Parlato - Pensato - Ascoltato
Calypso quel giorno aveva deciso di prendersi una giornata libera.
Ogni tanto faceva bene staccare un po' dal lavoro, per quanto stupendo Calypso potesse considerare il suo lavoro.
Adorava occuparsi delle Drakkar, era l’unico modo in cui potesse sentirsi effettivamente vicina ai predoni pur non essendo una di loro, ed era contenta di essere utile a gente che ammirava così tanto.
Quel giorno, tuttavia, non aveva preso la giornata tanto per riposarsi.
Suo padre era tornato per le feste diverse settimane prima, ma aveva deciso di prendersi del tempo da dedicare a lei, così era rimasto a Denrise e le aveva tenuto compagnia a lavoro, l’aveva portata con sé e i suoi uomini nelle locande a divertirsi, erano stati anche un paio di giorni a Londra per andare a trovare sua madre e fare un giro in città. Ma Calypso sapeva che suo padre non avrebbe potuto rimanere con lei per sempre e quando lui l’aveva avvertita di dover ripartire Calypso non ne era rimasta sorpresa, così quel giorno lo aveva accompagnato al porto e aveva salutato lui e il suo equipaggio.
Dopodiché, non volendo tornare a casa con il rischio di scoppiare a piangere nel rivederla completamente vuota, decise di farsi un bel giro per la città.
A Calypso piaceva l’idea di girare per quella che ormai definiva “casa”, nome con il quale non aveva mai chiamato Londra, come se avesse sempre saputo che c’era un altro posto, ad attenderla, e la consolava passeggiare per quelle strade, le faceva passare la malinconia e la nostalgia del padre.
Respirò il profumo del mare del quale era impregnata la città, quell’aria che sembrava aver anche migliorato la sua salute tanto cagionevole e si diresse verso la piazza del mercato, per fare un giro.
Non cercava nulla in particolare, a dire il vero, ma non le sarebbe dispiaciuto trovare qualche libro particolare da leggere, o attrezzi da lavoro nuovi magari. Ogni tanto tra le bancarelle si trovava anche qualcosa di raro o particolare che i Predoni portavano dai loro viaggi, e le piaceva osservarli, senza necessariamente comprarli.
Fu mentre girava tra quelle bancarelle che si avvicinò a Philipp Garlic, lì per lì senza considerarlo troppo, mentre osservavano entrambi la merce di quella bancarella. Sentì Garlic chiedere per del ferro e del carbone, ma Calypso capì con una sola occhiata per capire che il materiale di quel mercante non era certo il migliore. Aveva superato un paio di bancarelle con ferro ben migliore di quello, la faccia di Philipp era chiaramente quella di qualcuno che la pensava come lei.
“Ti serve del ferro e del carbone?” Gli chiese guardandolo. “Se vuoi so dove procurartelo.”