Processo di sangue

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  1. Alyce Coffey
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    La vita era decisamente un'altalena di alti e bassi.
    In quel periodo, tuttavia, Alyce non poteva decisamente lamentarsi e - a conti fatti - erano molto più gli alti che i bassi. A partire dal lavoro che era aveva preso una impennata favolosa con l'aggiunta degli ultimi spettacoli di burlesque che aveva deciso di inserire nel programma settimanale del suo locale, inoltre la clientela riempiva sempre più le sale e le stanze private e questo voleva dire tanti e tanti soldi. Non ne aveva mai visti così tanti in vita sua e questo era un qualcosa di estremamente nuovo per lei.
    Ma ciò che più faceva stare alle stelle l'umore della rossa psicopatica era la presenza - per lo più senza veli - del docente più sexy e pericoloso di quella stupida scuola di maghetti e streghette eccitate che era Hidenstone.
    Non era raro, per la rossa, pensare a cosa sarebbe accaduto, nella sua vita scolastica, se avesse avuto un docente come lui a farle lezione, ma con molta probabilità la risposta sarebbe stata una sola: ci sarebbe andata a letto.
    In un certo qual modo, quindi, aveva coronato quella sua fantasia erotica e non se ne pentiva per niente. Brian era decisamente ciò che serviva alla sua vita: l'accettava per quello che era e non le chiedeva di cambiare.
    Sì, forse quello ad avere problemi era lui, in verità, vista la poca stabilità mentale che la ragazza aveva mostrato fin dal primo incontro quando avevano incendiato un--- ah, non si può dire (u.u)!
    Rotolò sul letto, ancora in intimo, mettendosi a pancia in giù e osservandolo mentre sbriatava dolcemente (?) sulla questione Jasper «E pensare che avrei scommesso tutto sul fatto che sarei stata io a combinare un casino del genere. Meno male non l'ho fatto, avrei perso miseramente.» - si strinse tra le spalle. La missiva che aveva consegnato il gufo era in duplice copia e quella di Alyce era stata lanciata sul letto dopo averla letta «Ce lo spiegherà lui quando lo tiriamo fuori di là.» - disse con una tranquillità e leggerezza disarmante.
    Sospirò e alle parole del docente sgranò gli occhi «Adesso? Certo, chi sono io per dirti di n--- ah. Ovvio, in quell'altro senso. Era chiaro.» - disse ridacchiando appena, mentre scivolava pigramente a recuperare i suoi vestiti «Ci vediamo là.» - disse, ravvivandosi appena appena i capelli e uscendo dal loft.

