenti passò subito dall'aula alla tua creatura aiutante.
    Molti allargarono la bocca in segno di stupore, altri facevano a gara per indicarlo, quasi eccitati nel vederlo.
    Era chiaro come gli studenti che avevano davanti, erano quelli più interessati alla materia, visto che l'avevano scelta consapevolmente, alcuni - addirittura - come materia extra tra le tante (o forse per evitare pozioni e magitech che erano un po' il tallone d'Achille di questi maghetti).
    Lucas annuì alla risposta che avevi posto, quindi si risistemò il cappellino e continuò ad ascoltarti.
    Gli sguardi di tutti si spostarono sugli annaffiatoi e una ragazzina curiosa alzò la mano quasi immediatamente, quando trovò uno spiraglio di pausa nel tuo discorso Professoressa, i loro nomi sono molto strani, cosa significano? - certamente era un po' fuori dal tema della lezione, ma si sa, gli adolescenti sono curiosi e pieni di iniziativa.
    Iniziativa che noti con altre mani alzate, alla tua domanda sulla tua creatura, che di nuovo aveva attirato, quasi più della ninfa. Ad alzare la mano, adesso era un ragazzino cicciottello e con l'acne giovanile che faceva a pugni pe il territorio da conqusitare sulle sue guance Il loro pelo è utile per fare i mantelli dell'invisibilità! - sembrava molto affascinato dalla creatura, così come il ragazzo che prima aveva chiesto del professor Guymoore E' una creatura molto timida e sfuggente, come avete fatto a diventare amici? - scelse di proposito quella parola, come se vedesse nelle creature magiche dei suoi pari, dei suoi amici, per l'appunto.
    Poi, come se si fosse ricordato delle tue specifiche riprese la parola Lucas Jones, terzo anno, Ametrin. E sono qui perché mi piacciono le creature magiche e vorrei imparare a prendermi cura di loro, principalmente. - in seguito alla sua risposta, anche il cicciottello si ricordò di presentarsi Io voglio diventare Magiecologo e ... sono Tim Lorens, Dioptase..
    In seguito si presentarono tutti, come avevi richiesto, e rimasero in attesa di una tua continuazione.
    Molto bene! Possiamo proseguire!
    Andiamo avanti con il secondo step di questa lezione u.u

    Ti do piccole regole per questa prova.

    ♦ La prova consisterà in una lezione di quattro fasi, che vedranno l'inizio della lezione, con la tua introduzione, la disposizione degli studenti, etc...; la spiegazione dell'argomento, questa fase nella lezione canonica solitamente può anche durare più giri di post e di dinamicità, dovuta alle domande e agli interventi degli studenti, ma questa volta la faremo breve; prova pratica, per poter rendere una lezione più leggera e meno pippone teorico e, infine, chiusura della lezione, tirando le conclusioni e chiudendo la prova, salutando gli studenti.

    ♦ Ogni tuo post deve dettare i tempi di risposta. Cosa vuol dire? Dovrai dare un margine di tempo in cui rispondere che può variare in base all'elaborazione che richiedere quella specifica fase della lezione. Può essere un giorno, così come può arrivare anche a quattro giorni di possibilità di risposta. Ricorda sempre che ogni studente che hai a lezione, potrebbe avere in corso altre cose, quindi salvo eccezioni di prove che richiedono una rapida risposta, è preferibile dare almeno due giorni di tempo di risposta, se non tre.

    ♦ Scadenza, note aggiuntive, eventuali spiegazioni tecniche, come per esempio eventuali mappe o eventuali richieste, o eventuali "giochi" di prova, vanno messi sotto spoiler e spiegati al meglio a chi ci sta leggendo, quindi non solo il tuo personaggio dovrà spiegarle come farebbe un vero docente che sta chiedendo ai suoi studenti lo studio di funzione da eseguire alla lavagna, ma dovrai metterlo anche in spoiler, come sto facendo io con te nel spiegarti quello che andremo a fare.

    ♦ Mantieniti sempre nell'ambientazione che stai giocando e dai libero sfogo alle tue capacità, per prendere questa cattedra e tenertela stretta.

    Per qualsiasi altra domanda puoi contattarmi tramite MP su Annie-Macrae Welsh così potrò risponderti anche se sarò fuori casa.

