Posts written by Damien Vanderwaal

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    Margot Dubois | Acromantula Scarlatta
    Ricordare i tempi della scuola manteneva viva la conversazione, ma lasciava sempre un po' di amarezza di fondo. Suvvia, chi rimpiangeva davvero quei tempi ricchi di compiti, ansie e regole? Nessuno, ragion per cui Margot fu ben lieta di abbandonare quel discorso per focalizzarsi invece su loro due in quel preciso istante.
    Alton pure non cercava nessun tipo di relazione e ciò mise la ragazza a suo agio. In questo modo era possibile mantenere un buon rapporto anche dopo quella serata.
    Sono favorevole a un cambio di location. Affermò, terminando con lunghi sorsi il vino rimasto nel calice e seguendo Alton fino alla camera da letto.
    Quella stanza era immensa e forse non aveva mai dormito in un letto grande come quello. Comincio a mettermi comoda. Si chinò per slacciarsi le scarpe, toccando poi con i piedi terra. La ragazza in tal modo era scesa di diversi centimetri e ora arrivava leggermente sopra le spalle del giornalista. Si avvicinò a lui, tentando di posare le mani intorno alla sua vita. Lentamente cerco di trovar un'entrata dalla camicia in maniera tale che con le unghie potesse lentamente e delicatamente stimolare la pelle dell'uomo dall'altezza dei fianchi. Immagino che stia a te la prima mossa, mon chér. Era curiosa di sapere come si sarebbe comportato Alton. Avrebbe corso, cercando di spingerla sul letto? Avrebbe tentato di arrivare alle sue labbra o avrebbe esitato? Tale quesito la divertiva non poco, poiché era interessante scoprire come le persone si trasformavano a letto e chissà se il dolce e galante giornalista non riservasse qualche particolare sorpresa? A rispondere a tale quesito sarebbe stato solo il tempo, poiché cosa sarebbe accaduto quella sera sembrava esser stato già scritto.
    Lei sapeva ciò che voleva. Alton anche. In questo si erano trovati e ora che si trovava lì cominciò ad aver la sensazione che non fu un errore aver accettato il suo invito.


    RevelioGDR
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    Damien Vanderwaal | Acromantula Scarlatta
    Quando la medimaga tornò al tavolo Damien era ancora seduto lì. Aveva lo sguardo fisso su di lei mentre si avvicinava e prendeva posto e alle prime parole della donna non ebbe la minima esitazione ad agitare la bacchetta: la bottiglia di vino si stappò e il calice della donna venne riempito.
    Immagino tutti sia andato secondo i piani. Si trattava di parole dette per circostanza. Aveva usato i tarocchi per prevedere cosa sarebbe accaduto e alla domanda Che fine avrebbe fatto il bersaglio? il responso era morte. Riguardo quella questione... con ciò che resta può farne quel che vuole. Dal fascicolo che aveva ottenuto sulla medimaga aveva letto una certa propensione per la magia oscura. Damien non era un amante della branca curativa, tuttavia quando questa si fondeva con la nera i frutti che ne potevano nascere erano aberrazioni estremamente interessanti. A nostra disposizione abbiamo attrezzature all'avanguardia. Mi risulta che lei fa anche ricerca, giusto? In tal caso si senta pure libera di sperimentare. Detto ciò l'uomo si alzò in piedi e si sistemò l'abito. Mi farò vivo nei prossimi giorni. Per il momento mi permetta di congratularmi con lei: sono lieto della sua collaborazione.
    Damien fu di parola. Il giorno dopo, infatti, la medimaga presso la sua abitazione ricevette una missiva con un indirizzo. Era uno dei covi dell'Acromantula, luogo in cui Margot le avrebbe comunicato tutto ciò una recluta necessitava di sapere.
    Oramai Jacqueline era un membro ufficiale dell'acromantula. Poteva sembrare positivo tutto ciò, una una volta dentro l'organizzazione, uscirne era impossibile.


    RevelioGDR


    Ti chiedo scusa per il ritardo, ma il provino è ufficialmente concluso!
    Il post mi è piaciuto molto, ragion per cui verrà premiato con un punto in carisma. Spero di vederti presto in quest <3

