Posts written by Annie M. Welsh

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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Quando Annie si immergeva nello studio e nella lettura, intorno a lei non badava più a cosa accadeva, lasciandosi trasportare completamente in un mondo suo, senza uscirne prima di finire.
    O, in casi estremi, senza esserne tirata fuori a suon di parole rivolte alla rossa... era quello che stava accadendo proprio in quell'istante. Annie era consapevole che in molti cercavano quel libro e che spesso lei stessa non riusciva a consultarlo a causa della mancanza del tomo nello scaffale, ma non aveva mai interrotto nessuno dalla sua lettura.
    Quando la voce di Vincent lo fece, Annie sollevò lentamente lo sguardo di cristallo contornato dal mascara sulle ciglia lunghe e lo osservò attentamente.
    Le alternative potevano essere due: o iniziava a lanciargli dietro fogli e penne per averla interrotta, o riprendeva possesso delle sue capacità razionali e «Dottor Drake... » - cercò di fare mente locale per capire se quel nome gli ricordasse qualcuno, ma niente da fare «... sono la dottoressa Welsh, dell'Ospedale San Mungo. Mi duole dirle che questo tomo mi servirà a lungo, sto cercando di affinare le mie capacità nelle rune, utili a scopo medico. Se lei ha urgenza, potremmo provare a consultarlo insieme?» - sì, era proprio diventata una donna matura, non c'erano ancora lanci di libri e penne, per ora...
    Sorrise all'uomo, mentre metteva in bella vista il suo manuale «Immagino che le serva per lo studio di rune, è docente di tale materia ad hogwarts? Sono un'ex studentessa. Era una delle mie materie preferite, molto interessante...» - tralasciò il fatto che le rune fossero per lei talmente interessanti da aver trovato anche una dolce metà docente di Rune Antiche «E' una materia che viene sottovalutata da molti studenti, con mio grande dispiace...»
    Annie-Macrae Welsh

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    Amor, ch'a nullo amato amar perdona.
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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Annie aveva molti difetti, tuttavia, tra questi, quello che preferiva era il suo essere tanto testarda quando si impuntava su qualcosa. Ogni volta che prendeva una decisione, riusciva a raggiungere la sua meta in poco tempo, con ogni mezzo avesse per poterla raggiungere.
    Questo accadeva anche quando la destinazione prevedeva il dar noia a Blake, farsi offrire la pizza ed essere impicciona nella sua vita privata. Non tanto perchè era un divertimento che le provocava piacere, ma in quanto era il suo modo per interessarsi al ragazzo e riuscire a capire come stava.
    Blake era complesso, come ogni Barnes che era entrato nella sua vita, ma ad Annie la cosa non spaventava, sapeva gestire quella famiglia, forse era una delle poche che ci riusciva ed era talmente fiera di questo che spesso se ne vantava e lo sbandierava ai quattro venti.
    Sollevò lo sguardo al soffitto a quelle parole «Sappiamo entrambi che questa casa sarebbe più vuota senza di me. Non puoi mentire su questo. E riguardo ai tuoi figli...» - lo sguardo si spostò su una foto che Blake aveva sul comò, lui e Aaron, era strano vederli vicini e accorgersi di quanto fossero simili in alcuni tratti e - soprattutto - di come per lei fosse così facile averli sempre davanti da non rendersene conto spesso «... da quando pensi a metter su famiglia, cucciolotto - si voltò calcolando il tempo che passò dal lancio della mutanda al suo indossarla, quindi guardò il ragazzino passarle accanto, con la coda dell'occhio «Pensa positivo, con il mio continuo rifiutarti, guarda su che bicipite hai messo su!» - gli fece un occhiolino, concentrandosi poi sulle successive parole, fissandolo esasperata negli occhi, mentre si avvicinava alle proprie labbra «Su una cosa hai ragione, Blake: sono un capocannoniere, non puoi immaginare la potenza dei miei calci...» - sussurrò alla stessa maniera, con una risatina a concludere quella divertente minaccia di prenderlo a calci.
    Nonostante ciò, Annie doveva ammettere che ci teneva a quello stronzetto e forse perchè era riflesso di ciò che in parte era stata lei ad Hogwarts.
    Lo sentì urlare come un'anatra strozzata e rise tra sé, ordinando le pizze seduta tranquillamente sul divano, prima di essere travolta di nuovo dall'opale, che si sdraiò sulle sue gambe. Abbassò lo sguardo «Riesci a vedere tutte le mie caccole?» - allargò le narici, proprio per rendere meno perverso quel dire di Blake, poi rise «Tranquillo e Blake non vanno d'accordo. Ma mi fiderò... Lilith? Come sta?» - Blake sapeva che Annie poteva essere una strega davvero perfida, a volte.
    Annie-Macrae Welsh

