Votes taken by Amelie De Maris

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    CITAZIONE (Lola Salazar @ 28/11/2022, 19:18) 
    Numero di partecipanti: 1
    Sezione in cui aprire: indifferente
    Info aggiuntive: pg adulto.

    Ho tre pg da proporti, Alton il mio giornalista cattivone, La buona medimaga Amelie e infine il mio auror Wyatt. Fammi sapere se sei interessata 😉
  2. .
    Benvenuta :)
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    Stessa cosa come ho scritto all altra presentazione. Spero di ruolare presto insieme 😏
  4. .
    Magipsicologa

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    Amèlie De Maris


    [Radio Rooftop Bar, Londra, Sabato sera ore 23.00]



    La normalità della giornata lavorativa all'ospedale magico del San Mungo doveva essere interrotta da delle serate di piacere. Ciò era alla base di un successo nel proprio lavoro. Quello lavorativo era considerabile al pari dello stress dato che non potevano mai tirarsi indietro per nessun paziente e l'attenzione doveva essere sempre massima. Però quella sera aveva invitato una sua collega, Isond, a passare del tempo libero insieme. La scelta era ricaduta verso uno dei locali più famosi di Londra babbana, che si trovava nel prestigioso Strend. Era al decimo piano dell'hotel ME, il noto Radio Bar Rooftop. Da essa si vedeva al meglio la bella skyline di Londra e una parte vistosa di Covent Garden. Aveva fissato quel tavolo per bere almeno un paio di settimane prima. La cosa che contraddistingueva il locale era proprio il dress code per entrare, un qualcosa che per l'uomo e la donna doveva essere di un raffinato ed elegante allo stesso tempo, quello che era denominato "Smart Glamourous" dalla moda. Un oretta prima del loro ritrovo lo ricordò ad Isond con un messaggio.

    Ehi Isond, ricordati del dress code per il locale, deve essere sia elegante che raffinato. Ti aspetto alle 23 come abbiamo fissato al locale. A dopo!

    Scelse un abito molto aderente plissettato con uno scollo profondo e con manica a lanterna a fessura. Il colore era scuro.



    Non lasciava niente all'immaginazione quell'abito. Come capelli si era fatta una specie di coda, era stato un parrucchiere noto nel panorama londinese a farglieli in quella maniera. Si diresse quindi verso il locale smaterializzandosi vicino al locale, in un vicolo spesso vuoto, poi in una decina di minuti raggiunse il locale. Al controllo del dress code superò la prova, poi arrivò dove l'hostess della serata controllò il fatto che avesse un tavolo.

    Salve, ho un tavolo a nome De Maris, la mia amica arriverà a minuti.

    La ragazza controllò poi si diresse al tavolo che le venne indicato dalla stessa.



    Poi prese subito un drink per iniziare al meglio la serata, un cuba libre, che inizi. Attese l'arrivo di Isond per il momento facendo un occhiolino a un bel ragazzo che si fermò a parlare con lei.


    Sembra che nella vita si abbia successo grazie a tre fattori: la salute, l’intelligenza ed il carattere, aggiungiamo un quarto fattore; un po’ di fortuna.
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    Reika Nishimura
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    Magipsicologa

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    Amèlie De Maris


    Sinceramente sapeva che non sarebbe stato facile credere a quello che stava scrivendo alla sua sorellastra acquisita, era ben poco credibile se letto, doveva trovarla di persona per parlarci e per avere un confronto semplice e diretto con lei. Faceva parte della loro famiglia, seppur non così in maniera diretta, e Amelie doveva farlo capire alla ragazza. Le prove che fosse anche lei figlia dello stesso padre le aveva spedite in quella risposta a Louise ma passarono i giorni e non vide assolutamente alcuna risposta alla stessa. Capiva anche le motivazioni della sua sorellastra, lei lo sapeva che Louise lo era, ma proprio l'altra ragazza non voleva capirlo. Almeno sperava che avesse fatto breccia nel suo cuore almeno, sarebbe stato un primo passo verso l'accettazione della cosa, che non era sola e poteva anche lei fare parte della sua vita. Si mise anche nei panni di Louise e il dover leggere quelle parole, avesse avuto qualche anno in meno e avesse dovuto aprire quei fogli sarebbe stato certamente un colpo al cuore e una cosa da brividi. Però le prove che le aveva spedito non aveva assolutamente la possibilità di dire che non era come diceva in tutte le lettere che le aveva spedito, che anche lei era figlia di Pacome, e louise era sua sorella, o meglio sua sorella acquisita. Sperando in una risposta chiese anche quella mattina appena arrivata al San Mungo, si fermò all'ingresso e al banco della corrispondenza dove si fermavano sempre i gufi con le lettere.

