Posts written by Erik Foster

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    Erik Foster | Ametrin | IV anno
    Il nuovo anno scolastico procedeva, ma un pensiero fisso attanagliava la mente del prefetto degli ametrini: il ballo invernale. Chi invitare? E se avesse invitato qualcuno e poi qualcun altro si sarebbe arrabbiato? E se avesse invitato la persona sbagliata? E se questo errore avrebbe pregiudicato la sua esistenza?
    No, forse non c'era bisogno di essere così drastici.
    Quel mercoledì faceva molto freddo. Molti studenti si erano dati appuntamento in sala grande per godere del tepore dei camini accesi, quindi l'ingresso del castello era il luogo perfetto per piazzare la sua trappola. La persona che avrebbe voluto invitare quell'anno, infatti, era una ragazza della sua stessa casata, bionda e sempre sorridente: Emma.
    Lei non era in sala comune e neanche in sala grande, quindi se non avesse voluto morire assiderata si sarebbe dovuta riscaldare in uno dei due luoghi. E se fosse andata in sala comune? Era improbabile, infatti la ragazza sarebbe uscita da poco da una lezione più vicina al piano terra e per cercare riparo dal freddo la Sala Grande sarebbe stata la soluzione perfetta.
    Erik attendeva dinnanzi al portone per la Sala Comune. Addosso aveva la divisa della sua casata. Era immacolata - segno che si era cambiato da poco, poiché la distruggeva ogni volta - e in mano aveva un bigliettino. Ogni qualvolta che qualcuno scendeva dalle scalinate il volto di Erik si illuminava, salvo poi spegnersi subito dopo nel notare che non si trattava di Emma. Cavoletti, forse sarebbe stato più saggio mandarle un messaggio! Quel pensiero non aveva tutti i torni, ma il non sapere niente di ciò che da li a breve avrebbe fatto, rendeva il tutto ancor più intrigante e sorprendente. O perlomeno io mi ricorderei di questo momento per anni e anni, se qualcuno facesse la stessa cosa per me.



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    Erik Foster | Ametrin | IV anno
    Non appena la porta della cabina di Erik si aprì, il moretto saltò in piedi e urlò a gran voce: BENVENUTA MATRICOLA!
    Poi si accorse che era Cameron. Lo guardò. Sentì la sua voce. Sì, sì, è proprio lui. Batté due volte le palpebre. Non sei una matricola, sei il mio amicone. Ciao Camy. Non lo aveva mai chiamato Camy, tuttavia era un nome che ben si accostava al viso del giovane dioptase.
    Erik tornò a sedersi sul letto e rivolse al ragazzo un ampio sorriso. Sai che mi sei mancato? Cioè, noi due non abbiamo mai avuto un rapporto molto stretto, ma magari essere nella stessa cabina è un segno del destino, no? Magari vuol dire che dobbiamo prenderci questo momento per conoscerci meglio, cosa ne dici? Effettivamente c'erano tante cose del moro che voleva scoprire, tipo per quale motivo si nascondeva dietro la facciata del bulletto e del ragazzo introverso? Alla fine, grazie a tutte le esperienze che aveva avuto, Erik aveva scoperto come in realtà al mondo ogni singola persona nascondeva un animo fragile, mentre a cambiare erano unicamente i modi in cui gli individui proteggevano questa loro fragilità.
    Ti va di fare un gioco? Io ti faccio una domanda e tu mi rispondi sinceramente, dopodiché ci invertiamo i ruoli. Se accetti di giocare ti permetto anche di essere il primo a fare le domande, anzi mi sembra il minimo dato che spero accoglierai questa mia proposta. Che ne dici di sederti nel letto accanto a me? Ok, forse questo era un po' troppo per due persone che non avevano grande confidenza.
    A dir il vero era anche difficile che Cameron accettasse una cosa del genere, ma le persone sapevano stupire e in fin dei conti se avesse accettato, avrebbe potuto capire meglio i modi di fare del dioptase.




