Oliver Jackson

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    Oliver
    Jackson
    nome e cognome: Oliver Timothée Jackson, nonostante il secondo non figuri veramente da nessuna parte - né si presenta mai in questo modo.
    data e luogo di nascita: Si presume che sia nato a Manchester - perché è in un orfanotrofio della città che è stato lasciato - e che sia presumibilmente nato attorno al 7 Luglio del 1997, poiché mostrava avere massimo qualche giorno al momento del suo ritrovo davanti la porta d'ingresso.
    orientamento sessuale: Omosessuale.
    ex scuola: Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, Casa Serpeverde.
    casata di Hidenstone: //
    professione: Aspirante membro dell'Acromantula Scarlatta.
    stato di sangue: Mezzosangue (madre mago, madre babbana).
    stato sociale: Povero.
    caratteristica: //
    segni particolari : Nascosti sotto le vesti vi sono lividi sparsi qui e là sulla pelle, causati dalle numerose cadute avvenute durante gli allenamenti di Quidditch; questi sono anche i segni di vecchi esperimenti di Romeo - trafficante per il quale ha segretamente lavorato per qualche tempo già mentre ancora frequentava Hogwarts.
    allineamento: Caotico Neutrale Caotico Buono (CB).
    bacchetta: Bacchetta in legno di ciliegio con nucleo di corda di cuore di alastridente, 12 pollici e 1/2, flessibile.
    famiglio: //
    Altro: Ha una cicatrice sul sopracciglio destro procuratosi durante una rissa al Lago Nero all’inizio del terzo anno: alcuni studenti più grandi di lui avevano insinuato che le sue iridi chiare fossero rimaste un po’ troppo incollate al fondoschiena di una Corvonero – ragazza di un deficiente che aveva sferrato il primo pugno; probabilmente lo studente in questione diceva la verità, ma dal momento che Oliver è fatto per la maggior parte del tempo, il culo l’episodio doveva essergli passato di mente.
    Ricopriva il ruolo di Capitano di Quidditch della Casa Serpeverde, successivamente perso a causa dei suoi comportamenti poco sani, quindi non essendo più meritevole di esserlo.
    Per buona parte del periodo scolastico e anche dopo ha lavorato per Romeo, un gangster della Londra magica che trafficava droga e, quando capitava, sperimentava direttamente su Oliver le nuove miscele prima di portarle sul mercato.
    E' insoddisfatto della vita che fa, ma si adegua. Si chiede spesso come faccia ad essere ancora vivo.
    aspetto (e segni particolari) : Oliver ha un fisico mingherlino, poca muscolatura e con un'evidente magrezza dovuta alla scarsa assunzione di cibo; nonostante per la maggior parte dei momenti sia fatto, non è di buona forchetta e non si lascia abbattere dagli effetti secondari delle sostanze che assume: è difficile - nonostante tutto - che mostri difficoltà nel recuperare "vitalità" alla fine degli effetti miracolosi della cannabis, sforzandosi per non mostrare a chi gli sta attorno che "qualcosa non vada". Alto 1,78 m, la pelle è chiara - quasi diafana -, il ventre piatto, i muscoli delle braccia poco sviluppati; il viso è lievemente a punta avente lineamenti marcati, contornato da un leggero accenno di barba scura sulle guance e sul mento, talmente corta da lasciar intravedere appena la sua ombra - spuntata con l'avvento della pressante pubertà. Gli occhi del Jackson sono cerulei, spenti e a tratti tristi, caratterizzati da ciglia prolungate e scure, così come i mediamente lunghi capelli (tanto da permettergli di legarli in una corta coda di cavallo) castano scuri. Le labbra non sono piene, tuttavia quello inferiore è più carnoso rispetto a quello superiore, mentre le mani sono esili e delicate come quelle di una femminuccia.
    carattere : C'è solo una parola per descrivere Oliver: coglione. Tra l'altro per lui non è nemmeno offensiva, visto che non crede ce ne possano essere altre per poter definire al meglio il suo carattere. Lui è il tipico ragazzo che se ne frega delle opinioni altrui e persegue unicamente la strada prescelta, nonostante sappia che non sempre è corretta. Tende a prendere le cose sottogamba, senza dargli il giusto peso o un significato più profondo; è solito trattare con sufficienza le persone, questo perché in primis non ha un'alta considerazione nemmeno di sé stesso, per cui chiedergli di averne di qualche altro essere umano è davvero troppo. E' dell'idea che omologarsi alle masse prima o poi comporterà al collasso del genere