    Ehi Carl, buongiorno. Come stai?

    L'addetto allo smistamento non perse tempo a rispondere.

    Signorina De Maris, non mi posso lamentare. Grazie mille del suo interessamento. Lei invece?

    Un sorriso sul volto della ragazza.

    Direi che potrebbe andare meglio essendo lunedì mattina. Il sonno è tanto. Senti una cosa, sono arrivate delle lettere per me?

    L'addetto controllò ma senza alcun esito, quindi riprese a parlare.

    Mi dispiace signorina De Maris, non è arrivato nulla per lei. Provi a ripassare in serata a fine turno.

    Amelie fece un cenno con la testa e si diresse verso il suo reparto. La giornata lavorariva era appena iniziata, e quella lettera non sembrava essere nelle grazie del destino per il momento.

    [Role Conclusa]



    Sembra che nella vita si abbia successo grazie a tre fattori: la salute, l’intelligenza ed il carattere, aggiungiamo un quarto fattore; un po’ di fortuna.
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    Magipsicologa

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    Amèlie De Maris


    La giornata era iniziata nel modo migliore, trovare una bella chiacchierata con una ragazza prima dell'inizio del turno non era assolutamente male, anzi non era una cosa che capitava tutti i giorni alla fine. Spesso erano più i colleghi burberi che altro dentro al San Mungo, ma lei poteva assolutamente diventare una sua amica se non di più. Era stata sincera in quel parere sui capelli della ragazza, le sarebbe piaciuto poterli fare sua e toccarli con le dita. Fece un piccolo sorriso alle parole della ragazza, poteva vederlo benissimo dallo specchio. Poi riprese a parlare, rispondendole.

    Io sono stata molto fortunata in questa cosa, avere i capelli rossi per me è un dono speciale, una cosa che adoro.

    Una piccola pausa poi riprese.

    Saranno si di un colore normale, o come meglio dire classico, i tuoi ma ti stanno benissimo credimi. E poi si vede che li tieni al meglio.

    Una piccola risata pensando al fatto che per lei le rosse, come lei stessa era, erano le sue preferite. Aveva un quel che in più dal suo punto di vista ma non si poneva limiti del genere.

    Si, sono proprio francese, nata e cresciuta a Parigi prima di frequentare la scuola di Beauxbatons. La conosci vero? Spesso penso che il mio accento francese si senta fin troppo nel mio modo di parlare. Te lo avevi sentito?

    Una nuova pausa nelle sue parole.

    Mi piace anche il tuo nome, Mayra è alquanto particolare e non così classico. Sei britannica te invece?

    Si sistemò meglio quel reggiseno chiaro poi riprese a parlare.

    Penso che capiti a tutte noi di fare un po' tutto qui dentro, credo sia la norma.

    Un sorriso sul volto per poi ricambiare quell'occhiolino, vedeva che ci poteva essere del feeling con quella ragazza. Quella del caffè era una proposta difficile da rifiutare.

    Assolutamente si, ti seguo con piacere a fare colazione e prendere un bel caffè. Fammi solo mettere la maglia.

    Dall'armadietto fece arrivare con un colpo di bacchetta una camicetta bianca, una delle sue preferite e la indossò.

    Eccomi, ci sono, possiamo andare.

    Avrebbe quindi seguito la ragazza a fare quella colazione.


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    Magipsicologa

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    Amèlie De Maris


    [Sabato sera ore 21.30 The Rooftop Londra]



    Un locale esclusivo nel cuore di Londra, un locale che era sempre speciale per bere e passare una bella serata. Quella sera aveva fissato con una ragazza per prendere un drink allo stesso locale, ma poco prima che uscisse di casa ricevette un messaggio dove le comunicava che non poteva più andare, era un vero peccato, aveva anche trovato l'abito adatto per la serata al famoso The Rooftop di Londra. Aveva già in ogni caso un tavolo prenotato e non voleva perderlo. Indossò quell'abito scelto, era sia sexy che bello da vedere, se voleva divertirsi anche l'abito faceva la sua parte.



