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.Tutto avrebbe pensato, tranne che trovarsi Blake davanti. Lì. A casa di Daniele. Dopo aver fatto sesso con lui. Rimase immobile senza nemmeno pensare a coprirsi, tanto non era niente che il Barnes non avesse mai visto... ed ad ogni modo, in quel momento aveva sentito un sollievo così profondo, che non avrebbe pensato a coprirsi nemmeno se avesse avuto un lenzuolo a disposizione.
Si alzò in piedi, abbandonando il fianco di Daniele, mostrando nello sguardo una debolezza ed una vulnerabilità che non aveva mai dimostrato, nemmeno nelle occasioni peggiori. La sua vita era stata appena stravolta, la perfezione che pensava di aver raggiunto con tanta fatica, era appena stata sgretolata davanti ai suoi occhi, quindi si sentiva confusa e non riusciva più a capirci niente. Mosse qualche passo incerto come un bambino che avesse appena imparato a camminare, andando in direzione di Blake e dimenticandosi dell'uomo alle sue spalle, almeno per un momento. I suoi occhi erano completamente incatenati a Blake, incredula che fosse lì, come se avesse letto i suoi desideri.
Avevano sempre avuto un rapporto speciale, loro due, un rapporto che avrebbe anteposto a qualsiasi altro, perché sapeva che la loro amicizia fosse imprescindibile e che nessun'altra relazione l'avrebbe eguagliata. Era parte della sua anima, come se ad unirli fosse lo stesso cuore.
Bibi sussurrò, arrivando finalmente all'amico ed avvolgendogli le braccia attorno al collo, ancora l'ombra delle lacrime a rigarle il viso, il trucco che aveva prima, per fortuna molto leggero, sbavato sugli occhi. Premette la testa contro la sua spalla, respirando profondamente come se stesse per sopraggiungere un attacco di panico. Il profumo di Blake le invase le narici, facendola sentire a casa nonostante a casa non lo fosse. Ma la sua casa era lui, era il suo tutto, la sua metà perfetta. Lo amava, forse non come aveva amato Daniele, no. L'amore tra Blake e Jess era qualcosa di puro, che andava oltre l'infinito. Era quasi angelico.
Per fortuna sei qui... ti prego, portami via piagnucolò, stringendo la presa su di lui, come se volesse essere cullata come una bambina che ha appena avuto un incubo... ed in effetti, lei, un incubo lo aveva avuto ed era stato ad occhi aperti. Un'onda d'urto di ricordi l'aveva investita senza preavviso, strappandole il cuore e poi giocandoci come fosse stato un antistress. Forse sarebbe stata meglio senza quei ricordi, con solo la convinzione di essersi persa qualcosa, però niente di importante. E invece no, era tornata indietro a tempi più felici, quando tutto quello non era nemmeno un lontano pensiero. E invece no, adesso era anche costretta a beccarsi l'odio di Daniele. Come se fosse stata colpa di Jessica quant'era successo a Dubai, come se fosse stata colpa di Jessica il fatto che lui avesse deciso di abbandonarla, di andarsene. Lei era abbastanza forte e lo sapevano entrambi, aveva vissuto così tante disavventure che aveva le spalle larghe, poteva sopportare qualsiasi cosa. Ed invece no. Lui aveva scelto la via più facile... ed ora la detestava.Jessica Whitemore
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.Blake aveva un carattere difficile, burrascoso. O lo si odiava o lo si amava, non era in grado di accettare vie di mezzo. Jessica, rientrava in questa seconda categoria. Nonostante non fosse semplice averci a che fare, lei aveva deciso di rischiare e lottare per lui, come avrebbe lottato per il suo stesso fratello... anche se lui era molto, molto di più.
Non avrebbe mai osato sperare di vederlo comparire in quel salotto devastato, ma era successo. Evidentemente il loro legame era straordinariamente più forte di quanto avesse percepito ed il che era un bene, perché l'aveva salvata da una situazione scomoda. Non avrebbe avuto né la voglia né la forza di svelare a quel bugiardo di Daniele, di essere diventata un licantropo. Prima di tutto, ne avrebbe dovuto parlare con Blake e prima o poi sarebbe arrivato il momento. Ma non era quello, avevano altre cose di cui parlare.
Diede le spalle a Daniele per correre da chi l'aveva sempre sostenuta nonostante i loro periodi di distacco l'uno dall'altra, da qualcuno che non era fuggito da lei solo perché sapeva essere una ragazza scostante e complicata.
Si lasciò infilare la felpa di Blake, dovendo sciogliere di malavoglia il loro abbraccio. Sapeva di pace.
Sussultò appena quando lui la prese in braccio, ma non durò molto la sorpresa. Allacciò le braccia attorno al suo collo per aiutarlo a reggersi, affondando col viso nel cappuccio e posando la testa sulla sua spalla, socchiudendo gli occhi. Blake non l'aveva mai vista così vulnerabile, nemmeno nei suoi momenti peggiori, nemmeno quando avrebbe voluto partire con lui per andare a Dubai, nemmeno quando gli aveva tirato quello schiaffo, nemmeno quando Daniele li aveva scoperti accoccolati sulla cima della torre, dopo aver origliato le loro confidenze.
Casa sussurrò quasi sovrappensiero, pensando che casa sarebbe stato qualsiasi posto in cui poteva stare vicina a lui. Glielo stava per dire, ma poi quelle sue due parole successive, le fecero gelare il sangue nelle vene. Sapeva bene che non era detto tanto per dare aria alla bocca; ciò che diceva il suo migliore amico, presto o tardi si sarebbe trasformato in realtà.
Blake sussurrò con dolcezza, in un probabilmente vano tentativo di calmarlo. Detestava Daniele per quello che aveva fatto a tutti loro, ma ugualmente non era in grado di augurargli ogni male, lo aveva amato troppo ed una parte di lei, lo amava ancora. Lascia stare... non merita... il tuo tempo ansimò preoccupata, trovando stridente l'accostamento tra la saliva che pareva erodere il pavimento e le sue labbra dolci e calde posate sulla sua fronte. Ma nonostante ciò, se le godette fino all'ultimo secondo.
Se sono con te, non ho più paura replicò e fu l'ultima cosa che disse, prima che venissero risucchiati dalla smaterializzazione per andare molto lontani da lì, al sicuro.
Quando furono realmente lontano da ogni rischio, si concesse il lusso di rilassarsi, inspirando profondamente l'odore di Blake che impregnava ogni centimetro di quelle lenzuola e dei cuscini. Ogni cosa era perfetta, in quel momento.
Si stese anche lui e l'abbracciò da dietro, quindi si accoccolò meglio contro il suo petto, chiudendo gli occhi ed aspettandosi quella sua domanda.
Perché... sai che avevo questo ricordo che non riuscivo ad afferrare, no? Beh, tutto mi portava da lui, anche se non avevo proprio idea del perché. Ma mi conosci, devo capire, ero stanca di tutti quei mal di testa. Si è avvicinato a me, mi ha baciato e... beh, ecco tornati tutti i ricordi mormorò, girandosi verso di lui in modo da poter specchiare le sue pozze nere sui ghiacciai di lui, respirando la sua stessa aria. Si sentiva meglio.Jessica Whitemore
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