umano, trasformando tutti in robot senza sentimenti: lui, dal canto suo, tuttavia semplicemente se ne frega, preferendo estraniarsi considerando inferiore chiunque e annullando ciò che prova facendo uso di sostanze stupefacenti - gentilmente procurate dal pusher di fiducia, che incontra in un vicolo di Hogsmeade nei fine settimana quando serve. Quindi, dal momento che per la maggior parte del tempo i suoi sensi sono annebbiati, non è difficile coglierlo a scrutare il cielo in cerca di asini volanti, oppure assorto nei propri pensieri alla ricerca della risposta sul perché esista l'uomo e sul senso della vita. Si potrebbe benissimo associare il suo comportamento irascibile e violento all'uso di queste sostanze oppure - cosa ancora più comune - al fatto che sia cresciuto in un orfanotrofio (in questo modo si potrebbe intendere il perché sembri essere costantemente incazzato col mondo), tuttavia esso ne è esponenzialmente accentuato: particolarmente suscettibile, non sopporta che le cose non vadano come vuole lui; odia le parole di troppo, che la gente lo tratti da stupido, che gli si venga fatto notare quando sbaglia a comportarsi in un certo modo o a dire qualcosa che può dar fastidio a qualcun altro. Adora infastidire la gente, portarla al punto da infuriarsi con lui in modo da poterci cominciare una lite: sono il suo pane quotidiano ma, al contrario, non sopporta che gli si venga rivolta la parola senza che non sia stato lui per primo a darne il pretesto. Volubile, non si riesce mai a capire cosa gli passi per la testa e anche solo provare a tollerarlo risulta decisamente complicato; non manca mai di far notare un difetto, uno sbaglio, qualcosa di storto, e ironizza eccessivamente su tutto ciò che può.
    Tuttavia c'è un Oliver di prima e un Oliver di adesso; e se il comportamento di quello di prima potrebbe attribuire la colpa all'adolescenza bastarda, quello di adesso preferirebbe cancellare tutto il passato in favore di una rinascita più pacata e libera dal dolore. Se per molti gli anni a Hogwarts sono stati i migliori della vita, gli ultimi per il Jackson si sono rivelati tutt'altra cosa: le sue cattive abitudini hanno preso il sopravvento al punto da trasformare in modo radicale il suo carattere. E' cupo, taciturno, solitario. Costantemente arrabbiato.
    Deluso dal Destino che gli è stato riservato e per il quale crede di non aver avuto alcuna voce in capitolo.
    Faceva caldo, in quella notte del 7 Luglio di venticinque anni fa, quando una figura incappucciata aveva lasciato un fagotto piagnucolante sull’uscio della porta dell’Orfanotrofio più grande di Manchester – e anche quello che, maggiormente rispetto agli altri, ospitava più bambini bisognosi di una famiglia. Quel neonato non sarebbe stato altro che uno dei tanti pargoli in cerca di una vera casa, abbandonato senza remore per la vergogna di una donna: ella, rifiutata da un ricco uomo che l’aveva sedotta e abbandonata, non volle saperne di crescere da sola il frutto (poi scoperti essere "frutti", dal momento che i bambini messi al mondo erano stati due) di quello che considerava un tradimento – sicura che il volto di quel bimbo le avrebbe sempre ricordato l’uomo che non era riuscita ad avere; lei gli aveva lasciato soltanto una lettera anonima, missiva ove era riportato il suo nome (ma non il cognome) e che anche quando Oliver apprese le capacità per leggerla, non volle mai aprire (ma che non gettò via). Fortuna che quella rovente notte fu proprio la donna delle pulizie a trovare il piccolo in lacrime, mentre muoveva in aria le braccine in cerca di qualcuno che potesse afferrarle. Melody, che non era mai riuscita ad avere figli, aveva considerato come suoi tutti i bambini dell’Orfanotrofio nel quale oramai lavorava da decenni: Oliver fu l’unico neonato con il quale riuscì a legarsi di più, arrivando persino a prendere la decisione di dargli il suo cognome, Jackson, oltre che un secondo nome - Timothée - quello che avrebbe dato a suo figlio - se mai ne avesse potuto avere uno. Avrebbe potuto portarlo a casa con sé, si potrebbe benissimo pensare, ma la donna non disponeva di abbastanza fondi per crescerlo ed assicurargli una vita felice e dignitosa come avrebbe voluto. Man mano che Oliver cresceva – nonostante inizialmente avesse mostrato di avere quello che semplicemente definivano un comportamento “difficile” – il suo carattere si rivelava essere totalmente differente rispetto agli insegnamenti impartitegli da Melody e da chi, molto spesso, lo rimproverava: prendeva in giro gli altri bambini, li picchiava, li derideva, faceva loro i dispetti o scherzi che trovava divertenti soltanto lui, e sembrava non preoccuparlo nemmeno il fatto che nessuno lo volesse come amico, perché era sicurissimo di non averne bisogno.