    Era un abito nero con una manica lunga, quella destra e una bella spaccatura sulla gamba sinistra che non nascondeva le sue gambe nemmeno al primo sguardo. A quel punto raggiunse il locale, si materializzò in un vicolo vicino poi si diresse all'ingresso. Rivolse la parola al ragazzo all'ingresso.

    Salve, ho un tavolo prenotato a nome De Maris.

    Quel bel ragazzo controllò la lista e la fece passare. Con l'ascensore in vetro raggiunse il tetto del locale, quello dove c'era il piano riservato, aveva la vista più bella di Londra dal suo punto di vista. Quindi raggiunse il tavolo che dava verso la bellezza della città dell'alto e si mise a sedere. Sistemò bene la gamba accavallandola una sopra l'altra. E dette un occhiata al menù fino a che non arrivò la giovane cameriera a chiederle la sua ordinazione.

    Salve, benvenuta al The Rooftop. Cosa posso portarle?

    Sapeva già dove andare a parare, cosa prendere.

    Prendo un Cosmopolitan, grazie mille.

    Attese quindi il suo drink mentre la ragazza andava verso l'elegante bancone.


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    ~Stark~
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    Magipsicologa

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    Amèlie De Maris


    [Sabato ore ore 13.00 The Wigmore Regent Street Londra]


    Quella giornata Amelie non era di turno al San Mungo e aveva scelto di passare quelle ore libere del mattino in una delle vie più note della Londra Babbana, un ritorno al passato passeggiare per quelle strade, si trattava di Regent Street. Era giunta a un locale che conosceva molto bene, ed era anche famoso, il The Wingmore. Appena arrivata all'ingresso chiese per un tavolo.

    Salve, vorrei pranzare, c'è posto per una persona?

    Il ragazzo all'ingresso annuì e la fece accomodare a un tavolo, poco dopo le arrivò una cameriera che aveva con se un menù.

    Benvenuta al The Wingmore. Le lasciò il menù, ripasso tra qualche minuto.

    Quindi iniziò a leggerlo per cercare qualcosa che le andasse per pranzo, poi quando tornò la cameriera fece la sua ordinazione.

    Per iniziare prendo un Masala spiced scotch-egg, poi subito dopo un Roast Cornish cod. Ah, da bere prendo un bicchiere di Verdejo.

    La ragazza andò a portare l'ordinazione alla cucina, quindi prese quella cartellina in pelle che aveva con se, aveva saputo che Louise viveva lì in città con un loro parente. Quindi prese la penna e i fogli intestati e iniziò a scrivere.

    Salve signor Boyer,
    sono Amelie de Maris, la figlia francese di Pacome. Ho saputo che è lei in città ad ospitare mia sorella Louise. Come sta signore? Mi piacerebbe poterla incontrare di persona sempre che lei sia d'accordo, se ha tempo anche oggi a pranzo, io sono già al The Wingmore qui a Londra, lo conosce? Se non ha impegni per pranzo mi piacerebbe invitarla qui tra poco, sarei lieto di averla come mio ospite. Mi sa che abbiamo tante cose da raccontarci.

    Saluti,
    Amelie de Maris.


    Mandare un invito con così poco preavviso non era il massimo ma non sapeva nemmeno che lavoro facesse o cosa fosse nella vita. Uscì per un attimo dal locale per immetersi in un vicolo e lasciare la lettera al gufo che la portò verso la casa di Evrard.


