Un premio prezioso, succulento e richiesto (Parte 1)

Hedwin Keratack

-Bene, l'Horcrux, signori, va in mano al qui presente Hedwin Keratack, vincitore di quest'asta.-
Un sorriso a trentadue denti scivolò malefico su quella rugosa faccia da criminale e dopo un piccolo sforzo l'uomo si alzò trionfante dalla seggiola in prima fila per regalare il suo miglior inchino alla strega americana.
-Come poteva non scegliere me?-
L'ego alto quanto la torre del Big Bang crebbe ancor di più, ma una soddisfazione perfino più pressante gli coccolò il vecchio ipotalamo.
-Ho scucito poco più della cifra iniziale ed offerto servizi che già da tempo ero intenzionato a proporle... mica male-
Rialzato dall'inchino si sfregò con delizia le mani nodose, poi sorrise a chi si congratulò per la sua vittoria ed ignorò gli stolti che gli lanciarono strane occhiate, per poi guardare Bessie, il suo bastone argentato, decorato con una testa di cobra dagli occhi di rubino. Colpì al fianco il figlio pronto per superare la folla -Andiamo Harry-. Il suo obiettivo? L'agognato premio.
Sorrise a Sélène, scambiò con lei qualche convenevole e la promessa di rivedersi presto. Infine raccolse l'artefatto oscuro.
Quelli che erano rimasti nella sala poterono vederlo lì, sopra quel piccolo palco, intento ad accarezzare per un solo attimo la zanna, per poi tirare fuori dalla tasca espansa della sua tunica multicolor un piccolo sacchettino. Fatto ciò inserì lì l'artefatto per poi posare il tutto nei meandri della tasca magica dove batté qualche colpo soddisfatto.
Prima di scendere incrociò un attimo lo sguardo con l'unica presente che aveva provato a rilanciare l'offerta sfidandolo. Una rossa niente male. Aveva proposto un bel gruzzolo e le proprie arti pozionistiche, comprese quelle necromantiche. -Una gnocca a cui piace giocare con le boccette pericolose eh? Interessante- Le concesse un occhiolino divertito e poi scese da quel palchetto.
Era intenzionato ad andarsene, non gli interessava passare il resto della serata in quel negozio ed aveva qualche affare da sbrigare.
Che il caso fosse un simpaticone questo lo sapeva da tempo, ma gli provocò una lieve risata constatare che il percorso più veloce per uscire da lì passasse proprio affianco alla rossa. Non disse niente, le concesse solo uno sguardo di superiorità e fece per tirare oltre.

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Hedwin Keratack

-Bhé sicuramente hai le palle quadrate- un ghigno da Joker gli si dipinse sulla faccia -e questo mi attizza- la mano accarezzò la tasca espansa dove riposava l'horcrux ma nel tempo di un secondo l'espressione "amichevole" mutò.
Le rughe si erano contorte come le spire di un serpente e gli occhi sottili bruciarono quelli di Airwen con una vampata di disprezzo -Ma qui si parla di affari, non di giochi fra bambini, ed il coraggio non basta- il bastone da passeggio fu sbattuto a terra -Servono offerte.-
A questo punto il ghigno da giullare tornò a colorire il suo viso. -A cui però è probabile che io non sia interessato e detto ciò buona giornata-
Bessie fu sbattuta nuovamente a terra e senza dare alla druida nemmeno il tempo per replicare Hedwin saettò tra la folla a mento alto e sguardo ritto che nemmeno un soldato della regina Elisabetta.
Seguito come un sovrano da quell'armadio di suo figlio, i passi veloci di Hedwin stavano puntando prima verso l'uscita e poi verso il tendone che infine lo avrebbe condotto alla strada.
Se Airwen fosse stata intenzionata a controbattere, fare delle offerte o anche solamente superare le difese di Harry, tramortire l'anziano ed infine cercare di borseggiarlo, avrebbe dovuto muovere le gambine e raggiungere l'imprenditore.
La mano tornò ad accarezzare la tasca dove l'Horcrux era stato posato poco prima.
-Che cosa significa per me?-
L'artefatto oscuro rappresentava il contratto d'affari stipulato fra Hedwin e Sélène, ma dato che lo rappresentava solo, senza tuttavia fondarlo, questa ragione non provocava affetto o volontà di possesso di alcun tipo.
Le sopracciglia si corrucciarono e la mente tornò all'asta.
Certo l'horcrux era un biglietto per saltare dal mondo dei morti a quello dei vivi per un unica volta, ma non salvava dalla malattia e dalla vecchiaia che non facevano visita una volta sola, ma erano postulanti insistenti e logorroici. Erano quelli i veri nemici di Hedwin Keratack.
La stagione dei duelli non era mai cominciata per lui, che aveva sempre evitato lo scontro diretto, e non sarebbe certo iniziata dopo i 71anni, almeno così lui sperava.
L'horcrux, come strumento di salvezza, per Hedwin Keratack era inutile.
-Io lo voglio in quanto strumento di fama e potere-
Questa fu la vera ragione per cui aveva fatto un offerta e quello sarebbe stato il punto d'inizio per qualsiasi trattativa fosse potuta cominciare. Con Airwen o con chiunque altro.
Un artefatto oscuro vecchio più di 2000 anni con una storia di primato e potere così grande creava un alone di superiorità che faceva sempre comodo negli affari e nella gestione di un territorio; era potere e Hedwin era disposto a rinunciarvici, ma doveva essere ripagato con una moneta dal valore equivalente.

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