Cora Delaine ♛ Excalibur
Il camino iniziò ad accendersi di verde più e più volte segnando l'ingresso di molti maghi attivisti.
Non c'era tutta Excalibur - cora se n'era ben guardata - ma la donna aveva radunato una ventina di persone, tutte in posizioni cruciali o verso le quali i suoi luogotenenti provavano fiducia infinita, per quanto, con suo rammarico, si rese conto che alcuni mancassero.
'Daniele...' aveva tenuto l'incontro di notte anche per rispetto nei suoi confronti e non vederlo, al momento, la lasciò pensosa, per quanto si poteva reputar soddisfatta delle altre persone che giunsero, ad iniziare da Morrigan, che illuminò la stanza col suo ego sorriso, andando anche a rimpolpare le scorte di vini, cosa che Godstime notò immediatamente, apprezzando non poco il gesto, tanto che concesse all'alchimista un enorme onore: un cenno del capo in senso di approvazione. Aveva ottenuto più con quel vino che con tutte le sue trasfigurazioni, il che doveva (e non poco) tradire la straordinarietà dell'evento!
In quanto donna da branco, Layla si trovò ben presto avvicinata dall'uomo, che tentò anche nei suoi confronti un baciamano "Oh, scusami, ma sono contraria ai formalismi, così come ai residui di maschilismo intrinseci nella galanteria" propose "Mi chiamo Layla, comunque, alpha del clan della luna azzurra, ed è mio il piacere di conoscerti, Morrigan" rise lei, tentando poi di allungare un dito verso il suo draghetto, che pareva entusiasta all'idea di essere carezzato "Ti posso suggerire di sospituire un saluto antiquato come signori e signore - per quanto apprezzi che per galanteria non abbia messo davanti le donne - con la shwa?" domandò lei senza mai inclinare il proprio sorriso, che divenne ancora più largo nel salutare Vath con la mano, superando poi Morrigan per dirigersi verso Charles.
"Lieta di vederti, Charles: noi lupi non siamo fatti per star da soli, ma coi nostri simili" sussurrò all'uomo, lasciandolo poi libero di avvicinare la stella della serata, scoccando a quel punto un'occhiata curiosa verso Morrigan e specialmente il suo draghetto, curiosa di vedere se, durante la fase di nutrimento del suo padrone, egli avesse voglia di coccole.
Cora, intanto, osservava sempre vicina alla finestra, non potendo non posare presto i suoi occhi gentili su Vath "Miss. Worthword... Miss Delaine... entrambi affabili saluti che mi ha rivolto, assessore" propose lei in segno di saluto "Lieta di riaverla in Inghilterra" precisò poi, volgendo lo sguardo ad una persona che si avvicinò, rapidamente seguita dal suo caro amico Seung: Delia.
La donna dedicò pienamente le sue attenzioni alla milady bicromatica, schiudendo di sorpresa le sue labbra alle parole di lei, rimanendo per alcuni istanti senza parole, mentre il suo cuore saltava un battito, scrivendo in sé il nome di Coleen "Il... piacere è mio... Delia" propose lei, incerta in quell'incipit, esitando poi un istante "Spero che possiamo darci del tu... Seung mi ha parlato tanto di te e... la tua tragedia... io... non posso non ammettere di sentirti a me molto cara" avrebbe ammesso lei, protendendo una mano per stringere quella di lei.
"Sarei... voluta venire di persona a portarti il mio cordoglio, senza affidare i miei sentimenti alla gentilezza di Seung, ma... era un tuo momento e non volevo che la mia presenza potesse strumentalizzare il ricordo di Ludwig e condurti in una strada non più tua" confessò con un sussurro "In ogni caso... sono felice di averti qui... con noi... e di poterti incontrare" concluse infine con un caldo sorriso, volgendo poi il capo verso Charles.
"Piacere mio... Charles" concluse lei "So quanto sia difficile per una persona come te essere qui... grazie di aver messo a repentaglio tutto per... un mondo migliore" e a quelle parole, osservò anche dolcemente Delia, in quanto, in fondo, quel discorso si sposava per entrambe.
Anche Ni Lei intanto era giunta come molti altri, che si erano messi qui e là a parlottare, a differenza sua.
"Riservata e attenta" un'ombra si mise accanto a lei senza che la percepisse, e voltandosi la giovane si sarebbe trovata accanto a Godstime "Mi piacciono le persone così." concluse poi, in maniera molto asciutta, forse anche perché le sue labbra, che ancora si erano schiuse per parlare, si sigillarono, nel mentre i suoi occhi puntavano un'unica figura che ora si stava muovendo: Cora.
La donna si portò al centro del lato corto del salone, sollevando le mani, come a voler abbracciare tutti.
"Ringrazio tutti voi per essere venuti a questa serata... mi chiamo Cora Delaine, ma temo che tutti voi lo sappiate già" propose lei, affabile, volgendo lo sguardo per trovare i suoi tre uomini più fidati, che fece a sé avvicinare "Permettemi invece di presentarvi le tre persone a me più vicine..." e fu così che loro, giunti da lei, si guardarono, per stabilire gerarchicamente un ordine.
"Godstime... mi occupo dell'aspetto militare" spiegò lui, guardando poi, quasi con sfida il coreano "Mi chiamo Seung... come immagino molti di voi sapranno... sono un attivista pacifista: mi occupo dell'aspetto non violento del movimento" spiegò, mentre Layla si metteva accanto a Cora e le stringeva la mano.
"Io sono l'ultima: mi chiamo Layla, alpha del clan della luna azzurra... sono una licantropa e sono il punto di incontro tra Excalibur e tutte le comunità di emarginati che stiamo cercando di aiutare..."
Cora non parve a disagio per la confidenza mostrata da Layla ed anzi tornò a guardare la platea "La segretezza per noi è d'obbligo, visto quanto poco il mondo ci comprende, eppure senza essere un gruppo come mai potremmo lottare uniti? Quindi eccoci qui, per condividere segreti, storie, opinioni e... anche molto più semplicemente - come già sta facendo Morrigan - cibo" ammise lei, proponendo una risata cristallina.
"E' un'occasione più unica che rara per incontrare in sicurezza persone che la pensano come voi: approfittatene" propose lei, avvicinandosi e afferrando con disinvoltura un salatino, mostrando un'allegria che forse molte poche persone si sarebbero aspettate da lei.
Cora - Godstime - Seung - Layla