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    Evrard Boyer
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    Amèlie De Maris


    Il tempo di stare a quello specchio per sistemarsi i capelli non era molto, seppur fosse un lavoro tanto duro quanto piacevole voleva essere sempre perfetta almeno a livello visivo, poi era lo stesso anche per quello che faceva nel reparto, voleva diventare veramente una grande magipsicologa e avrebbe fatto tutto quello che era nelle sue grazie per diventarlo un giorno, era quello il suo sogno all'interno del San Mungo e forse anche all'esterno dell'ospedale, non avrebbe mai messo un limite ai sogni che aveva nella sua testa. Sentì un rumore di passi dietro di se e una voce femminile, una voce che non riconobbe di primo attrito, ma sembrava essere di una ragazza giovane. Si girò immediatamente per vedere chi fosse, forse una nuova collega, forse una collega con cui non aveva mai parlato prima di allora, tutto poteva essere. Era decisamente una ragazza molto carina, quello era innegabile, e sinceramente poteva anche essere il suo tipo, le piacevano eccome le ragazze dirette che erano anche belle come colei che aveva davanti. Le fece un bel sorriso poi appoggiò il pettine nel suo armadietto mettendolo nel reparto delle cose che aveva riservato per la cura del corpo. Da quella posizione anche la collega avrebbe potuto vedere la sua bella bandiera francese che aveva sulla schiena, una forma molto moderna della bandiera del suo paese. Era molto fiera delle sue origini della terra francese.



    Quindi prese la parola verso la collega, amava parlare, la solarità era il suo modo di essere, di vivere giornalmente la vita.

    Ehi ciao, grazie mille. Sei molto gentile. Anche i tuoi sono molto belli, lasciatelo dire.

    Rimase con il sorriso sul volto.

    Ah, sono Amelie, non sono da molto qui al San Mungo, te come ti chiami? Mi sa che non ci siamo mai incontrate prima vero?

    Lasciò quindi la parola alla collega.


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    Magipsicologa

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    Amèlie De Maris


    [Lunedì mattina ore 07.30 Spogliatoio femminile San Mungo]



    Una nuova settimana lavorativa che stava iniziando al San Mungo, ogni lunedì era sempre stancante e stressante dato che per altri sei giorni sarebbe dovuta stare seppur con turni diversi dentro l'ospedale per svolgere la sua mansione lavorativa. Era innegabile che le piacesse, aveva studiato per fare ciò nella sua vita seppur volesse specializzarsi sempre di più in un campo unico che le piaceva fin da quando era studentessa, ma a tempo debito avrebbe fatto tutto. Il tempo di arrivare all'ingresso riservato al personale che poi si diresse direttamente verso le scale che l'avrebbero portata allo spogliatoio femminile, il caldo era arrivato anche nel Regno Unito. Quella mattina indossava una scarpa bianca tranquilla, uno shorts sempre di colore bianco, una maglietta mimetica ma bella e una camicia in Jeans.



    Si portò fino allo spogliatoio in un paio di minuti e da lì si diresse al suo armadietto, mancava ancora oltre mezz'ora per entrare di servizio quindi il tempo non mancava assolutamente davanti a lei. Nel frattempo si tolse la camicetta di Jeans e la maglietta mimetica per metterle quindi nelle grucce del suo armadietto rimanendo temporaneamente solamente con lo short e il reggiseno sempre di colore bianco, un colore che era parte della sua vita per certi versi, era uno dei suoi preferiti. Sentì il magifonino vibrare, era un messaggio da uno dei suoi tanti social network che aveva, questo era Instagram, un altro mi piace a una sua recente foto, la cosa non le dispiaceva eccome. Quindi si diresse verso lo specchio che era presente nella stanza e andò a darsi una sistemata ai suoi capelli rossi ai quale teneva tantissimo, erano si molto importanti per lei, una delle cose che avrebbe difeso con le unghie e con i denti, insieme a un ragazzo o una ragazza che veniva avvicinato da altri/e era la cosa che le poteva dare più fastidio.


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    Mayra Ellis
  11. .
    Magipsicologa

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    Amèlie De Maris


    Non si aspettava che Louise prendesse al meglio quella cose, loro padre era morto e sapere di avere una sorella che arrivava dalla Francia doveva essere dura per tutti, era una che sapeva fosse difficile da accettare e di fatto dopo averla aspettata al punto che le aveva scritto non si presentò, forse non le aveva creduto, forse non voleva fare un passo del genere, però ebbe le risposte in una lettera che arrivò qualche giorno dopo. La lesse con massima attenzione parola per parola per capire, poi si mise nei panni di Louise, sapeva cosa voleva dire. Avrebbe fatto la stessa cosa della ragazza, senza ombra di dubbio, le prove erano importanti. Dopo aver abbozzato qualche risposta su un foglio vuoto trascrisse in bella quello che avrebbe poi inviato alla sua sorella acquisita.