    RevelioGDR
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    Erik Foster | Ametrin | IV anno
    Il primo gioco non era finito nel migliore dei modi per la sua squadra, ma com'era il detto? Ah, sì, inutile piangere sul paintball colorato.
    Nuovo giorno, gioco nuovo. Per la seconda giornata degli Hidenstone Games, la preside aveva pensato a una caccia al tesoro sottomarina. Perfetto! Oramai sono un maestro nel Testabolla e non appen-COSA? Ancora niente magia? L'ametrino mise il broncio e si mise a braccia conserte mentre udì come almeno gli studenti avessero potuto usare il lumos per vedere sott'acqua.
    Amiconi, questa prova è nostra! Mi raccomando, facciamo il possibile per uscirne vittoriosi! Io credo in noi! E con ciò arrivò il via, con conseguente bagno in acqua da parte di tutti. Erik per l'occasione aveva scelto un bermuda con colori e trame hawaiane che entrando in acqua avrebbero cambiato colore. Contro ogni aspettativa l'acqua non fu fredda come immaginava, ma piuttosto calda e nuotando nuotando giunse al punto indicato dal suo gruppo.
    Signor elfo, le assicuriamo i nostri tesori! Le dispiace tenerci aggiornati col numero di gemme volta per volta?
    Non gli lasciò il tempo di rispondere che si immerse nell'acqua. Tra tutti gli scrigni, quello a cui puntò era quello posto a cinque metri in profondità. Non voleva strafare, ma allo stesso tempo conveniva lasciare ai meno allenati gli scrigni più vicini alla riva.
    Non aveva idea di quanto pieni fossero i forzieri, ma la preside aveva detto che un incantesimo alleggerente era stato scagliato su di essi. Si aspettava quindi di afferrare lo scrigno con grande facilità, magari se non avesse trovato troppa resistenza lo avrebbe posto sopra la propria testa, dopodiché avrebbe tentato di riemergere in superficie il prima possibile.



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    Azione 1: Erik cerca di prendere lo scrigno numero 5

    Coraggio: 30
    Empatia: 30
    Intelligenza: 26
    Resistenza: 27
    Tecnica: 20
    Intuito: 24
    Destrezza: 30
    Carisma: 21
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    Erik Foster | Ametrin | IV anno
    Nonostante non fosse stata un'azione premeditata, Erik non aveva nessuna intenzione di colpire Emma. Allora perché accadde? Probabilmente l'ametrino cedette al suo istinto di sopravvivenza: anche James apparteneva alla sua stessa casata, eppure aveva scagliato una pozione su di lui. Con la bionda, semplicemente l'agire e l'avventatezza presero piede sulla ragione e nonostante la concasata tentò di centrare Erik a sua volta, il moretto alla fine ottenne la meglio.
    Fu una vittoria dal sapore agrodolce, tuttavia non v'era tempo o spazio per lasciarsi andare alle sensazioni non troppo positive.
    Ecco, seguendo questo mood l'ametrino giunse ai pressi di un albero e lì a tentar di colpirlo fu un altro dei suoi amici: Howard. Immagino che sarà l'ennesimo scontro amiconicida. Ignaro sulla possibile esistenza o meno dell'ultima parola, Erik si armò dell'ennesima pozione alla mano e senza pensarci due volte tentò di lanciarla verso il dioptase. Aveva intenzione di effettuare un lancio semplice, rivolto alle gambe del bersaglio, in maniera tale da causargli maggiore difficoltà in un'ipotetica schivata. Sono desolatissimo, Howy, ma non ho intenzione di uscire dal gioco!
    Ma chissà cosa ne avrebbe pensato il destino? Howard partiva da una postazione avvantaggiata, tuttavia ciò non eliminava del 100% la probabilità di essere centrato. Probabilmente avrebbe dovuto impegnarsi di più con la mira rispetto a ciò che era successo con Emma e James, ma come amava dire "o la va o la spacca". Prima o poi i due avrebbero dovuto sfidarsi se entrambi fossero andati avanti in quella competizione. ora erano l'uno contro l'altro e il cuore di Erik non pareva intenzionato a smettere di battere.
    Devo portare le foglie d'acero alla vittoria! Loro credono in me.