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    Kàra Onfroy
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    Per quanto potesse essere in realtà tesa e piuttosto emozionata per la sua prima lezione, Kàra era una di quelle persone che difficilmente esprimeva apertamente il proprio stato d’animo, ancora di più di fronte a qualcuno che si supponeva dovesse imparare qualcosa da lei. Provava il bisogno di spiegare con cura quello che la appassionava con quegli studenti che si trovava di fronte, fremeva dal bisogno di condividere con loro quello che sapeva e provare a renderli partecipi, a fargli capire in qualche modo quanto fosse importante e interessante quello che stavano studiando.
    Sorrise alla domanda di una ragazzina dai capelli biondi che aveva alzato la mano dopo aver osservato per qualche istante gli innaffiatoi che fluttuavano sulle loro teste. Comprese facilmente la sua curiosità, anche se per una che aveva vissuto per tutta la vita a Denrise – e che portava anche il nome di una divinità della mitologia norrena- era comunque piuttosto difficile pensare che qualcuno non conoscesse quei nomi e potesse davvero avere qualche dubbio in merito. “I loro nomi vengono direttamente dalla mitologia nordica, sono i nomi delle Ondine, figlie del dio del mare Aegir e Ran. Le Ondine rappresentano le onde, e ciascuno dei loro nomi è in realtà un modo poetico per descrivere le onde stesse. Per esempio, Hadda è il diminutivo di Blóðughadda, che si riferisce al colore rossastro che assume la schiuma in cima all’onda.” spiegò ma si impose di non tirarla troppo per le lunghe e fermarsi prima di risultare troppo noiosa. Aveva sempre avuto una certa passione per la mitologia, per i miti e le leggende, e avrebbe potuto parlarne per ore se solo ne avesse avuto la possibilità.
    Si illuminò nel momento in cui vide il loro entusiasmo mentre indicavano Metcalfe, alcuni di loro intenti a sporgersi dai loro banchi per vederlo meglio. Diede una piccola pacca sulla spalla del Demiguise, spronandolo a farsi avanti e infilarsi tra i banchi, per quanto sapesse molto bene che il suo famiglio tendeva a mostrarsi timido e poco avvezzo ad avere a che fare con troppe persone contemporaneamente. In un certo senso si somigliavano sotto quel punto di vista, forse anche per quello per loro era così semplice andare d’accordo.
    Apprezzò la loro iniziativa, e anche il modo in cui chiamarono Metcalfe, definendolo suo amico, le fece pensare di aver appena trovato degli studenti più che ottimi, persone con cui avrebbe potuto lavorare più che bene. Sorrise più naturalmente, questa volta, spostandosi appena dalla scrivania molto più a suo agio. “Ottima risposta, serve proprio per i mantelli dell’invisibilità…giusto Metcalfe?” domandò gentilmente, e come se l’animale avesse cominciato a intuire dal suo tono di voce quel che gli stava chiedendo – o perché banalmente ormai capiva le sue parole, più delle volte- e sparì all’istante, causando “oooh” sorpresi e leggeri sussulti tra gli studenti. Kàra cominciò a camminare verso gli studenti, cercando di essere più alla mano e disponibile e non troppo impostata, dopotutto non era il tipo che riusciva a risultare sempre così distaccata o rigida. “E’ stato complicato, abbiamo avuto bisogno di conoscerci bene…ma imparerete che spesso il tempo e la fiducia reciproca possono rendere possibili anche le cose più complesse.” spiegò, sorridendo poi direttamente a Lucas e a Tim, poco dopo, quando si presentarono. “Piacere di conoscervi, sono certa abbiate le capacità per riuscire nelle vostre aspirazioni.” rispose, ed era palese quanto credesse in quelle parole.
    “Ma…dove è finito ora?!” domandò un’altra delle ragazze presente, questa volta con i capelli rossi legati in una treccia ordinata. La sua risposta arriva poco dopo, sottoforma di Metcalfe seduto sul tavolo davanti a lei, con un’espressione pacifica stampata sul muso. La ragazza sussultò ed emise un urletto di sorpresa, ma venne affiancata quasi subito da Kàra che le accarezzò una spalla per poi tendere il braccio verso Metcalfe, permettendogli di zampettarle fino alla spalla. “Perdonatelo, alle volte gli piace giocare… ma non è aggressivo, non dovrete preoccuparvene. Ricordatevi solo che lui sarà sempre qui, da qualche parte, nel caso ci sia qualcosa che pensate di poter nascondere ai suoi occhi.” avvisò i presenti, sperando di non apparire troppo minacciosa.
    Si schiarì poi la voce e indicò i tavoli con un gesto ampio della mano. “Ora, vi prego, prendete posto nei tavoli: come vedete qui non avrete un banco, ma potete prendere posto intorno ai tavoli di legno, sarebbe ideale se vi sistemaste tre per lato, quello più spazioso, in modo da essere in massimo sei per tavolo.” spiegò provando ad essere chiara ed esplicita. “Come vedrete, sul tavolo sono già disposti alcuni vasi, probabilmente alcuni di voi riconosceranno la pianta al loro interno ma vi pregherei di non toccarla, per il momento, e di tenervi abbastanza lontani. Avete anche dei guanti di drago a disposizione, vi pregherei di indossarli per precauzione.” aggiunse poco dopo per poi indicare le nicchie in un lato dell’aula. “Nel caso abbiate bisogno di qualsiasi altro strumento o materiale trovate tutto disponibile, vi chiedo la cortesia di trattare tutto quello che trovate con cura e nel rispetto di chi userà quegli oggetti dopo di voi. Madama DooW avrà la premura di tenere sotto controllo i prestiti e ciò che ne conseguenze.” illustrò brevemente tornando poi a concentrarsi sulla lezione.
    La pianta contenuta nei vasi aveva una forma inconfondibile, chiunque avesse un po’ di conoscenze avrebbe riconosciuto la Mimbulus Mimbletonia, pianta antropomorfa dalle caratteristiche peculiari. “Come potrete immaginare oggi andremo a parlare delle piante antropomorfe, una perfetta via di mezzo tra il mondo vegetale e quello animale. Qualcuno di voi sa dirmi il nome preciso di questa pianta e le sue caratteristiche principali? Avete mai avuto modo di averci a che fare prima? ” avrebbe poi chiesto, cercando sempre l’interazione dei suoi studenti e la loro partecipazione.

