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  1. Amelia Farley
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    Dioptase
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    Se avesse potuto avrebbe mangiato qualsiasi cosa, in quel momento. Non era da Amelia assecondare certi bisogni o istinti, le era stato insegnato a rimanere sempre elegante e contenuta, di darsi dei freni, e poteva spesso sentire la voce di sua madre ripeterla di "comportarsi come una signorina" e "guarda come è perfetta tua sorella, dovresti essere come lei". Se per certi aspetti era sempre stata una ribelle, per quanto riguardava il suo aspetto esteriore aveva sempre posto una certa attenzione verso come si esprimeva, quello che le persone vedevano di lei, come la percepivano in ogni situazione. Aveva passato gli ultimi due anni a odiare la sua parte animale -letteralmente-, a detestare il suo essere un licantropo perchè la rendeva imperfetta, non impeccabile come avrebbe voluto, per questo aveva sempre cercato di prendere le distanze da quella parte di se e provare in qualche modo a nasconderla, o quantomeno ad allontanarla quando ne aveva la possibilità. Non significava che si mostrasse debole o in costante crisi interiore, era solita vantarsi della sua natura con le pochissime persone che ne erano a conoscenza, e in effetti nei momenti in cui non era più Amelia ma l'altra parte di sè si sentiva forte, selvaggia e viva. E quell'estate le era servita per realizzare che voleva sempre sentirsi così, che quella sensazione era piacevole dopotutto e che non aveva ragione per nascondere qualcosa che ora sapeva controllare.
    Era indubbio che quella realizzazione venisse a braccetto con la consapevolezza -o illusione, dipendeva dai punti di vista- di aver imparato a conoscere e controllare quella parte di sè, ogni volta di più, una sensazione di certo rivitalizzante e potente come poco altro.
    Il ritorno a scuola l'aveva vista ancora più sicura di se, camminava con passo più convinto -non che prima non lo facesse- e, per contro, era leggermente meno insopportabile, ma solo perchè una parte di lei non sentiva più sempre necessario denigrare gli altri per ribadire la sua superiorità. Rimaneva comunque un' "adorabile" stronzetta, motivo per cui non aveva ancora legato con nuovi amici e continuava per lo più a focalizzarsi sul suo impeccabile rendimento scolastico, con l'aggiunta che ora si sentiva più realizzata e meno frustata di prima. Almeno a giorni alterni.
    In quel giorno in particolare, dopo una notte di luna piena passata nei boschi, non si era rintanata nella sua stanza ma aveva pensato di prendere più cibo possibile dalla Sala Grande e dirigersi verso un posto tranquillo dove mangiarsi tutto quanto.
    Per qualche ragione quell'autunno fin troppo caldo non la stava infastidendo quanto avrebbe pensato: era amante del freddo, o quantomeno dell'aria frizzantina autunnale, ma quel giorno aveva ancora addosso gli strascichi di forza e sicurezza che la trasformazione le aveva lasciato addosso, togliendole però di contro parecchio sonno. Forse anche per quello, nonostante il suo spirito rinnovato, si era ritrovata a cercare la pace dei giardini pensili, dove pensava che nessuno avrebbe interrotto il suo generoso pranzo.
    Aveva appena messo piede nei giardini, senza avere nemmeno il tempo di lanciare un'occhiata in giro, che qualcuno l'aveva apostrofata, portandola a voltarsi inclinando appena la testa. Era abbastanza sicura di non conoscere quel ragazzo, aveva un volto particolare e uno sguardo che si sarebbe ricordata se solo lo avesse incrociato prima, e non potè evitare di trovarlo leggermente interessante. Un traguardo, almeno per lei.
    Inclinò appena la testa. "Allora è un miracolo che non ti sia successo nulla." lo punzecchiò, tagliante come suo solito, prendendo poi posto distante dall'altro seppur comunque a portata di orecchio. Non riusciva a comprendere come le persone potessero avere voglia di attaccare bottone con degli sconosciuti, lei di certo non aveva quell'istinto. Gli avrebbe lanciato un'occhiata, quasi di sfida, inclinando appena la testa mentre l'altro continuava il discorso. "E tu hai voglia di correre questo rischio?! Forse dovresti rientrare." lo punzecchiò a sua volta, per poi scartare con cura uno dei panini con marmellata e burro d'arachidi che aveva portato con sè.
    Amelia Farley

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8 replies since 4/11/2022, 20:23   136 views
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