E TU DA DOVE SPUNTI?

gYLL&tHOMAS

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    Thomas Richenford
    Aspirante Auror |20 anni
    Che la sua vita girasse intorno al diventare come Alexander Olwen o comunque molto simile a lui, e sempre e solamente un auror, oramai lo sapeva tutta l'isola inglese! Il fatto che Thomas fosse una persona allegra e decisamente troppo entusiasta della vita, anche. Quindi per lui c'erano tre cose che funzionavano veramente bene e che riusciva a fare in maniera instancabile e continuativa: allenarsi, imparare nuovi incantesimi e dare soddisfazione al suo capo, Alexander Olwen. Quante volte già aveva pensato all'auror? Troppe in realtà! Anche perchè ultimamente aveva parlato con Nicholas della sua mezza specie di cotta per Evelyn, ma sapeva anche che era solo una cosa per svagarsi e che alla fine pensava quelle cose solamente perchè non aveva altro a cui pensare e sopratutto nessuna ragazza tra le mani. Quindi quel suo unico giorno di libertà decise di dedicarsi ad una cosa che, ultimamente, aveva completamente abbandonato: la fotografia. Adorava scattare, adorava andare in giro per immortalare qualsiasi paesaggio naturale che lo facesse rimanere a bocca aperta, quindi prese il traghetto ed arrivà all'isola di denrise. Ultimamente ci andava spesso li, specialmente per pensare e rilassarsi, ma anche per concentrarsi meglio. Prese la sua reflex e cominciò a scattare, semplicemente. Quel lago era incantevole e sperava che Nessie si sarebbe fatta viva, il prima possibile, ma comunque avrebbe aspettato! Infatti decise di posizionare il cavalletto, la macchinetta e godersi semplicemente quel paradiso, quell'angolo di mondo dove gli unici rumori erano gli uccellini, forse qualche scoiattolo, l'acqua che timidamente si scagliava contro la riva, il fruscio delle foglie tra gli alberi. Quello e solamente quello e non chiedeva davvero altro. Si era portato anche qualche mollusco dentro una bustina per attirare Nessie e questa volta si era ricordato l'acqua!Quindi mentre la camera era bella posizionata al sicuro e sopratutto ferma, lui era vicino alla riva del lago con un bastoncino a giocare come un ragazzino! Si doveva rilassare, era stata una settimana intense, veramente, ma veramente intensa!
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    Gyll McKenzy
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    Era una di quelle giornate in cui il caldo iniziava ad affacciarsi tra le nuvole e Gyll già era diventata impaziente. Insomma, come poteva esserci il sole e lei rimanere in Accademia a studiare? Poi Jessica era presa dai M.A.G.O. quindi lasciava Alex sempre con qualche elfo che non era molto simpatico e non la faceva giocare con il nipotino.
    Quel giorno, poi, si era davvero infastidita di continuare a guardare il soffitto della sua stanza, che aveva deciso di recarsi sulla sponda del lago dal lato di Denrise, solo per potersi godere un attimo di pace e di sole.
    La mezza-veela aveva indossato qualcosa di abbastanza leggero, per evitare di sentire caldo, cosa che lei non sopportava: un top a triangolo, ed un pantaloncino, [x] entrambi bianchi con dei riporti di rosso. Aveva deciso che poco le interessava se tutti erano a studiare e lei no, non poteva perdere quella bellissima giornata seduta ad un tavolo con il nasino immerso nei libri.
    Quando arrivò al lago, con la sua solita distrazione verso il mondo esterno, non si accorse nemmeno che ci fosse Thomas poco più in là. Era solamente presa dal fatto di essersi ritagliata un briciolo di libertà, con la spensieratezza che la caratterizzava. Sorrideva, avvicinandosi alla sponda del lago, proprio lì dove decise di togliere le sue scarpe da ginnastica e i calzini e bagnarsi appena la punta dei piedi, sentendo il freddo dell'acqua che le solleticava la pianta. Allungò prima un piede, stringendo i pugnetti dai brividi, ma ridendo allo stesso tempo; poi il secondo piede, facendo più o meno lo stesso anche con lui. Socchiuse gli occhi, quindi e si sedette lungo la sponda «Non sanno che si perdono!» commentò a se stessa, sempre con l'idea di essere sola e che quindi nessuno avrebbe potuto risponderle. Abbracciò le sue stesse gambe, poggiando il mento sulle ginocchia. Gli occhi, di un celeste profondo, si poggiarono sullo specchio d'acqua ad osservarlo. Sbuffò, poi, effettivamente da sola aveva ben poco da fare, non era divertente come si aspettava.
