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Casa Barnes-Welsh - Blake

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  1. Annie M. Welsh
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    San Mungo
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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Quante cose erano cambiate tra quei due. In tempi non sospetti, Annie continuava a ripetere che sicuramente avrebbe ucciso Blake nel sonno. E forse, a volte, lo pensava ancora. Tuttavia, doveva ammettere che ancora oggi, a volte, aveva questo strano istinto omicida, ma da quando Blake aveva iniziato a crescere (?) ed Annie a conoscerlo e conviverci, molte cose erano cambiate. Per esempio, il suo prenderla in giro su Lancelot, per quanto delle volte era insopportabile, non le dava poi così tanto fastidio più - salvo quando lo faceva per ferirla - quindi le sue parole non fecero altro che farla ridere e scuotere il capo «Quando meno te lo aspetti troverai questa casa vuota dalla mia roba e non ti lascerò nemmeno l'indirizzo.» - gli fece una linguaccia, mentre proseguiva a rispondergli «E comunque te l'ho detto: io e Aaron facciamo più di quello che tu possa immaginare. E quella strana runa è un legame così profondo che devi ancora crescere per capire realmente.» - in quella frase c'era un senso di verità, condito con dell'ironia pazzesca, tanto da far scoppiare a ridere anche lei.
    Quella era la tranquillità di casa Barnes, e probabilmente quando Aaron sarebbe tornato, avrebbe trovato la casa incendiata, ma era abituato anche a questo, no? Quando erano soli, lei e Blake, tutto poteva andare bene e tutto poteva andare male nello stesso istante. Da un momento all'altro potevano prendersi per capelli e ammazzarsi, per poi abbracciarsi come due brave bestioline, mentre avevano l'apocalisse alle spalle.
    Annie unì medio e pollice della mano destra e alle parole di Blake rispose con un colpetto delle due dita sulla sua fronte «Niente, è ancora vuota questa testa qui.» - disse come se avesse voluto tamburellare per cercare di trovarci qualcosa, senza speranza.
    La rossa notò il cambiamento di espressione quando il tasto toccò Lilith e ascoltò Blake con attenzione, notando come la cosa sembrava comunque interessargli e forse notava anche un accenno di stalking in quelle parole «Che intendi per si sta sentendo? Cioè, non potrebbe essere un suo amico?» - domandò accarezzandogli i capelli con delicatezza.
    Lasciò che Blake si sfogasse, poi annuì «Sai, bestiolina, ho notato che ogni anno ci ritroviamo sempre a fare un discorso simile. Ogni volta hai qualcosa di nuovo che hai imparato dall'amore e questo lo devi principalmente a Lilith e alla tua capacità di imparare le cose, seppur in ritardo.» - Annie sospirò, mentre continuava a parlargli dolcemente «Però… ancora una volta sento nelle tue parole una paura: la paura di essere solo. Non solo di Lilith o solo tuo. Solo. La paura dell'abbandono, la paura di non essere all'altezza. Questo ancora non riesci ad impararlo: tu, Blake, devi lasciarti andare un po' di più. Lì fuori è pieno di gente che ti ama e ti vuole bene e Lilith è lì che sgomita in mezzo a tutta questa gente.» - prese respiro, mentre gli accarezzava i capelli «Parli di non volerle fare del male. Ma a te, hai pensato? Quanto ti fa bene questa vostra lontananza?» - il tono interessato nel sapere come Blake si sentisse senza Lilith era evidente «Quella ragazza che è venuta qui… Jasmine me ne ha parlato… riesce a lenire queste tue ferite? O è solo un palliativo?» - le dita di Annie presero a giocare con un ciuffetto di capelli di Blake, mentre la rossa buttava la testa indietro e socchiudeva gli occhi ascoltando il ragazzino.
    Annie-Macrae Welsh

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    Amor, ch'a nullo amato amar perdona.
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    Medimaga

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8 replies since 11/10/2022, 18:41   133 views
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