    Snaso: 2+2+2= 6 exp
    Jacqueline: 2+2= 4 exp e +1 Carisma
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    Margot Dubois | Acromantula Scarlatta
    Alton quella sera si stava rivelando un uomo dalle mille sorprese: altolocato, gusto raffinato, plurilinguista. Dov'era la trappola?
    Mh, sì, gli studenti che seguono lo standard di beauxbatons hanno una buona carriera, ma diciamo che il mio caso è stato piuttosto particolare. Ho rischiato l'espulsione più volte, alcuni professori insistevano a dire che ho difficoltà a gestire la rabbia. Assurdo! E pensare che all'epoca ancora non avevo ucciso nessuno. Oh, sì, aveva seriamente quel problema. Era una bulla di prima categoria e anche se non aveva ucciso nessuno, più volte era mancato davvero poco a compire il misfatto.
    La battuta riguardo al costume ebbe il suo effetto e in quel momento immaginarsi in piscina con Alton non era un cattivo pensiero, anzi! Quella serata stava diventando bollente, ma prima c'era ancora la cena. Giunse del salmone marinato. Margot ne prese una porzione non esagerata e procedette a mangiare con naturalezza.
    Ma toglimi una curiosità, ti comporti così con tutte le ragazze oppure questa serata è un'eccezione? Saperlo non avrebbe cambiato molto le sue successive parole, anche perché i due erano colleghi e non voleva guastare i rapporti professionali. Te lo chiedo perché voglio essere chiara: attualmente non sono in cerca di una relazione di nessun tipo. I due si erano mandati vari segnali quella sera e anche se erano due persone adulte queste cose andavano chiarite. Tuttavia ora come ora non ripudio il divertimento. Bevve un sorso di vino e si inumidì le labbra con la lingua. E credo che con te mi potrei divertir parecchio.
    Inizialmente pensava fosse colpa della noia, ma quella sera Alton aveva davvero qualcosa di irresistibile nel suo modo di fare. Non si era mai soffermata molto sul suo aspetto, ma in fin dei conti se quella notte sarebbe capitato qualcosa sicuramente non se ne sarebbe pentita.


    RevelioGDR
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    Margot Dubois | Acromantula Scarlatta
    Margot era estremamente differente da come si mostrava in missione: niente volto reso bianco per via della cipria, i capelli avevano perso le punte blu e fucsia, gli occhi da marroni erano diventati verde. Poi sì, c'era anche l'abito pià raffinato rispetto ai leggins che prediligeva in altre occasioni per aver maggiore mobilità fisica.
    Sì, questa fragranza l'ho realizzata io. Anche l'abito che indossava era stato confezionato da lei, ma questo preferì non palesarlo.
    Una sorpresa ben più grande fu sentir parlare Alton in un fluente francese. Quella era la lingua madre della Dubois, quella che conosceva meglio, tuttavia nuovamente le cose per un generale dell'Acromantula si facevano complicate: era sempre meglio non parlare del proprio passato. Il francese ti si addice. La tua voce in quella lingua sembra diversa, più profonda.
    Aveva distolto il discorso da bordeaux, riflettendo così bene su cosa dire riguardo a quel periodo della sua vita. Se desideri acquistare vino in Francia, non esiste città migliore di Bordeaux. Ho studiato a Beuxbatons, poi sono rimasta qualche anno dopo gli studi, ma roba di poco. A dir il vero la sua permanenza in Francia fu molto più lunga e articolata, in fin dei conti era una delle criminali più ricercate in quello Stato. Ma non parliamo del passato, concentriamoci sul presente.
    Scoppiò a ridere in seguito al paragone tra la pizza avanzata e il salmone. Vero, erano pietanze assolutamente imparagonabili.
    A noi, a questa bella cena, all'acromantula scarlatta. Ripeté subito dopo Alton, assaggiando il vino. Era intenso, corposo e ben si sposava con l'intensità dei formaggi in tavola. L'invito riguardante la giacca fu accolto e Alton se ne privò, rimanendo con una camicia così attillata da mettere in risalto le forme del giornalista. Margot rimase un lunghissimo istante a fissarlo. Alton poté accorgersene, Margot aveva i suoi occhi puntati su di lui. L'occhiolino sensuale del giornalista fu un segnale e l'esperienza della criminale non aveva bisogno di chissà quante prove. Non sono un'esperta in divinazione, ma sono certa che la nostra cena non durerà molto. Successivamente alzò l'indice e con un'espressione volutamente da finta sbadata aggiunse: E per dopo potrebbe esserci un problema. Ho dimenticato di portare il costume. Si morse la lingua. No, ok, non l'ho dimenticato, è stato più un non volerlo portare.



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    Margot Dubois | Acromantula Scarlatta
    Alton le aveva chiesto come stesse e per quanto banale quella era una domanda difficile a cui rispondere. La via migliore da seguire? La banale sincerità. Potrebbe andare meglio, insomma potremo essere in giro a far esplodere interi palazzi e godere delle urla di disperazione della gente impotente. Il tono era quasi sognante, ma poi tornò alla realtà. E invece serata libera. Tutto sommato sono felice di aver accettato il tuo invito, in questo modo ho avuto l'occasione di incontrarti in abiti formali.
    Quando Alton si era avvicinato a lei, avrebbe potuto sicuramente percepire il profumo della ragazza. Si trattava di una fragranza composta personalmente da lei: bergamotto, gelsomino e vaniglia.
    Tu es un connaisseur de vin? Gli aveva chiesto se fosse un intenditore di vino. Ammetto che avendo trascorso buona parte della mia vita a bordeaux sono di parte. Preferisco i vini francesi, le cantine italiane non le conosco. Immagino sarà una sorpresa. Rivolse così al padrone di casa un sorriso ammiccante e compiaciuta osservò il cibo da lui pensato per l'aperitivo. Stai tranquillo per il cibo. Se fossi rimasta a casa credo avrei mangiato la pizza avanzata di ieri, quindi, ehi, è un gran passo in avanti. Senza troppe cerimonie afferrò un pezzo di formaggio dallo stuzzicadenti e se lo portò in bocca. Poi giunse il vino.
    Beh, direi che è il caso di far un brindisi, cosa ne dici? Lascio l'onore a questo padrone di casa così affascinante. A un tratto però crucciò lo sguardo. Anche se... sicuro di voler tenere la giacca? Potrebbe macchiarsi durante l'aperitivo e di certo non vogliamo che accada. Le ultime parole furono molto cadenzate. Il tono da lei usato era delicato, ma sensuale allo stesso tempo. Alton avrebbe potuto leggere qualunque tipo di messaggio dietro tale invito, anche se in fin dei conti al momento stavano semplicemente brindando.