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    Parte introduttiva, non mi sono dilungata troppo per evitare di spoilerare tutto della parte successiva v.v
    La scadenza sarebbe prevista dopo tre giorni, principalmente perchè salvo particolari necessità non conterei di farne di più brevi, per non far impazzire nessuno lol


    Edited by Kàra Onfroy - 10/9/2020, 10:23
     
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    Alcuni sussultano, altri ridono ma il punto fondamentale è questo: stai conquistando la loro attenzione, che è una cosa a dir poco semplice, visto che molti non sono degli amanti dello studio, no?
    La ragazzina che ti aveva fatto la domanda sui nomi, ti ascolta affascinata e quasi sospira quando termini il tuo discorso, poi anche lei viene attirata su Metcalfe con occhi che brillavano di felicità.
    Quando la creatura svanì, molti si girarono freneticamente indietro per cercarlo a destra e manca, ridendo ancora. Non c'era un solo di loro che fosse terrorizzato dalla creatura. Era proprio questo il bello del triennio: chi era lì, lo faceva per la passione che richiedeva quella materia. Era stata una scelta, un po' come la tua, no? Quella di prenderti cura dei tuoi amici magici e di questi nuovi ragazzini brillanti.
    Lucas alza la mano una seconda volta, quindi quando gli concedi di parlare, lo fa educatamente Professoressa, un mago può variare la natura di una creatura? Mi spiego: è chiaro ed evidente che il suo amico sia docile, tranquillo, simpatico e...pacifico. Ma se finisse per stringere amicizia con un mago sbagliato, uno... non proprio raccomandabile, questo potrebbe deviare la natura pacifica di una creatura che di per sé è pacifica? - sembrava molto interessato alla tua materia e soprattutto si preoccupava che quelle creature potessero finire nelle mani sbagliate.
    Sussultarono un po' tutti a sentire la ragazzina rossa spaventarsi e poi... ridere. Metcalfe era arrivato a lei senza che se ne potesse accorgere. Lo sguardo verde, della ragazzina rossa, guardò la docente, quando venne toccata e le sorrise.
    Sentito, Fred? Non puoi più copiare! - la ragazza che ti ha fatto la domanda sui nomi, adesso sta punzecchiando uno dei suoi compagni, che risponde con un'amichevole linguaccia.
    Avevano preso abbastanza bene quella notizia di essere sorvegliati dalla tua creatura.