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    Edited by Annie-Macrae Welsh - 13/5/2020, 12:13
     
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    Thomas Richenford
    Aspirante Auror |20 anni
    In genere le sue attività non comprendevano mai niente di statito. La fotografia era l'una sua attività che lo fermava e lo rendeva quasi una persona normale. In genere Thomas aveva la necessità di doversi muovere costantemente, come se fermo non ci sapesse stare. Era enstusiasto della vita e molto curioso. Quindi quando notò quella ragazza biondina arrivare al lago, levarsi le scarpe e infilare i piedini all'interno e dire quella cosa, Tom, non fece altro che girare la macchinata fotocamera e farle uno scatto. Sorrise. Era venuto veramente molto bello, tornò a posizionare la sua fotocamera in direzione del suo soggetto princpipale e fece qualche passo verso di lei.Ciao! Disse semplicemente salutandola con la mano. Infondo non era una cosa anomala per uno come lui che dava confidenz anche alle piante. Thomas era semplicemente una persona socievole ed era raro, veramente raro che stesse da solo o comunque che gli piacesse la solitudie. Era tendente alle chiacchiere, alle risate e se fosse successo anche ad altro. Sorrise pensando che cominciava veramente ad apprezzare quell'isola per le sue studentesse. Alla fine lui era appena uscito da una scuola e si era infilato in un'altra, ma aveva 20 anni, quindi poco più di un adolescente ma molto meno di un adulto. Si poteva dire che i 20 anni erano anche peggio dei 16, perchè avevi la libertà di fare qualsiasi cosa, ti sentivi seriamente invincibile e l'indipendenza era sicuramente qualcosa che non aiutava per niente la maturità e la saggezza. Si avvicinò ancora un pò a lei e le prese la mano facendole un piccolo baciamano. Thomas! Si presentò prima di sorriderle solare e mettersi seduto affianco a lei, ovviamente tenendo i piedi fuori l'acqua. Ah si, aveva buttato i bastoncini per Nessie nel lago. Infondo un mostro marino era comunque molto meno interessante di una ragazzina carina per un ventenne con gli ormoni a palla!
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    Gyll McKenzy
    black opal | 1 anno | sheetstat

    Star lì era davvero bello, ma non riusciva a trovare un motivo serio per divertirsi da sola. Non aveva lo stesso gusto iniziare a lanciare sassolini nel lago per farvi dei cerchi, infatti non lo fece. E nemmeno sgranocchiare una barretta di cioccolata. Sospirò un paio di volte stiracchiando la schiena di tanto in tanto. Forse poteva prendere il sole? Non era una cattiva idea, alla fine aveva bisogno di un po' di colore, l'estate era vicina e lei aveva già la testa sulle vacanze, senza pensare che la scuola ancora non fosse terminata.
    Non si accorse dello scatto che Tom le fece, per il solo motivo che non aveva notato nemmeno di non essere sola, quindi si stese sul manto erboso dietro di lei e portò le braccia dietro la nuca, guardando il cielo.
    Solo quando la voce del ragazzo la salutò, sobbalzò appena, guardandosi intorno fino ad individuare il proprietario di quel saluto. Si rimise seduta e arrossì appena, mordendosi il labbro inferiore e puntando i suoi occhi da cerbiatto sul volto del ragazzo. Non riuscì a rispondere, come se quello che doveva dire si fosse bloccato in gola. Sbattè un paio di volte le palpebre, quindi, ritrovandosi il ragazzo a fare quel baciamano che lei nemmeno aveva mai avuto idea che si facesse davvero. Lo aveva letto in qualche libro, ma insomma, i libri sono pur sempre invenzione di un qualche scrittore e non credeva che davvero le persone potessero fare--- «G-Gyll...» abbozzò, cercando di non risultare troppo squillante con la voce, visto l'imbarazzo della situazione. Si guardò la mano che aveva appena "subito" il baciamano e poi guardò il ragazzo che si era seduto accanto a lei.