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    CITAZIONE (‡Sasha‡ @ 4/11/2022, 02:47) 
    oh gesù

    Chiamarlo per nome, davanti a tutti, potrebbe essere pericoloso D:

    ahahah scherzi a parte! Benvenutissima, sono Alessandra e sono moderatrice globale e master di questo postaccio. Per qualsiasi dubbio puoi chiedere u.u
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    A grande richiesta: Annie
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    Weeeeelcomeeee
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    Benvenutissimaaaaaaaaaaaaa
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    Welcome!!!
    Più sono pazzi meglio è!
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    Welcome!
    Io sono Alessandra, master e mod di questo postaccio!
    Non esitare a chiedere se hai bisogno!
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    Benvenuta o bentornata!!!
    È sempre un piacere !
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    Bentornata.
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    Convertito

    Autoconverto:

    Annie: 20 exp in 1pp resistenza
    Alyce: 20 exp in 1pp carisma
    Eva: 20 exp in 1 pp carisma
    Jason: 20 exp in 1 pp intuito
    Madison: 20 exp in 1 pp carisma
    Dahlia: 20 exp in 1 pp intuito
    Gyll: 80 exp in 2 pp carisma e 2 pp destrezza
    Lilith: 60 exp in 3 pp destrezza
    Lucas: 80 exp in 2 destrezza e 2 intelligenza
    Julian: 60 exp in 3pp tecnica
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    Inserito in stat.

    Mi inserisco in stat i seguenti provini per i rispettivi pg.
    Jason: • Astronomia I: Magiastronomo {32/32 Carisma, 30/30 Tecnica}
    Dahlia: • Magia Verde I: Magibiologo {32/32 Empatia, 30/30 Intuito}
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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Ebbene sì, Blake avrebbe ricordato per tutta la vita una delle poche donne (o forse l'unica?!) che lo aveva mandato in bianco una sera della sua vita, costringendolo a provvedere da solo al suo piacere sessuale.
    Ed Annie, in fondo, era così orgogliosa di se stessa per quella lezione che aveva dato al ragazzino, che ancora se la ghignava anche poco di nascosto agli occhi dell'opale. Ogni volta che lui tentava di rinfacciarglielo, Annie gli ricordava come aveva dovuto concludere la sua serata, chiedendogli se il polso gli facesse ancora male.
    Ma questa era una storia molto divertente che forse ai posteri verrà raccontata un'altra volta; ora la rossa voleva ammazzare la noia e ... la fame!
    Chissà cosa avesse pensato Blake se avesse saputo che prima di lui, nella lontana (?) Amsterdam, suo fratello era arrivato ad un passo davvero breve dall'andare a letto con lei, prima che entrambi scoppiassero a ridersi in faccia, strafatti e ubriachi, capendo che non potevano essere nient'altro che parabatai... per sempre.
    Ma anche questa sarà la fiaba che Annie racconterà a Blake prima di metterlo a ninna, rimboccandogli le coperte, proprio come si fa ai bambini piccini.
    Sapeva perfettamente quanto odiasse, il ragazzo, essere trattato come un bambino e questo faceva sì che Annie trovasse mille modi per trattarlo esattamente in quel modo.
    Alla rossa, ormai, non infastidiva più il fatto che Blake ostentasse quanto fosse fisicamente attratto da lei, ne faceva solo da trampolino per poterlo canzonare quanto più potesse, perchè alla fin dei conti, lei si divertiva, ben consapevoli entrambi che si volevano bene, proprio come una vera famiglia e lei avrebbe dato la vita anche per quel Barnes stronzetto.
    Sgranò gli occhi come se avesse appena insultato la medimaga «Altre persone?! Ma sei scemo?! E perdere l'occasione di annoiare anche te?! Dovrei veramente avere qualche problema se dovessi anche solo lontanamente pensare ad una cosa del genere!» - gli voleva bene e lui pure, Annie lo sapeva, ma quello era il loro modo di dimostrarlo.
    Rise per quella minaccia «Aww... che ometto, la tua cavalleria mi scompone, sul serio!» - scosse il capo «Dai, alzati, orsetto. La serata è appena iniziata e io non ho la benché minima voglia di lasciarti dormire.» - Annie sapeva che se Blake avesse fatto lo stesso con lei, a quest'ora forse sarebbe diventato come la pelle d'orso sul pavimento di uno chalet di montagna, ma queste erano altre due paia di maniche!
    Rise ancora, coprendo la bocca e cercando di contenersi, quando il ragazzo sbattè la testa contro la testata del letto, quindi tentò di rimanere seria «Me ne farò una ragione. E... sì, con Aaron anche nuda se può interessarti e ci diamo il bacio della buonanotte.» - con le labbra simulò il lancio di un bacio, con quel tono ironico anche un bambino avrebbe capito che lo stesse prendendo per i fondelli.
    Notò come l'allenamento lo aveva forgiato, ma questo non poteva che farle piacere. Ora Blake stava crescendo e per lei era un orgoglio, anche se sapeva che in fondo rimaneva il solito combina guai dal quale guardarsi bene di lasciarlo solo. Non diede peso nemmeno alla sua erezione da risveglio, volgendogli appena le spalle per aprire i cassetti del suo comò e afferrare dei boxer puliti e lanciarglieli dietro prima che entrasse in bagno «Sì, lavati. Sembri appena uscito da una discarica. E... non hai risposto alla mia domanda!» - gli urlò contro nel mentre lui si fosse chiuso in doccia, quindi lo avrebbe seguito in bagno, solo per urlare ancora un po' sopra lo scrosciare dell'acqua «Quando mi sposerò tu soffrirai la mia mancanza, sappilo! E no, non avrai una stanza a casa mia!» - quindi si lanciò seduta sul suo letto e attese, spiando il suo telefono, sperando di trovare qualcosa di interessante. Telefono che avrebbe riposto appena lo scrosciare dell'acqua sarebbe stato interrotto «Allora? Come va, orsacchiottino?»
    Annie-Macrae Welsh