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    Margot Dubois | Acromantula Scarlatta
    Ma cosa diamine sto facendo?
    Margot era dinnanzi allo specchio mentre si spogliava della cipria che era solita indossare durante le missioni per non essere riconosciuta. Pochi minuti fa aveva ricevuto un messaggio da Alton, il quale le chiedeva di recarsi presso la sua dimora. Ancora non gli aveva risposto. Temo che non sarebbe professionale. L'acqua portava via il bianco e la pelle della donna tornò rosea. Chiuse gli occhi e quando li riaprì alcuni lineamenti del suo volto erano mutati: in realtà lei non si era mai tinta i capelli, erano i poteri di metamorphmagus a far tutto, si coloravano con l'adrenalina per le missoni.
    E se non andassi da Alton? Oh, potrei uccidere qualcuno! Poi tornarono le parole di Robert in mente: non uccidere nessuno. Che palle, questo è un complotto contro la mia creatività.
    Se avesse ceduto alla noia probabilmente avrebbe fatto una sciocchezza, così rispose al messaggio. Sarò puntuale. Ci vediamo presto.
    Per l'occasione la ragazza scelse un abito elegante, giovava molto con le trasparenze e dato il tessuto l'avrebbe coperta dalla brezza estiva senza però farla morire di caldo. Per i piedi scelse delle scarpe rosse col tacco, medesimo rosso che aveva anche sulle labbra in seguito a una passata di rossetto bordeaux. Sono pronta.
    Si smaterializzò dinnanzi all'entrata dell'abitazione di Alton. Lasciò che l'elfo domestico le aprisse e avanzò verso il luogo in cui si trovava Alton. Il giornalista poté accorgersi dell'arrivo di Margot ancor prima che lei potesse prendere parola. I tacchi riecheggiavano sul terreno a un ritmo estremamente cadenzato. Gli occhi si posarono sulla piscina, subito dopo sulla tavola. Alton. Tutto questo? Stai cercando di far il galante con me? Passò una mano tra i capelli e ancora in piedi osservò il suo collega. Il vestito che indossi. Mi piace. Se avessi saputo mi sarei messa qualcosa di più elegante. Effettivamente l'abito di Alton metteva in risalto il suo fisico asciutto. Finalmente Margot prese posto. Posso chiederti qual è il motivo di questo invito?



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    Damien Vanderwaal | Acromantula Scarlatta
    Dolore Rosso era un vino corposo, caratterizzato da un tannino piuttosto elevato in grado di aggiungere un retrogusto ferroso alle note fruttate che si percepivano durante il primo secondo di assaggio. Era una bottiglia costosa, annata 98 e qualunque intenditore di vino sapeva che tali bottiglie venivano aperte solo in occasioni importanti.
    L'invitata di Damien giunse puntuale. Un rapido movimento di bacchetta fece spostare la sedia dedicata a lei in modo tale da facilitarle la seduta e un ampio sorriso le venne rivolto. Immagino che scopriremo al termine della nostra conversazione se questa è una buona sera o meno. Prego, si accomodi.
    Il criminale con maestria stappo la bottiglia, riempiendo così prima il calide di lei e successivamente il proprio, prestando la massima attenzione a non toccare il vetro del contenitore che avrebbe trattenuto il corposo liquido. Non le ho chiesto se gradisce o meno, poiché dal fascicolo che mi hanno mostrato ho letto il vino non le dispiace. Avrei optato per qualcosa di più elegante, ma non mi fido granché dei rinomatissimi prodotti della casa.
    Dopo aver riempito i bicchieri, Damien avvicinò il calice alla bocca. Annusò la fragranza, dopodiché sorseggiò. Si starà chiedendo cosa ci fa qui, quindi mi permetta di illustrarle il suo primo compito, quello che mi permetterà di comprendere se lei fa al caso nostro. Ruotò il capo in direzione del bancone. Vede l'uomo seduto al secondo sgabello verso destra? Quello biondo con il cravattino verde? Lui è Marik Hall, neo-proprietario del locale. Lui sarà il suo bersaglio di questa sera. Non mi interessa sapere come o dove, ma stasera lui deve morire. Crede di potercela fare? Io resterò qui ad aspettarla.




