Do not go beyond the Yellow lines

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Eirikr J. Donneville
        +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Denrise
    Posts
    95
    Reputation
    +50

    Status
    🗲
    Non era il tipo che fissava nella mente i volti delle persone, per la maggior parte del tempo scambiava convenevoli stentati e poi cancellava dalla propria memoria ogni tratto fisionomico. In passato, sopratutto quando viva a Londra con la sua ex estroversa e socievole, quella incapacità di memorizzare volti e nomi gli era costata non poche figure di merda.
    Ora che era tornato a Denrise poteva quantomeno godere della monotonia di volti e voci che il villaggio aveva da offrire, anche se negli ultimi anni si era arricchito di viaggiatori e facce nuove. Per quanto detestasse l’idea, purtroppo faceva parte dei tradizionalisti brontoloni che non accettavano di buon grado le novità e passavano il tempo a lamentarsi.
    Se non altro i suoi brontolii spesso si perdevano nello sciabordio del mare o nei piatti che gli preparava Andrew, e non concludeva niente di che.
    Continuava a lottare contro quella parte di se, contro il destino che il padre gli aveva confezionato, eppure ogni giorno che passava sulla terra ferma capiva sempre di più per quale ragione non fosse poi così male uscire in mare.
    Non sentiva l’esigenza di farsi nuovi amici, ritrovato il suo equilibrio con Andrew gli sembrava che la sua vita fosse già completa così, tra lui e qualche vecchia conoscenza che lo accompagnava in mare non aveva tempo per allargare la cerchia. Eppure capitava che incontrasse qualcuno e quel qualcuno gli restasse sotto pelle: era successo con quella bionda alla locanda, Rebecca, che ora considerava un’alleata e quasi un’amica, non escludeva che potesse succedere di nuovo.
    D’altra parte però escludeva anche di uscirtene con quel vento pungente, eppure eccolo lì, avvolto nella sua fidata giacca di pelle, la testa chinata per nascondere il più possibile il volto dall’aria gelida.
    Era abituato a percorrere quella stessa strada per andare verso il molo, la conosceva così bene da riconoscere la posizione di ogni radice e ogni sasso anche ad occhi chiusi e per quello era inevitabile, per lui, proseguire spedito, senza esitare.
    Si poteva dire molto di Eirikr, ma era in gesti e momenti semplici come quello che la sua vera natura veniva fuori. Solo un predone avrebbe avuto quel passo sicuro e rapido, come se conoscesse quel posto a menadito, come se fosse nato per essere lì. E proprio perchè conosceva quel posto come se le sue tasche non faticò a notare subito qualcosa di diverso: era abituato alla solitudine, a quell'ora, ma non potè evitare di captare anche il flebile suono della voce di qualcuno non troppo distante e intravedere delle dita arpionate tra le rocce del dirupo. Gli sarebbe bastato sporgersi per capire che cosa stava succedendo e prima ancora di ragionare tese il braccio e afferrò il polso del povero malcapitato, prendendosi tutto il peso e cercando di salvarlo.
    Il suo cervello processò tutto con ritardo, quando già stava agendo, che la persona che stava aiutando non era uno sconosciuto qualsiasi ma che si erano già visti prima.
    "Non mi sembra una buona idea starsene a penzoloni nel vuoto con questo freddo." buttò lì come prima battuta, istintiva, incapace di nascondere la sua sorpresa.
    Dimenticarsi del volto di Keegan sarebbe stato difficile, riuscire ricollegarlo a quel posto però a quella circostanza ancora di più. Tante persone si sarebbe potuto aspettare in una situazione come quella, ma non riusciva proprio a spiegarsi cosa ci facesse li, sospeso nel vuoto.
    Eirikr J. Donneville

    "
    Nunc et sodales risus, sit amet viverra massa. Nullam ornare massa et leo tincidunt eleifend. Donec dapibus bibendum felis, a imperdiet magna auctor at.
    "

    PREDONE

    code by ©#fishbone

     
    .
2 replies since 15/12/2022, 22:04   99 views
  Share  
.
UP