    Seguirono le tue direttive e si posizionarono intorno al tavolo. Lucas e Tim si misero vicini, così da poter lavorare insieme e a loro si aggiunse anche Lara, la ragazzina dei nomi a cui questo snaso aveva scordato di dare un nome (la vicinanza con lo snaso sbadato mi rende distratta, sorry).
    Indossarono i guanti di drago e osservarono la pianta senza toccarla, proprio come avevi detto tu. Tutti... o quasi. Fred, il ragazzo della linguaccia, rimase quasi colpito dai bubboni della pianta e voleva vedere se pungesse. Per fortuna aveva i guanti, ma allungò l'indice verso la pianta.
    Mimbulus Mimbletonia - ancora fu Lucas a parlare, mentre osservava te, quindi prese respiro e tornò a esporre le sue conoscenze (Ah, questo si chiama effetto Emma!) E' una pianta molto rara, si pensi venga dall'Assiria. E' molto similare ad un babbano cactus, solo che le sue dimensioni, rispetto al cactus, sono inferiori. E' piena di bubboni con delle bolle al posto delle spine. Sembra quasi come se fosse un cuore, ma verde-giallastro: pulsa. - lasciò spazio anche agli altri, osservando, adesso, la pianta Le bolle contengono puzzalinfa, una sostanza che ha un odore orripilante, ma non è velenosa. - questi due fanno proprio una bella coppia, a quanto pare.
    No, l'abbiamo solo studiata sui libri, professoressa. Ma non abbiamo mai avuto a che fare con lei, dal vivo. - rispose Lara, concludendo quel giro.

    Manca poco! Hai superato la metà esatta! Altri due post e avrai il tuo favoloso risultato!

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    ♦ La prova consisterà in una lezione di quattro fasi, che vedranno l'inizio della lezione, con la tua introduzione, la disposizione degli studenti, etc...; la spiegazione dell'argomento, questa fase nella lezione canonica solitamente può anche durare più giri di post e di dinamicità, dovuta alle domande e agli interventi degli studenti, ma questa volta la faremo breve; prova pratica, per poter rendere una lezione più leggera e meno pippone teorico e, infine, chiusura della lezione, tirando le conclusioni e chiudendo la prova, salutando gli studenti.

    ♦ Ogni tuo post deve dettare i tempi di risposta. Cosa vuol dire? Dovrai dare un margine di tempo in cui rispondere che può variare in base all'elaborazione che richiedere quella specifica fase della lezione. Può essere un giorno, così come può arrivare anche a quattro giorni di possibilità di risposta. Ricorda sempre che ogni studente che hai a lezione, potrebbe avere in corso altre cose, quindi salvo eccezioni di prove che richiedono una rapida risposta, è preferibile dare almeno due giorni di tempo di risposta, se non tre.

    ♦ Scadenza, note aggiuntive, eventuali spiegazioni tecniche, come per esempio eventuali mappe o eventuali richieste, o eventuali "giochi" di prova, vanno messi sotto spoiler e spiegati al meglio a chi ci sta leggendo, quindi non solo il tuo personaggio dovrà spiegarle come farebbe un vero docente che sta chiedendo ai suoi studenti lo studio di funzione da eseguire alla lavagna, ma dovrai metterlo anche in spoiler, come sto facendo io con te nel spiegarti quello che andremo a fare.

    ♦ Mantieniti sempre nell'ambientazione che stai giocando e dai libero sfogo alle tue capacità, per prendere questa cattedra e tenertela stretta.