    RevelioGDR


    Ciò che ti viene chiesta in questa parte del provino è un post in cui uccidi Marik Hall. Hai piena libertà sul luogo, incantesimi da utilizzare, altri modi alternativi per uccidere, tutto ciò che vuoi. Sei libero di muovere il png a tuo piacimento.
    Per qualunque dubbio o domanda sai dove contattarmi ù.ù
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    Damien Vanderwaal | Acromantula Scarlatta
    Erano trascorsi mesi da quando quella strana collaborazione col Pastore era avvenuta, successivamente ci fu l'attentato all'auror Callaway e l'uccisione di Mor, purtroppo però il successo era una dipendenza troppo forte per il Boss dell'Acromantula Scarlatta. Lui era destinato a qualcosa di grande, bramava un futuro diverso per il mondo magico. Lo aveva letto nei tarocchi, presto il caos avrebbe avvolto l'intera Londra e l'acromantula avrebbe avuto bisogno di nuovi membri affinché potesse sostenere i progetti che avrebbe presentato nel breve termine.
    A Nocturn Alley cominciò a circolare la voce secondo cui una certa Jacqueline De Lourant era alla ricerca dell'Acromantula, così Damien fece in modo di organizzare un incontro: Robert chiese a un vampiro di rintracciare la giovane ragazza e lo fece nel bel mezzo della sua attività notturna, dicendole di recarsi l'indomani presso Vini e Violini, una locanda che venne chiusa il giorno della sua inaugurazione a causa dell'omicidio del proprietario, ma che era riuscita a riaprire durante il periodo einvernale. L'incontro era fissato per le ventidue, presso il tavolo numero 6.
    Damien era lì ad attenderlo. Solitamente si occupavano di queste cose Brian, Margot o Robert, purtroppo però quella sera erano entrambi impegnati. L'ex auror era seduto come da accordi al tavolo numero sei. Addosso aveva una camicia bianca, un pantalone e una giacca nero lucido come le scarpe che indossava. I suoi connati erano però diversi dal solito. Damien appariva come un uomo sui venticinque anni. Carnagione olivastra, lunghi capelli neri e occhi verdi. Probabilmente con un outfit diverso poteva sembrare un cantante di una band metal, ma come spesso accadeva il criminale non ricordava a chi appartenessero tutti i capelli che utilizzava per la pozione Polisucco.
    Dinnanzi a sé, posata sul tavolo, v'era una bottiglia di vino. Dolore Rosso. Lesse ad alta voce, sprofondando appena sul divanetto in cui sedeva. All'interno della locanda riecheggiava la musica pop del momento e i baristi, così come il proprietario della baracca, facevano quel che potevano per accontentare i clienti. Spero vivamente che sia puntuale. Afferrò la bottiglia e versò il liquido rossastro all'interno del proprio calice, mentre uno pensato appositamente per la medimaga restava immacolato. Non voglio perdite di tempo, quindi la metterò alla prova questa sera stessa. Già sapeva quale sarebbe stato il suo test, ma nel mentre arrivava avrebbe potuto escogitare qualche dettaglio per rendere il tutto più divertente.



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    Damien Vanderwaal | Acromantula Scarlatta
    I pesanti passi della signora Romanoff risuonavano rumorosi e cadenzati al dettaglio nel mentre si apprestava a raggiungere la camera da letto. Nel mentre si muoveva ancheggiava e una lunga chioma bionda fuoriusciva da un asciugamano attorciagliato. probabilmente era in procinto di asciugarsi i capelli.
    Proseguendo, Markus avrebbe potuto notare degli occhi azzurri come il ghiaccio e una pelle così candida da tradire in parte le origini di provenienza della donna. Sicuramente non era inglese, forse russa? Olandese? Scandinava? Chissà. Visil, accendi la luce non ved- Quando una sua pantofola calpestò un detrito di vetro le parole della donna morirono dalla sua bocca. Con il gomito distrattamente colpì la porta che intanto si aprì fino a spalancarsi. Visil era proprio dall'altra parte, a terra, morto.
    La donna portò una mano davanti la bocca, preparò i polmoni a quello che sarebbe dovuto essere un acutissimo grido, purtroppo però venne preceduta dall'Avada Kedavra di Markus che in una sola sera poté vantare due cadaveri sulla sua fedina penale.
    Il corpo inerme della donna precipitò addosso al marito e nonostante la macabra fine che il destino aveva loro riserbato, se non altro i loro corpi giacevano ora congiunti.
    Non c'era bisogno di testimoniare anche quella morte e rimaner in quella abitazione rappresentava un rischio secondo dopo secondo. Markus comprese come la cosa migliore da fare fosse andarsene e così scese al piano terra. Da lì avrebbe potuto proseguire lungo una delle vie di Diagon Alley o sfruttare la smaterializzazione per riapparire dinnanzi a Damien, ancora sotto l'effetto della Polisucco - probabilmente ne aveva bevuta una seconda dose. Anzi, era sicuro, dato che l'effetto della desillusione ebbe fine e Markus si ritrovò con il suo reale aspetto.
    Sono realmente desolato di vederti qui, ora. Il timer generato dalle fiamme era fisso sullo zero. Sono trascorsi ventisei minuti. Storse il naso, lasciandosi poi andare a un immenso sospiro mentre il lampione sotto al quale si trovavano per un istante smise di produrre luce.
    Il buio avrebbe fatto da sovrano indiscusso se non fosse stato per la luna e le fiamme che oramai illuminavano unicamente i visi dei due uomini. Purtroppo però, ciò non toglie che la foto è stata inviata dopo solo venti minuti dalla tua partenza. Ti avevo dato la mia parola dicendoti che avremo parlato. Ebbene così faremo, ma non qui. Lo faremo altrove. Fu allora che avanzò la destra sulla spalla sinistra del criminale, sfruttando così la smaterializzazione congiunta. I due si ritrovarono in una stanza del Lime Tree Hotel, una delle basi dell'Acromantula presso la Londra babbana. Sul letto era già stato staccato un assegno da 5000 Galeoni. Consideralo un piccolo apprezzamento per essere stato di parola. Continueremo la nostra conversazione domani mattina, ora con la foto che mi hai inviato ho delle cose da sbrigare. Nel dirlo mostrò un ultimo sadico sorriso e si smaterializzò di nuovo. Questa volta non andò lontano, ma in un'altra camera del medesimo albergo. Magari in quella notte Markus avrebbe potuto pensare alle domande che avrebbe voluto chiedere alla testa dell'Acromantula.