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    Azione 1: cerca di colpire Howard

    Coraggio: 30
    Empatia: 30
    Intelligenza: 26
    Resistenza: 27
    Tecnica: 20
    Intuito: 24
    Destrezza: 30
    Carisma: 21
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    Erik Foster | Ametrin | IV anno
    Dal momento stesso in cui i giochi cominciarono, Erik non poté far a meno di chiedersi quale fosse la natura degli Hidenstone Games. Il primo gioco metteva in risalto le doti atletiche degli studenti e la loro capacità di adattarsi in condizioni di alto stress senza l'uso della magia. Era stimolante? Assolutamente sì, tuttavia il discorso dell'eliminazione un po' lo fece sentire in colpa.
    Questo sentimento lo afflisse quando centrò James con la sua pozione. Non voleva colpire un ametrino come suo primo bersaglio, ma era stato il compagno di casata che per primo alzò lo stendardo di guerra e probabilmente se lo avesse ignorato, avrebbe rischiato di venire eliminato a sua volta.
    James, spero non te la sia presa, finita la giornata ti offrirò tutto ciò che vuoi a Denri-mh? In quel preciso momento notò una macchia azzurra addosso all'ametrino e lui aveva preso solo pozioni rosse. Da dove proveniva? Emma. Anche lei aveva lanciato una pozione contro James e ora erano l'uno di fronte all'altra, senza difese o mura che si frapponessero tra loro. Non vorrei affrontarti, ma se devo scegliere preferirei che sia un mio amico a eliminarmi. Quindi stai pronta! Fu così che l'ametrino tentò di coprirsi meglio grazie all'albero che aveva vicino. Tra i due ci sarebbe stato uno scontro leale. Uno. Due. Tre! Ecco che il moretto fece per uscire all'improvviso, cercando di lanciare una pozione contro le gambe della ragazza. Non si risparmiò con quel lancio. Offrirle un trattamento di favore voleva dire sottovalutarla e, conoscendola ormai da diverso tempo, Erik nutriva grande stima per Emma. Era sicuro che il risultato di quello scontro era tutto fuorché scontato.




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    Azione 1: cerca di colpire Emma

    Coraggio: 30
    Empatia: 30
    Intelligenza: 26
    Resistenza: 27
    Tecnica: 20
    Intuito: 24
    Destrezza: 30
    Carisma: 21
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    Erik Foster | Ametrin | IV anno
    L'imbarazzo iniziale della ragazza era di una tenerezza disarmante, ma Erik si sforzò per rimanere contenuto per non prendersi sin da subito troppa confidenza, ma abbastanza sciolto da risultare aperto a un qualsiasi tipo di conversazione.
    Che io sappia sono l'unico Erik della mia famiglia. Conosco pochi parenti dal ramo di mio padre, ma a ogni modo Enrico suona stranissimo! In italiano tutti i nomi sembrano aristocratici, è pazzesco! Tu hai qualche parenti di lì o è semplicemente una lingua che ti piace? Una gran fetta degli abitanti di Londra erano, infatti, italiani. Non sapeva cosa spingesse i giovani di quella nazione a partire per l'Inghilterra, ma a dir il vero non si era mai posto davvero il quesito.
    Clearmoon, ok, ora ti cerco anc-ASPETTA! Ma io ti seguo già, adoro le tue foto! Sì, ne era certo, aveva anche messo dei like alle ultime foto. Il mondo era davvero piccolo.
    La foto che avevano scattato avrebbero potuto stamparla in una qualsiasi tabaccheria o internet point, magari ce n'era uno che preparava anche frappuccini nelle vicinanze. Ci sta assolutamente! Non dico mai di no a un frappuccino, specialmente con un topping al burro di arachidi! Qui vicino ce n'è uno che li fa da dio! Non si sarebbe allontanato granché dal London Eye, anzi era uno dei bar che si trovavano nei paraggi. Certo, come zona era leggermente più cara delle altre, tuttavia meritava un sacco.
    La ragazza si occupava di fotografia, mentre Erik? Io sono un cer-catore di quidditch Ehm, no cercatore, oggi non so parlare. Volevo dire collezionista di carte pokémon, anche per questo ho la felpa di umbreon. Poi a breve ci sarà una fiera del fumetto a Brighton e dovrò preparare un cosplay ispirato alla serie del Signore degli Anelli, tra qualche giorno uscirà il primo episodio! Interessano anche a te queste cose? Perché in caso Brighton è circa a un'ora e mezza col treno se parti dalla stazione di King's Cross. Intanto il bar che proposto da Erik si vedeva in lontananza.