    Non era una di quelle che credeva alla storia di non parlare con gli sconosciuti, anzi, tuttavia solitamente era più coperta quando si trovava a far amicizia e non si aspettava di trovare qualcuno al lago, quel pomeriggio. Si guardò attorno e la sua mente entrò in panico: che cosa si faceva in quel caso? Avevano scambiato i loro nomi, lei non era riuscita a salutarlo e ... ah, già, poteva salutarlo «E ciao...» sussurrò calando lo sguardo appena.
    Di tanto in tanto, con la coda dell'occhio cercava di guardare l'aspirante Auror, girandosi poi dal lato opposto per paura di essere scoperta. Insomma, era davvero un ragazzo carino, ma lei non capiva esattamente perché provasse imbarazzo. Ah, che disagino quella tipella. «S-sei in compagnia?» fece coraggio e cercò di attaccare a parlare... con una domanda più stupida possibile.
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    Thomas Richenford
    Aspirante Auror |20 anni
    Ed eccolo li di fronte all'ennesima preda. Adesso Thomas doveva solamente capire quanto era in vena quella giornata di fare conversazione. Ma trattandosi di Thomas, era sempre in vena di nuove amicizie e se fossero state belle ragazze allora tanto meglio. Sorrise guardando la foto che le aveva fatta. Era molto bella, lei era molto bella ed aveva anche qualcosa di ipnotico. Cosa poteva mai avere che le altre non avevano? Non ne aveva idea e di conseguenza aveva tutto il diritto e la curiosità per scoprirlo. Un sorriso super dolce gli si stese sul viso.Provo ad indovinare, sei una studentessa di Hidenstone che non ama fare i compiti o stare chiusa dentro le mura di un castello che seppur del tutto ammirevole, rimane comunque un posto chiuso, e con una bella giornata del genere..beh, non si può rimanere in un posto chiuso, giusto? Diciamo che non ci voleva veramente molto a comprendere quelle cose, ma infondo per Denrise stava conoscendo un sacco di studenti di Hidenstone e la cosa non gli dispiaceva affatto. Sogghignò appena quando lei chiese se era in compagnia, non fece invece caso al ciao, infondo per Thomas erano già ad un altro livello di conversazione e confidenza! Non ci voleva niente ad attaccare bottone per uno come lui. Si mise seduto affianco a lei e la guardò attentamente. Era molto molto carina e sopratutto aveva un viso diverso dalle solite ragazze, sembrava essere curiosa, ingenua ma allo stesso tempo anche molto vispa. Ecco, il punto era che Thomas non era così. Aveva quel visino d'angelo e da un certo punto di vista lo era anche, ma non dal unto di vista "seduttivo". Infondo nonostante mentalmente era riuscito a rimanere illeso per quanto subito da piccolo, il suo rapporto con il sesso si era plasmato in base a tutto quello che aveva comunque accusato da piccolo ed adesso, lo stava semplicemente sfogando come meglio credeva. I psicologi gli avevano detto che era una cosa naturale e che non c'era niente di preocupante fino a quando non si sarebbe fermato da solo. Aveva 20 anni e gli ormoni a palla perchè mai non doveva essere socievole con tutti quanti? Perchè mai doveva legarsi ad una sola persona se poteva avere tante persone? Lui si riteneva di tutti e non gli interessava niente di nessuno. Oh meglio si affezionava, ma alla fine potevano anche solo dargliela e rimanere amici, i sentimenti erano un'altra cosa. Ed era difficile che lui si affezionasse o infatuasse o addirittura innamorasse di qualcuno. No, sono da solo e tu? Che ci fai tutta sola qui ed in una giornata tanto bella, Gyll? Chiese poi spostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Ma si, quella era la giornata fortunata della biondina!
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    Gyll McKenzy
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    Sbattè un paio di volte le palpebre, cercando di mettere a fuoco il ragazzo, in tutti i suoi lineamenti, così da tenere a mente bene il suo volto, per poterlo ricordare. Inclinò il capo sulla spalla destra, come se stesse cercando un'angolazione diversa, ma non staccava gli occhi dal suo volto.
    Quando questi le sorrise, Gyll sussultò e le gote si tinsero di un rosato più audace, quasi come se si stesse improvvisamente accaldando in volto.