    RevelioGDR


    Siamo ufficialmente giunti alla fine del provino.
    Ti faccio i miei sentiti complimenti, mi sono divertito tantissimo e per questo motivo ho deciso di premiare ogni tuo post con 1 exp aggiuntivo. Ancora complimenti ù.ù

    Markus: 3+3+3+3+3= 15 exp +1 Destrezza
    Snaso: 3+3+3+3+3+3= 18 exp
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    Damien Vanderwaal | Acromantula Scarlatta
    Non esistevano parole per descrivere la preoccupazione e lo stupore provato da Visil in quel momento. Un uomo doveva sentirsi al sicuro all'interno del suo domicilio, doveva aver il controllo di ciò che accadeva intorno a lui, ma un avvenimento infelice e nefando come il precipitare di un lampadario tenuto su da un resistentissimo ferro battuto causava scompiglio. Sicuramente esisteva una spiegazione logica per ciò che era accaduto, ma oramai era calato il buio e per aver un'idea più chiara della faccenda necessitava di luce, esaminare i detriti e, soprattutto, della sua bacchetta.
    Markus se ne stava appostato attaccato alla parete come un predatore in attesa che il suo pasto facesse un passo falso. Ogni volta che le pantofole di Visil avanzavano sui detriti di vetro generavano un suono impossibile da non percepire e ciò aiutò il criminale ad aver una chiara idea di dove l'uomo si trovasse. Poi giunse nel punto in cui Markus voleva e quello fu il momento propizio per scagliare la sua offensiva. Dopo aver pronunciato la formula, dal catalizzatore magico si manifestò un rumore sordo che anticipava un fascio di luce verdastro che impattando contro Visil lo lasciò in fin di vita. L'uomo precipitò a terra su quel mare di vetro con la pancia rivolta verso l'alto.
    Memore dell'obiettivo della missione, l'uomo smanettò con il suo magifonino, scattò una foto che riuscì a immortalare il volto della vittima con il flash, dopodiché l'immagine venne inviata sul numero che Damien gli aveva lasciato.
    Proprio in quel momento la porta alla fine del corridoio si aprì. Per il breve istante in cui la luce della stanza era acceso fu chiaro che la donna si trovasse in bagno. A differenza di Visil era una donna giovane e attraente, probabilmente provava un amore più veritiero verso i soldi dell'auror che verso la sua persona. Spaventata per il rumore che aveva precedentemente udito e per la mancata risposta del suo compagno, la donna avanzò a gran velocità verso la stanza, senza notare Markus semi-mimetizzato con la parete.
    Quanto tempo fosse trascorso dall'inizio della missione oramai era impossibile da calcolare dato che la preoccupazione di Markus era totalmente focalizzata sul suo prossimo obiettivo.

