Pixie vuole giocare a nascondino.

In quel di Maggio, dopo lezioni e studi per conto mio o con dei miei compagni di casata, avevo deciso di prendere un po' di tempo per me, di rilassarmi, motivo per cui mi ero diretto nei Giardini Pensili della scuola: non appena varcata la soglia di quello spazio fui costretto a coprirmi il viso con la mano sinistra per qualche secondo, causa la differenza di illuminazione tra l'interno e l'esterno del castello a cui i miei occhi si dovettero abituare. Non ebbi però neppure il tempo di far un passo nei giardini, che sentii qualcosa strusciarsi contro la mia gamba destra, e quando udii un miagolio a me familiare, non potei che girarmi in direzione del mio gatto, accucciandomi in sua direzione ed accarezzando gentilmente il suo capo, Dovevo immaginare che mi avresti seguito, Loki, sentenziai io, continuando a carezzar dolcemente il pelo color caramello del mio micio, il quale alle mie coccole rispose con delle dolci fusa, prima di leccarmi la mano in segno d'affetto. Quel batuffolo di pelo era uno dei pochi con cui mostravo un lato dolce, che raramente si sarebbe potuto vedere dinnanzi a qualcun altro, e beh, sembrava che nei giardini io e Loki fossimo soli... meglio così. Rialzatomi quindi in piedi, congiunsi le mani, scrocchiandole mentre distendevo le braccia, prima di iniziare ad addentrarmi nel giardino con Loki al seguito: indossavo un completo relativamente semplice, composto da una camicia bianca a maniche corte avente impresso sulla schiena il simbolo della mia famiglia, una coppia di draghi che formavano lo Yin e lo Yang, abbinata ad un paio di pantaloncini neri che arrivavano al ginocchio, ed un paio di semplici scarpe da tennis nere e dai lacci bianchi; per quanto preferissi abbigliamenti più sofisticati, mi volevo rilassare, motivo per cui optai per un outfit più semplice e comodo.
Avanzai di qualche metro nel parco, solo per vedere Loki drizzare le orecchie, come avesse sentito un qualche rumore, e lo vidi scattare, correndogli subito dietro, Cosa fai Loki? Gli domandai quindi, continuando a seguirlo, senza capire cosa avesse potuto sentire, sino a quando, svoltato un angolo, non lo vidi lanciarsi con fare giocoso addosso ad un panda rosso, su cui Loki sarebbe saltato eventualmente, abbracciandolo da sopra alla sua schiena, Nani? Cosa ci fa qui un panda? Non potei che chiedermi ad alta voce, notando la presenza alquanto insolita di quella bestiolina.

Loki, incredibile ma vero, nel sentirsi ringraziare da Gyll non si risparmiò nel farle letteralmente l'occhiolino, prima di tornare a concentrarsi su Pixie, che di contro gli fece praticamente un patpat sulla testa; il micio si avvicinò volentieri alla zampetta del panda rosso, strusciandoci contro il capo ed apprezzando visibilmente quelle coccole, alle quali, se Pixie glielo avrebbe permesso, avrebbe replicato con una leccata sul nasino del panda rosso, senza intenzioni strane o doppifini... almeno per ora. Il mio gatto non si chiamava Loki per nulla.
Ritornando però al discorso che stavo facendo con la padrona del suddetto panda, questa mi spiegò come non le erano stati fatti problemi nel portare una tal specie nell'istituto, il tutto poi passando, tra l'altro con lei che parlava quasi senza prender fiato, al racconto di come avesse trovato la bestiolina in un negozio di animali in Cina, cosa che confermava la mia ipotesi del suo viaggio in oriente, il tutto culminato nella sua affermazione su come il loro fosse stato un amore a prima vista tra animale e padrone. Non trattenni un lieve riso nel vederla imbarazzata, sorridendo gentilmente, Non ti preoccupare, ti ho chiesto io come hai incontrato Pixie, me lo stavi solo spiegando, replicai quindi io cercando di metterla a suo agio. Effettivamente sì, siamo entrambi Black Opal, sentenziai io, Non ho mai avuto occasione di parlarti, ma non nascondo di averti più volte notata in sala comune... cosa che sinceramente mi fa stupire in quanto non ho mai visto Pixie prima d'ora, si nasconde per caso anche all'interno del dormitorio? Le domandai quindi io, sinceramente curioso di sapere come aveva fatto il panda a non farsi notare da me sin a quel frangente, In ogni caso tranquilla, non disturbate affatto, anzi, un po' di compagnia non fa mai male, aurigatou, conclusi quindi io, ringraziandola, E sembra che la compagnia non spiaccia neanche a Loki, sentenziai infine, con un cenno del capo in direzione dei sue animali che ancora interagivano tra loro.