    E se gli altri bambini avevano semplicemente imparato a sopportare i comportamenti antipatici di Oliver, capendo cosa lui potesse fare – e che loro non potevano –, li portò a provare paura nei suoi riguardi: l’avvento della sua prima magia accidentale sconvolse Melody che – cristiana convinta – cominciò seriamente a credere che sua madre lo avesse abbandonato perché sicura che fosse il figlio del Diavolo in persona. Tuttavia le risposte di cui aveva bisogno le ricevette quando arrivò una missiva per Oliver, la quale gli annunciava che aveva l’occasione di studiare alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, una scuola della quale non aveva mai sentito parlare ma che, da quel momento, sentì particolarmente affine.
    Mai veramente preoccupatosi del fatto che nessuno paresse tollerarlo (né che l’unica a farlo fosse effettivamente Melody, alla quale non aveva mai mostrato grande affetto), anche arrivato al castello non ricercò la vicinanza di qualcuno, finendo anche lì per farsi dei nemici. La situazione già precaria del quindicenne peggiorò quando, in visita al Villaggio di Hogsmeade, volle soddisfare una curiosità personale: più volte aveva visto aggirarsi alcuni studenti più grandi di lui in un vicolo buio – lontano dalla strada principale –, uscendone sistemando qualcosa dentro le tasche dei pantaloni; presosi di coraggio, un pomeriggio ci entrò anche lui, ritrovandosi davanti la figura di un uomo dall'aria poco raccomandabile che gli chiese cosa volesse venduto. E mentre questi studenti, conseguiti i M.A.G.O. abbandonarono Hogwarts - lasciando il losco uomo senza un lavoro -, Oliver gli era rimasto un fedele cliente.
    Fu poco a poco che i nervi del ragazzo cominciarono a crollare, messi seriamente a dura prova dagli effetti dovuti alle numerose sostanze assunte e una serie di duri colpi ricevuti durante il periodo scolastico. In seguito alla morte di un caro compagno di scuola, Oliver subisce un duro colpo emotivo anche grazie alla notizia che apprende solo qualche giorno dopo: la lettura della lettera lasciata da sua madre quando era ancora in fasce, gli rivela l'esistenza di una sorella gemella che, con l'aiuto del Ministero della Magia, riesce a ritrovare in una sua compagna di scuola - portata da piccola in un altro orfanotrofio, ma adottata da una buona famiglia qualche anno più tardi. Ne seguono alcuni mesi di buio ed incertezze, ma poco a poco il ragazzo riesce ad avvicinarsi maggiormente alla sorella e gradualmente si riprende, anche grazie alla vicinanza di William Shakespeare, un Tassorosso più grande di lui con il quale riesce a comprendere i propri sentimenti e, soprattutto, il fatto di preferire gli uomini - realtà di sé che prima di allora Oliver si era rifiutato di accettare.
    L’abbandono della Scuola di Magia, da parte di entrambi, senza alcun preavviso fece cadere Oliver in un baratro di dolore dal quale difficilmente riuscì a riprendersi, con diversi alti e bassi (più bassi che alti) che scandirono la sua vita scolastica già di per sé abbastanza disastrata.
    Continuò gli studi soltanto per un anno, dopo il quale decise di lasciare definitivamente la scuola - quindi arrivando ad ottenere unicamente l'attestato G.U.F.O. e mai il M.A.G.O.. Lasciò l'orfanotrofio, mandò al diavolo il suo "protettore" (un ragazzo più grande al quale faceva dei favori e che in cambio gli garantiva un tetto sulla testa e protezione) e per un periodo continuò a lavorare per gli uomini di Romeo e a farsi ospitare di tanto in tanto sui loro divani - fin quando, in seguito all'arrivo a Denrise con l'intento di cambiare definitivamente aria - non riuscì a trovare un posto come dipendente di un negozietto del posto (senza tuttavia abbandonare mai le vecchie abitudini) dove tuttavia rimase molto poco.
    Attualmente si è stabilito al villaggio, ma senza ancora un lavoro che possa garantirgli più di un pasto in tavola, costretto a vivere in un buco dentro il quale entra a malapena un letto sformato e scomodo.
    prestavolto : Timothée Chalamet © murphy


