Votes taken by Einar Tryggvisson

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    Einar Tryggvisson | Predone
    Le parole della donna non risolsero il problema di Einar anzi gli dettero ancor più domande. La questione non era se restare o meno per il plenilunio ma se registrarsi o meno. Anche se avesse trascorso la luna piena in compagnia del branco della luna azzurra Einar aveva timore riguardo la propria seconda natura, la Bestia che si celava dentro di sé che, libera da costrizioni, avrebbe potuto fare disastri. «Un offerta di ospitalità non si rifiuta mai, ti ringrazio! Però non vorrei causare problemi. Voi sarete "docili" grazie alla pozione Anti-lupo ma io non lo sarò, non sono mai stato libero e temo che senza costrizioni possa ferire qualcuno.» Era troppo vecchio per le spacconate, il Predone aveva vissuto così a lungo grazie al proprio buonsenso e ad una buona dose di cautela. Il fatto che Layla sapesse il suo segreto gli fece correre un brivido lungo tutta la schiena, a Denrise erano ormai decenni che conviveva con il suo segreto e nessuno ne era a conoscenza, in passato si era giocato bene le sue carte. «Non posso rischiare, sai benissimo quanti pazzi invasati ci sono a Denrise, se mai qualcuno di loro venisse a conoscenza di questa cosa rischierei la vita.» Avrebbe detto lasciando che la donna tornasse anche dagli altri, non volendo monopolizzare la sua compagnia. Tornato dal gruppo Einar si rivolse a tutti e tre. «Da noi a Denrise l'unico licantropo buono è un licantropo morto, potrei sfruttare la nomea del mio popolo per prendere in custodia il corriere così da farlo allontanare dal gruppo che lo ha accerchiato ma dovremo dare prova di questo. Il Magitecnico sarebbe in grado di creare un accampamento con le sue abilità? Voi signori non so che sapete fare ma se potete darmi una mano con questa farsa sarebbe un'ottima cosa per risolvere la questione senza dar adito a Layla e ai suoi di essere dei guerrafondai.» Se qualcuno l'avrebbe seguito, possibilmente James, si sarebbe diretto verso il gruppo che accerchiava il corriere. Avrebbe alzato una mano, palesandosi con un «Hoy laggiù…» per fermarsi sul posto ed assumere la posa più fiera possibile. «Saluti! Io sono Einar, figlio di Tryggvi.» Disse, presentandosi alla massa di gente. «Sto inseguendo insieme a questo mio compagno uno di quei pulciosi cani che si è rifugiato in mezzo al branco della Luna Azzurra. Quello schifoso non ha nemmeno l'onore di prendersi la responsabilità dell'occhio che mi ha preso in gioventù ed è solo grazie alle recenti notizie che ho scoperto che quell'uomo…» Avrebbe puntato con l'indice il corriere, con aria minacciosa, avanzando leggermente di un passo ed alzando la voce con fare rabbioso. «…è a conoscenza dell'ubicazione del clan! Non abbiamo interesse nel mettervi i bastoni tra le ruote ma io e i miei fratelli vorremmo scuoiare quel cane infame che mi ha fatto questo!» La mano che non stava indicando l'uomo sarebbe andata a puntare, a palmo aperto, la benda sull'occhio mentre, sotto di essa, l'occhio magico avrebbe scandagliato la zona alla ricerca di eventuali cacciatori nascosti da incantesimi di disillusione o mantelli dell'invisibilità. «Se avreste la cortesia di consegnarlo a noi faremo in modo che quest'uomo impari per bene la lezione che gli spetta nel voler tentare di collaborare con quella feccia!» Dal suo metro e novanta Einar avrebbe dosato le proprie parole, facendo leva sull'astio che il suo popolo provava per quelli come lui nella speranza di farsi consegnare il corriere mentre i suoi compagni avrebbero fatto altro nel frattempo.
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    Statistiche:
    Coraggio: 21
    Empatia: 28
    Intelligenza: 28
    Resistenza: 28
    Tecnica: 28
    Intuito: 20
    Destrezza: 20
    Carisma: 28

