Semplicemente una Clarke e un Barnes!

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Blake
Barnes

Cominciava a diventare davvero una cosa seria. Blake non riusciva seriamente a starle lontano e la cosa "brutta" era che ancora non riusciva a trovare l'occasione giusta per stare insieme a lei... in quel senso ecco. Per Blak era sempre stata una parte sentimentale del tutto e la cosa lo scombussolava. oramai era diventata seriamente una sofferenza. Qualsiasi cosa che faceva non vedeva l'ora di andare da Lilith per baciarla e toccarla. In generale non erano una di quelle coppie che stavano sempre appiccicate, anche perchè Blake non era affatto un tipo romantico, e non gli piacevano le effusioni d'amore in pubblico. Lui certe cose preferiva viversele nell'intimità dei fatti suoi. Quando era con i suoi amici era con i suoi amici, quando era con la sua ragazza era con la sua ragazza e quando capitava che stavano tutti quanti insieme allora, di conseguenza, si comportava con nonchalance , nel senso che non stava sicuramente appiccicato a lei, ma oramai era chiaro che era la sua ragazza, quindi stava ai suoi amici sapere come comportarsi. Da quando aveva saputo che Erik l'aveva baciata ancora non aveva trovato il modo per parlare solo con lui e dirgli cosa pensava di tutta quella storia e se provava ancora qualcosa per la riccia o comunque se aveva provato qualcosa. Voleva levarsi quel pallino dalla testa. non ce la faceva più a pensarci e ripensarci. Comunque, aveva detto alla Clarke che lui si sarebbe trovato per le 14:00, subito dopo pranzo, nelle cucine. Perchè nelle cucine? Perchè quello era il luogo dove i professori non andavano quasi mai e poi quei corrioi erano sempre semi vuoti o comunque affollati da elfi che non dicevano assolutamente niente in quanto li dentro lavoratori, non di certo persone che potessero fare la spia. Con la divisa perfettamente in disordine - sia chiaro, tutto era fatto apposta, Blake adorava avere quel fascino trasandato ed accurato allo stesso modo- aveva un sogghigno sulle labbra e la gamba piegata a 90 gradi con il piede posato al muro, i capelli "spettinati". Doveva ammettere che per essere il più bello della scuola, ed anche certamente il più modesto, era sempre a studiare. La ragazzina lo stava seriamente contaggiando? Posò la nuca sulla pietra dura del muro dell'accademia ed attese. Una sigaretta era lecita li sotto? Ma si, chi gli poteva dire niente, la prese da dentro la sua tasca e l'accese. Beh, Lilith doveva essere a momenti... giusto? Avevano abbastanza poco tempo prima di dover andare di nuovo
a lezione!

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Blake
Barnes

Cosa gli piaceva di più della studentessa modello che aveva davanti? Il fatto che lei era la quinta essenza della crudeltà. Era bella, intelligente e sapeva di esserlo. Non era una persona modesta, al contrario era molto sicura di se e gli sapeva tenere testa. Gli levava davvero i punti quando era necessario e non gli faceva nessun tipo di sconto nonostate avesse affermato di essere innamorata di lui. Non avevano mai più ripreso quell'argomento e non avrebbe interrotto per niente al mondo i movimenti della ragazza! In quel momento era una questione di priorità e la sua, era quella di godere, letteralmente, della presenza di Lilith. Era successo un casino, si era fatto male alla spalla, si era curato, o comunque lo stava ancora facendo, Ayla era scomparsa, Theresa stessa identica cosa. Blake si riteneva responsabile per entrambe, aveva ideato lui quello stupido gioco ed adesso c'erano altri che ne pagavano le conseguenze. Stare con Lilith era il suo modo per lenire il dolore. Eh si, ognuno aveva il suo modo di distrarli e sentire la sua mano scendere fino alla cinta del pantalone era un modo bellissimo per sentire meno sensi di colpa. Oh... ma io lo so molto bene che sei brava a torturare... ma il fatto è che le tue torture cominciano a piacermi... Aveva 17 anni e gli ormoni a tremila, e quando nelle vicinanze c'era la Clarke non solo il suo ego si gonfiava come un pavone, ma cominciava davvero a non capirci più niente. Anche perchè la verità era che Lilith si concedeva poco a Blake, forse aveva ancora paura che lui stesse con lei solamente per sesso, ma infondo come biasimarla? Blake aveva una reputazione bella importante dietro e sopratutto la metà della popolazione femminile avrebbe voluto stare al suo posto e l'altra metà, lo odiava solamente perchè Blake non parlava con loro. Inoltre Blake aveva sempre ragazze intorno e lui si comportava sempre come suo solito, con un carattere che confondeva a prescindere le sue vere intenzioni. Sorrise tra le sue labbra prima di scendere e dedicarsi al suo collo. Ah si? Davvero? Quindi dovrai punirmi più duramente? Chiese poi spalmandosela letteralmente addosso. Avrebbe posato le sue mani sulla gonna della ragazza se solo non fosse stato disturbato, di nuovo. Alzò gli occhi al cielo. Giuro che se è il professor Guymoore chiederò se ho delle telecamere addosso... ma la sua voce si spense, completamente. La sua voce divenne praticamente nulla nel vedere quell'elfo. Notò quelli che erano i suoi occhi, completamente persi nel vuoto. Comportamento insolito per un elfo domestico, loro non facevano tutto quel casino, loro non si intromettevano negli affari dei maghi, eppure. Eppure quell'elfo correva ed era terrorizzato. Ma quell'espressione lo fecero calare nel terrore più assoluto. Aveva la stessa espressione di Mia che gli puntava la bacchetta contro. Magari Mia essendo una studentessa non era poi così tanto forte, ma.... Cazzo Lilith NON TI AVVINCINARE disse quasi fermandola per un braccio, ma era troppo tardi, addirittura gli chiese cosa avesse nella mano. Prese la bacchetta. Doveva per forza proteggerla, aveva visto quello di cui era stata capace la morte, su quella tomba c'era il suo cazzo di nome e se adesso voleva fargliela pagare? Forse le cose non erano collegate, forse non era come stava dicendo lui. Ma quell'espressione. Cave Inimicum Infondo un allarme se qualcuno stesse arrivando faceva sempre comodo, poi decise di rivolgere la bacchetta verso l'elfo. Mi dispiace amico... Flipendo disse stando ben attento a non colpire la riccia. Preferiva una sfuriata e sicuramente una punizione che vederla in pericolo. Aveva il cuore a mille, cercò di andare verso di lei. Gli elfi non chiedevano aiuto in quel modo, gli elfi o combattevano o morivano, non scappavano!