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    Non aveva mai davvero provato a insegnare, la cosa più vicina all’insegnamento che avesse mai fatto era stato provare a spiegare quel che faceva al suo patrigno, o a Madama DooW, che puntualmente si mostravano affascinati ma forse solo perché la conoscevano così bene. Non era scontato per lei, quindi, vede tutti quegli occhi vispi e affascinati, scoprire che c’era qualcuno che voleva davvero approfondire le sue parole, interessato sul serio a quel che lei aveva da dire e voglioso di saperne di più. Era chiaro anche come tutti avessero voglia di fare domande, di indagare, e anche se poteva essere scontato per studenti del terzo anno, contribuì a farla sentire ancora più carica ed entusiasta.
    Sorrise a Lucas e annuì di fronte alla sua curiosità. “E’ possibile, certo, ogni animale ha un proprio carattere che va oltre la sua classificazione, e che ne influenza il comportamento. In base al modo in cui cresce, all’ambiente in cui si trova, avremo un animale con un temperamento differente e inclinazioni diverse. Metcalfe, nonostante sia un Demiguise, si è fidato di me perché gli ho dimostrato di volerlo aiutare e col tempo si è lasciato andare: non è detto che tutti i suoi simili lo farebbero, bisogna trovare il modo giusto di porsi per meritare la loro fiducia.” spiegò per poi aggiungere. “Detto ciò vi sconsiglio comunque di avvicinare creature XXXXX o XXXX per il solo gusto di farlo, bisogna sempre agire con cognizione di causa.” ricordò con attenzione per poi sorride alle parole della ragazza dai capelli rossi.
    “Esattamente, vi sconsiglio anche di copiare. A Metcalfe non piacciono gli imbrogli.” replicò, mentre il Demiguise annuiva per sottolineare la veridicità delle sue parole. Non si sarebbe mai presa il merito della sua lezione o di quello che stava cercando di costruire, era parte di una squadra in cui Madama DooW e Metcalfe occupavano un ruolo fondamentale. La ninfa che abitava l’edera che popolava la stanza non mancò di notare Fred che si stava avvicinando troppo alla pianta, schiaffeggiandolo puntualmente con uno dei suoi rami. Il ragazzo si sarebbe lamentato, attirando l’attenzione di Kàra che alzò un sopracciglio con fare severo. “Siete pregati di non toccare le piante prima che sia io a darvene il permesso.” gli ricordò per poi ascoltare attenta la risposta di Lucas, soddisfatta nel sentirgli elencare così tante affermazioni corrette, aiutato poi dalla sua compagna.
    “Ottimo lavoro di gruppo, bravissimi. Come vedete qui è importante collaborare, come le piante comunicano tra loro così mi aspetto facciate anche voi.” rispose per poi tornare a camminare lentamente per l’aula. “La mimbulus mimbletonia è una pianta antropomorfa, proprio come avete detto voi, e se ricordate dal Manuale possiamo avere due tipi diversi di piante antropomorfe. Qualcuno ne ricorda la classificazione?” avrebbe chiesto, ritrovandosi a dare poi la parola ad una ragazza che ancora non aveva aperto bocca. “Fisiche e comportamentali…giusto?” avrebbe chiesto, provocando un altro sorriso sulle labbra di Kàra, sempre più soddisfatta di quella prima lezione. “Esattamente, grazie per il tuo intervento. Le piante antropomorfe fisiche sono quelle che imitano il comportamento umano, mentre quelle comportamentali, come suggerisce la parola, ne ricordano il comportamento.” proseguì quindi, indicando poi con un cenno le piante sui tavoli.
    “Come avete notato anche voi, la Mimbulus pulsa, proprio come ci ricordava Lucas in un modo che ricorda il cuore umano. Ma questa pianta sa piangere e si muove anche di vaso in vaso, anche se queste piante sono troppo giovani per farlo. Possiamo quindi affermare che questa pianta sia un’antropomorfa completa.” concluse la sua spiegazione ritornando verso la scrivania e voltandosi verso gli studenti, la schiena dritta, lo sguardo fiero. ” Bene, ora viene la parte pratica. Vi chiederei di stare molto attenti a questa parte, la Mimbulus non è velenosa ma sono certa non moriate dalla voglia di venire ricoperti dalla Puzzalinfa. Questa sostanza però non è solamente irritante e puzzolente, può essere utilizzata in alcune preparazioni, viene utilizzata infatti in piccole quantità per lenire l’ansia o per sfiammare alcune escrezioni. Come ben sappiamo, in natura tutto ciò che è velenoso spesso ha anche delle qualità positive.” ricordò con pazienza per poi aggiungere. “Vi chiederei quindi di estrarre la Puzzalinfa dalla pianta ricordando due cose fondamentali: è prima di tutto uno strumento difensivo della pianta, e la sua fuoriuscita viene aiutata dalle alte temperature. Avete a vostra disposizione le vostre bacchette, ovviamente, ma anche aghi per poterla estrarre, vi pregherei ad ogni modo di fare il tutto nel maggior rispetto della pianta possibile, non volete che le vostre orecchie vengano riempite del loro pianto per ore.” concluse poco dopo alzando la mano per ricordare agli studenti di aspettare ancora un attimo. "Ultima cosa: vi chiedo di non lavorare da soli ma di mettervi in gruppi da due, massimo tre studenti. Potete scegliere liberamente, non vi conosco abbastanza bene da dividervi nel modo migliore, ma vi pregherei di dividervi in modo equo e rapido."