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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Beh, che dire follettini e follettine?!
    Ormai era chiaro a tutti, belli e brutti, che ad Annie piaceva particolarmente abusare della psiche di Blake. Il loro era un rapporto basato su amore e odio. Erano due fiamme che ardevano continuamente e che non riuscivano a stare nella stessa stanza senza incontrarsi, scontrarsi e volersi bene nel medesimo tempo.
    Annie aveva sempre rivisto nel piccolo Barnes qualcosa di lei quando andava ad Hogwarts e non c'era giorno che non lo ricordasse ad Aaron, che l'aveva vissuta nel pieno del suo ardere. Era come se bruciassero di un fuoco perpetuo che si affievoliva solo, a far credere a tutti che si stesse spegnendo, prima di divampare nuovamente in un incendio pazzesco.
    Lo sguardo assassino di Blake non fece altro che far apparire sul volto della rossa un ghigno divertito, mentre un sopracciglio scattava in su e le mani si poggiavano sui fianchi coperti dalla maglietta del runista, spostando il peso del suo corpo perfetto sulla gamba destra «A dire il vero credo che il problema principale sia la noia...» - ammise con uno sbuffo, sciogliendo quella posizione e portando le braccia dietro la schiena, mentre mentalmente richiamava la sua bacchetta dalla stanza accanto con un Accio silenzioso, beandosi del fatto che Blake avesse richiuso gli occhi.
    Rise appena quando sentì il ragazzino lamentarsi di nuovo «Mattina lo era forse nove ore fa, sono le sette e mezza del pomeriggio e un buon combattente presta sempre attenzione ad eventuali attacchi improvvisi del nemico.» - lo canzonò ridacchiando mentre muoveva la bacchetta puntando il suo cuscino che avrebbe trasfigurato in un delizioso orsetto di peluche «Puoi coccolare quello, penso che possiate diventare ottimi amici!» - non riusciva a rimanere seria, inutile, doveva prenderlo in giro per forza.
    Fece un passo verso il suo comodino, spiando nel cassetto mezzo aperto se ci fossero cose incriminanti che potesse usare contro di lui per prenderlo ancora un pochino per i fondelli.
    «Ho fatto turni pesanti, ti sono mancata, lo so.. per questo mi offrirai una pizza maxi. Adesso.» - forse Blake non aveva ben chiaro che ora Annie aveva deciso che non era più tempo per dormire «E tu come mai così stanco?»
    Annie-Macrae Welsh

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1043 replies since 12/9/2018
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