    Quando sentì fare quelle supposizioni, Gyll sgranò lo specchio d'acqua che aveva incastonato negli occhi e quasi era incredula della cosa «Te lo ha detto Jeje?! Cioé, ti ha mandato lei a ricordarmi che devo studiare?» si morse, visibilmente, il labbro inferiore, quasi preoccupata di essere caricata in spalla e riportata ad Hidenstone, quindi sbuffò appena, lanciandosi un ciuffo di capelli all'indietro «E' che passo sempre le giornate sui libri, oggi non avevo voglia. Avevo voglia di qualcosa di nuovo... di... diverso, ecco.» confessò appena, calando lo sguardo sul manto erboso, rimanendo un po' incerta se fosse stata una buona idea uscire dal castello oppure no.
    Quando il ragazzo si sedette, fu quasi come se stesse rispondendo alla sua domanda sulla compagnia. Gyll portò lo sguardo di nuovo sul lago, ma non per guardare la meraviglia della natura, quanto per distogliere per qualche frangente gli occhi dall'aspirante auror, quasi come se si sentisse fin troppo imbarazzata a conversare con lui.
    Quando Thomas riprese a parlare, Gyll si rivolse di nuovo a lui, con l'attenzione che era quella di una ragazza curiosa e intrepidante di fare amicizia.
    Ma le parole del ragazzo, furono accompagnate da un gesto inaspettato: quando le sue dita sfiorarono i suoi capelli, a Gyll si bloccò quasi il fiato in gola. La pelle sfiorò il volto della ragazzina che sembrava essersi accesa nuovamente. Il cristallo degli occhi guardava intensamente lo sguardo scuro di lui. Ancora i denti afferrarono il suo labbro inferiore, ma senza distogliere lo sguardo.
    «Anche io... sembra che tutti volessero studiare e nessuno poteva star con me, a godersi questa bella giornata...» confessò con un filo di voce, non riuscendo bene a capire perché il contatto con quel ragazzo la stesse mandando in tilt.
    Era una sensazione più forte di quella che aveva provato quando aveva dormito con Mordred, era... diverso. «Come mai sei al lago? Aspetti... qualcuno?» e che le importava, poi? Cercò di riprendere il respiro perso, quindi abbracciò le proprie gambe.
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    Thomas Richenford
    Aspirante Auror |20 anni
    Il problema principale di Thomas era la sua spontaneità. Viveva una dicotomia assoluta, osia nel lavoro tendeva ad essere molto strategico e metodico, invece, nella sua vita non aveva un vero senso quello che faceva e riusciva sempre a fare amicizie a caso che lo portavano sempre a fare sesso. Non sapeva esattamente il perchè ma a lui piaceva in quel modo. Il sesso per lui era una sorte di sfogo e quello sfogo gli piaceva particolarmente. In quella giornata a lago non aveva deciso assolutamente niente, ed anzi era una di quelle giornate che non avevano senso e che l'unica cosa cui veramente voleva dare importanza era la fotografia. Diciamo, che in un certo senso, lo stava facendo. Quella ragazza era veramente molto bella, ma sopratutto magnetica, come se esercitasse su di lui un'attrazione fatale. Non gli era mai successo. Ovviamente Thomas non aveva idea che la ragazzina di fianco a lui fosse una mezza veela, ma infondo, cosa gli interessava esattamente? Bene, niente... perchè tanto alla fine lo scopo era sempre lo stesso, e no, non fare sesso, ma stare bene e fare nuove conoscenze. Si strinse nelle spalle quando gli disse che lo aveva mandato una certa Jeje ma lui rise con quella risata cristallina che tanto lo caratterizzava e con la sua solita energia e sopratutto come se conoscesse quella ragazza da una vita. Non ho idea di chi sia Jeje, non mi ha mandato nessuno e non voglio ricordarti che devi studiare! Disse poi voltandosi di nuovo a guardare lei. Aveva un bel viso, dei bei lineamenti e sopratutto il colore degli occhi aveva una sfumatura di azzurro veramente niente male. Le sorrise e poi quando la vide arrossire a quel modo sogghignò, quasi come se fosse una conquista quella. Thomas aveva un debole per le ragazzine che arrossivano e che si imbarazzavano, era successo con Emma, era successo con Howard ed adesso con Gyll. Trovava quel modo di fare affasciannte, e forse il motivo era perchè lui, l'imbarazzo, non sapeva neanche cosa fosse. Ti capisco benissimo! Aggiunse alle sue parole successive prima di alzarsi di nuovo e tenderle la mano. Voleva fare davvero qualcosa di nuovo? Bene, Thomas era la persona giusta per farlo. Era uno di quelli che non guardava a quanto tempo fosse passato per fare qualcosa insieme, se Gyll voleva fare qualcosa di diverso lo avrebbero fatto. Infondo era un aspirante auror e gli auror facevano un lavoro finalizzato a fare del bene alle persone. Quindi... era un pò come prodigarsi per il prossimo, no? Sorrise ancora vedendola così in imbarazzo per il suo gesto. Vuoi essere la mia modella per un giorno? Ti divertirai, ma devi fidarti di me! Disse semplicemente prima di sorriderle ancora e rimanendo in attesa che afferrasse la mano. Thomas era fatto a quel modo! Un sorriso solare, energia pura e sopratutto voglia di fare. Non riusciva a stare veramente fermo!
