La gente non è migliore dei libri che legge

Wyatt Role acquisto (datata pre quest)

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    Wyatt Wolf | Auror


    [Venerdì mattina ore 11.00 Leabharlann]



    Il viaggio per andare a Denrise era sempre un qualcosa di infinito, viaggiare con quella nave per raggiungere l'isola era tanto bello quanto stancante e soprattutto ci volevano ore per rivedere terra, ma anche la passione per la lettura voleva il suo tempo e il fatto che fosse una delle librerie migliori quella dell’isola lo portava spesso ad andare lì se il tempo era a sua disposizione. Quella mattina di fatto era partito moto presto per arrivare alla stessa isola di Denrise è un caffè di quelli buoni non gli avrebbe fatto decisamente male, anzi ne aveva assolutamente bisogno. Sapeva bene che gli auror non erano ben visti nell'isola ma non avrebbe mai detto il suo lavoro se non gli fosse stato chiesto direttamente, non aveva bisogno di dirlo senza ombra di dubbio. Arrivato all'isola si diresse dalla parte opposta di dove si trovava quel fabbro dove aveva preso quel bel calderone in oro, un acquisto tanto costoso quanto bello, lo avrebbe rifatto nuovamente per avere la massima qualità nelle pozioni, la sua grande passione della vita che aveva da sempre. Camminò per qualche minuto, passo dopo passo e via dopo via per arrivare nel luogo dove si ricordava fosse quella libreria. Non era cambiato nulla dall’ultima volta che ci era passato davanti, il negozio era sempre decisamente invitante e voleva uscire dal negozio con almeno un paio di libri importanti e di bella fattura. L’insegna lignea era bella da vedere, era innegabile. Qualità allo stato naturale, cosa poteva chiedere di meglio? Entrò dalla porta dello stesso, superò quella grossa scaffalatura sulla sinistra, non mancava niente in quel bel legno di ciliegio, poi infine si portò davanti al bancone, prese la parola.

    Salve, come va?

    Una piccola pausa poi riprese.

    Sono qui per prendere un paio di libri, mi può aiutare?

    Lasciò la parola alla negoziante.

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    Kenna MacEwen
     
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    Il venerdì mattina rappresentava per la donna il preludio a diverse giornate di fuoco, poiché era nel weekend che gli studenti di Hiddenstone, i suoi studenti, complici le belle giornate si riversavano tra le strade del villaggio. Di solito impiegava le ore diurne per sistemare i libri che le erano arrivati la sera prima, aggiungere le scorte di cancelleria e decorare l’angolo delle novità con le offerte della settimana. Pertanto, anche quel giorno chiunque sarebbe entrato l’avrebbe trovata intenta a sistemare la cancelleria con svolazzi di bacchetta, in ritardo sulla tabella di marcia. Infatti, la MacEwen aveva aperto il negozio appena qualche minuto prima che la lancetta dei minuti si fermasse sulle dodici, quella delle ore sulle undici, complice un risveglio non proprio piacevole dopo essersi presa una sbronza la sera prima. Il motivo di tale scelta risiedeva nello strascico degli avvenimenti delle acque internazionali di qualche giorno prima, dandole non pochi grattacapi soprattutto per quanto riguardava la sua etica che era ad un passo dall’essere stravolta definitivamente, dopo che era stata puntellata da Maverick, Garlic e tutti i denrisiani. Ad ogni modo, ancora distratta, finì col sussultare, impercettibilmente ma lo aveva fatto, quando aveva udito un saluto alle sue spalle. Un accento puramente inglese, aveva constatato, mentre si voltava in direzione dell’uomo. Assottigliò lo sguardo, mettendo su un sorriso di circostanza, cercando di studiarne i tratti per comprendere se avesse mai avuto a che fare con lui. Di certo non a scuola, visto che era ben più piccolo di lei, al massimo con la possibilità di averlo incrociato solo per un paio di anni. «Benvenuto al Leabharlann», il sopracciglio che si era inarcato all’udire la sua domanda, mentre cercava di mantenersi professionale e non lasciare che il suo animo denrisiano venisse troppo a galla. «In cosa posso esserle utile? Cercava qualcosa in particolare?» La bacchetta ancora in mano ma col braccio lungo il fianco coperto da uno dei suoi vestiti dall’aria boho, quel giorno di un intenso verde smeraldo che richiamava il colore delle sue iridi.
    Kenna Ivonne
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    Non si ricordava della negoziante, non era assolutamente un viso noto ad esclusione delle poche volte che aveva messo piede in quel negozio, era più facile che andasse a Diagon Alley a prendere dei libri ma ogni tanto era assolutamente bello e piacevole cambiare le proprie abitudini, un qualcosa che era da fare. Ricambiò quel benvenuto facendole un sorriso.