    Ti capisco benissimo Louise e so perchè non ti sei presentata, credimi anche io avrei fatto come te. So bene che nostro padre sia morto, so tutto, e so che anche te dovevi essere molto legata a lui così come lo ero io. Non oserei mai infrangere il nome di nostro padre, un grande uomo che mi manca moltissimo nella mia vita. Non ti mentirei mai su una cosa del genere.

    Un attimo di pausa nel movimento soave della penna in quel foglio.

    Capisco benissimo che vuoi le prove e la verità. Sai che anche io avrei chiesto la stessa cosa? In ogni caso ti allego nella lettera tre prove che per te saranno la conferma di tutto ciò che ti ho detto. La prima è una foto della nostra famiglia, quando io, nostro padre Pacome e mia madre eravamo in una vacanza londinese, io avevo circa cinque anni. Poi ti mando il mio certificato di nascita, vedrai nome e firma di nostro padre e infine, dato che per avere la conferma mi ero premunita di farlo già per conto mio qualche anno fa, il risultato del test del DNA che volevi, come vedrai è positivo, sono figlia come te di Pacome de Maris. Quindi anche se non lo sapevamo siamo sorelle. Spero che queste prove siano sufficienti per te. In ogni caso se lo fossero mi piacerebbe parlarti di persona, dove vuoi e quando vuoi. Spero che accetterai.

    Amelie De Maris


    Finita di scrivere la lettera la firmò dopo il nome e allegò le tre prove che voleva, una foto con suo padre e sua madre di lei quando aveva cinque anni, il suo certificato di nascita con il nome e la firma del padre Pacome e infine il test del DNA che confermava che fossero sorelle, nate dallo stesso padre. Quindi la lasciò al gufo per poi mandarla verso Louise.


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    Magipsicologa

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    Amèlie De Maris


    [Venerdì pomeriggio ore 15.45 Diagon Alley]



    Aver scoperto che Pacôme de Maris, suo padre, aveva un'altra figlia a giro per il Regno Unito era stata una scoperta importante per lei, pensava fino a quel momento di essere figlia unica ed essersi specializzata nel campo della magipsicologia e lavorare fin da sempre a contatto con i giovani l'avevano aiutata a metabolizzare la cosa, cioè aveva scoperto di avere una sorella o forse una sorellastra e non era una cosa da poco, poi aveva lavorato negli ultimi mesi molto vicino a lei essendo al San Mungo e Louise nella scuola di Hiddenstone. Le aveva inviato un messaggio via gufo, e diretto direttamente alla scuola dove studiava.

    Ciao Louise, sarà strano leggere le mie parole, ma sono Amelie de Maris, sono la prima figlia di tuo padre Pacome. Mi piacerebbe conoscerti di persona, direi che abbiamo tante cosa da dirci sorella, non trovi? Spero che puoi venire questo venerdì pomeriggio, verso le 16.00 dato che primo lavoro al San Mungo, a Diagon Alley. Sarei felicissima di vederti, credimi. Ho bisogno di parlare con te. Mi riconoscerai dai miei bei capelli rossi, impossibile non vederli.

    Ameliè.
    Spero a presto!


    Quel pomeriggio dopo il lavoro si portò alla location che aveva indicato alla giovane ragazza e sua sorella acquisita, Diagon Alley ancora non era piena di persone ma presto si sarebbe riempita. Con se aveva delle foto di suo padre a Parigi diversi anni prima, le voleva regalare a Louise appena l'avrebbe vista. Si mise a sedere in una panchina nell'attesa dell'arrivo della ragazza, era veramente euforica e contenta per la cosa. Non poteva chiedere di meglio dato che le mancava crescere con una sorella accanto e poteva avere una sorella con la quale parlare e raccontare tutto, cosa poteva chiedere di meglio? Niente di più.


    Sembra che nella vita si abbia successo grazie a tre fattori: la salute, l’intelligenza ed il carattere, aggiungiamo un quarto fattore; un po’ di fortuna.
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    Louise De Maris
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    Ciao a tutti, sono sempre io il player di Wyatt, Alton e tutti i miei studenti. Ora vi presento la mia nuova bimba, la 20enne Amelìè de Maris, sorellastra di Louise.
13 replies since 26/4/2022
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