    RevelioGDR


    Tiri di dado

    Avada Kedavra -> 18+6-5
    Percezione della donna -> 4+6

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    Damien Vanderwaal | Acromantula Scarlatta
    Quella del muoversi silenziosamente era un'arte che molti erano convinti di padroneggiare a tal punto da potersi permettere il lusso di non coprire le proprie tracce. Markus si rivelò metodico e attento ai piccoli dettagli: non toccò in nessun modo la maniglia della porta e una volta dentro l'abitazione evitò di lasciar in giro impronte che avrebbero potuto ricondurre a lui. Scelse di non toccare neanche quel dipinto tanto grande quanto costoso e ciò non fu che un bene. Infatti, mentre si stava avvicinando verso la scala a chiocciola, un pensiero balenò nella sua testa: un uomo che poteva permettersi un simili arredamento di certo poteva permettersi anche sistemi di sicurezza all'avanguardia.
    Quando l'avanzata di Markus verso il secondo piano si arrestò fu solo per un rapido incantesimo, finalizzato a estinguere ogni minimo margine di errore. Il Desilludo non fu esattamente perfetto. Forse il fattore tempo aveva agitato il ministeriale o magari la frenesia di far fuori Visil era così tanta da generare una piccola imperfezione: il corpo di Markus effettivamente svanì e le sembianze che aveva assunto divennero impossibili da riconoscere, tuttavia non si poteva parlare di reale invisibilità. Guardandosi le mani o le braccia si sarebbe reso conto che la propria sagoma costituiva una sorta di filtro che rendeva i colori più opachi. Tutto sommato non fu un risultato deludente, in fin dei conti per farci caso c'era bisogno di prestare molta attenzione, senza contare che al buio invece la mimetizzazione rasentava la perfezione.
    Passo dopo passo giunse al secondo piano e come aveva avuto modo di notare precedentemente erano due le stanze presso c'era una luce accesa. Procedette attaccato attaccato alla parete e col favore delle tenebre proseguì verso un lungo corridoio. Il suono dei passi veniva attutito da una morbida moquette con una pacchiana stampa ricca di gigli stilizzati. Le pareti non presentavano grandi ostacoli se non innumerevoli foto di famiglia in vacanza. Una spessa porta in legno di quercia presentava uno spiraglio largo una decina di centimetri. Da lì Markus poté intravedere Visil immerso nella lettura sul letto e non molto distante da lui un lampadario in ferro battuto con molteplici rifiniture.
    La bacchetta venne puntata contro il lampadario e l'Incanto Discreto distrusse senza produrre il minimo rumore uno degli anelli che manteneva il lampadario collegato con il soffitto. Precipitò a terra generando un fortissimo rumore e il vetro delle ampolle che riflettevano meglio la luce delle lampadine si infranse completamente, riempiendo il pavimento di mille schegge estremamente affilate. Il buio calò nella stanza E Visil, piuttosto allarmato, fece per scendere dal letto e infilarsi le pantofole. Markus non l'aveva mai visto in quello stato. A salire indossava i pantaloni beige di un vecchio pigiama e una canottiera a maniche corte e forse un po' troppo stretta dato che muovendosi si arrotolava leggermente verso l'alto e mostrava un pancione peloso fino all'altezza dell'ombelico.
    L'auror si mosse con estrema attenzione per non essere tagliato si avvicinò verso la porta che conduceva al corridoio. Un appunto importante di cui Markus si accorse era l'assenza della sua bacchetta in mano.
    PASTICCINO, HAI ROTTO DI NUOVO QUALCOSA? Urlò una donna dalla stanza in fondo al corridoio. Con molta probabilità si trattava della moglie e com'era facilmente intuibile presto o tardi si sarebbe diretta verso la camera del marito.
    Dall'inizio della missione erano trascorsi 10 minuti.


    RevelioGDR


    Tiri di dado:

    Desilludo: 7+7
    Finestra: 14+6

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    Margot-Robbie-as-Harley-Quinn-in-Suicide-Squad-margot-robbie-39501933-500-205
    Margot Dubois | Acromantula Scarlatta
    All'interno della sala in cui era stato ricoverare il povero malaugurato di quella giornata si respirava un clima di completa serenità prima dell'arrivo di Xavier. L'aria era pulita mentre la grande finestra chiusa. Probabilmente un'infermiera l'aveva lasciata arieggiare fino a qualche istante fa. L'arredamento era piuttosto spartano: pavimento beige, muri bianchi con solo un piccolo quadro appena. Rappresentava un pastore che conduceva il gregge al pastocolo.
    All'interno di quella stanza entrò però chi non aveva niente a che vedere con la figura di un magnanimo pastore: Xavier si avvicinò lentamente, facendo estrema attenzione a non causare rumore, ma lasciando piuttosto interdetto il paziente che la stanza ospitava. Nell'udire il nome di Cliff Rider, Nicholas Brimstorm si irrigidì appena. Non voglio parlare di lui. Purtroppo però il denrisiano aveva piani ben diversi per quel pomeriggio. Elogiò l'uomo come se fosse un buon samaritano, crucciando poi lo sguardo quando venne chiesto se avesse o meno famiglia. Certo che ce l'ho. Ecco lì la mossa del biondo: disse che Cliff per lui era come un padre, così l'uomo cominciò a soppesare effettivamente cosa potesse fare. Nel vederlo piangere i suoi dubbi desistettero e per quanto possibile si dispiacque. Coraggio, non pianga. La legge farà comunque il suo corso.
    Eppure lo sguardo da povea anima affrante suscitò un certo malessere. In fin dei conti Xavier poteva aver sì e no l'età di suo figlio e vederlo in quello stato gli faceva male. Davvero, si calmi. Posso provar a far qualcosa per lui. Non appena mi rimetterò. Affermò con un tono che parve estremamente sincero.
    In tal modo Xavier aveva ottenuto ciò che per cui era lì. Certo, non si era comportato come il più spietato dei criminali, ma alla fine il fine giustificava i mezzi.
    All'uscita del San Mungo Margot avrebbe atteso Xavier, dandogli una pacca sulla spalla per poi smaterializzarsi. Quella stessa sera avrebbe ricevuto un messaggio da parte del boss dell'acromantula.