    Dov'era diretta? Al Rouge. Doveva recuperare le idee, e qual buon posto se non quello? Mentre beveva un bicchiere di vodka, la rossa sfogliava la gazetta del profeta, leggendo cosa dicevano gli articoli rispetto a Jasper.
    Era davvero una situazione ostica e infilarsi al processo sarebbe stato un sacco difficile; chissà quanta sicurezza c'era, quanti auro--- «Oh... beh, è arrivato il momento di fare un bel regalo ad uno dei miei clienti migliori.» - era disgustata anche al pensiero che fosse il migliore, ma in quel momento necessitava di lui.
    Preparò una pergamena nera, con una scritta dorata e la fece recapitare da Selene direttamente nelle mani di Alexander Olwen; riportava solo un'ora: 23.30.
    Se Xander fosse arrivato, Luke lo avrebbe fatto accompagnare in una delle stanze del piano superiore, quella più in fondo, aprendola avrebbe notato una luce soffusa e un profumo pungente ma non fastidioso. Il letto a baldacchino era sistemato con la seta migliore sul commercio, così come i tappeti. Diverse bottiglie su un carrellino da poter consumare, sul comodino vicino al letto una copia della Gazzetta del Profeta piegata sulla pagina riguardante Jasper. La porta venne chiusa alle sue spalle e sempre da quel punto una voce calda e molto bassa, cercava di essere quanto più suadente potesse «Buonasera Xander... è da molto che non ci vediamo e ... pensavo ti fossi dimenticato di me...» - Alyce apparve dietro di lui, veramente poco vestita: un corsetto azzurro, che manteneva delle autoreggenti nere. Il corsetto spingeva sui suoi seni, sollevandoli e mostrando quanti sodi fossero.
    La rossa avrebbe tentato di avvicinarsi a lui «Sono ancora colpita da come... ogni volta che ti vedo non posso che notare quanto la natura sia stata generosa con te...» - il tono tentava di essere un soffio. Lo sguardo smeraldo si sarebbe incastrato in quello di ghiaccio del moro, mentre le mani avrebbero tentato di sfiorare il tessuto della sua parte superiore «Sai... non ti vedevo da molto ma ti ho pensato costantemente. Eri diventato quasi come un tarlo... ma soprattutto, pensavo a quanto potessi essere stupida a non averti dato io il benvenuto nel club privato del Rouge. Selene si è vantata di quanto... bravo sei stato quella notte. Le mie fantasie si sono accese giorno dopo giorno e ... non mi sono più bastate. Ha usato una parola che mi è rimasta impressa... perfetto. Così ti ha definito. E... volevo toccare con mano... la tua perfezione.» - avrebbe continuato a lusingarlo, cercando di spogliarlo lentamente, se lui avesse concesso e di sfiorare la sua pelle nuda con caldo desiderio. Se fosse riuscita in tutto, con le lusinghe varie e continue su quanto fosse bello, perfetto e favoloso, avrebbe cercato di far passare all'auror la notte migliore della sua vita.
    Al termine dell'eventuale amplesso, si sarebbe soffermata a giocare con il suo petto ancora nudo, provando a farlo rilassare ancora, poi avrebbe tentato di mantenere il contatto con il proprio corpo, sperando di riaccendere un secondo round, ma mentre lavorava per questo... «Sai, ho letto del processo di domani e pensavo che avessi bisogno di scaricare la tensione. Immagino sia una di quelle situazioni pericolose, dove solo uno come te può mantenere l'ordine.» - lo guardava con lo smeraldo, provando a non distogliere mai lo sguardo da lui, mentre le sue mani lavoravano, scivolando dal petto verso il basso, in una sola direzione, dove avrebbe provato a lavorare piano e lentamente di nuovo «Cosa darei per vederti in divisa, o all'opera. Saresti fantastico anche lì. Eccitante, sensuale... parlami di te, di quello che faresti per proteggere le persone in quell'aula. Oh... vorrei sentirmi impartire ordini da te, Xander... » - il suo tono voleva essere una nenia lenta, che seguiva il ritmo della sua mano impegnata «Se io fossi lì e ci fosse un pericolo durante il processo, verresti a salvarmi? Insomma... immagino che abbiate un piano... per salvare le donzelle in pericolo come me... dimmi, mio eroe, sarei al sicuro lì?» - soffiò quelle parole al suo orecchio.