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    Erik Foster | Ametrin | IV anno
    Tutti coloro che per un motivo o per un altro avevano lo avevano salutato, ricevettero da Erik un ampio sorriso e un occhiolino. Poi però qualcuno gli mise le mani davanti agli occhi. Auto, non lo so, potresti essere chiunque! Poi attese un attimo per concentrarsi. Però dalla voce direi Emma! Si voltò di scatto e abbracciò l'amica, alzando poi una mano a Howard e a Ben che nel frattempo erano arrivati.
    Io ho pescato La foglia d'acero. Uffa, saremo avversari, ma per quanto possibile cercherò di non ostacolarvi.
    Poi giunse una pacca sulle spalle da Blake. Lo sai che amo vincere negli sport! Sono certo che faremo di tutto per portare avanti la nostra squadra il più possibile! A tal proposito, Erik doveva trovare i suoi compagni di squadra.
    La sorte aveva scelto per lui Harry, Jilian, Cassedy e Brook. Ciao a tutti! Pronti a vincere? L'idea di Julian mi piace molto! Al di là di chi vincerà, avremo una scusa per rivederci tutti! Secondo voi ci conviene rimanere compatti o dividerci?
    Discussioni riguardanti le varie strategie presero piede. Intanto il gruppo autunnale avanzò presso il suo ingresso e giunti al carro l'ametrino fece incetta di pozioni. Arrivati all'arena tutto parve estremamente caotico. Alcuni cercarono postazioni strategiche e anche Erik voleva farlo, ma nel suo cammino si imbatté in un James. Ehi, perché hai scelto me come sfidante? Se c'era una cosa che chi conosceva Erik sapeva bene era che non si tirava mai indietro durante una sfida. Fu così che di conseguenza lanciò una pozione verso di James, sperando di centrarlo in pieno petto, avendo così modo di salvarsi la pellaccia.





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    Interagisco con tutti i membri della mia squadra e Emma.

    Azione 1: Lancio una pozione verso James

    Coraggio: 30
    Empatia: 30
    Intelligenza: 26
    Resistenza: 27
    Tecnica: 20
    Intuito: 24
    Destrezza: 30
    Carisma: 21
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    Erik Foster | Ametrin | IV anno
    Da quando si era trasferito a Londra la vita di Erik mutò drasticamente. Prendersi cura di un padre con seri problemi di alcolismo che sfociavano spesso in rabbia non era semplice. Aveva fatto bene ad andarsene? Nessuno poteva dirlo, ma vivere con Luke era assai più divertente.
    Londra poi era fantastica. La capitale inglese era popolata da persone provenienti da tutto il globo, il cibo etnico stava spopolando e ogni anno era impressionante la quota di nuovi studenti babbani che si apprestavano a popolare le università inglesi.
    Poi c'è il London Eye! Da lì c'è una vista pazzesca! Proprio in quel quartiere si stava avventurando. Addosso aveva una felpa leggera felpa di un colore nero e contorni gialli. I capelli corvini erano schiacciati dal cappuccio. Da esso emergeva la sagoma di due orecchie appuntite e dal bordo giallo anch'esso. La particolarità del capo era dato dalla visione si insieme: era una felpa ispirata al pokémon umbreon. Per il resto l'abbigliamento non presentava particolarità: jeans scuri e scarpe anch'esse a tema pokémon.
    Mentre si stava dirigendo presso una gelateria per prendersi qualcosa di fresco, una ragazza lo fermò. Erik le concesse un sorriso di circostanza che però divenne sempre più genuino a ogni frazione di secondo. Ciao Cassidy. La voce era solare. Arricciò il labbro e tentò di posare la destra sulla spalla della ragazza. Non preoccuparti, è solo una foto. Posso vederla? Anzi, no. Alzò il dito indice e il sorriso si tramutò in una contenuta risata. Hai detto che è bellissima e mi voglio fidare! Possiamo farla stampare e, chissà, potrei rimanerne sorpreso. Io sono Erik!
    Osservando con più attenzione la ragazza non poté far a meno di notare che i colori che indossava ricordavano vagamente quelli degli ametrin. Evitò di far un commento esplicito alla cosa, ma per quanto assurdo potesse essere, quella sola piccolezza lo fece sentire a casa. Pubblicala pure, anzi se hai instagram puoi anche taggarmi. Free hugs, tutto attaccato e con il trattino basso in mezzo.
    Se la ragazza avesse voluto cercare il suo profilo avrebbe visto perlopiù foto di lui intento a lavorare presso uno starbucks mentre si divertiva a far le forme di animali con la schiuma dei vari frappuccini. Ma quindi mi sono intromesso mentre stavi scattando una foto? Lo fai per passione o hai tipo un blog o qualcosa di simile?