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    Eccoci qui con la parte pratica, preceduta da una parte teorica di spiegazione rapida. Dunque per questa parte l'idea è che gli strudenti si arrovellino per trovare un modo per estrarre la Puzzalinfa, utilizzando sia incantesimi veri e propri che qualsiasi altro metodo. In una lezione vera e propria non escludo che sia Kàra a fare i gruppi, magari in base alle dinamiche dei vari post, ma essendo un prova ho optato per questa soluzione.
    I tempi sarebbero 4 giorni, visto la necessità di accordarsi tra utenti per le risposte.


    Edited by Freckles‚ - 17/9/2020, 14:10
     
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    Le tue risposte sono abbastanza soddisfacenti per tutti, che non sembrano avere altre curiosità per il momento.
    Prosegui la tua lezione, mentre la ninfa dell'edera lascia un bello schiaffo a quello zoticone che cercò di toccare in maniera inopportuna la pianta. Tutti risero appena e il ragazzo si toccò la testa, guardandosi attorno Ma quanti siamo in quest'aula! - si domandò, non capendo esattamente da chi gli fosse arrivato lo schiaffo, probabilmente a causa del fatto che non fosse stato molto attento poco prima.
    Aveva finalmente capito che senza un tuo ordine, non avrebbe dovuto toccare niente, sbuffò appena e incrociò le braccia al petto.
    Guardavano le piante, davvero interessati, rispetto a guardare te (non offenderti, anzi, devi essere felice che loro siano interessati alle pianticelle **) e ascoltavano te, annuendo e prendendo gli appunti che stavi dando.
    Quando fu il momento della parte pratica, tutti lasciarono i loro blocchetti e iniziarono a sistemarsi con le dovute precauzioni: quanti di loro si sarebbero inondati di puzzalinfa?
    Probabilmente tanti, ma questo non era importante.
    Lucas e l'altro studentello cicciottello, si misero subito all'opera Allora, facciamo così: io provo a convincerla e tu prendi la linfa, con quell'ago e quella siringa, ma solo dopo che lei ci darà il permesso. Che ne dici? - domandò il giallo-viola, guardando il compagno di squadra che annuì subito.
    Ehi, ciao piccolina. Io sono Lucas e questo cicciotello qui vicino è Tim. Non vogliamo farti del male, ma abbiamo bisogno della tua linfa, per fare una pozione. Sai, altrimenti prendiamo un brutto voto. - il ragazzo sorrise alla piantina, e cercò di avvicinare la mano ad uno dei suoi bitorzuli Ora ti faccio una carezza, ok? - tentò di avvicinarsi con cautela, spiegando bene alla pianta cosa avrebbe fatto, quanto era vicino e all'ultimo, che la stesse toccando.
    Poi tolse la mano delicatamente Tim non ti farà male, sentirai solo una piccola punturina e sarà tutto finito, promesso. Mi prenderò cura io stesso di te, se ti farà male. - la rassicurò.
    Solo se la Mimbledonia avesse dato un accenno di consenso, avrebbe fatto segno a Tim di procedere.
    Ultimo giro, ultimo post! Vai pure, cara!

    Ti do piccole regole per questa prova.

    ♦ La prova consisterà in una lezione di quattro fasi, che vedranno l'inizio della lezione, con la tua introduzione, la disposizione degli studenti, etc...; la spiegazione dell'argomento, questa fase nella lezione canonica solitamente può anche durare più giri di post e di dinamicità, dovuta alle domande e agli interventi degli studenti, ma questa volta la faremo breve; prova pratica, per poter rendere una lezione più leggera e meno pippone teorico e, infine, chiusura della lezione, tirando le conclusioni e chiudendo la prova, salutando gli studenti.

