James "Lone Wolf" Nogard
Adulto | 36 anni
L'apparizione di Lucas permise a James di controllare la propria irritazione, e la sua mente tornò inevitabilmente a Layla. Qualunque fossero i suoi pensieri confusi nei confronti dell'alpha, John sapeva come attirare la sua attenzione. Forse troppa: James dilatò le narici, gli occhi gli si assottigliarono e una vena iniziò a pulsargli sulla fronte, mentre i suoi muscoli si irrigidivano.
Dici? Eppure mi sembra che mi stai pregando di decorare un po' la tua pelle perfetta
Chiuse gli occhi, respirò profondamente e li riaprì. Mettendo meno irritazione nella voce, prese la frecciatina che gli era stata lanciata e la sostituì con un giavellotto da 8 libbre:
Tuttavia, se vuoi fare il martire del popolo Lycan, non contare su di me come carnefice
Sorrise, al pensiero che gli balenò in mente
I lupacchiotti sono gli unici esseri viventi che riesco a trovare simpatici... con qualche eccezione
L'ultima parte sarebbe stata detta con un sorriso un po' sfottò, ma senza vera cattiveria.
[...]
Più si allontanava da John, meglio si sentiva. Mettere due guerrafondai sulla stessa zolla di terra era un po' un rischio azzardato.
Branco...
Soppesando quella parola si accarezzò distrattamente il braccio sinistro, poi però scrollò impercettibilmente le spalle. Era lì per altri motivi
Sono apposto anche da solo
Si disse mentalmente una versione di quello che ormai si ripeteva da anni.
Quando gli occhi del mercenario incontrarono quelli della donna, egli vi si perse, percependo come se qualcuno avesse preso la sua anima e l'avesse srotolata come un foglio di pergamena.
Quando il contatto finì, James si sentì col fiato corto, come se avesse corso per un'intera giornata.
È molto più potente e pericolosa di quanto non possa sembrare... niente male
Quel pensiero lo mise di buon umore.
Osservando il bancone dell'antilupo egli poté osservare quello spocchioso artista di strada e...
Lo sguardo gli si incupì, il suo corpo divenne marmoreo e le mani gli si strinsero fino a far sbiancare le sue nocche. Agli occhi di uno come James un vampiro si riconosceva a chilometri di distanza. E per sua esperienza, anche il cadavere di un vampiro si poteva notare da molto lontano. Chiuse gli occhi e respirò molto lentamente.
Pensieri tranquilli...
Avrebbe sussurrato.
Poi Layla tornò, e Daniele era solo un orribile ricordo.
Sì
Avrebbe detto, anche se da qualche parte dentro di sè aveva udito la sua stessa voce dire "per te tutto". Quella sera una bottiglia di brandy non gliel'avrebbe negata nessuno.
Si sentì meglio giungendo in prossimità delle aiuole sacre, come se la loro luce fosse in qualche modo in grado di illuminare le ombre presenti nel suo cuore... sempre che fossero le piante a fargli questo effetto.
Ascoltò la sua voce melodiosa senza mai staccare gli occhi dalle piante, riuscendo faticosamente a seguire il discorso senza perdersi tra quelle note rivolte a lui soltanto. Lui, che affrontava la morte a viso duro e con un sorriso feroce sul volto, lui, che non aveva mai temuto nessuno, lui, Lone Wolf, non riusciva a guardare negli occhi dell'alpha per paura di naufragare in quell'oceano stellato.
Ha...
Notando che aveva la voce rauca, se la schiarì
Ha perfettamente senso
Niente, la voce continuava ad essere rauca... o meglio, per James, paragonata a quella della creatura che aveva di fronte, lo era.
Annuì. Si intendeva un po' di botanica, capiva quello che gli veniva detto abbastanza bene.
Deglutì alla sua successiva affermazione, guardando di sfuggita il barattolo. Lo toccò titubante.
Io... io non uso le catene. Viaggio lontano e libero il mostro... l'antilupo la uso di rado e solo quando non ho altra scelta, ma facendo così è molto difficile che perda il controllo. Io lo lascio libero, lui lascia libero me
Sussurrò quelle parole, senza indagare sul fatto che a volte lo liberava nel covo di qualche criminale che doveva stanare. Quando ignori il dolore e la tue capacità fisiche triplicano o più, un rapporto 30 a 1 sembra uno scherzo.
Le parole successive lo lasciarono impietrito, lo sguardo ad osservare il barattolo, la mano del mercenario su di esso, quella della maga sotto. Restò in silenzio, così, per un minuto o due.
Mi hanno sempre cacciato e ho imparato a cavarmela da solo. Il mostro è diventato, mio malgrado, il mio branco
Disse infine, con voce tetra, come di chi racconta una tragedia, la storia della perdita di una battaglia lunga e sanguinosa.