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    Erik Foster | Ametrin | IV anno
    Questi Hidenstone games sono una novità assoluta! Non vedo l'ora di partecipare!
    Da quando Victoria aveva dato la notizia, il giovane ametrino non aveva fatto altro che pensare alla nuova trovata della scuola. In cosa consistevano le tre prove? Come le avrebbero svolte? Erano prove a squadre? Non lo so. L'unica cosa di cui sono certo è che ci divertiremo un mondo! La sera prima di andar a dormire mandò un messaggio a Blake, inoltrandolo successivamente a Ben, Howard, Jessica, Jesse e Adamas.

    Amici miei ≧ω≦
    Non vedo l'ora di giocare con voi domani
    (∗≧ꇴ≦)人(≧ꈊ≦∗)
    Spero di star in squadra almeno con uno di voi, ma se così non sarà sono certo che ci affronteremo in una competizione leale e sportiva all'insegna dell'amicizia
    (っ^-^)っ


    Forse aveva esagerato con le emoji, proprio come aveva esagerato con i zuccheri assunti durante la colazione del giorno successivo. Poco male, gli zuccheri in fin dei conti erano energia e mentre si dirigeva presso il labirinto i pensieri tornarono alla competizione. Il labirinto è un luogo spazioso, cosa può esserci che richieda così tanto spazio? Una caccia al tesoro? Un mini torneo di duelli? mentre era ancora assorto nei suoi pensieri arrivò a destinazione, proprio in tempo per udire le parole di Victoria.
    Salutò tutte le persone che conosceva già con un rapido gesto della mano e quando toccò a lui salire sul palco per afferrare chissà cosa dal calderone chiuse gli occhi. E sempre tenendo gli occhi chiusi sollevò l'oggetto da lui pescato in alto nel cielo. Ci tenevo ad augurare felici Hidenstone Games a tutti! Detto ciò fuggì sotto al palchetto, mescolandosi tra la folla e cercando coloro che avevano pescato il suo stesso oggetto.



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    Coraggio: 30
    Empatia: 30
    Intelligenza: 26
    Resistenza: 27
    Tecnica: 20
    Intuito: 24
    Destrezza: 30
    Carisma: 21
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    Converto i miei 183 punti in: +1 Coraggio +4 Intuito +3 empatia e +1 Tecnica

    Mi accredito ù.ù
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    Erik Foster | Ametrin | IV anno
    Era il primo settembre.
    Questa data per molti è priva di significati, ma per Erik è un giorno speciale. Quel dì dal molo Yggdrasi sarebbe partita la drakkar alla volta di Hidenstone. Tale luogo era stracolmo di gente. Le nuove matricole si riconoscevano dal volto: la chiara espressione spaesata, l'ansia negli occhi e lo stupore di chi vedeva tutto nuovo intorno a lui. Adoro la magia.
    Oltre ai volti nuovi e ai genitori, c'erano anche persone che conosceva. Jesse sarebbe arrivato in ritardo, Blake ancora non gli rispondeva all'ultimo messaggio. A Mia non aveva scritto, voleva farle una sorpresa, mentre Jessica non la sentiva da un po'. Uh, chissà Alex com'è cresciuto!
    Prima di imbarcarsi il moretto fece una passeggiata tra le bancarelle. Specchiandosi notò come i capelli fossero scompigliati come al solito, però la maglia a tema avangers era bellissima: capitan america era al centro e attorno aveva tutti i suoi amici. Capitan Hidenstone sta tornando! Uh, e quale modo migliore se non con le caramelle? Si avvicinò a una bancarella per far incetta di gelatine, cioccorane, api frizzole, bibite gassate e super zuccherate, l'immancabile succo di zucca.
    A preparativi fatti la nave fece il solito rumore che preannunciava la partenza. Tutti salutarono i loro cari, Erik invece era lì da solo. Oramai era abituato a non aver nessuno ad accompagnarlo e con ciò ci aveva fatto il callo. Prese così le chiavi della sua cabina. Gli era stato assegnata la numero 08. Era il primo ad arrivare in stanza, così poggiò il suo baule ai piedi di un letto e si gettò su di essa.
    Sono certo che entrerà una matricola! La prenderò sotto la mia ala e diventeremo amici per sempre! Con Erik l'ottimismo era sempre a portata di mano.