    ♦ Ogni tuo post deve dettare i tempi di risposta. Cosa vuol dire? Dovrai dare un margine di tempo in cui rispondere che può variare in base all'elaborazione che richiedere quella specifica fase della lezione. Può essere un giorno, così come può arrivare anche a quattro giorni di possibilità di risposta. Ricorda sempre che ogni studente che hai a lezione, potrebbe avere in corso altre cose, quindi salvo eccezioni di prove che richiedono una rapida risposta, è preferibile dare almeno due giorni di tempo di risposta, se non tre.

    ♦ Scadenza, note aggiuntive, eventuali spiegazioni tecniche, come per esempio eventuali mappe o eventuali richieste, o eventuali "giochi" di prova, vanno messi sotto spoiler e spiegati al meglio a chi ci sta leggendo, quindi non solo il tuo personaggio dovrà spiegarle come farebbe un vero docente che sta chiedendo ai suoi studenti lo studio di funzione da eseguire alla lavagna, ma dovrai metterlo anche in spoiler, come sto facendo io con te nel spiegarti quello che andremo a fare.

    ♦ Mantieniti sempre nell'ambientazione che stai giocando e dai libero sfogo alle tue capacità, per prendere questa cattedra e tenertela stretta.

    Per qualsiasi altra domanda puoi contattarmi tramite MP su Annie-Macrae Welsh così potrò risponderti anche se sarò fuori casa.

    Ti faccio un grosso in bocca al lupo e... VAI CON LA TUA LEZIONE, PROF!



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    Di certo stava andando tutto molto meglio del previsto. Tutte le volte in cui si era immaginata quella lezione, si era convinta che sarebbe stata disastrosa, che non avrebbe mai potuto ottenere un risultato soddisfacente e che i suoi alunni non avrebbero trovato la sua lezione troppo interessante. Tendeva ad essere così poco sicura di sé solamente quando era sotto stress, non si sarebbe mai proposta per quel ruolo se non avesse pensato di poter portare qualcosa di positivo nelle menti dei ragazzi che aveva di fronte.
    Non era particolarmente offesa dal fatto che fossero tutti più concentrati sulle piante che su di lei, per lei era una vittoria: aveva la sensazione che nel mondo in cui viveva molte persone considerassero la natura, in tutte le sue forme, poco importante e poco degna di attenzioni, noiosa il più delle volte. Era abbastanza certa che i suoi studenti non avrebbero trovato troppo entusiasmante prendersi cura di qualche pianta, così come prendersi cura degli animali in Magia Verde poteva essere molto meno entusiasmante che studiarle e approcciarle durante altre lezioni.
    Avrebbe osservato con attenzione tutti gli studenti all’opera, passando tra i banchi e cercando di offrire il suo supporto a chiunque ne avesse bisogno. Aiutò la ragazza dai capelli rossi, Rachel da quel che aveva poi scoperto, a calmare la sua pianta, che aveva preso con ben poco entusiasmo e allegria un suo movimento troppo brusco, e aveva certo di spiegare a Michael, un ragazzo alto e dai capelli disordinati, che per quanto il suo Spumam Infirmi avesse reso la sua pianta molto meno reattiva, di certo non le avrebbe impedito di piangere per ore trapanando i suoi timpani e quelli dei suoi compagni.
    Ovviamente ci fu comunque un piccolo incidente con la puzzalinfa, nulla che non avesse previsto a cui non poteva fare fronte sul momento, pur consigliando alla povera ragazza di passare in infermiera per essere sicura di non avere fastidi a lungo. Cercò quindi di non agitare nessuno e si può dire che affrontò l’”emergenza” piuttosto brillantemente, dopotutto era qualcosa a cui era abituata: quando viveva a Denrise non era difficile che offrisse i suoi servizi a chiunque si facesse male o incappasse in qualche incidente nella foresta o sul lavoro, era qualcosa che la faceva quasi sentire a casa.
    Alla fine, tutti quanti sarebbero stati bene o male capaci di estrarre almeno una minima parte della linfa e Kàra avrebbe potuto dirsi estremamente soddisfatta del risultato. Aiutò i più bisognosi a sistemare le loro fiale e controllò l’orario rapidamente, assicurandosi di essere ancora in tempo.
    “Molto bene, vi ringrazio tutti per il vostro impegno e la vostra partecipazione. Ad oggi non hanno ancora trovato un modo sempre efficace per estrarre la Puzzalinfa ma direi che alcuni di voi hanno fornito spunti più che interessanti, ve ne sono grata.” ammise con gentilezza e onestà, dal momento che aveva appuntato qualche osservazione e aveva intenzione di riproporre l’argomento: il trienno era sicuramente molto più impegnativo, e non le sarebbe dispiaciuto proporre ai più volenterosi e portati di approfondire le tecniche in cui eccellevano di più, era certa potesse essere un guadagno per loro così come per tutta la società magica, in caso di successi.
    “Vi ringrazio per la vostra collaborazione, se avete domande mi potete trovare nel mio ufficio, o potete rimanere dopo lezione. La Puzzalinfa che avete estratto è ora vostra, vi pregherei di conservarla e di farle buon uso, se preferite potete anche lasciarla all’interno delle credenze, avendo cura di scrivervi sopra il vostro nome. La useremo più avanti durante anno e potrebbe tornarvi utile alle lezioni di Pozioni, vi pregherei di farvi attenzione e di non sprecarla, le nostre Mimbulus preferirebbero non dover subire nuovamente questo trattamento.” ricordò a tutti quanti, avvicinandosi alla cattedra e appoggiandocisi con il fianco, aspettando paziente che gli studenti lasciassero i loro banchi e si allontanassero. Avrebbe salutato ciascuno con gentilezza, accennando leggeri sorrisi, sentendo il nodo allo stomaco allentarsi lentamente.