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    ACCREDITARE DA QUI, PRECEDENTE GIA' ACCREDITATO.
    Gyll McKenzy
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    quello che desideri, io già lo so.
    Il timore di Gyll di dover esser ficcata di nuovo di faccia sui libri era talmente alto che forse avrebbe visto un nemico in ogni singolo essere umano che si fosse avvicinata a lei.
    Per fortuna quel fotografo la rassicurò che non fosse una spia della compagna e così riuscì ad ottenere un sorriso smagliante e splendente dedicato solo a lui. Con quel sorriso che si accese, luccicarono anche quegli occhi chiari che illuminarono il suo viso «Meno male! Allora inizi già a starmi simpatico!» - e nello stesso momento in cui lo disse, arrossì nuovamente, come se quel complimento sapesse di non doverlo fare a degli sconosciuti.
    Ma l'ingenuità di quella ragazzina arrivava a dei limiti estremi e la spontaneità di Gyll non aveva freni.
    Guardò la sua mano e sgranò le iridi turchesi, risalendo al suo volto con quella faccia da gattino curioso. Poi le sue parole la fecero diventare un'esplosione di gioia, ma anche di imbarazzo, mentre le guance si scaldarono e gli occhi brillavano, lei afferrava quella mano «Modella? Ma io... non so fare la modella!» - si fece sollevare appena e decise che quello era il momento di fidarsi di uno sconosciuto davvero tanto carino.
    Oh, sì. Jessica non sarebbe stata per niente d'accordo sulla cosa, ma ehi, Jessica non era lì! «Oh! Ok!» - rise genuina e cristallina, con quelle gote imbarazzate «Mi fido di te...» - sussurrò appena, chinando lo sguardo finora portato sul volto del ragazzo.
    Mai nessuno gli aveva proposto di far da modella, lei non sapeva nemmeno cosa facesse una modella, a dire il vero, quindi perché non provarci? Magari si sarebbe divertita davvero e poi, aveva ragione Tom, quello era sicuramente qualcosa di nuovo e avrebbe potuto vedere se fosse stato divertente.
    Magari le sarebbe piaciuto così tanto da diventare la sua nuova passione «M-mi dici tu... cosa devo fare?» - domandò incerta se dovesse realmente fare qualcosa.
    non puoi attraversare la vita, cercando di non farti male.