    Grazie mille, mi piace moltissimo questo posto mi creda.

    Una piccola pausa poi riprese.

    Stavo cercando un paio di libri da riportare con me a Londra, in particolare stavo cercando dei tomi di Bloise Bloomidale, o qualche biografia di personaggi importanti della nostra storia del mondo magico per esempio un Albus Silente, un Grindelwald, Lord Voldemort, o altro ancora. Ha qualcosa che fa al caso mio? Sono ben aperto a consigli da parte sua.

    Un detto babbano diceva "L’unico consiglio che una persona può dare a un’altra sulla lettura è di non accettare consigli, di seguire il proprio istinto, di usare la propria testa, di arrivare alle proprie conclusioni", ed era proprio vero, era da legare a ogni parola di un libro, era giusto avere una propria opinione e idea su ogni libro, ma solitamente non aveva problemi a dare un occasione a chi gli dava un titolo di un libro. Aveva una libreria piena in casa, ma spesso trovava sempre degli spazi liberi per mettere dei libri nuovi e con la nuova casa gli spazi a sua disposizione erano decisamente aumentati, una libreria del salotto era assolutamente da riempire. Attese quindi una risposta della negoziante, si aspettava assolutamente dei titoli importanti e di livello, si forse poteva dargli dei nomi dei maghi e streghe famose che potevano essere parte delle sue preferenze, ma avere un campo totale di scelta era alquanto importante.

