Strappi!

Andre&Annie

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  1. Annie M. Welsh
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    San Mungo
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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Quella mattina era di turno in ambulatorio e sembrava una giornata piuttosto tranquilla. Wendy era favolosa nell'organizzare la giornata, non faceva accavallare niente e conosceva con esattezza le tempistiche dei possibili interventi ambulatoriali che arrivavano.
    Tra il pronto soccorso e l'ambulatorio, Annie non sapeva decidere quale fosse il migliore, sapeva solo che qualsiasi sfaccettatura del suo lavoro la amava.
    «Dottoressa, ho fatto accomodare il suo paziente nel suo studio. E...» - fino a quel momento la rossa era stata con la testa calata, mentre finiva di firmare le carte dell'ultimo paziente visitato. Tuttavia, quando Wendy si fermò e sollevò i suoi occhi chiari, con un'espressione interrogativa sul volto «E…?» - incalzò la ragazza, quasi a voler incitare l'infermiera a proseguire.
    Wendy scosse la testa e produsse un suono stridolo come risolino, quindi divenne rossa e si girò dalla parte opposta, quasi sfuggendo a quella domanda.
    Annie sospirò, rassegnata al fatto che avrebbe dovuto scoprire sulla sua pelle cosa le aspettava come ultima visita ambulatoriale.
    Per fortuna era nel suo studio, così una volta congedato il paziente, avrebbe potuto chiudersi dietro e prendere un po' d'aria.
    Con passo tranquillo avanzò verso la porta, quindi si sistemò il camice aperto sopra un top nero di raso, con scollo a V, molto morbido, lasciato dentro il pantalone color avano, stretto sulle cosce, che cadeva a sigaretta.
    «Buongiorno sign---» - si interruppe non appena il ragazzo, sdraiato sul letto, paventò l'idea malsana di sollevarsi di scatto per scappare, provocandosi un dolore a… all'inguine. Ora Annie aveva capito perché Wendy non voleva continuare a parlare. Effettivamente, se non si era del mestiere, la situazione è imbarazzante; ma Annie ne aveva viste di peggio, no? E poi, per quanto ci fossero differenze, lei era specializzata in ginecologia, quindi vedeva parti intime quasi ogni giorno.
    D'istinto, la rossa, si lanciò verso Andrew, portando una mano sulla sua spalla e l'altra sul suo bicipite «Signor Barber, gentilmente si metta di nuovo sdraiato…» - la voce della ragazza fu dolce, accondiscendente, ma comunque imperativa, non ammetteva repliche «E' chiaro che non siete nelle condizioni adatte per andar via, quindi le chiederei gentilmente di lasciarmi dare un'occhiata al vostro trauma.» - gli occhi di lei si incastrarono in quelli di lui, mentre sorrideva teneramente.
    La mano destra della dottoressa in un attimo scese, delicata, all'altezza della cintola del pantalone, per superarla «Credo di aver capito che il problema è… qui.» - fece una leggera pressione all'altezza dell'inguine, mentre continuava a guardare il ragazzo negli occhi, per notare le sue espressioni, affinché lui non mentisse «E' caduto? Ha fatto qualche movimento brusco?» - continuava a premere nelle zone limitrofe per vedere fin dove si estendesse il dolore.
    Doveva ammettere che aveva un self-control pazzesco, in queste situazioni imbarazzanti. Ma la verità era: fin quanto non si sarebbe sentita a disagio, visto comunque che davanti aveva un paziente dall'aspetto più che interessante?
    Annie-Macrae Welsh

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    Amor, ch'a nullo amato amar perdona.
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    Medimaga

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2 replies since 15/10/2022, 10:54   75 views
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