Provino per VERDE I

Era da tempo che Airwën sentiva il bisogno di tornare alle origini del suo potere e della sua vocazione come druida. Aveva bisogno di ritrovare quel legame con la natura che, da quando aveva ricevuto la Memoria d'Autunno dalla Dea Hecate, sentiva essersi in parte affievolito, forse per colpa della magia oscura che l'oggetto emanava.
Aveva così approfittato delle vacanze estive per farsi un'intera settimana in mezzo alla Natura, la foresta vicino al villaggio di Denrise era perfetta per quella sua ricerca interiore, ma soprattutto la necessità di perdersi tra le meraviglie create dalla Dea Madre e che ancora l'uomo non era riuscita a contaminare.
Restando un'intera settimana lontana dalle comodità umane (se così si possono definire quelle del villaggio, ancora parecchio rurale), aveva riscoperto l'emozione di dormire sulla terra, sotto un cielo di stelle, camminare in mezzo a cespugli, piante e alberi di ogni genere provando a riconoscerle e ad elencarne le caratteristiche e i vari utilizzi.
Da troppo tempo non si fermava ad ammirare il viola intenso dell'aconito napello o raccoglieva un po' di chiodi di garofano freschi per le sue pozioni curative, invece di comprarli.
Crisantemo per far passare il mal di testa, invece Cumino dei prati per il mal di stomaco. Un sorriso malizioso le aveva illuminato il viso quando, lungo un corso d'acqua fresca presso cui si era fermata, aveva riconosciuto il rosa sgargiante del Fiore d'essenza, uno degli ingredienti più potenti e pericolosi per le pozioni d'amore.
Aveva anche cercato di riavvicinarsi non solo alla flora selvaggia, ma anche alla fauna locale, osservando lo svolazzare dei Glumbumble tra le ortiche di cui si cibano per poi tornare ai propri alveari in alberi cavi e bui, oppure ascoltando stupita e rattristata il suono di un Jobberknoll ormai prossimo alla morte mentre emetteva in una sola volta tutti i versi sentiti nel corso della sua vita.
Quanto le era mancato quel contatto con la Madre Terra?
Quanto aveva lasciato che la vita mondana e sterile della società odierna l'allontanasse dal suo amore per la Natura?
Aveva scelto di prendere il posto di sua zia a Denrise, come loro druida, proprio per quella vocazione mistica che aveva sentito anni e anni prima, quel bisogno di aiutare non solo con pozioni di cura e decotti, ma con attenzione e dedizione nel voler rendere il mondo più verde e puro.