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    Non metteva piede a Londra da svariati mesi ormai. Sembrava quasi che quell’isola avesse gettato su di lei una malia che la spingesse a rimanere lì o al più muoversi per spedizioni proposte dal capo villaggio o l’offerta di collaborazioni da parte di ministeri magici sparsi per il mondo. In poche parole sembrava come se gli inglesi non nutrissero stima delle sue capacità e competenze, portandola a sposare buona parte delle ideologie insite nella cultura denrisiana. Lì, in quell’isola governata da predoni dall’alba dei tempi, la donna aveva fatto il suo rifugio, intrecciando una solida relazione affettiva priva di tossicità, riuscendo ad ottenere riconoscimenti per il suo valore e la sua cultura, fino a rimettere in piedi un’attività che molti avevano deriso. Una libreria in un luogo dove sembrava che la grettezza e l’ignoranza fossero dei baluardi degli autoctoni. In realtà col tempo la MacEwen era riuscita a rivedere i pregiudizi sugli abitanti che aveva scorto più volte dall’ufficio all’interno di Hiddenstone, così come i denrisiani avevano iniziato ad apprezzare lei e la sua libreria. Ma, a quanto sembrava, i poteri dei libri erano giunti fino al di là del mare, portando visitatori stranieri anche dopo gli avvenimenti di settembre. Uno di quelli si rivelò il giovane davanti a lei, che puzzava di ministero da diversi metri, che aveva sorvolato velocemente sull’ambiente, affermando come in realtà lo apprezzasse. La donna non seppe dire se fossero parole di circostanza o di educazione, o se davvero l’altro avesse posato lo sguardo sul dedalo di scaffali che ricordavano il labirinto; la cura nel proporre un tavolo delle offerte o i battenti aperti verso il chiostro e poi da lì verso un piccolo edificio dedicato alla lettura. Ma andava bene così, soprattutto per lei che venne richiesta come consigliera per libri appartenenti più alla sfera della narrativa che alla manualistica. Annuì col capo alla sua richiesta, superando il bancone e lui per guidarlo verso gli scaffali dedicati alla storia prima, e alle biografie poi. «Questi sono i due volumi di Bloomidale che mi aveva richiesto», annunciò sfiorando con le falangi le coste dei volumi dedicati agli avvenimenti del ventesimo secolo ed anche ai suoi più grandi protagonisti. Avrebbe lasciato all’uomo la possibilità di sfilarli lui stesso e portarli con sé verso altra scaffalatura che raggiunsero con un paio di svolte a destra ed una a sinistra. «Qui può trovare le biografie dei più grandi maghi della storia», da Silente a Grindelwald, passando per Voldemort, fino ad incontrare le figure della storia a loro più vicina. «Mi dica se sbaglio, ma credo che lei sia un ministeriale, giusto?» Le iridi erano fisse e dure in quelle di lui, come a sfidarlo ad affermare il contrario. «Magari potrebbe esserle d’aiuto leggere qualcosa sulla vita di una delle più grandi streghe dei giorni nostri», e sfilò con cura il libro dedicato a Cora Delaine. Perché per quanto il ministero e parte dell’opinione pubblica sposasse l’idea che lei fosse una terrorista, era innegabile che fosse una grande maga capace di sollevare quesiti che nel ventunesimo secolo non potevano più essere taciuti. «Oppure se l’affascinante Denrise, potrebbe leggere qualcosa attraverso la vita del nostro capovillaggio», stavolta non si premurò di sfilare il testo che narrava delle gesta di Vikkard, preferendo muovere il catalizzatore per appellare l’opera di E. J. Norsk. Infatti, se si fosse avvicinato l’uomo avrebbe potuto leggervi “Sui mari noi solchiam. Storia irriverente sugli abitanti, gli usi e i costumi di Denrise”, un libro che i Denrisiani odiavano profondamente. «Consiglio l’acquisto congiunto per avere la possibilità di conoscere la storia attraverso due punti di vista differenti», continuò, scrutandolo per vedere se l’altro fosse davvero sul pezzo. «Presumo, dalle richieste che ha fatto, che lei sia un amante della storia. Pertanto spero di non essere in errore nel credere che lei sposi l’idea che essa viene fin troppo spesso raccontata dalla parte dei vincitori, ma uno storico -od un aspirante tale- deve essere capace di andare al di là del velo e cercare di ricostruirla anche attraverso le testimonianze dei vinti. Osservare, analizzare e catalogare le diverse parti può essere utile nel trovare il mezzo, la sede di quella che potrebbe essere la verità». Quell’ultima parte del suo discorso erano parole che nel corso degli anni aveva pronunciato ai suoi studenti e alle sue studentesse all’inizio di ogni anno accademico. Per un attimo il suo cuore si fermò sotto il peso dei ricordi della sua vecchia professione. Le mancava e non poteva negarlo. «Allora, quale pensa di prendere?»
    Kenna Ivonne
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    La preparazione della negoziante sembrava essere un qualcosa che non le mancava assolutamente. Attese il ritorno della donna che non si fece attendere indicandogli quei due tomi che aveva chiesto specificatamente, erano come si aspettava e sarebbero stati perfetti nella libreria in legno elegante tutto italiano del suo soggiorno. Trattavano di temi che erano molto importanti per lui.

    Grazie mille.