    Skill:
    Maginfluencer
    Incantesimi avanzati
    29.11.22: licantropia

    Oggetti:
    - Lira del Mondo Infero: All'apparenza lo strumento si mostra come una semplice lira in argento, di certo di pregiata fattura ma tutto sommato normale... beh, non è così: si dice che questa sia niente popodimeno che la Lira di Orfeo. Questo strumento, che secondo il mito fu in grado di ammaliare Ade, è pregno dell'essenza del Reame dei Morti, ed è indi capace con la sua musica, di far cadere chiunque la ascolti, e non abbia abbastanza forza di volontà, in un sonno profondo, che ovviamente esclude il musico stesso.
    (OT: La potenza dell'incantesimo della lira, in quanto incantesimo di natura sonica, dipenderà dal rapporto tra il Carisma dell'utilizzatore e la Resistenza delle vittime:
    Con Resistenza inferiore al Carisma, la vittima si addormenterà all'istante.
    Con Resistenza pari o superiore al massimo di 5PP rispetto al Carisma, la vittima resisterà per un singolo turno prima di assopirsi.
    Con Resistenza superiore al Carisma di un valore compreso tra 6PP e 10PP, la vittima resisterà per due turni prima di assopirsi.
    Con Resistenza superiore al Carisma di un valore compreso tra 11PP e 15PP, la vittima resisterà per tre turni prima di assopirsi.
    Con Resistenza superiore al Carisma di un valore compreso tra 16PP e 20PP, la vittima resisterà per quattro turni prima di assopirsi.
    Con Resistenza superiore al Carisma di un valore pari o superiore a 21PP, la vittima resisterà per cinque turni prima di assopirsi.)

    - Occhio magico (celato dietro una benda): Protesi per chi ha perso un occhio, questi occhi magici consentono una visione a 360 gradi a chi ne fa uso, e possono vedere attraverso gli incantesimi di occultamento ed a oggetti magici come i mantelli dell'invisibilità.

    Riassunto: Interagisce con gli altri, una volta dal gruppo Einar tenta di parlamentare con loro per il rilascio del corriere.

    Azione: Interagisce con i cacciatori e cerca di farsi consegnare il corriere.
    PP di Riferimento: Carisma 28 (+7)
    Skill: Maginfluencer (+4)


    Edited by Einar Tryggvisson - 10/1/2023, 20:00
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    Einar Tryggvisson | Predone
    Essendo una ferita vecchia ormai di trentacinque anni orbita si era cicatrizzata ormai da tempo. Lo scaldo non ritenne opportuno riaprire una vecchia ferita solo per rendere l'orbita adatta ad ospitare un occhio magico. «No, purtroppo non posso più inserirlo all'interno dell'orbita vuota, funzionerà nonostante non sia all'interno o basta solo che stia a contatto con me? Mi servirebbe un supporto per l'occhio tuttavia vorrei che venisse celato dietro una benda di cuoio nero con su ricamata in filo d'argento la runa Ansuz.» Chiese, dando le proprie specifiche per l'oggetto che stava acquistando. «Non ho colto il vostro nome e vi ringrazio per il complimento.» Disse e, quando la donna spostò l'argomento sulla Lira, l'uomo ascoltò con particolare interesse ciò che aveva da dire, a differenza di molti suoi conterranei Einar era un ottimo ascoltatore, le loro tradizioni venivano tramandate per via orale e, come tali, doveva avere il tempo e la pazienza di ascoltarle ed impararle. Si rese conto che poco prima aveva detto una cosa errata, chiamandola Lira di Morfeo anziché Orfeo, cambiando il nome del suonatore con quello del dio dei sogni. Estrasse dagli strati di pelliccia una sacca che, lasciata cadere sul bancone, diede un rumore sordo e metallico mentre alcuni Galeoni d'oro uscivano roteando sul bancone prima di posarsi su un lato. «Se vuoi puoi contarli uno ad uno…» Disse, quasi in tono di sfida, solo una volta che ebbe in mano la Lira e l'occhio annuì con sicurezza. Si sarebbe schiarito la voce per poi cominciare a cantare in Norvegese antico una canzone che molti ormai avevano iniziato a cantare in semplice inglese.

    «Þat mælti mín móðir,
    at mér skyldi kaupa
    fley ok fagrar árar,
    fara á brott með víkingum,
    standa upp í stafni,
    stýra dýrum knerri,
    halda svá til hafnar
    hǫggva mann ok annan,
    hǫggva mann ok annan.
    »

    Finita la prima strofa avrebbe cominciato a pizzicare le orde della Lira. Quando Selene si sarebbe risvegliata avrebbe trovato sul bancone un biglietto.

