Eirikr J. Donneville

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    Eirikr
    Donneville
    nome e cognome : Eiríkr. nome tratto direttamente dalla mitologia norrena e voluto fortemente dalla famiglia di suo padre. Appartenuto per lo più a sovrani leggendari, viene spesso affibbiato con la speranza che possa rivelarsi portatore di fortuna e di buona sorte.
    Jackson. Deriva da un cognome il cui significato, che si rifà alla lingua ebraica, è "figlio di Jack". Il nome Jack può essere inteso come variante di John (Giovanni) e di Jacob (Giacomo). Il suo significato Babbano è spesso "Dio ha avuto misericordia, dono del Signore" oppure "seguace di Dio", ma la madre lo ha scelto più che altro per come suonava e per il modo in cui le sembrava stare bene al figlio.
    Danneville. Cognome ereditato dal padre, appartenente ad una delle famiglie che hanno da sempre abitato Denrise.
    data e luogo di nascita : 14 febbraio, Denrise.
    ex scuola : Durmstrang. Scuola rinominata e conosciuta per la sua impronta militare e la sua istruzione severa e rigida. Si trova in Scandivania ed è stata la madre di Eiríkr a volere fortemente che lui la frequentasse.
    professione : Attualmente impegnato come Predone, lavoro ereditato dal padre. A differenza del padre, che ha sempre cercato di tenersi sempre lontano da cose troppo losche o pericolose, Eiríkr finisce sempre per rischiare la sua vita anche solo per provare a sentirsi più "vivo".
    stato di sangue : Mezzosangue, per una parentela da parte di madre con un Nato Babbano.
    stato sociale : Nella media.
    allineamento : Neutrale Puro (N): l'Indeciso o l'Equilibrato, si comporta sempre secondo il suo istinto e le sue conoscenze, senza costrizioni o pregiudizi. Considera il bene migliore del male, ma non si sente obbligato a perseguire il bene in modo universale. Talvolta i personaggi che manifestano tale allineamento considerano gli estremi (legge/caos, bene/male) come dannosi e cercano di mantenere quello che percepiscono come un sano equilibrio.
    bacchetta : Legno di agrifoglio, crine di Thestral, 11 pollici, flessibile.
    famiglio : I suoi genitori sono entrambi maghi. Il padre, Hallar Danneville, è un Pedrone, e ha vissuto per tutta la sua vita a Denrise. La madre, Elizabeth Bonnet, è una maga, originaria di Parigi. I due si sono incontrati a Hogwarts, quando erano ancora solo ragazzi, e si sono innamorati quando erano appena ragazzi: dopo essersi sposati da molto giovani si sono trasferiti a Denrise, ma Elizabeth si è poi stancata della vita a Denrise ed è tornata a vivere a Parigi, dove ha ricominciato una nuova vita. Nonostante il divorzio, avvenuto quando Eiríkr aveva già quattordici anni, il ragazzo ha mantenuto un buon rapporto con entrambi e va almeno una volta all'anno a trovare la madre, per quanto la sua vita non sia molto nelle sue corde.
    aspetto (e segni particolari) : Eirikr è un ragazzo ben piazzato, per quanto il suo fisico sia asciutto: il mare e la sua occupazione di Predone lo hanno forgiato, negli anni, rendendo la sua pelle un po' più spessa, per quanto chiara, e portandolo ad avere sempre una carnagione leggermente abbronzata, le mani callose per i lavori pesanti compiuti a bordo della Drakkar di famiglia. Occhi di un blu deciso -che il padre ha sempre sostenuto essere un segno da parte degli dei che lui appartiene al mare, non alla terra-, capelli castani e pelle pallida, Eirikr spicca nel suo equipaggio proprio perchè ha ereditato alcuni caratteri somatici della madre, che lo fanno sembrare fuori luogo tra tutti quei denrisiani plasmati dal duro lavoro. Così come i capelli, porta spesso anche la barba incolta: non la fai mai crescere del tutto ma tende a non radersi troppo spesso, sia per i suoi ritmi sia perchè non gli dispiace apparire più maturo e "vissuto" e si rivede in uno stile più "trasandato".
    Porta i capelli a lunghezze varabili, in base al periodo che sta vivendo, e non è raro vederlo con capelli medio lunghi, appena sopra le spalle, che lascia crescere quando ha troppo a cui pensare e poco tempo da dedicare alla propria figura. Se il mare non richiede certo nessun abbigliamento particolare, se non abiti comodi che ben si prestino ai suoi ritmi serrati, l'essere cresciuto a Durmstrang, con le rigide regole imposte dall'Istituto, lo ha portato a curare sempre almeno un po' la sua apparenza, privilegiando abiti semplici ma che gli diano un'aria più autoritaria e sicura.