    Li prese per darli un occhiata, uno dopo l'altro, pagina dopo pagina, erano entrambi molto interessanti e di facile lettura per lui, tutto sommato li avrebbe potuti prendere anche entrambi, non mancava ne la parte economica che quella dello spazio, una casa nuova era pur sempre da riempire. Quindi li appoggiò sul bancone con delicatezza, poi passò ai successivi che gli vennero fatti vedere. Erano le grandi biografie, e lì il campo era molto ampio, dai più noti ai più recenti. Non le aveva detto chi fosse ma lo aveva capito da sola la negoziante.

    Si, sono un ministeriale, auror del Ministero della Magia britannico. Non si sbaglia affatto.

    Una piccola pausa per ascoltare quella proposta.

    Sa che ha avuto una grande idea? Un qualcosa che non rientri nei canoni classici è molto interessante.

    Chiaramente di canoni classici parlava per le sue classiche scelte.

    Amo la storia, ha ragione. Ci ha preso, spesso è bene leggere entrambe le parti, anzi per me è fondamentale. Sia i vincitori che i vinti hanno tanto da raccontare e mi piace sentire le due versioni per farmi un idea generale e totale della cosa, tutto sommato fa parte del mio lavoro e della mia personale passione che ho.

    Una piccola pausa, poi riprese.

    Mi ha convinto, il libro dedicato a Cora Delaine e "Sui mari noi solchiam", penso che sarà una bella lettura congiunta.

    Almeno aveva le idee chiare su cosa prendere.

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    Kenna stava riscontrando come i Denrisiani avessero ragion veduta a trattare gli inglesi come feccia, nettezza umana. Insomma, non solo si era prodigata nel mostrarsi un’ottima padrona di casa, indossando le vesti di guida visto che era la prima volta che l’uomo aveva varcato la soglia del suo negozio, ma era rimasta anche al palo nello scoprire come questi non avesse mosso nemmeno un dito. Per tutta risposta un libro -precisamente quello che aveva suggerito- nell’arrivare ai pressi dell’auror finì col colpirlo alla nuca prima di adagiarsi sul bancone. Quanto al suo contributo circa l’importanza di essere oggettivi nell’approcciarsi alla storia, se fosse stata ancora una docente avrebbe assegnato la lettera più bassa nel sistema di valutazione. T, di Troll. E sarebbe stata anche magnanima. Fin troppo. «E poi non dovrei dare ragione ai denrisiani quando criticano gli inglesi», stendendo poi anche un velo pietoso -purtroppo metaforico- sulla compagine auror, ormai facilmente equiparabile a tutto muscoli e zero cervello. Passò lo sguardo sprezzante sul corpo di Wyatt giudicandolo fortemente carente anche da quel punto di vista, senza neanche dover fare paragoni con il suo compagno. «Per Circe, ora capisco perché Morrigan abbia deciso di abbandonare gli auror», si ritrovò a pensare, appuntandosi mentalmente di sbeffeggiare l’ex amante che non aveva affatto lasciato il posto meglio di come lo avesse trovato.
    Tornata al di là del bancone, dopo tanta fatica, ricordiamolo, Kenna guardò con disprezzo l’acquirente, sollevando un sopracciglio nel sentirlo affermare di come questi avrebbe acquistato solo la sua ultima proposta. Almeno, visto il disturbo che le aveva arrecato, oltre la mancanza di rispetto, sarebbe stato opportuno che le lasciasse ben più di trenta galeoni. «Quindi i libri di Bloomidale non le interessano più?» Voce fredda e distaccata, ma nelle iridi e pupille della donna avrebbe scorto le fiamme dell’inferno pronte a divorarlo.
    Kenna Ivonne
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    Tra tutti quei tomi, quei titoli che erano presenti nel locale la scelta non mancava assolutamente, e soprattutto ci poteva voler ore a scegliere qualche libro che facesse al proprio caso se non entravi come aveva fatto lui con le idee tutto sommato chiare su cosa prendere, oddio non è che avesse un idea di un libro solo ma sapeva assolutamente dove andare a parare e cosa chiedere fin dal primo momento, quello era poco ma sicuro. Gli era quasi passato di mente per cosa era entrato, per quei due tomi che aveva in mente di comprare, anche per il fatto che la proposta della ragazza che era dietro a quel bancone lo aveva decisamente colpito, un mix di libri che aveva accettato fin da subito, sarebbe stata una lettura importante e piacevole. Quindi ascoltò le parole della donna, non capiva quello sguardo che aveva avuto, forse non amava tanto i ministeriali, forse aveva delle sue idee personali sui ministeriali, difficile capire il reale motivo effettivamente. Non sembrava molto tranquilla tutto sommato ma a lui poco importava, non era lì per invitarla a cena ma per comprare libri, quello era il suo scopo. Quell'inferno negli occhi che sembrava avere voleva dire che era pronta a esplodere, ma sapeva anche che era la negoziante, la proprietaria e se voleva guadagnare. Difficile cambiare il carattere a una persona e soprattutto non ce ne era motivo e chissà cosa poteva esserci dietro a quegli occhi così pesanti che sembravano osservare tutto quello che avevano intorno. Infine riprese la parola cercando di far finta di niente.

