Esser invero sotto scacco dell'Acromantula non era poi una cotal tragica circostanza: non potevo negar d'esser nel lor giogo, la mia identità a loro nota, oltre la maschera che, tra le forze dell'ordine, mi donava la nomea di Corvo, da me disprezzata. Ero sotto scacco, tanto vicino al baratro, quanto però capace di non cadervi: non mi interessava il loro ricatto, non lo vedevo come tale, ma anzi, era, quella, solo una garanzia, una garanzia del fatto che, sotto la protezione del ragno avrei potuto svolgere ciò che amavo con ancor più libertà; sinché la mia necessità di sfogo, sotto forma di istinto omicida, non fosse stata bloccata da costoro, non avrei avuto il minimo problema nel servire le loro ambizioni... i nostri obbiettivi coincidevano dopotutto, per qual motivo avrei dovuto negargli, e negarmi, la possibilità di mieter vittime nel loro nome?
E così, una sera, ecco che il ragno diede la possibilità di esprimersi a quest'umile Enigmista: un gufo bussò alla mia porta, lasciandomi una missiva ricolma di enigmi e rebus, firmata nel medesimo metodo del messaggio del mio salvatore in quella notte a Knightsbridge... non mi fu troppo complesso legger tra le righe di quel messaggio, e presto venne svelato l'arcano dietro a quella sfilza di enigmi posti dinnanzi ai miei occhi. Il più noto imprenditore di Diagon Alley, Alaric Jeremy Mor, era ormai un condannato a morte, ed io ero stato incaricato, assieme ad altri, di scortarlo verso il luogo della sua esecuzione. Non potei nascondere, tra le soffocanti mura della mia abitazione familiare, il ghigno depravato che mi si stampò sulle labbra, al pensiero di quell'uomo, conosciuto per la sua ricchezza, morente in un bagno di sangue, ferito in ogni dove e supplicante d'una morte rapida ed indolore... oh, quanto avrei voluto che quella fantasia fosse divenuta presto una realtà!
Ammantato di cinereo, tra le buie strade della città, mi mossi con il consueto abbigliamento che portavo nelle notti in cui il Marchio Nero si alzava nel cielo: il mio corpo, da capo a piedi, era celato da un lungo mantello nero, dal quale però, al contrario del solito, il viso, ormai scoperto in quanto privo della mia maschera peculiare, era ben visibile al di sotto della luce lunare; mi nascosi di più il viso nel cappuccio, avvicinandolo con le mani ricoperte del sanguigno dei miei guanti, quando, nei pressi di una quercia vicina all'abitazione dell'obbiettivo di quella sera, trovai un aiuto che mi era stato indicato nella missiva: una sfera, piccola e di vetro, che avrebbe permesso per cinque minuti di orologio l'utilizzo della magia nera in totale libertà,
Vogliono proprio che io mi diverta in questa bella serata, mi ritrovai indi a pensare, prendendo con me l'artefatto, per poi dirigermi, infine, al punto di incontro.
D'ogni esser vivente, signora e padrona, chiunque in se accoglie, mentre l'esistenza ci abbandona. Chi è? Domandai ai tre miei colleghi in quella fredda serata, quando giunsi dinnanzi al cancello della villa di Mor, ove coloro che mi avrebbero assistito in quell'atto di predazione nei confronti del bersaglio si erano riuniti. Oltre alla dolce fanciulla dalla chioma infuocata, come Alton e Spike si presentaron gli altri due, quest'ultimo in particolare asserendo di come il nostro bersaglio sarebbe dovuto esser trasportato vivo sino alla "Bocca di Sangue"... un cipiglio si stagliò sul mio volto, nel saper ciò, nello scoprire di non poter deliziarmi nel suo decesso, ma quantomeno chiunque altro ci si fosse trovato dinnanzi avrebbe potuto subir una morte il più cruento e crudele possibile,
Bene, buono a sapersi, sentenziai,
Ossequi miei compagni, esordii con un inchino,
Chiamatemi pure "Riddler", in questa serata ove impersoneremo il Mietitore, mi rialzai, udendo quindi ciò che Spike avea ancor da dire.
Solitamente non sarei per il "divide et impera", ma in cotal situazione sono concorde: dividerci è la scelta più consona, potendo noi agir da più fronti avremo più opportunità, conclusi quindi io, ed ecco che, come da programma, ci dividemmo: chi sol superando il cancello, chi dal retro e chi dal tetto, il nostro assalto ebbe inizio.
Dal cancello, avrei notato, in lontananza, come una delle finestre al secondo piano dell'abitazione fosse socchiusa, quasi un invito per chi da lì avesse voluto acceder alla villa,
Interessante, indubbio, ma meglio andar cauti, pensai quindi prima di agire: da ove mi trovavo, avrei osservato meglio il palazzo, nei pressi di tal finestra, cercando con lo sguardo un qualche appiglio, una tettoia, qualsiasi punto saldo nelle vicinanze di quell'ingresso da cui avrei potuto aver una buona visuale della finestra, e, lo avessi trovato, ecco che mi sarei smaterializzato per giungervi; se ciò fosse riuscito, avrei dato uno sguardo all'ingresso da me deciso, cercando di scovarvi eventuali allarmi posti a difesa di tal accesso alla casa, e, solo non ne avessi trovati, sarei indi passato ad affacciarmi alla stessa, con discrezione così da evitar che chi fosse stato eventualmente all'interno avesse potuto vedermi, ed avrei quindi iniziato ad analizzare la stanza che mi sarei trovato dinnanzi, così da formulare un piano d'azione.
Se tale appiglio non vi fosse invece stato, lo avrei creato io: puntando la bacchetta, dalla mia posizione, in direzione del lato destro della finestra, avrei eseguito un movimento circolare del catalizzatore,
Circularis, avrei indi sentenziato, generando due piattaforme circolari d'aria solidificata, sottili ma abbastanza resistenti da potermi reggere e sostenere, entrambe all'altezza del davanzale della finestra, una direttamente al di sotto di essa e una direttamente adiacente alla sua destra, e così mi sarei poi smaterializzato lì, procedendo nella medesima ispezione di quell'accesso.
In ogni caso, mi ero completamente trattenuto dal rivelare ai miei compagni della sfera,
Qual divertimento vi sarebbe, nel render subito le cose facili a tutti noi? Un Enigma è più soddisfacente se risolto con difficoltà, sarebbe crudele privar gli altri del brivido della sfida, mi ritrovai indi a pensare.
Link Scheda
Statistiche
PV: 40/40
Stato Fisico: Ottimale
Stato Psicologico: //
Casata: Ex-Corvonero
Abilità: //
Skill:Arti Mentali I; Magia Nera I
Incantesimi Utilizzati:
CITAZIONE
Nome: Incantesimo dell'Evocazione di Supporto
Classe: Trasfigurazione
Formula: Circularis
Movimento: tracciare con il catalizzatore una circonferenza, puntando la zona in cui si vogliono fare apparire le piattaforme.
Effetto: fa apparire delle piattaforme magiche di forma rotonda.
Note: con Tecnica > 15 fa apparire piattaforme di forma diversa; con Tecnica >25 è possibile decidere il materiale. Con Intelligenza >25 è possibile evocare piattaforme levitanti.
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