    RevelioGDR
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    Parteciperò anch'io :D
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    Erik Foster | Ametrin | IV anno
    Gli apprezzamenti della docente riguardo alle risposte degli studenti fecero arrossire non poco il giovane Erik. Il prefetto, infatti, distolse lo sguardo e si concentrò sui suoi appunti. Segnò le piccole correzioni riguardo i vari interventi, tornando poi lucido appena in tempo per la parte pratica.
    Il primo obiettivo era reperire gli ingredienti per la preparazione della pozione. Come prima cosa indossò i guanti impermeabili che aveva sul guanto di lavoro, dopodiché si avvicinò alla teca dov'era il pesce. La docente li aveva raccomandati di non toccare per nessun motivo l'acqua con qualcosa che non fosse uno strumento di lavoro, così non appena vide parte della creatura emergere dalla superficie dell'acqua, Erik eseguì il suo incantesimo: Immobilus! Dopodiché si armò di bisturi. Doveva ricavarne cinque scaglie che avrebbe ottenuto grattando il corpo della ramora dal lato opposto al viso. Cercò di agire in maniera estremamente delicata e, soprattutto, si premunì di toccar il meno possibile la creatura per non infastidirla, spaventarla o rischiare di farle del male inconsapevolmente. Lavorò dalla metà inferiore del suo corpo, in modo tale da tenere il più lontano possibile il bisturi dal volto dell'animale.
    Ottenuti le cinque scaglie, le poggiò su un panno ad asciugare, così quando le avrebbe dovute triturare non avrebbe ottenuto un composto più liquido del dovuto.
    Per le scaglie di Ashwinder doveva togliere i guanti per evitare di rendere meno preciso il recupero della scaglia. Immobilius! Ci tenne a fermare anche i movimenti di questa creatura per poter lavorare al meglio, recuperando così le ultime cinque scaglia. Ora aveva tutti gli ingredienti necessari per la preparazione della pozione.
    Riempì il calderone medio con 350 ml acqua di sorgente, sfruttando un cilindro dosatore per essere certo della quantità inserita.
    Nel mentre che l'acqua giunse a bollore, il prefetto si premunì di recuperare le foglie di acetosa dalla piantina. Scelse quelle con un colore un po' più vivace, in maniera tale da aver a disposizione le foglie di una qualità migliore. Le pesò sulla bilancia e si ritenne soddisfatto solo quando il peso raggiunse 20 grammi.
    L'acqua ancora non bolliva, così corse a prendere due mortai. Uno era molto più spesso dell'altro. Su quello meno spesso mise le sei ali di coleottero che prese sfruttando la pinza lunga, dopodiché cominciò a pestare. Chi sfruttava la forza in questo passaggio evidentemente non aveva ben compreso come usare lo strumento. La tecnica ideale era tener fermo il mortaio con una mano, mentre l'altra impugnava il pestello in modo tale da avere una presa comoda, ma decisa. Successivamente bisognava schiacciare gli ingredienti con l'estremità arrotondata del pestello, ruotando e esercitando una certa pressione. Quando raggiunse la consistenza desiderava, valutò se fosse il caso di polverizzare anche le scaglie di ashwinder, tuttavia era ancora presto.
    L'acqua finalmente arrivò a bollore, così abbassò il fuoco e inserì una ad una le foglie di acetosa in infusione. Attese finché il colorito non divenne giallastro, dopodiché unì il composto ottenuto dalle sei ali di coleottero, si armò di mestolo e girò per sei volte in senso orario.
    Indossò i guanti in pelle di drago e nel mentre la pozione la pozione proseguiva verso la sua realizzazione, Erik mise molto rapidamente le cinque scaglie di ashwinder nel mortaio più spesso. A questo giro Erik puntò tutto sulla velocità: se fosse stato lento, le scaglie avrebbero perso calore, così dal momento in cui cominciò a pestarle, ci tenne a far sin da subito un lavoro meticoloso nel più breve tempo possibile. Non appena si ritenne soddisfatto inserì il composto nel calderone. Una vampata di calore costrinse Erik a distogliere lo sguardo, ma immediatamente dopo lo riportò sul calderone, alzando la temperatura in modalità alta e impostò il timer a sei minuti.
    Nel frattempo doveva essere portata a termine un'altra preparazione. Prese un tagliere in pietra e un coltello estremamente affilato. Li distese le cinque scaglie di ramora. Qui doveva svolgere un lavoro preciso, quindi le tagliò quante più volte possibile prima in lunghezza e poi in larghezza. Puntava a ottenere i pezzi in parti uguali.
    Non appena trillò il timer, abbassò il fuoco e aggiunse le scaglie e si armò nuovamente di mestolo per girare. Continuò in senso orario per tre volte e altre tre volte in senso antiorario. Spense il fuoco e lasciò in infusione per trenta minuti.
    Quando il timer trillò di nuovo, Erik prese un colino a maglie fini per filtrare il liquido, rendendosi poi conto del risultato: il liquido sembrava acqua frizzante e le grandi bolle che emergevano gli facevano ben sperare di aver svolto un buon lavoro. Ma questa sfumatura giallina c'era anche in quella della docente? Crucciò un attimo la fronte, dopodiché alzò la mano. Professoressa, io dovrei aver finito!