    Non è un amante dei tatuaggi o di qualsiasi altra modificazione del corpo: non ha orecchini, porta solo una collana d'oro con una placchetta piatta che ha da quando è nato e nient'altro. La sua pelle è costellata di lentiggini praticamente ovunque, causate dalla troppa esposizione al sole e dalla sua pelle delicata. Ha una voglia sul fianco destro e svariate cicatrici, che si è procurato in modi svariati e alle volte anche originali.
    carattere : Impulsivo e testardo, non si può dire che quando desidera qualcosa Eirikr non faccia di tutto per ottenerlo. Ha sempre avuto un istinto molto sviluppato, di cui si fida ciecamente, anche se in minima parte rimane una persona facile da influenzare. Nonostante abbia i suoi valori e le sue idee, finisce spesso per lasciarsi influenzare dalle circostanze e da ciò che gli accade intorno, o quantomeno era qualcosa che succedeva quando era più giovane: non per nulla l'istruzione che lo ha formato a Durmstrang lo ha portato ad avere non poche crisi d'identità, tanto che anche ora che è cresciuto non è per niente convinto di quale sia la sua strada e non si sente di appartenere del tutto a nessuno dei mondi tra i quali si è sempre trovato in bilico.
    Da un lato la cultura e le origini del padre, Denrisiano di nascita, hanno contribuito a forgiare il suo carattere, rendendolo un ragazzo conciso e deciso, tutto d'un pezzo, forgiato dalla durezza del mare e dal prezzo che una vita da predone gli chiede di pagare ogni singolo giorno. Temerario, avventuriero, incosciente del pericolo, Eirikr è un lupo solitario per certi versi, ma anche espansivo e "cazzone" quando si trova nell'ambiente giusto. Non si è mai dato freni e limiti, in contrasto forse col desiderio del padre di essere più concentrato sul lavoro e sul farsi una famiglia, cose che non sembrano sempre presenti nella mente di Sebastian.
    D'altra parte c'è l'influenza della madre, una donna indipendente e cocciuta, che quando sceglie qualcosa non riesce a togliersela dalla testa nonostante già sappia che non è la cosa giusta per lei, forse. La stessa donna che ha abbandonato la sua vita a Parigi per andare a vivere a Denrise, dove non era nemmeno troppo ben vista, non poteva che insegnare suo figlio a seguire il suo sesto senso, a fare sempre ciò che considera giusto per lui fregandosene di tutti gli altri. Dalla donna Eirikr ha anche ereditato un certo fascino, ma anche la capacità di innamorarsi poco e fino infondo: per lui c'è stata una sola donna in grado di conquistare il suo cuore, fino ad oggi, e per quanto le cose tra i due siano finite -più di una volta- lui non se l'è ancora tolta del tutto dalla testa.
    E come se non bastasse anche Durmstrang ha contribuito a forgiare il suo temperamento, assecondando la sua scarsa capacità di gestire le proprie emozioni -che spesso percepisce come qualcosa di incontrollabile, fuori da ogni schema- incanalandolo nella violenza e nella ricerca di esperienza adrenaliniche. Infondo al momento considera il pericolo la sua unica valvola di sfogo in una vita che non sente appartenergli del tutto e che ancora non ha abbandonato, forse per fin troppa lealtà e rispetto nei confronti del padre o per puro senso di colpa.
    Era notte ormai inoltrata a Denrise quando il pianto di un Eirikr appena nato invade le orecchie speranzose dei suoi genitori. Hallar ed Elizabeth vengono travolti all'istante da una gioia profonda e da un notevole sollievo: attendevano il loro primogenito ormai da un anno, da quando si erano sposati, e per quanto ancora giovani non vedevano l'ora di rendere il loro amore più concreto, mettendo al mondo un figlio. I due si erano conosciuti durante gli anni di Hogwarts e nonostante le loro vite, così diverse, avevano cercato di coltivare il loro rapporto il più possibile, ritrovandosi a vedere nel matrimonio l'unica soluzione per rendere le loro intenzioni ancora più serie anche gli occhi di coloro che li vedevano come una coppia destinata a spegnersi in fretta. Un po' per sfida e un po' per effettiva convinzione, i due convolano a nozze quando hanno poco più di vent'anni ed Elizabeth si trasferisce a Denrise per poter vivere la sua relazione fino infondo. I due innamorati sono presi dal momento e si sa, i primi periodi sono i migliori: nonostante le loro origini così diverse -Elizabeth cresciuta a Parigi, Haller originario di Denrise- si impegnano davvero per far funzionare le cose ed Eirikr era l'elemento mancante per rendere il loro rapporto ancora più concreto e funzionale.