Alla leccata da parte di Loki, Pixie finì per inciampare nelle sue stesse zampette, cadendo all'indietro e finendo dritta per dritta nella siepe; il mio micio, nel vedere ciò, si lasciò andare ad un miagolio divertito, prima di lanciarsi all'inseguimento della sua compagna di giochi! Non ci mise molto, che si fiondò anche lui nella siepe, riducendosi ad essere solo una coda che si muoveva qua e là al di fuori della siepe, mentre tutto il resto del suo corpicino era ben dentro la siepe, con il suo sguardo che veloce si muoveva da tutte le parti in cerca della panda... doveva proprio piacergli come compagna di giochi.
Non trattenni un sorriso, accennato alla simpatica linguaccia di Gyll, Beh, un po' di sana autocritica non fa poi troppo male, commentai all'affermazione di lei, prima che la discussione virasse su tutt'altro tema. Mi spiegò di come probabilmente non ci eravamo mai visti, a causa del suo esser perennemente di fretta o in ritardo, tanto che Jessica, la ragazza che mi aveva invitato al suo compleanno, era costretta spesso a buttarla giù dal letto, facendole così incontrare più il suolo che le persone, Indubbiamente un motivo valido per l'esserci conosciuti effettivamente solo ora, sentenziai, sgranando poi lievemente gli occhi quando la mia compagna di casata mi spiegò della tendenza di Pixie di andare dove le pareva, Se ti vedrò dinnanzi alla mia porta, direi che ora ne so il motivo, dissi, In ogni caso, posso dire che anche Loki è simile in questo: spesso va dove vuole, o mi segue, facendo anche piccoli danni alle volte... si può dire che il nome che gli ho dato calza bene, visti i guai che combina, come il Dio Norreno, conclusi quindi con un sorriso.

Mi ripeterò ma, che animaletto turbolento, non mi risparmiai dal commentare nel momento in cui Gyll mi parlò dell'animo battagliero di Pixie, ed anche del fatto che quella piccoletta non si risparmiava dal dormire in testa alla sua padrona, alle volte; un sorriso compiaciuto mi si stampò sulle labbra, prima di udir Gyll parlare dapprima dei miei, e poi dei propri interessi, in particolare del suo amore per il viaggiare: il suo sogno era visitare ogni dove, viaggiare in lungo ed in largo, e già dopo il suo ultimo viaggio in Romania, pianificava per andare in Spagna, Una vera giramondo vedo, beh, nel caso ti venisse mai voglia di fare una capatina in Giappone, sarei più che lieto di farti da guida, le replicai.
Loki mi saltò in spalla quando Pixie si mise ad ignorarlo per mangiare, e sia io che il felino non trattenemmo un lieve riso nel vedere l'espressione di Gyll nei confronti del panda, A quanto pare non è Pixie l'unica turbolenta, dissi io, non in tono canzonatorio, Ma in ogni caso, penso sia tempo per me e Loki di andare; è stato un piacere fare la vostra conoscenza, e spero ci potremo vedere più spesso tra le varie lezioni, continuai, Alla prossima Gyll-chan, conclusi quindi, avvicinandomi a loro, e, se la panda me lo avesse permesso, accarezzando Pixie sul capo, per poi girare i tacchi e lasciar i giardini; non potevo dire di esser scontento di aver conosciuto una ragazza del genere.