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    Thomas Richenford
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    Si poteva dire che quei due erano uguali, davano confidenza al primo che passava senza chiedersi, realmente, chi fosse. A Thomas in realtà neanche interessava! La cosa che gli interessava davvero era conoscere persone ed essere sempre al centro dell'attenzione. Ci riusciva in maniera magistrale sempre! Lui il suo sorriso, la sua solarità ed il suo essere sempre perennemente in contatto ed in sintonia con il mondo intero! In quel momento Gyll era la faccia della sua stessa medaglia, solamente che lei non era maliziosa come Thomas e Thomas, invece, viveva di malizia! Aveva 20 anni e gli ormoni del sesso sempre in circolazione, inoltre era un bel ragazzo ed era sempre pronto a nuove esperienze. In quel momento, Gyll aveva un sorriso tra l'imbarazzato ed il gioioso che lo stavano facendo impazzire e di conseguenza, non aveva nessuna intenzione di andare via e lasciarla li, senza neanche farle provare l'ebbrezza di un pò di tempo insieme a lui! E poi la verità era che veramente la trovava molto bella e fotogenica, già le aveva scattato una foto senza che lei se ne accorgesse e quando l'aveva rivista nello schermo, si era seriamente innamorato di quell'immagine. I colori erano bilanciati e tutto era dannatamente perfetto. Le sorrise ancora e poi ridachiò per quello che disse. Oh credimi, io non sono proprio la persona giusta per metterti chiuso in una stanza per farti studiare! Mi piace stare all'area aperta e quando studio lo faccio sempre in luoghi che ritengo belli e d'ispirazione! Dovresti provare! I consigli di Thomas Richenford e dove trovarli! Ma infondo i suoi segreti erano nulli, quando poteva aiutare qualcuno lo faceva senza neanche pensarci davvero. Quindi cosa importava? Se Gyll avesse avuto bisogno di una piccola spintarella per trovare la voglia di uscire da quell'accademia vincente l'aspirante auror gliela avrebbe data senza ombra di dubbio. Le fece l'occhiolino quando gli disse che cominciava a stargli simpatico e la vide arrossire leggermente. Bene, se no mi sarei dovuto impegnare molto di più! Aggiunse prima di ridacchiare e annuire quando gli disse che accettava di fargli da modella per un giorno. Sorrise ancora e le tese una mano. Perfetto, vieni con me! Le sorrise in attesa che lei prendesse la sua mano ed una volta che lo avesse fatto e se lo avesse fatto, Thomas la portò sotto un picolo albero. Doveva mettere a fuoco elle cose e cambiare delle impostazioni. Il sorriso era sempre molto presente sul suo viso e di tanto in tanto guardava quegli occhioni celesti della ragazza. Certo! Ma non devi fare niente di particolare, insomma devi essere te stessa, quindi sorridi, anche perchè hai un sorriso bellissimo e non saprei... parlami un pò di te, che ti piace fare nel tempo libero? Chiese poi mettendo il cavalletto in posizione ed armeggiando ancora un pò nelle impostazioni della macchinetta. La verità era che Thomas non si rendeva conto che stava parlando con quella ragazzina come se fosse la sua migliore amica e che la conoscesse da una vita, ed invece non la conosceva neanche da un'ora. Ma lui era proprio così. Non gli interessava minimamente del tempo di conoscenza. Gyll gli era stata simpatica da subito e tanto bastava per dargli tanta confidenza, non era una cosa normale? Non gli interessava neanche un pò!
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    Gyll McKenzy
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    quello che desideri, io già lo so.
    Non era per niente abituata a tutte quelle cose che stavano succedendo quel giorno: uno sconosciuto che voleva lei come fotografa, lei che arrossiva per un niente, lui che era anche simpatico, lei che accettava di fare foto per lui.
    Era tutto così nuovo che quell'esplosione di emozioni non fece altro che salire l'adrenalina di Gyll, già difficile da gestire in tempi normali.
    Sentiva il cuore batterle forte e ogni volta che sfiorava le mani di quel ragazzo, sentiva una scossa fortissima lungo la schiena che non sapeva a cosa fosse dovuta.
    E poi, sorrideva, sorrideva come mai aveva fatto: a lei il sorriso non era mai mancato, ma questo che le fece spuntare Thomas era completamente diverso.
    «Studiare fuori? Non ho mai provato, a dire il vero.» - che fosse la giusta soluzione per il disturbo d'attenzione che aveva la mezza-veela? A lei piaceva star fuori, ma non studiare, probabilmente unendo l'ultile al dilettevole le cose sarebbero andate diversamente. «E di inverno come fai a studiare fuori?» - domandò, inclinando il capo sulla spalla destra.
    Rise a quelle parole, quindi si fece ancora più rossa del solito «Dovresti impegnarti di più, comunque. Sai, potrebbe arrivare qualcuno più simpatico di te e io potrei andarmene con lui.» - eh? E quella spintarella da dove l'era venuta fuori? Sbattè un po' le ciglia, guardando timidamente l'aspirante auror.
    Gli strinse la mano e si sollevò, rimanendo un attimo imbambolata per quel contatto fisico che lei stessa aveva accettato. Andò verso l'albero che Thomas aveva scelto e si guardò attorno, appena appena imbarazzata.
    «Io non ho un...» - si imbarazzò nuovamente, quindi mordendosi il labbro inferiore si spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio spiando il fotografo.
