E' roba mia e ne faccio ciò che voglio!

Sélène Du Marais

Link scheda · 35 anni · Proprietaria di Magie Sinister ·

Buon Baron Samedi, giuro che se scopro dove è andato a cacciarsi Sinister lo crucio finché non implora la morte, accidenti! Come diamine si può fare a tenere un negozio in uno stato così pietoso e disordinato!? Mi domandai ad alta voce quella sera, stremata dopo un'ennesima giornata di catalogazione: più mi inabissavo nel disordine lasciato dal precedente proprietario del negozio, più mi infuriavo a vedere quanto fosse inetto e confusionario; non aveva il minimo senso dell'ordine, tanto nella disposizione degli articoli, quanto nel segnarli nel catalogo, ove più copie di un singolo articolo erano scritte persino distanti una decina di pagine l'una dall'altra, era decisamente impossibile lavorare così, e il flusso di clienti che giungeva prima dell'inaugurazione ufficiale del locale non aiutava di certo.
Ero veramente stanca, stufa e stressata, e così in quella tarda serata, decisi di sedermi dietro al bancone e stendermi su di esso, con un forte sospiro per la stanchezza, La mia predizione mi ha portato qui, spero davvero che non sia la scelta sbagliata, dissi quindi, distesa sul ligneo bancone, prima che un lieve rantolo di dolore non mi fece digrignare i denti: la schiena mi faceva un male cane, e purtroppo non potevo farci nulla, o così almeno credevo. Stesa com'ero, non notai che una presenza mi si era avvicinata, e, dopo poco, potei sentire qualcuno che mi stava massaggiando le spalle, così bene, ma davvero così bene, che inizialmente stordita dal piacere non mi domandai neppure chi fosse... solo dopo un attimo ritornai sui miei passi, e mi alzai, di scatto, prendendo in mano la bacchetta e girandomi così da vedere chi era stato, notando però una presenza che un po', lo ammetto, mi stupì: una Mano della Gloria era sul terreno, e con timidi movimenti risalì sul bancone, seguita da un mio sguardo a dir poco sorpreso, Sei stata tu? Domandai, e la mano per replicare mi fece un pollice in su. Strano invero un comportamento simile, ma non potevo negare che mi fosse piaciuto... e quella mano mozzata pareva essere interessata a me, tanto che quando le chiesi se avesse voluto me come sua padrona, quella si mosse come eccitata, Che razza di mano folle, sentenziai per poi sospirare, Ma se proprio vuoi, va bene, sarò la tua padrona, dissi quindi per accontentarla, e quella fece quasi i salti di gioia nel saperlo.
Come primo incarico, le chiesi di portarmi un mazzo di tarocchi di quelli sugli scaffali, così che potessi allenarmi: era da un po' che non cercavo di vedere il futuro, e beh, ora che ero sola, perché non rinfrescarmi la memoria?