    Edited by Oliver Jackson - 3/11/2022, 00:46
     
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    Dato che non c'è due senza tre, eccomi qui. *parte musica melodrammatica*
    Il mio cuoricino si riempie di gioia quando vedo un pg malvagio che ha motivo per esserlo. Oliver mi piace davvero un sacco e c'è già qualcuno che sta preparando il tuo provino per l'Acromantula.


    Prima di cominciare a giocare, dobbiamo pensare alle statistiche. Ti ricordo che come PG Adulto ti spettano 200 PP da distribuire, tenendo conto che il minimo di punti da assegnare per ogni PP è 20, mentre 30 è il massimo.

    Le caratteristiche (PP) sono le seguenti:
    Coraggio:
    Empatia:
    Intelligenza:
    Resistenza:
    Tecnica:
    Intuito:
    Destrezza:
    Carisma:

    Trovi qui tutto quello che ti occorre sapere su di loro per distribuirli in maniera opportuna.
    Oltre ai 200 punti, hai diritto anche a due Skill di primo livello (ci sono 18 alberi di skill; quelle di primo livello sono sempre nella colonna più a sinistra di ciascun ramo): non preoccuparti se il tuo PG non ha modo di soddisfarne i requisiti: per queste prime due, offriamo noi (?).

    Se hai problemi o dubbi, contattami pure su questo account
     
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    Buongiollo e grazie mille per le belle parole t.t Oliver è un pezzo del mio cuoricino per il quale non posso fare a meno, non potevo non continuare a giocarlo; lo conosco meglio delle mie tasche. <3

    Ecco qui:

    Coraggio: 28
    Empatia: 23
    Intelligenza: 24
    Resistenza: 26
    Tecnica: 27
    Intuito: 24
    Destrezza: 25
    Carisma: 23

    Skill: Poz I / Elem I
     
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3 replies since 1/11/2022, 18:14   250 views
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