    RevelioGDR


    Xavier: 2+2+2= 6 exp +1 Car
    Snaso: 2+2+2+2= 8 exp
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    Damien Vanderwaal | Acromantula Scarlatta
    Non si era mai chiesto fino in fondo cosa volesse dire essere una recluta al momento del loro primo avvicinamento. Quali aspettative si era costruiti per quel primo incontro? Quale volto credevano di incontrare? Erano tutte domande estremamente interessanti e probabilmente in un secondo momento si sarebbe documentato per cercar risposta a tali quesiti.
    Damien cercò di mettere Markus a suo agio affinché le istruzioni arrivassero alle sue orecchie senza filtri, per rendere note quali sarebbero state le conseguenze senza dover ricorrere a banali e futili minacce, allo scopo di chiarire come il criminale fosse a conoscenza di dettagli privati che una persona comune non avrebbe potuto sapere.
    Una volata di vento carezzò la fredda pelata dell'uomo, costringendolo ad alzare il cappuccio nero del mantello. Era evidente come non fosse della sua misura e ciò rappresentava una minima sbavatura di quel travestimento che oramai aveva palesato come tale. Ascoltò con estrema attenzione le parole di Markus. I forti ego appartengono alle anime più intraprendenti. Alzò l'indice della mano destra e un sorriso sorpreso si manifestò sul volto. Ostenti sicurezza, mi piace. La viscida lingue dell'omone si inumidì le labbra e avanzò un passo verso Markus. Se non andrà a discapito di un lavoro pulito, ti lancio una sfida: dato che una mezz'ora non rappresenterebbe una reale sfida per te, mandami la foto entro venticinque minuti e parleremo di tutto ciò che vuoi.
    Mosse rapidamente la bacchetta e i filamenti che generavano il volto di Visil si allontanarono, uscendo dal muro e presero fuoco. Le fiammelle bruciarono in aria, costituendo un conto alla rovescia che partiva da venticinque minuti.

    Markus si smaterializzò nel punto da lui desiderato. Lì bevve la pozione polisucco e il suo aspetto cambiò drasticamente: un'altezza diversa, una differente grandezza di piedi, gambe e cosce, una robustezza che non era la sua. In un primo momento si sentì scomodo in quel nuovo corpo, ma ben presto ne ottenne la padronanza. Mentre si avvicinò all'uscio della porta notò qualcosa di curioso: l'abitazione era costruita su due piani e su quello più in alto era accesa la luce in due stanze diverse. Con molta probabilità Visil si trovava o in una o nell'altra.
    L'Alohomora riuscì magistralmente: la porta si aprì e nello spostarla non fece il minimo rumore. Entrando da quella via, Markus si sarebbe trovato in salotto. Nonostante il buio che faceva da padrone, grazie ai lampioni esterni v'erano delle zone in penombra. Riuscì a intravedere un arredamento degno dei soldi che Romanoff vantava di aver accumulato. Il legno degli armati e di alcune decorazioni erano di notevole fattura, mentre un immenso quadro lungo tanto quanto il divano in pelle sopra cui era posto dava l'idea di essere estremamente costoso. Nell'angolo a nord-est c'erano i grandini di una scala a chiocciola che avrebbero condotto al secondo piano.
    Tra trasformazione e l'ingresso nella casa poteva avere solo una vaga idea di quanto tempo fosse passato, ma osservando il magifonino avrebbe potuto averne la certezza: 5 minuti.

    RevelioGDR



    Tiro di dado:

    Alohomora -> 12+6
  14. .
    Damien Vanderwaal | Acromantula Scarlatta
    Il nuovo aspetto non aveva nulla a vedere con quello originale, tuttavia non sembrava impacciato, tantomeno a disagio. Era cosciente di possedere un aspetto poco raccomandabile, ma dopotutto era a Nocturn Alley: se fosse sembrato un bravo ragazzo e qualcuno si fosse affacciato da un vicolo avrebbe potuto scambiarlo per una preda facile e Damien avrebbe dovuto aggiungere l'ennesimo nome alla lista di coloro che aveva ucciso.
    Nel silenzio della notte il suono di passi solitari catturarono l'attenzione del mago oscuro. I due occhi verdi cinabro si spostarono su Markus, mentre le spesse e carnose labbra si inarcarono in un cordiale sorriso. Ti avevo detto che mi avresti trovato. La voce era rauca e gutturale, non proprio il più amabile dei connubi.
    L'uomo che aveva di fronte si presentò come Markus. Damien annuì col capo e il sorriso di circostanza che aveva sul volto si ritirò. Markus. Markus Sandström, giusto? In caso di un errore di pronuncia sono desolato, ma non provenendo da Kirkenes il mio Norvegese lascia alquanto a desiderare. Lo spirito del criminale stava emergendo sul corpo dell'energumeno che probabilmente non avrebbe mai parlato così. Per sancire una collaborazione c'era bisogno di onestà intellettuale. Vorrei presentarmi anch'io, ma immagino tu possa comprendere perché attualmente non posso farlo. Questo che vedi non è il mio corpo e - dannazione - avessi avuto più tempo avrei scelto qualcosa di meno... Sospirò, lasciando morire la sua frase.
    Impugnò la bacchetta e la indirizzò verso il muro. Lì i piccoli segmenti che formavano la scritta sono qui cominciarono a distorcersi, formando quella che a tutti gli effetti sembrava la faccia di una persona. Questo è il volto di Visil Romanoff e rappresenta il tuo obiettivo di questa sera per entrar a far parte dell'Organizzazione. Si stavano finalmente addentrando nel vivo del discorso. Ha ignorato i nostri avvertimenti, ma credo che tu lo sappia già. Lavora come auror al Ministero e, insomma, secondo piano lui, sesto piano tu, so che lo conosci. Effettivamente all'interno del Ministero della Magia chi non conosceva Visil Romanoff? Era membro di una squadra anti-terrorismo e parlava costantemente del suo lavoro e di quanto fosse abile nel farlo. Aveva ricevuto un avvertimento dopo che aveva risolto un caso che coinvolgeva l'Acromantula e da quel momento era col fiato sul collo all'Organizzazione. Doveva essere eliminato e quale escamotage migliore di una missione di reclutamento?
    Markus sapeva dove abitava. Era a Diagon Alley e a meno che non si fosse smaterializzato nella sua via l'aspirante criminale avrebbe impiegato un venticinque minuti a piedi per arrivare da lui. Non mi interessa come lo uccidi, mi basta una foto del suo cadavere a questo numero. Tirò fuori dal mantello un piccolo pezzo di carta sopra la boccetta di una pozione. Lì c'era un numero telefonico. La pozione tienila se reputi sia necessario usarla. E' Polisucco. Ora che la missione era stata presentata non restava che un'unica chicca da aggiungere. Hai due ore per svolgere questo compito. Ti auguro buona fortuna, dopotutto fanno sempre comodo i ministeriali all'interno dell'Organizzazione. Allargò le braccia e indietreggiò di un passo verso il vicolo. Se ci fossero state domande non avrebbe esitato a rispondere, dopodiché Markus aveva completa carta bianca.