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    Erik Foster | Ametrin | IV anno
    Piccolo Howy, buongiorno anche te! Qui stiamo provando a indovinare quale potrà essere la lezione del giorno, ma tanto non importa quanto sarà complessa, sono certo che tu farai un ottimo lavoro come sempre!
    Da quando lo conosceva Howard non aveva mai svolto un pessimo lavoro a lezione e ciò metteva il giovane Foster in soggezione. Vedeva l'amico come un modello da prendere come esempio nella sua carriera scolastica, così lo emulò: quando la professoressa riprese a parlare, l'ametrino stette in religioso silenzio e ascoltò attentamente le sue parole.
    La O'Neill sorprese tanto il prefetto da lasciarlo a bocca aperta: la pozione che avrebbero preparato quel giorno si presentava facile e utile e ciò gli fece per un attimo storcere il naso. Immagino che sia come la pasticceria: più una ricetta è semplice e più meticolosità e perfezione richiede a ogni passaggio.
    La base della loro pozione sarebbe stata l'acqua di sorgente. Quindi semplice da reperire. Ciò l'avvicina alla classica tipologia di Pozioni che piacevano a Erik. Una pozione che tutti possono realizzare. L'acetosa era un altro ingrediente comune e il moretto dovette trattenersi quando Gyll disse che sembrava lattuaga. Ma dai, le foglie sono completamente diverse! A segui v'erano le ali di coleottero. La docente fece presente come Erik fosse felice di trovarle già pronte e in tutta risposta l'ametrino arrossì così tanto che dovette portare entrambe le mani a coprirsi il viso. Aiuto, sono marchiato a vita! A parlare era l'imbarazzo, anche se ovviamente era molto felice che la docente si fosse ricordata di questo dettaglio. Ciò voleva dire che magari esisteva un pizzico di stima reciproca tra i due. Effettivamente la sua conoscenza degli ingredienti e la sua maestria nel trattarli è invidiabile.
    A seguire c'erano le scaglie di ramora. Quel pesce aveva un'espressione alquanto perplessa, nonché quella di Erik fosse poi così diversa. La perplessità aumentò in seguito alla domanda della docente. Che effetto poteva avere utilizzare le squame di una creatura più giovane rispetto a un esemplare più adulto? Mi riallaccio al discorso di Howard e tenterò di ragionare per analogia. Il motivo per cui preferiamo utilizzare le scaglie di un esemplare giovane, immagino sia lo stesso per cui decidiamo di usare le foglie di una pianta verde e rigogliosa, rispetto a quelle di uno stesso esemplare più secche e ingiallite. Immagino che le scaglie di questo esemplare possano funzionare al meglio per una maggiore concentrazione di di proprietà che in un esemplare più adulto non avremo. Un'altra questione è sicuramente il fattore qualitativo. Una squama di un esemplare giovane è sicuramente diversa da quella di un esemplare adulto, poiché col trascorrere degli anni le squame depositano verso l'esterno strati di tessuto osseo, rendendole meno pure e aggiungendo componenti che potrebbero rovinare la pozione.
    Quelle del pesce non sarebbero state le uniche scaglie da recuperare, infatti da un altra teca si rivelò un Ashwinder. Poi giunse un'altra domanda: con cosa avrebbe potuto sostituire le scaglie di quel rettile magico? Suppongo che il Fiammagranchio possa essere un buon sostituto. Magari potremo concentrarci sulla polvere ottenuta dal suo carapace, dato che per colpire alza tantissimo la temperatura di tutto il suo corpo, immagino che per osmosi abbia assorbito grande parte delle proprietà magiche del suo fuoco, inoltre sarebbe in grado di resistere ad altissime temperature.
    Attese la fine del proprio discorso prima di avanzare una domanda. Quel genere di pozioni erano quelle su cui desiderava più cimentarsi, poiché nell'ottica di una possibile sfida in gruppo, quello del supporto era il ruolo preferito dell'ametrino. Immagino che questo genere di pozioni abbiano effetto solo se ingerite, in quanto devono lavorare all'interno del nostro corpo per liberarci dall'effetto mentale. Se sono vittima di più effetti mentali contemporaneamente mi libera da entrambi? Inoltre questa pozione avrebbe effetto anche su alcuni veleni che comportano alterazioni mentali? Naturalmente non sarebbero antidoti, ma mi chiedevo se quantomeno potessero riportare lucidità al malcapitato.