    In effetti i primi anni di vita di Eirikr sono i migliori: nonostante la relazione tra i suoi genitori non fosse ben vista dalle rispettive famiglie, l'arrivo del bambino aveva portato tutti a vedere l'unione sotto una luce migliore. Viziato da parte di entrambe le famiglie, cresciuto nella cittadina di Denrise a stretto contatto con i nonni paterni e svariati cugini, Eirikr viene cresciuto secondo le idee denrisiane, seppur con una certa influenza da parte della madre che, man mano che gli anni passavano, cominciava a sentirsi sempre meno adeguata alla vita sull'isola.
    Haller, dopo una breve pausa, ritorna alla sua vita di predone, che si dice incapace di lasciare nonostante l'arrivo del figlio e la moglie ad aspettarlo sull'isola, e Elizabeth comincia ad accusare sempre di più uno stile di vita che non le appartiene. Crescendo i conflitti tra Haller ed Elizabeth si fanno sempre più intensi, portando anche il figlio a risentirne parecchio.
    Quando Eirikr compie undici anni è sua madre ad imporsi e ad insistere per al figlio venga impartita un'istruzione rigida e militare come quella di Durmstrang, non accettando nessun tipo di replica da parte del marito. Il bambino viene quindi spedito in Scandinavia, dove affronta una delle prime grandi esperienze della sua vita: trascinato lontano dalla sua amata isola -che aveva comunque imparato ad apprezzare e considerare casa- e sbattuto in un ambiente nuovo e ben diverso, si ritrova spiazzato e senza riferimenti. Qui gli viene fatta una sorta di "lavaggio del cervello", che tira fuori parecchie delle sue instabilità, compresa la sua incapacità di gestire i sentimenti e in particolare la rabbia, facendone i suoi cavalli di battaglia. Come è facile immaginare l'educazione rigida di Durmstrang non fatica a modificare e modellare il carattere di un ragazzino ancora intento a trovare la sua strada ed è quindi che Eirikr comincia a cambiare, iniziando di conseguenza a mettere in dubbio anche tutti gli ideali insegnategli dal padre e dai nonni paterni.
    Finita la scuola si trasferisce dalla madre, a Parigi, giusto per starsene lontano da Denrise e per provare a cambiare aria, ma invano. Per quanto gli venga offerto un ruolo all'interno del Ministero -un ruolo minore, all'inizio-, la città lo fa sentire fuori luogo e sbagliato e mai abbastanza. Eppure, nonostante non sentisse di appartenere del tutto a quel luogo, ha comunque avuto modo di rimanerne segnato a vita: è proprio qui infatti che ha conosciuto Margot, l'unica donna che si sia dimostrata in grado di farlo vacillare. I due si sono conosciuti per caso, in una nevosa notte di dicembre, e si può dire che per Eirikr si sia trattato di un colpo di fulmine, anche se ha impiegato parecchio ad ammettere di essere così preso dalla ragazza. Un po' per colpa del suo carattere, e un po' per colpa di lei, i due hanno avuto una relazione di qualche anno, travagliata e complessa, che lo ha lasciato ferito e demotivato.
    Non appena ha capito che non c'era più speranza per loro due -dopo aver provato a tornarci assieme un paio di volte, fallendo miseramente- ha abbandonato Parigi, sperando che starsene lontano da quel posto avrebbe aiutato a lenire certe ferite, ed è tornato a Denrise dove si è lanciato senza indugi nella carriera di Predone. Il pericolo è diventato in fretta un modo per mettere a tacere i suoi rimpianti e il suo dolore, "dipendenza" che lo ha portato a infilarsi spesso in affari loschi e a non percorrere la migliore delle strade. Ancora oggi non è soddisfatto della sua carriera, spera di poter cambiare ma non ha ancora trovato un modo per incanalare al meglio la sua forza distruttiva.
    prestavolto : Sebastian Stan / © murphy


    Edited by Mia Freeman - 8/5/2021, 18:58
     
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    La scheda va bene. Posta pure le statistiche
     
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