Non credi che dovremmo parlare?

Blake&Mia

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    Era certa che Blake non avrebbe cambiato idea, sapeva quanto sapesse essere impulsivo e non riusciva nemmeno a prendersela con lui quanto forse avrebbe dovuto. Cameron non era il suo problema principale, adesso, e per quanto potesse sembrare assurdo era anche disposta a perdonarlo, per lo meno sembrava intenzionato ad impegnarsi per farla sentire meglio e a lei per ora bastava quello per poter pensare di non mantenere le distanze. Era un buon inizio, almeno, qualcosa su cui avrebbero potuto lavorare ed era certo che se lei non era così tanto arrabbiata, non avrebbe dovuto esserlo nemmeno Blake.
    Certo, quella rabbia e quella proiettività le riempiva il cuore, per quanto fosse un suo modo per esprimere le cose, si rendeva conto che quello era un modo per mostrare il suo affetto e per farla sentire importante. Di certo non poteva aspettarsi grandi dichiarazioni d’affetto da parte di Blake, era certa che già una scenata come quella potesse essere una grande dimostrazione da parte sua, se non altro ora aveva la certezza che non avesse smesso di tenere a lei.
    Avrebbe voluto abbracciarlo, per quanto non fosse abituata a gesti di quel tipo avrebbe potuto farlo, sperando di poterlo calmare in qualche modo, ma non voleva metterlo in imbarazzo o creare nuovi problemi e sperava che Blake capisse lo stesso quanto quella reazione le facesse piacere, per quanto sapesse bene che la rabbia verso Cameron non fosse proprio il sentimento migliore da covare per una persona.
    Si augurava comunque che non facesse niente di stupido, comprendeva le sue ragioni ma sapeva anche quanto Blake fosse impulsivo. In ogni caso non pensava che Blake tenesse a lei fino a quel punto, non credeva che i suoi sentimenti fossero così tanto profondi e sinceri, era ancora più evidente per lei quanto fossero buoni amici ma destinati ad essere solo quello. Immaginava che fosse qualcosa di difficile da cogliere dall’esterno, Lilith aveva mostrato di avere qualche sospetto, ma lei era certa che le cose con Blake non si sarebbero mai evolute oltre, non erano destinati ad essere altro che amici.
    Provò a ringraziarlo con lo sguardo, e distanza, comprendendo da sola l’importanza di quelle parole, pronunciate proprio da uno come lui, non era nemmeno abituata a ricevere complimenti e non sapeva bene come reagire. “Blake…ti ringrazio, davvero, ma sono sicura che Cameron possa migliorare e se non lo farà non ho firmato nessun contratto, prenderò le distanze e finirà tutto.” provò a confortarlo, anche se Mia in cuor suo sapeva che per lei non era così facile lasciare perdere.
    Non sapeva che cosa fosse successo con Lilith, non aveva idea che le cose fossero andate così in là e non poteva biasimare Blake quanto avrebbe voluto. Mark era stato uno stronzo, ma continuava a pensare che Cam non meritasse di pagare così tanto per un errore che non era il suo, ma quello di un amico. “Sai che non posso fermarti, capisco quel che provi…ma Cameron non è Mark, è giusto che paghi per quel che ha fatto ma non penso che sia corretto punirlo come se fosse tutta colpa sua.” osservò di nuovo, ma sapeva bene che non avrebbe potuto fargli cambiare idea, era certa che Blake non fosse tipo da cambiare idea se non era lui stesso a convincersene. Mia sapeva essere cocciuta, a suo modo, non aveva intenzione di cambiare idea in quel momento e continuava a voler dare a Cam le sue opportunità, ma sospettava che Blake avrebbe dovuto arrivare da solo, con il suo tempo, a quella deduzione, sempre e quando ci sarebbe arrivato. Forzarlo non sarebbe servito a niente e Mia esalò un leggero sospiro decidendo che quell’argomento era finito lì.
    “Vedremo come andrà, e se vincerai la scommessa avrai anche dei biscotti.” promise quindi alla fine, con un leggero sorriso. Se Blake era fuoco allora Mia era acqua, sempre pronta a spegnerlo o almeno a provare a lenire la sua rabbia e smorzare il suo impeto.