    RevelioGDR
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    Erik Foster | Ametrin | IV anno
    Il rapporto che Erik Foster aveva con Pozioni era piuttosto altalenante: stravedeva per quella disciplina perché preparare una buona pozione era un po' come cucinare e amava metterci amore ogni volta che preparava qualcosa con impegno, tuttavia aveva non poche difficoltà quando doveva trattare ingredienti di origine animale, specialmente se riuscivano a suscitare conati di vomito in lui. Convivere con la licantropia lo aveva destabilizzato e quando aveva a che fare con carcasse era sempre un trauma, anche per quanto riguardava Magia Verde.
    Ma pensiamo positivo, magari oggi faremo qualcosa di divertente e poco macabro!
    Ricevette un messaggio da Gyll e immediatamente rispose. Grazie Gyll-Gyll, arrivo subito! o(≧▽≦)o
    Mantenne fede alla sua promessa: giunse in aula nell'arco di cinque minuti. Addosso aveva la classica divisa da ametrino, la spilla da prefetto era lucida sul petto e non un capello era fuori posto. Buongiorno professoressa! Oh, ma questi fiori, aspetti, non me lo dica, si tratta di acetosa di bosco, vero? Ho letto che esistono dei decotti in cui viene utilizzata! L'entusiasmo dell'ametrino era evidente, dopotutto la sua materia preferita a Hogwarts era erbologia. Notò le rose dove vennero spostare e l'attenzione subito dopo si concentrò sul lungo tavolino vicino ai rubinetti e alla teca col telo rosso. Uh, immagino che scopriremo a breve a cosa serviranno. L'ultimo dettaglio, tuttavia, non riuscì a tenerselo per sé. Notò il barattolo sul piano di lavoro. E quelle, invece, sono ali di coleottero! Sono felice di vederle già pronte per l'uso. Il tono ora si fece più pacato, insomma, strappare quelle ali dalle creature doveva essere un lavoro non proprio allegro.
    Salutata la docente, il moretto si diresse verso il posto che gli era stato prenotato da Gyll. Posò la sua tracolla sul tavolo e si avvicinò alla ragazza. Secondo te cosa prepareremo oggi? Sono super curioso, anche se spero vivamente che si tratti di qualcosa che possa servirci. Ultimamente abbiamo vissuto diverse esperienze poco rassicuranti e un'arma difensiva in più dalla nostra parte non sarebbe male. Sai se esistono pozioni dell'Invulnerabilità? A dir il vero no, Erik, ma ahimè non poteva saperlo. Si sedette così al proprio posto in attesa dell'inizio della lezione.


    RevelioGDR


    Mini riassunto: Erik si siede sul posto B6 e interagisce con Gyll e Airwen
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