    "Signorina Du Marais,
    Mi dispiace per avervi procurato un sonnellino e la ringrazio per avermi fatto da cavia per la Lira di Orfeo. Serberò questo incontro con gioia e, spero, che non se la sia presa troppo. Come potrà notare non le manca nulla.
    Arrivederci,
    Einar Tryggvisson
    ᛆᛁᚿᛆᚱ᛫ᛐᚱᚢᚴᚴᚠᛁᛌᛌᚭᚿ"

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    Einar Tryggvisson | Predone
    Einar era un lupo di mare e, da quando aveva ricevuto quel regalino in volto, lo era in tutti i sensi. Il Mago aveva viaggiato molto nella sua vita esplorando i sette mari in lungo e in largo e, quando venne accolto da una donna, notò immediatamente che questa avesse i tratti tipici di una strega proveniente dal mar dei Caraibi. «Buongiorno.» Replicò burbero, rendendosi conto solo allora che non aveva salutato all'ingresso. Se sulla richiesta della Lira non ci fu alcuna domanda da parte della negoziante sull'occhio magico la scelta era ben lungi dall'essere presa. Aperto di fronte a lui uno scrigno con all'interno un campionario di Occhi Magici la donna gli permise di avvicinarsi per osservare meglio. L'uomo si sarebbe chinato quel tanto che bastava per esaminare la merce. Il Predone non aveva grosse pretese, un semplicissimo occhio senza particolari estetiche sarebbe bastato dato che lo avrebbe tenuto per tutto il tempo celato dietro la benda. Era una cosa che Einar aveva imparato a suo tempo per mare: la prima regola incontrando un mago o una strega sconosciuti era quella di non svelare in anticipo tutte le proprie carte e, un occhio che gli permetteva di vedere a 360 gradi superando eventuali incantesimi di dissimulazione o mantelli invisibili, era un'asso che non intendeva svelare. Ci sarebbe stato poi il suo "problemino" mensile in cui, per forza di cose, avrebbe dovuto levarsi l'occhio e riporlo al sicuro da qualche parte. «Mh… in effetti ne cercavo uno con la mia particolare tonalità color verde smeraldo.» Disse, senza accennare al suo problema in quanto non registrato presso il Ministero della Magia. Come ogni Denrisiano Einar non aveva particolari simpatie per il Ministero della magia e, pur di non vedere la propria libertà limitata, aveva deciso di partire una notte al mese di catene d'argento.
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    Einar Tryggvisson | Predone
    Il musicista vichingo aveva sentito che a Londra c'era un negozio interessante e che poteva fare a caso suo. Così, presa una di quelle mostruosità moderne, salpò alla volta del Regno Unito per raggiungere la capitale. Il lupo non era di primo pelo, aveva viaggiato nel corso della sua vita e aveva avuto modo di familiarizzare con tutte le stramberie moderne dei Babbani. Tra tutte le invenzioni dell'era moderna quelle che più lo affascinava erano gli impianti di registrazione audiovisivi e cercava di trovare in tutti i modi di poterli replicare magicamente senza l'ausilio di un Magifonino, oggetto che a differenza di molti altri Denrisiani possedeva. Una volta sbarcato l'uomo avrebbe seguito le sponde del Tamigi per poi spostarsi verso l'interno della città fino ad arrivare a Charing Cross Road ed addentrarsi nel Paiolo Magico per guadagnarsi l'uscita verso Diagon Alley. Durante il tragitto lungo le strade della City l'uomo si era attirato più di un'occhiata da parte dei passanti, in fondo era un uomo possente che si vestiva in abiti di pelli e pellicce, portava una benda all'occhio sinistro e nell'ordinarietà di Londra spiccava su tutto il resto. Solo quando fu all'interno di Diagon Alley il suo aspetto era meno considerato e, percorrendo rapido l'intera strada, finì per infilarsi nel vicolo di Nocturn Alley, era lì che aveva sentito di quegli oggetti a cui era interessato. Entrò nel locale e si diede un'occhiata intorno, per poi procedere verso il bancone, se ci fosse stato qualcuno avrebbe parlato altrimenti se c'era un campanello l'avrebbe suonato attendendo il commesso o la commessa. Qualora fosse arrivato qualcuno, Einar avrebbe rivolto il suo unico occhio su di esso per poi dire. «Ho sentito che qui vendete merci interessanti ma io ho necessità solo di due: la Lira di Morfeo e… come potete vedere, un'occhio magico.» Indicandosi a metà della frase il volto con la mano.
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    Ecco approdare nel mondo di Harry Potter la musica metal Viking. Un saluto a tutti dal vostro scaldo di fiducia.
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