    «Mi piace viaggiare, a dire il vero... mi piace conoscere posti nuovi, divertirmi e star spensierata.» - mentre parlava, quasi istintivamente sollevò lo sguardo verso l'albero e allungò una mano a prenderne un fiore per poterlo avvicinare al naso, per sentirne il profumo che emanava. Socchiuse gli occhi mentre la punta del naso cercava l'odore «E tu, invece? Cosa ti piace oltre alla fotografia?» - era così spensierata con Thomas, che quasi dimenticò quanto fosse a lei sconosciuto.
    non puoi attraversare la vita, cercando di non farti male.
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    Thomas Richenford
    Aspirante Auror |20 anni
    Il suo potere più grande era quello di riuscire a mettere qualsiasi persona a proprio agio. Non riusciva neanche ad essere una persona sgorbutica o comunque una di quelle persone che non facevano altro che sbuffare o mettere alla prova le altre persone od ancora essere scortesi. A lui veniva super spontaneo sorridere, ridere e conoscere le persone. Forse era quella la sua caratteristica più grande. Per lui nessuno era davvero uno sconosciuto, per lui tutti quanti meritavano almeno una possibilità ed erano veramente valevoli in ogni loro caratteristica. Era veramente, ma veramente raro vedere Thomas nervoso o giù di morale, era così cordiale ed energetico che alla fine, quando succedeva, era perchè era accaduto veramente qualcosa di estremamente brutto e complesso. Si morse il labbro dando ancora una rapida occhiata alla ragazzina. Aveva qualcosa che lo attraeva verso di lei, qualcosa di più rispetto alle altre. Ma come Gyll non si poneva, per natura, alcune domande, non lo faceva neanche Thomas. Non era nella sua natura appunto, era più il tipo di persona che si viveva il momento. Sorrise alla sua domanda. La prossima volta che non hai voglia di studiare, chiamami e te lo faccio scorprire come faccio! Credimi, apprendi meglio e le cose le fai con più piacere! Aggiunse poi facendole l'occhiolino e chiudendo l'argomento studio. Lui era sempre stato un gran secchione, ma mai per le cose che non gli piacevano. Era più per la dinamicità e lo studio di cose come la difesa delle arti oscure oppure tecniche di combattimento. Si morse il labbro ancora. Se lo stava torturando senza una ragione apparente. Sapeva che la cosa era strana, lui non era mai intimorito da nessuno ed a dire il vero neanche da lei... ma... Oh... ti posso assicurare che più simpatico di me è veramente molto raro, ma sicuramente qualcuno più bello di me lo trovi! Le rispose poi sorridendole cordiale e sopratutto sincero. Thomas aveva veramente un grandissimo potenziale, sopratutto fisico, ma era una persona modesta, una persona alla quale non piaceva ostentare la sua bellezza ne tanto meno si sentiva il dio del mondo. Sapeva di essere bello ma non gli interessava. Era sempre dell'opinione che poteva benissimo migliorare o trovare qualcuno migliore di lui. Come ad esempio Alexander! Come si faceva ad essere più belli dell'auror? No, con lui nessuno poteva competere, non c'era assolutamente dubbio! Ma per fortuna non era nei paraggi, no? Sorrise ancora a quelle sue parole. Si vedeva che era imbarazzata e forse quella era la caratteristica che lo stava tenendo di più vicino a lei. Si mise le mani in tasca e quando la portò finalmente sotto l'albero e cominciarono a parlare, Thomas non fece altro che scattarle foto a ripetizione. Viaggiare, e dove sei stata di bello? Ovviamente era un modo per distrarla dall'obiettivo ma era comunque vedere il suo viso rosso ed i suoi occhi frizzanti e pieni di gioia. Era qualcosa di indicibile e sopratutto era qualcosa che neanche si sapeva spiegare. Gyll era diversa dalle altre, doveva solamente chiedersi il perchè e scoprirlo.
    Non ci volle molto a far passare tutta la giornata e non ci volle neanche molto a fargli prendere abbastanza confidenza con la ragazza e la ragazza con lui. Infondo erano due persone troppo spontanee e che si facevano troppe poche domande. Sapeva solamente che alla fine di quella giornata, la salutò con un dolce bacio sulla guancia. Questo è il mio numero! Aspetto un tuo messaggio per studiare insieme dolce Gyll! E facendole un occhiolino eloquente si smaterializzò a casa sua. Era inutile andare in giro per mezzi!
    RevelioGDR
     
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10 replies since 1/5/2020, 22:49   147 views
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