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    Ecco l'ultimo post! Spero di aver concluso degnamente la lezione, ovviamente non specifico niente per la valutazione perchè, per quanto penso di avere qualche idea, preferirei ovviamente consultarmi con lo staff -sono abbastanza certa ci sia una scala di valutazioni comune e potrei anche essermela persa, ma ad ogni modo immagino sia qualcosa di cui eventualmente discuteremo in privato <3
     
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    La pratica stava risultando davvero divertente per alcuni che si cimentavano nelle più svariate metodologie per cercare di corrompere quelle piantine che sembravano non volerne sapere per niente di essere punzecchiate dagli studenti.
    Nonostante qualche piccolo incidente, il chiacchiericcio dei ragazzini era quasi entusiasta, sentivi qualcuno che rideva divertito per quello che faceva con il proprio compagno, altri che all'esplodere dei bozzi sussultavano per poi divertirsi a inpuzzinire gli altri, ma sempre moderatamente attenti alla lezione.
    Era proprio vero, mettere dei ragazzini davanti alla pratica rendeva sicuramente meglio di tenerli piegati sui libri. Forse qualche docente avrebbe dovuto prendere esempio da queste lezioni, per poter capire davvero cosa volevano quegli adolescenti.
    Tuttavia, quando li concedi, vedi del dispiacere nei loro occhi, come se avessero voluto rimanere più tempo nelle serre con te e con i tuoi amichetti particolari. Qualcuno si avvicina alla Mimbledonia per chiederle scusa di quello che le ha fatto, altri sono decisamente molto tristi anche perché - da quel che si mormora - dopo hanno lezione con il professor Ensor, di Difesa Contro le Arti Oscure, che come ben sai è dallo schiantesimo facile.
    La puzza della puzzolinfa, impregna un attimino l'aria, ma il naso ci fece l'abitudine quasi immediatamente. Qualche ragazzino salutò il tuo famiglio, sperando di entrare nelle sue grazie, qualcun'altro si offrì di aiutarti a ripulire tutto, pregandoti con gli occhi da cerbiatto di adolescenti vogliosi di avere una scusa per balzare Difesa Contro le Arti Oscure, incolpandosi di aver fatto esplodere il nettare della pianta involontariamente e diligente, dicendoti che è a causa sua che è tutto sporco e che quindi è necessario che sia lui stesso a pulire.
    Altri ti chiedono se è possibile prestare aiuto a te e ai tuoi compagni, quando non c'è niente da fare in giro per l'Accademia. Insomma, hai conquistato i loro adolescenti cuoricini, non sei felice?!
    E si conclude così la tua favolosa lezione di prova, dove hai droppato: un posto da insegnante!
    Provino superato, complimenti! Benvenuta in questo inferno!

    EXP KARA: 2+2+2+2=8 exp
    EXP SNASO (Annie): 3+3+3+3+3=15 exp


     
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8 replies since 31/8/2020, 15:25   193 views
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