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.MagipsicologaAmèlie De Maris
[Ufficio di Ameliè, San Mungo, ore 16.00]
Non era mai facile relazionare con dei bambini come pazienti, ma quel pomeriggio era stato pieno di giovanissimi pazienti tra le sue mani. Spesso la loro pazienza alle medicine, alle pozioni e tutto quello che serviva nei casi vari era decisamente limitata, l'aveva imparato sulla sua pelle con il tempo, l'esperienza faceva davvero la differenza. Aveva curato una piccola escoriazione a una bambina di sei anni, un caso di magia accidentale che aveva gonfiato la mano a un bambino della medesima età, e infine un terzo caso che stava ancora curando. Aveva tra le mani una ragazzina di undici anni che era arrivata con il padre. Un Incendio che era diretto al camino l' aveva colpita involontariamente e si era bruciata sul fianco destro provocando una piccola ferita, tutto sommato era stato un caso facile da risolvere e da curare. I problemi erano ben altri spesso e volentieri, quelli veramente difficile da curare e rimettere a posto. Finì di passare l'ultima cura con la bacchetta sul fianco nudo della ragazzina poi mise un cerotto protettivo di medie dimensioni sulla stessa ferita che si stava ormai rimarginando dopo le sue cure. La cura era finita a quel punto.
Abbiamo fatto Jane, ora sei come nuova. Mi raccomando non toglierti il cerotto per un paio di giorni. Rivestiti e puoi andare. Fai attenzione agli incantesimi.
Dette il tempo alla ragazza e al padre di lasciare la stanza dopo avergli salutati con un sorriso notevole sul volto e chiuse la porta della stanza. Quindi si mise ad aggiornare il libro "mastro" delle cure effettuate per vedere se mancava qualcosa tra pozioni, cure varie, e tutto quello che le serviva normalmente.Sembra che nella vita si abbia successo grazie a tre fattori: la salute, l’intelligenza ed il carattere, aggiungiamo un quarto fattore; un po’ di fortuna.code © psicheSPOILER (clicca per visualizzare)Jacqueline De Lourant. -
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.MagipsicologaAmèlie De Maris
Era quasi ora di una pausa caffè, quell'ultima giovanissima paziente l'aveva stancata quasi del tutto, ma effettivamente le piaceva eccome quello che faceva quindi era una fatica che tutto sommato sopportava e affrontava ogni giorno con piacere e voglia. Il poter curare le altre persone quando poteva intervenire fin da subito era un qualcosa che le piaceva molto. Scrisse un paio di pozioni che doveva riprendere in magazzino nel suo registro, ci sarebbe passata in quella stessa serata prima di lasciare l'Ospedale Magico del San Mungo, era solo una piccolezza alla fine della giornata lavorativa ma che aiutava tanto nel giorno successivo. Dieci minuti erano un grande aiuto per arrivare al meglio nella giornata successiva lavorativa, l'aveva imparato fin dal primo giorno. Sentì bussare alla porta, e dette prontamente il permesso di entrare.
Entra pure, è aperta.
Vide entrare Jacqueline, una vista sempre piacevole che poteva aiutarla eccome ad andare avanti in quella giornata.
Che piacere vederti, una gran gioia in questa giornata piena di pazienti, e soprattutto bambini tra di loro.
Fece un bel sorriso.
Siamo sulla stessa linea d'idea a quanto pare. C'è ancora qualche ora di lavoro prima di staccare e saranno ore pesanti. Qualche paziente particolarmente complicato per te?
Una pausa tra le sue parole. Un piacevole contatto fisico tra di loro, seppur fosse solo una carezza, ma era pur sempre un inizio.
Mi conosci ormai, è un desiderio che ho sempre. Mi piacerebbe farlo ogni attimo.
Le fece un occhiolino.
Ma credo che per il momento dovremmo aspettare un po', mi hanno annunciato tramite un elfo che dovrebbe arrivarmi qui tra una decina di minuti un nuovo paziente, anche se non mi hanno detto altro, solo che di è media gravità. Ho solo tempo per prendere un caffè al momento, mi vuoi seguire alla macchinetta? Così stiamo insieme, seppur per pochi minuti, ma potremmo rifarci nella serata.
Era pur sempre passare del tempo assieme prima di poter rimediare in una serata che poteva essere decisamente piacevole e interessante.Sembra che nella vita si abbia successo grazie a tre fattori: la salute, l’intelligenza ed il carattere, aggiungiamo un quarto fattore; un po’ di fortuna.code © psiche. -
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[continua Qui]
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