    Si si, mi interessano ancora i due tomi che le aveva chiesto inizialmente, anzi li metto nel mio acquisto assolutamente, mi erano proprio passati di mente. Mi deve scusare, è stata una giornata pesante a lavoro.

    Fece un piccolo sorriso poi seguito da una pausa. Non che ogni giorno non fosse pesante, ma non era nel negozio per parlare di cosa facesse giornalmente al Ministero della Magia. Infine riprese il suo discorso.

    Quindi prendo Grandi Eventi Magici del XX Secolo, Grandi maghi del ventesimo secolo, cioè i due tomi inizialmente richiesti, oltre ai due che le ho già detto prima cioè il libro dedicato a Cora Delaine e "Sui mari noi solchiam".

    Il suo acquisto era completo, non mancava nulla di quello che cercava, di quello che voleva portare via con se. Di sicuro non sarebbero costati poco ma con ben quattro libri in più nella sua libreria si sarebbe riempita con qualcosa di alto livello e che poteva allietare le serate sul divano mentre cercava di vedere qualche programma che potevano offrire quei canali babbani dello schermo piatto che aveva preso per il salotto e che potevano servire nelle serate invernali che il clima inglese londinese poteva offrire, tra pioggia e neve il clima non era mai piacevole nell'inverno classico. I temi toccati da quei libri erano piacevoli, era un qualcosa che avrebbe letto con grande interesse nel tempo libero, era difficile che ne avesse un sacco con il lavoro che faceva ma almeno poter passare il tempo con le cose che gli piacevano, chiaramente oltre a Isond, era importante per rilassarsi al meglio sia fisicamente che mentalmente. La pace della mente che era legata alla scrittura poteva aiutarlo eccome in cosa faceva all'interno del Ministero della Magia britannico e per i cittadini del mondo magico. Ogni giorno era stressante, ogni giorno era complicato e tutto poteva diventarlo sempre di più, attimo dopo attimo, i rischi erano sempre elevati. Un buon libro era alla base del relax se e quando poteva dato che non era così ogni giorno, spesso era difficile trovare il tempo di leggere.

    Quante è il conto totale?

    Gli mancava solo il conto per poter pagare quella negoziante, gli mancava solo quello poter uscire con i suoi libri dal negozio. Attese quindi che quella donna facesse la somma per comunicargliela, era quello che serviva per concludere il tutto. Pensava già a dove sistemare nella sua libreria spoglia quei libri e soprattutto in che ordine, tutto doveva avere un certo ordine per come era fatto e per come vedeva la perfezione di un luogo.

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    Edited by Wyatt Wolf - 26/5/2022, 07:38
     
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