    RevelioGDR


    La missione è chiara: uccidere Visil Romanoff. Per abituarti allo stile che solitamente usiamo in quest ti chiedo alcune cosette:

    - A ogni giro di post hai a disposizione 2 azioni (incantesimi, convincere qualcuno a far qualcosa, attaccare a mani nude) e una mezza azione (osservare l'ambiente che ti circonda, muoverti silenziosamente e tutte quelle azioni non magiche rivolte verso l'ambiente)
    - Al termine del tuo post pubblica sempre uno spoiler in cui riassumi le azioni e la mezza-azione. Sotto ti faccio un esempio
    CITAZIONE
    azione 1: Smaterializzazione
    Azione 2: cerco di sfondare la porta con un calcio
    Mezza azione: osservo l'ambiente circostante per cercare qualcosa di valore

    - Hai piena libertà su come descrivere l'abitazione del tuo collega ti chiedo solo di non essere autoconclusivo con gli incantesimi <3

    Edited by Damien Vanderwaal - 14/10/2021, 13:51
  15. .
    Damien Vanderwaal | Acromantula Scarlatta
    Buio e freddezza dominavano come sovrani in quella tetra notte. Nelle vie di Nocturn Alley non passava un'anima viva. Il vento soffiava forte e la fioca luce di lampioni che funzionavano a intermittenza illuminavano la via principale di quel quartiere. Damien, il boss dell'acromantula di cui nessuno conosceva l'identità, si trovava in un vicolo. Sigaretta alla bocca e uno spesso mantello nero copriva alcuni lembi di pelle lasciati scoperti in seguito alla missione appena affrontata. Quella stessa notte avrebbe dovuto incontrare una possibile recluta o così uno dei suoi generali gli aveva riferito.
    Nel corso dell'ultima settimana un tale Markus Sandström aveva fatto ricerche riguardo l'Acromantula Scarlatta e aveva manifestato più volte la sua volontà di unirsi all'organizzazione. Sono curioso di conoscerlo. Ciò era un fatto assai curioso: solitamente non aveva interesse per le nuove reclute, tuttavia da poco l'Acromantula si stava muovendo in una direzione assai pericola e allargare le proprie fila era necessario. Una sola domanda: sarà all'altezza?

    La sera precedente Markus trovò un corvo picchiettare col becco contro una finestra della sua abitazione. Tra le zampe aveva una missiva e leggendola l'uomo avrebbe letto il seguente testo:
    Alla cortese attenzione di M. S.
    i miei uomini sono venuti a conoscenza di alcune sue intenzioni secondo cui vorrebbe lavorare per me. Incontriamoci.
    Domani sera, allo scoccare della mezzanotte sarò lungo il viale principale di Nocturn Alley. Sono certo non avrà problemi a rintracciarmi e mi aspetto che sia puntuale.
    Ha una sola possibilità, non la sprechi.


    Se Markus si fosse informato sull'Organizzazione criminale avrebbe scoperto con facilità che c'era una prova da superare durante il primo avvicinamento e nessuno di coloro che aveva fallito fece una bella fine.
    La vita era un rischio continuo e benché se ne dicesse la fortuna giocava sempre una parte. Markus si sarebbe presentato?
    Allo scoccare della mezzanotte Damien ingerì la pozione polisucco e non solo il viso, ma anche la sua corporatura mutò: divenne il classico armadio a due ante, completamente rasato, sul capo emergeva il tatuaggio di un ragno e numerosi piercing costellavano l'orecchio sinistro. Il mantello contribuiva a nascondere il proprio stato sociale e con occhi attenti si guardò intorno.
    Lumos. La luce del catalizzatore magico illuminò il muro alla sinistra del criminale. C'era una scritta: sono qui.
    RevelioGDR


    Benvenuta in questo provino!
    Al momento ciò che ti chiedo di fare è un semplice start, dopodiché entreremo nel vivo <3
100 replies since 11/7/2019
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