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    Blake Barnes
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    C'erano veramente poche persone al mondo che riuscivano a non far incazzare Blake o comunque che sapevano come calmarlo o comunque non fomentarlo. Mia, in maniera del tutto inaspettata, era una di queste. Non riusciva proprio ad alzare la voce, o comunque a prenderla a male parole od anche solamente ad arrabbiarsi con lei. Anche quella volta al lago si era arrabbiato ma, alla fine, non era riuscito, in nessun modo, a tenere il punto tanto che erano tornati al castello insieme e come due amici. Mia era una ragazza tanto fragile quanto forte ed aveva qualcosa, qualcosa che Blake non riusciva neanche a capire, che lo rendeva placido e tranquillo. In quel momento aveva una rabbia accumulata nei confronti di Cameron che non si poteva neanche immaginare ma nel parlare con lei le cose si erano quasi placate. Ovviamente pensava sempre che era un testa di cazzo assurdo e che non doveva neanche provare ad avvicinarsi a quelle che erano tre ragazze importanti per lui anche se in maniera completamente diversa, ma niente, non riusciva a fare uno show per quella cosa.
    Sbuffò sonoramente come se tutto quello gli desse una noia mortale, si voltò a guardare Mia, la osservò attentamente. Cosa ti piace di lui? Chiese poi quasi come se volesse davvero capire per cosa stesse combattendo. Infondo non era la prima volta che Mia vedeva del buono in una persona e veniva fregata e per Blake, questo, era qualcosa di assurdo e sopratutto qualcosa per il quale combattere ed insistere affinchè la sua amica stesse bene, o quantomeno imparasse la lezione. Si morse il labbro e poi si alzò da dove stavano. Dai andiamoci a fare un giro, che qui dentro comunque non posso fumare e tu sei troppo bacchettona per coprirmi! Aggiunse poi prendendo una sigaretta dalle tasche e mettendola sull'orechio destro. Comunque, quest'estate, stavo pensando, che potresti venire insieme a Jessica a Dubai. Ovvviamente pago io il vostro biglietto! Si era affezionato così tanto a Jessica e Mia che era impossibile non fare una proposta del genere e comunque non ce la faceva più a parlare di quel coso! Troppa importanza ed era già quasi un'oretta che non si parlava di lui, quindi troppo tempo per una causa che a lui neanche gli sfiorava più di tanto in effetti! Sorrise ancora prima di darle una rapida occhiata, nuovamente. Sai che cosa penso? Che hai ragione, dovrei trovarti un ragazzo, bello. Almeno quanto me! riflettè un momento. Hai ragione, impossibile, almeno la metà di me! Ho un sacco di amici e a Dubai adorano le ragazze bionde, con gli occhi azzurri e la pelle chiara. Sarà la mia missione! Eco qua, adesso Mia doveva preoccuparsi davvero perchè davvero Blake Barnes si sarebbe seriamente impegnato pur di far ingelosire in maniera assurda quello stronzo di Cameron!
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    Conosceva Blake abbastanza bene ormai da sapere che quanto si metteva qualcosa in testa era ben difficile riuscire a dissuaderlo. Era una delle persone più cocciute e testarde che conoscesse, sapeva che convincere Blake a fare qualcosa che non voleva era impossibile e poteva solo immaginare che cosa si fosse appena messo in testa. Apprezzava il suo essere così protettivo, le piaceva l’idea che qualcuno tenesse a lei così tanto da impegnarsi fino a quel punto per proteggerla per quanto si trattasse di una situazione nuova che ancora stentava a saper gestire. Nessuno si era mai preso tanto a cuore la sua situazione, e i modi di Blake non erano certo delicati o ponderati, lui era uno di quelli da o tutto o niente. Si era visto con Mark, dal modo in cui aveva affrontato la situazione: di petto, senza preoccuparsi troppo delle conseguenze, cercando di risolvere il problema alla radice. Per una persona sensibile come Mia era stata una bella batosta, di certo, e sapeva di non poter cercare troppa empatia o dolcezza nel ragazzo che aveva di fronte, per quanto capisse da sola che quel che aveva fatto era un atto di estrema gentilezza.
    Era una sorta di fratello maggiore per lei, per questo avrebbe faticato a vederlo come qualcosa di più e non riusciva a vedere i sospetti di Lilith come realmente concreti. Comprendeva la sua gelosia, ovviamente, ma al contempo sapeva che la stava mal riponendo, lei e Blake non sarebbero mai stato altro che amici.
    Arrossì alla sua domanda, mordendosi l’interno della guancia. “E’ difficile da spiegare…ma sa essere davvero dolce quando vuole. E non è uno stronzo come sempre.” rispose alla fine, cercando di optare per la risposta più semplice. Non era solita aprirsi più di tanto e parlare di quel che provava, Mia era una persona riservata su certe cose e per lei anche solo mettere assieme una frase del genere era complesso e imbarazzante.
    Non aveva idea comunque del mostro a cui aveva appena dato vita e di certo non pensava di poter causare un danno simile. Si avviò fuori con Blake e intuì subito, dalla sua frase successiva, che era appena successo un disastro: Blake Barnes aveva davvero appena deciso di trovarle un fidanzato?! Oh no, quello poteva essere solo la premessa di infiniti guai. Ovviamente le scaldò il cuore il suo invito, per quanto per lei fosse strano vedersi offerta un’intera vacanza, ma era davvero pronta ad essere ai suoi tentativi di trovare qualcuno per lei?! “Ti ringrazio davvero, dovrei parlare con mio fratello e capire che programmi ha per l’estate ma…beh penso che mi piacerebbe, anche se l’ultima cosa che voglio è disturbare.” ammise per poi provare comunque a contrastare la sua folle idea. ”Non ho bisogno che mi trovi un ragazzo, comunque, so cavarmela da sola.” provò a dire, ma non ci credeva troppo nemmeno lei che avrebbe funzionato.
    Aveva appena risposto a Blake quando sentì il telefono vibrarle nella tasca della giacca, portandola corrucciare le sopracciglia. Non riceveva chiamate molto spesso e dal momento che la maggior parte delle persone a cui teneva era all’interno della scuola finì per preoccuparsi all’istante. Quando vide sulla schermata il nome di Charles, poi, non potè mancare di sentire il cuore accelerarle nel petto: con ogni probabilità non era successo nulla ma lei era solita preoccuparsi anche per niente. “E’ Charles, mio fratello…scusami, ma è meglio che risponda.” si scusò brevemente, impacciata, e si sarebbe poi allontana per rispondere al telefono.

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