    Il giorno del processo era ancora schifata da quello che era successo il giorno prima e voleva solo lavarsi di dosso la sensazione di essere andata con un auror. Brian l'aveva avvisata del fatto che si sarebbero dovuti vedere presto, quindi ignorò il messaggio, già consapevole quale fosse il testo e si smaterializzò al punto d'incontro «Vedo che siamo tutti in tiro...» - commentò, passando lo sguardo smeraldo principalmente sul docente, squadrandolo dalla testa ai piedi con famelica attenzione, mentre la lingua passava serpentesca tra le proprie labbra. Lei anche per l'occasione, aveva indossato qualcosa di decisamente strano per i suoi gusti: un tailleur nero molto attillato. Sotto la giacca spuntava un corsetto di pizzo che sollevava i suoi seni sotto la giacca chiusa e un tacco a spillo di altezza tredici centimetri. I capelli rossi erano legati in un'elegante acconciatura e al collo pendava la collana dal rubino rosso. Decisamente troppo stretta in quei vestiti, cercava di non preoccuparsi di questo e ascoltò Brian, annuendo «Fa metà del suo dovere...». Scrutò gli altri presenti, trovando i volti interessanti di Spike e Marcus, poi sospirò e se avesse avuto informazioni importanti riguardo la difesa del posto, le avrebbe comunicate «Torno subito...» - e si sarebbe allontanata per avvicinarsi al bancone del chiosco. «Un caffè per favore.» - disse con tono tranquillo all'addetto al chiosco, sbattendo un po' troppo le palpebre e concedendo qualche sguardo da gatta all'eventuale barman «C'è tensione nell'aria, vero?» - avrebbe soffiato piano, afferrando il suo caffè «Grazie mille.» - per poi riavvicinarsi al gruppo e sorridendo un po' psicopatica «Se mi perquisiscono fisicamente li denuncio.» - la leggerezza del suo tono: disarmante. Guardò verso Spike, se fosse arrivato e sorrise appena, come se fosse un guanto di pace. Avrebbe, poi, offerto un po' del suo espresso a Brian se lo avesse voluto, per poi guardarsi intorno «Beh, direi che abbiamo del lavoro da fare...» - era visibilmente nervosa per quella missione, non la sentiva nelle sue capacità e questo la rendeva agitata (e no, non aveva preso gli psicofarmaci, altrimenti non sarebbe stato divertente) perchè non credeva di poter riuscire a reggere troppo una situazione così stressante «Pronti?» - disse ai presenti «Io provo a infilarmi tra la giuria...» - quindi avrebbe avvicinato Brian e avrebbe sussurrato poche parole al ragazzo «Ovunque tu sia, cerca un qualsiasi modo per comunicare con me. Se succede qualcosa tra quelli inetti o c'è da agire, io cercherò un modo per farlo.» - stava quasi per allontarsi quando ci ripensò «Ah... quella cravatta e quei pantaloni... te li tolgo a fine missione, non rovinarli troppo.» - disse con un occhiolino, senza smentirsi mai.
    Sì, aveva la tensione alle stelle, non si sentiva all'altezza e non poteva sbagliare.
    Era troppo pericoloso.

    Il post in breve: Alyce apprende la situazione, sbavando su Brian, quindi decide di tentare di scoprire qualcosa sui progetti difensivi facendo sesso con Xander. Arriva al punto di incontro e prendere un caffè. Decide di ficcarsi nella giuria.
    Azione 1: Ammalia (?) Xander [Manipolazione Mentale][Carisma 33]
    Azione 2: Prova a sapere qualcosa dal barman [Manipolazione Mentale][Carisma 33]
    Mezza-azione: -
    Quirk Attivo: -
    Inventario:
    • Ester B-egg

    • Idromave - Potere di Protesilao

    • -

    Skill:
    Magia Nera I - Fattucchiere
    Antiche Rune I - Mago Runico
    Arti Mentali I - Manipolazione Mentale
    Resilienza Magica I - Resiliente
    Alchimia I - Alchimia Fondamentale
    Outfit: x
    Coraggio: 27
    Empatia: 30
    Intelligenza: 31
    Resistenza: 31
    Tecnica: 27
    Intuito: 24
    Destrezza: 27
    Carisma: 33
    Animagus
    Quirk:
    • Il mio tesssoro
      Alla vista dell'alcol, Alyce ricverà +2 a destrezza se la sua intenzione è quella di ottenerlo in qualche modo.

    • Miss Coffey
      Quando è con Brian, Alyce nella sua follia fa emergere la sua parte più malvagia, pronta a seguire Brian in qualsiasi follia sanguinaria lui voglia condurla, sia essa una vendetta o una semplice esecuzione di studenti, rei di essere passati davanti al docente.
      +2 a Coraggio, perché con Brian sa di non dover aver paura di nulla. -2 a destrezza, del resto davanti a tanta sadica bellezza come si fa a non avere le ginocchia di gelatina? Questo quirk fa coppia con Mr. Ensor; quando i due PG interagiscono in on, spetta ai palyer decidere se attivarli ambedue.

    • Fuga Esplosiva
      Pazza è pazza. Bella è bella. Ma oggettivamente, non è scema.
      +1 coraggio a Bombarda; +2 se tenta di impiegare questa magia per aprirsi una via di fuga.

    • Ops, non ti avevo visto!
      L'incolumità delle persone non può certamente passare in primo piano quando c'è da uccidere qualcuno. Alyce ottiene +1 se attacca per uccidere qualcuno già ferito gravemente, +2 se lo fa rischiando di colpire un alleato.
    alyce coffey

    27 anni
    purosangue
    acromantula
    0vGP3pO
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8 replies since 12/2/2022, 21:52   178 views
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