Lezione di Incantesimi - Biennio

Eva osservava ogni esecuzione, correggendo spesso le impugnature e le pronunce degli incantesimi, soprattutto per gli studenti del primo anno, che erano alle prime esperienze con quegli incanti un po' più particolari.
Ogni tanto socchiudeva gli occhi e prendeva un grosso respiro, apprezzando spesso la collaborazione che c'era tra uno studente e l'altro e anche le parole di Joshua, a cui sorrise dolcemente.
Lo sguardo poi si rivolse a Jessica, in maniera interrogativa «Se pensa che aiutare due suoi compagni, sia una punizione, allora credo che lei non abbia capito il mio discorso di prima, signorina Whitemore»
Un battito di mani per richiamare la vostra attenzione e ancora la voce di Eva si spanse nell'aula, mentre ritornava a poggiare il sedere al bordo della scrivania.

«Per oggi direi che può bastare, ma prima di chiudere vorrei concludere con un paio di puntualizzazioni.» tirò un respiro profondo «Vorrei che quello che è successo oggi, sia sempre. Non voglio vedere, almeno davanti a me e nella mia aula, compagni lasciati indietro e persone che si azzuffano o... ringhiano ad altri.» il tono era serio e non ammetteva altro.

Schioccò la lingua al palato e sospirò.
«Vorrei, adesso, che alcuni di voi si prendano cura di quel piccolo esserino che vi ho presentato.
Signorina Van Aalter, Gin, la cricetina al tavolo di Barnes e Evans, adesso è nelle sue mani.
Clarke, si prenda cura di Lennox.
Lynch, Rain ha bisogno di lei.
Holmes, vedo che Pixie la guarda con occhi innamorati.» sorride alle quattro ragazze, chiaro comprendere come queste siano state scelte per quei cricetini senza più famiglia.
«Ne avanza uno... vediamo...» lo sguardo si punta su te, Jessica «Whitemore, ho sentito dire che i bambini che crescono con degli animali, hanno della grinta in più. Sono certa che Roxie possa fare al caso suo e di Alex.»

«Ora potete andare, per chi ha bisogno di approfondire qualcosa, ritenetemi sempre disponibile per tutto. » Detto questo vi congeda e ritorna nel suo ufficio