Mia Freeman
16 YO Ametrin | Come on skinny love what happened here? Parlato - Pensato- Ascoltato |
Era certa che Blake non avrebbe cambiato idea, sapeva quanto sapesse essere impulsivo e non riusciva nemmeno a prendersela con lui quanto forse avrebbe dovuto. Cameron non era il suo problema principale, adesso, e per quanto potesse sembrare assurdo era anche disposta a perdonarlo, per lo meno sembrava intenzionato ad impegnarsi per farla sentire meglio e a lei per ora bastava quello per poter pensare di non mantenere le distanze. Era un buon inizio, almeno, qualcosa su cui avrebbero potuto lavorare ed era certo che se lei non era così tanto arrabbiata, non avrebbe dovuto esserlo nemmeno Blake.
Certo, quella rabbia e quella proiettività le riempiva il cuore, per quanto fosse un suo modo per esprimere le cose, si rendeva conto che quello era un modo per mostrare il suo affetto e per farla sentire importante. Di certo non poteva aspettarsi grandi dichiarazioni d’affetto da parte di Blake, era certa che già una scenata come quella potesse essere una grande dimostrazione da parte sua, se non altro ora aveva la certezza che non avesse smesso di tenere a lei.
Avrebbe voluto abbracciarlo, per quanto non fosse abituata a gesti di quel tipo avrebbe potuto farlo, sperando di poterlo calmare in qualche modo, ma non voleva metterlo in imbarazzo o creare nuovi problemi e sperava che Blake capisse lo stesso quanto quella reazione le facesse piacere, per quanto sapesse bene che la rabbia verso Cameron non fosse proprio il sentimento migliore da covare per una persona.
Si augurava comunque che non facesse niente di stupido, comprendeva le sue ragioni ma sapeva anche quanto Blake fosse impulsivo. In ogni caso non pensava che Blake tenesse a lei fino a quel punto, non credeva che i suoi sentimenti fossero così tanto profondi e sinceri, era ancora più evidente per lei quanto fossero buoni amici ma destinati ad essere solo quello. Immaginava che fosse qualcosa di difficile da cogliere dall’esterno, Lilith aveva mostrato di avere qualche sospetto, ma lei era certa che le cose con Blake non si sarebbero mai evolute oltre, non erano destinati ad essere altro che amici.
Provò a ringraziarlo con lo sguardo, e distanza, comprendendo da sola l’importanza di quelle parole, pronunciate proprio da uno come lui, non era nemmeno abituata a ricevere complimenti e non sapeva bene come reagire. “Blake…ti ringrazio, davvero, ma sono sicura che Cameron possa migliorare e se non lo farà non ho firmato nessun contratto, prenderò le distanze e finirà tutto.” provò a confortarlo, anche se Mia in cuor suo sapeva che per lei non era così facile lasciare perdere.
Non sapeva che cosa fosse successo con Lilith, non aveva idea che le cose fossero andate così in là e non poteva biasimare Blake quanto avrebbe voluto. Mark era stato uno stronzo, ma continuava a pensare che Cam non meritasse di pagare così tanto per un errore che non era il suo, ma quello di un amico. “Sai che non posso fermarti, capisco quel che provi…ma Cameron non è Mark, è giusto che paghi per quel che ha fatto ma non penso che sia corretto punirlo come se fosse tutta colpa sua.” osservò di nuovo, ma sapeva bene che non avrebbe potuto fargli cambiare idea, era certa che Blake non fosse tipo da cambiare idea se non era lui stesso a convincersene. Mia sapeva essere cocciuta, a suo modo, non aveva intenzione di cambiare idea in quel momento e continuava a voler dare a Cam le sue opportunità, ma sospettava che Blake avrebbe dovuto arrivare da solo, con il suo tempo, a quella deduzione, sempre e quando ci sarebbe arrivato. Forzarlo non sarebbe servito a niente e Mia esalò un leggero sospiro decidendo che quell’argomento era finito lì.
“Vedremo come andrà, e se vincerai la scommessa avrai anche dei biscotti.” promise quindi alla fine, con un leggero sorriso. Se Blake era fuoco allora Mia era acqua, sempre pronta a spegnerlo o almeno a provare a lenire la sua rabbia e smorzare il suo impeto.